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Autore: Helen Lance    10/05/2007    10 recensioni
Ma la donna lo guardava, e non parlava. Gli accarezzava piano i capelli. Lo abbracciava e la sua pelle era fredda contro la sua. Lui la guardava.
[E le sue dita suonavano le melodie più dolci, e più belle.]
[Flashfic, Spoiler per chi segue la serie animata]
[Buon compleanno, Tessssora.]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Spirals Of Red Sand




<< Mamma, raccontami una storia. >>
La donna si muoveva piano nell’oscurità della stanza.

[E intanto le sue dita suonavano strumenti meravigliosi. ]

Si avvicinava e si sedeva sul letto e apriva la bocca per iniziare a raccontare.
Era da tanto tempo che lui non sentiva la sua voce.

[L’aveva mai sentita, la sua voce, l’aveva mai sentita? ]

Ma la donna lo guardava, e non parlava. Gli accarezzava piano i capelli. Lo abbracciava e la sua pelle era fredda contro la sua. Lui la guardava.

[E le sue dita suonavano le melodie più dolci, e più belle. ]

E fuori il vento soffiava, e il deserto respirava, piano, nel freddo.

[La sabbia rossa vorticava in lente spirali di sangue.]

Lei non gli avrebbe raccontato niente. Neanche l’uomo accanto a lei l’avrebbe fatto.
Lui si tirò le coperte sopra la testa.
Sottili fili blu svanivano piano.
Mai esistiti. Non esistevano fili che governavano le persone.

[Non quelle vere, almeno.]

Sordo rumore di legno che cade. Legno.
Non avrebbe dovuto esserci legno. E lui non la sentiva più da tanto tempo, la voce di sua madre.
Ma, ad ogni modo, il calore della sua pelle bastava anche per il loro freddo abbraccio.

[La sabbia rossa vorticava in lente spirali di sangue.]


***

Gocciola, gocciola.
La sabbia divorava il sangue.
<< Sarai una splendida marionetta. >>
Gli occhi morti del Sandaime Kazekage, avvolto nella sabbia rossa del suo sangue, lo fissavano dal basso.
<< Sarai una splendida marionetta. >>
Non avrebbe sentito più nemmeno la sua voce.
Suo padre aveva l’abitudine di scompigliargli i capelli, prima di cadere e fissarlo dal basso con occhi morti.
Solo gli occhi.
Loro lo abbracciavano, non potevano essere morti.
Il sangue del Sandaime spariva piano nella sabbia.

[I fili blu non c’entravano niente. ]

Sangue e sabbia rossa



***

Il sangue scorreva.
E sua nonna lo guardava in un modo che lui non aveva mai visto e non avrebbe mai voluto vedere, perché, in un qualche modo, sembrava fare male.
Ed era stata una strana sensazione, il freddo delle lame, in quell’unico punto caldo [perché nemmeno la sua, di pelle, più lo era] e sapeva che stavolta, non sarebbe bastato per scaldare quegli occhi vuoti.

[Non era mai bastato.]

Sasori non pensava di poter più sanguinare. E quando si rese conto che invece non aveva mai veramente fatto altro, e quell’abbraccio così stretto e così freddo non era mai stato così vero e così caldo come in quel momento, come in quel momento con il sangue e la sabbia, e il sangue, e le lame e il sangue
La sabbia lo divorava
rossa
rossa
rossa

Il loro abbraccio era freddo ma il sangue, il sangue…
Il sangue lo scaldava e…

<< Sasori... >>

Sabbia rossa
Sabbia rossa
Sabbia rossa


[Burattino dai fili rotti]

I fili blu non c’erano più.
E il suo viso [legno] affondava nella sabbia rossa [sangue].

[Sangue e sabbia rossa.]

[Burattino dai fili rotti]





Breve flashfic su Sasori, interamente dedicata alla mia Tesssssssora Artemisia89 che compie oggi gli anni.
Chiedo perdono se fa ‘chifo, tessssora -///-

Helen




  
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