Spirals Of Red Sand << Mamma, raccontami una storia. >> [E intanto le sue dita suonavano strumenti meravigliosi. ] Si avvicinava e si sedeva sul letto e apriva la bocca per iniziare a raccontare. [L’aveva mai sentita, la sua voce, l’aveva mai sentita? ] Ma la donna lo guardava, e non parlava. Gli accarezzava piano i capelli. Lo abbracciava e la sua pelle era fredda contro la sua. Lui la guardava. [E le sue dita suonavano le melodie più dolci, e più belle. ] E fuori il vento soffiava, e il deserto respirava, piano, nel freddo. [La sabbia rossa vorticava in lente spirali di sangue.] Lei non gli avrebbe raccontato niente. Neanche l’uomo accanto a lei l’avrebbe fatto. [Non quelle vere, almeno.] Sordo rumore di legno che cade. Legno. [La sabbia rossa vorticava in lente spirali di sangue.] *** [I fili blu non c’entravano niente. ] *** [Non era mai bastato.] Sasori non pensava di poter più sanguinare. E quando si rese conto che invece non aveva mai veramente fatto altro, e quell’abbraccio così stretto e così freddo non era mai stato così vero e così caldo come in quel momento, come in quel momento con il sangue e la sabbia, e il sangue, e le lame e il sangue… << Sasori... >> Sabbia rossa [Burattino dai fili rotti] I fili blu non c’erano più. [Sangue e sabbia rossa.]
La donna si muoveva piano nell’oscurità della stanza.
Era da tanto tempo che lui non sentiva la sua voce.
Lui si tirò le coperte sopra la testa.
Sottili fili blu svanivano piano.
Mai esistiti. Non esistevano fili che governavano le persone.
Non avrebbe dovuto esserci legno. E lui non la sentiva più da tanto tempo, la voce di sua madre.
Ma, ad ogni modo, il calore della sua pelle bastava anche per il loro freddo abbraccio.
Gocciola, gocciola.
La sabbia divorava il sangue.
<< Sarai una splendida marionetta. >>
Gli occhi morti del Sandaime Kazekage, avvolto nella sabbia rossa del suo sangue, lo fissavano dal basso.
<< Sarai una splendida marionetta. >>
Non avrebbe sentito più nemmeno la sua voce.
Suo padre aveva l’abitudine di scompigliargli i capelli, prima di cadere e fissarlo dal basso con occhi morti.
Solo gli occhi.
Loro lo abbracciavano, non potevano essere morti.
Il sangue del Sandaime spariva piano nella sabbia.
Sangue e sabbia rossa
Il sangue scorreva.
E sua nonna lo guardava in un modo che lui non aveva mai visto e non avrebbe mai voluto vedere, perché, in un qualche modo, sembrava fare male.
Ed era stata una strana sensazione, il freddo delle lame, in quell’unico punto caldo [perché nemmeno la sua, di pelle, più lo era] e sapeva che stavolta, non sarebbe bastato per scaldare quegli occhi vuoti.
La sabbia lo divorava
rossa
rossa
rossa
Il loro abbraccio era freddo ma il sangue, il sangue…
Il sangue lo scaldava e…
Sabbia rossa
Sabbia rossa
E il suo viso [legno] affondava nella sabbia rossa [sangue].
[Burattino dai fili rotti]
Breve flashfic su Sasori, interamente dedicata alla mia Tesssssssora Artemisia89 che compie oggi gli anni.
Chiedo perdono se fa ‘chifo, tessssora -///-
Helen