Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: shelters    26/10/2012    2 recensioni
"Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni. Castelli in aria, speranze, illusioni e promesse. Un colpo di vento basta a spazzarci via."
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ad Alessia e Chiara che, nonostante la "lontananza", sono sempre presenti.

 

Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni.
Castelli in aria, speranze, illusioni e promesse.
Un colpo di vento basta a spazzarci via.
E l'aria che m'investe nel rigido inverno inglese mi fa pensare a come una persona sia appena crollata.


Cammino lentamente per il lungo viale alberato a ridosso del fiume.
Stretta nel mio cappotto nero, la mia coda di cavallo deve creare un curioso gioco di colore tra il rossiccio dei miei capelli e le tinte autunnali delle foglie.
Ma non per me.

2010-


"Harry, ma non dovrebbe essere il contrario?" disse Clove, ridendo.
"Zitta e ferma, che sento che stiamo per cadere" rispose concentrato il ragazzo.
Era una scena buffa, in effetti.
Due amici, uno in spalla all'altro, tentavano di recuperare un piccolo gatto bianco che, sedutosi su un alto ramo, non riusciva a scendere.
Ma la ragazza gracile che reggeva l'amico era una scena abbastanza anticonvenzionale.
Il riccio prese il gatto con delicatezza e, in totale contrasto con il gesto precedente, si gettò dalle spalle della rossa, facendola cadere rovinosamente.
"Sei un danno, Edward" disse, massaggaindosi il sedere con aria sofferente.
Facendo finta di non averla sentita, la issò in piedi, ordinandole di correre.
"Devo farmi la coda, aspetta!"
Iniziarono a correre e, quando Clove era decisamente più avanti di Harry, lui le urlò di fermarsi.
La raggiunse a grandi passi e, dopo averle cinto le spalle con un braccio, le disse semplicemente "mi piace la forma che prendono i tuoi capelli quando li raccogli. E' carina"
E lei non potè far a meno di sentirsi unica al mondo.

Mi sciolgo i capelli con un gesto secco e lancio l'elastico arancione nelle placide acque del Tamigi, guardadolo allontanarsi velocemente, trasportato dalla corrente.


2006-

"Clove. Ti conosco da più di 10 anni, e non ho la minima idea di quale sia il tuo colore preferito"
Un lento sorriso mi comparve sulle labbra.
"Il verde. E il tuo?"
"Arancione" risponde
"Arancione? Come le arance?" mi sorprendo.
"Un po' meno carico. Più come... il tramonto"


Mi costringo a volgere lo sguardo altrove, incontrando la piccola libreria FOX.
Sulla vetrina contornata da legno scuro campeggia un cartello che pubblicizza vocabolari scontati: francese, italiano, tedesco.


2008-

"Allora, che ne pensi delle lingue che stai iniziando a studiare?"
"Sono belle. Amo il francese" disse lei.
"Dai. Dimmi qualcosa. Magari imparo qualche parola, non so assolutamente niente!"
Clove lo guardò con aria diffidente, cercando di scrutare, attraverso quegli occhi color prato, se fosse vera quell'affermazione.
Voleva dirglielo, in un modo diverso, ma pur sempre togliersi quel peso che si portava dietro come sono una stupida ragazzina di 12 anni può fare.
"Je t'aime" esalò.
Sentì il sangue gelarsi nelle vene quando lui le rivolse uno sguardo confuso.
"E che diavolo significa?" chiese, grattandosi una guancia
"Che sei noioso"
Lui sbuffò, facendo muovere un riccio che ricadeva elegantemente sulla sua fronte.
Aprì la porta della camera, indicandole la strada verso la porta.
Clove si alzò e uscì con aria trofia dalla piccola e luminosa stanza, facendo finta di non notare lo sguardo attonito del riccio.
La attirò a sè tirandola per un polso, reclamando il saluto che gli era stato negato. E, appena lei si avvicinò alla guancia, sentì il fardello diventare sempre più pesante.

Butto uno sguardo all'orologio della farmacia e scopro che si è fatto immensamente tardi.
E' pur sempre il 31 Dicembre e fra un'ora avrei dovuto essere a casa dei soliti amici, per salutare questo 2012 che, pian piano, se ne va.


§


Perchè le persone festeggiano il Capodanno?
E' una festa inutile, dove si fa chiasso e si è quasi costretti a divertirsi o l'anno non inizia bene.
E ve lo dice una che sta festeggiando l'anno nuovo in uno chalet di montagna, mica in un ristorante cinese.
Siamo tutti seduti sui divani di casa di Camille a ricordare i Capodanni passati e, per quanto si stiano divertendo tutti, vedo che evitano di ricordare gli aneddoti che includono Harry.
Mi perdo ad analizzare cose inutili, scartando l'idea di fare una lista di buoni propositi perchè, oltre a non essere assolutamente il tipo che stila liste su come vivere, non riuscirei a portarli a termine.
Qualcuno propone il karaoke e non posso fare a meno di affossarmi ancora di più nel divano di velluto, nella speranza di confondermi nel rivestimento e di ritrovarmi a casa mia, sul mio divano, a fare qualcosa di certamente più interessante.
Le canzoni che vengono cantate sono talmente allegre da ricordarmi il gelato, il DVD di Orgoglio e Pregiudizio e il pacchetto formato famiglia di fazzoletti che aspetta solo me.
"Clove! Tocca a te"
Cerco di nascondere il viso tra i capelli, sperando che mi lascino in pace per un'altra mezz'ora, fino a mezzanotte, così dopo avrò una scusa per scappare da lì.
"No, non ne ho voglia, Camille"
"L'abbiamo fatto tutti, manchi tu!"
Delle braccia che non conoscono mi sollevano e mi conducono fino al centro della sala, sotto gli occhi di tutti. 
Scorro velocemente la playlist ormai rassegnata all'idea di non avere scampo e, sotto l'intera discografia di Taylor Swift, un titolo cattura la mia attenzione. 
E decido di voler cantare quella.
Magari la melodia arriverà alle orecchie del diretto interessato.
I know what you're doing I see it all too clear
I only taste the saline when I kiss away your tears
You really had me going wishing on a star
But the black holes that surround you are heavier by far
Sembrano passati anni da quando ero io la confidente, quella di cui ti fidavi. L'unica.
Quando, le poche volte che ti lasciavi andare, prendevo le tue lacrime prima che cadessero al suolo.
Ti ripetevo che eri bello, che eri speciale, che eri importante.
E adesso non so nemmeno se tu ti ricordi di me.
Ma sono certa che i tuoi problemi, come i miei, non sono cambiati.
Ma ad affrontarli da sola, sono diventati come buchi neri.
 

I believed in your confusion you were so completely torn
Well it must have been that yesterday was the day that I was born
There's not much to examine there's nothing left to hide
You really can't be serious if you have to ask me why

All'inizio ti giustificavo, pensavo che probabilmente tu fossi sparito perchè non volevi soffrire per la lontananza.
E sono stata un'ingenua.
E quando ti ho detto addio, sapevo che non saresti mai venuto a chiedermi il perchè.
E, se l'avessi fatto, ti avrei chiesto se facevi sul serio.

I say goodbye
'Cause I am barely breathing
And i can't find the air
I don't know who I'm kidding
Imagining you care
And I could stand here waiting
A fool for another day
But I don't suppose it's worth the price worth the price
The price that I would pay


Ho messo la parola fine.
E da quell'istante, mi è parso di non saper respirare più.
Non trovo l'aria, ma sapevo che se fossi rimasta lì ad aspettare con la convinzione che t'importasse qualcosa, non ne sarebbe mai valso il prezzo che avrei pagato, che sto pagando tutt'ora.
Mi sento come in una bolla di sapone che sta terminando l'ossigeno e non trovo vie d'uscita per sopravvivere.

Everyone keeps asking what's it all about
I used to be so certain and now I can't figure out
What is this attraction I only feel the pain
There's nothing left to reason and only you to blame
Will it ever change?

Chiedono, chiedono e chiedono, come se io avessi una risposta.
ho smesso di giusticarmi, di giustificarti, e ho iniziato ad addossarti la colpa.
perchè io ho provato a rimanerti vicino, con tweet, SMS, chiamate, ma la considerazione che avevi per me era pari a zero.
Cause I am barely breathing
And I can't find the air
I don't know who I'm kidding
Imagining you care
And I could stand here waiting
A fool for another day
But I don't suppose it's worth the price worth the price
The price that I would pay
But I'm thinking it over anyway


esplodo una seconda volta, e urlo con tutto il fiato che ho in corpo che, per quanto io ti odi, sto pensando se tornare sui miei passi, se tornare da te.

I've come to find
I may never know
Your changing mind
Is it friend or foe?
I rise above
Or sink below
With every time
You come and go
Please don't come and go

Un brusio attraversa la sala e sono quasi certa di aver colto una scintilla di preoccupazione nello sguardo di Camille.
E, prima che qualcuno mi possa portare via da lì, un metro e ottanta di ragazzo si avvicina a me con le mani in tasca e una camminata incerta.


'Cause I am barely breathing
And I can't find the air
I don't know who I'm kidding
Imagining you care
And I could stand here waiting
A fool for another day
But I don't suppose it's worth the price worth the price
The price that I would pay
But I'm thinking it over anyway

non ci metto nemmeno un battito di ciglia a riconoscerlo. 
Ora che so che quel ritornello, quelle parole come marchiate a fuoco sulla mia pelle, posso urlarle come la cruda verità al diretto interessato, farlo sentire almeno un po' in colpa.
Mi guarda con uno sguardo pentito e, se non avessi un'esibizione da finire, mi avvicinerei per prenderlo a pizze in faccia.
Lo guardo con sguardo ferito, come a ricordargli ciò che ho passato negli ultimi due anni.

I know what you're doing
I see it all too clear


sussurro le ultime frasi e poggio il microfono sul caminetto con garbo, barcollando con il labbro tremante fino alle scale e, una volta sparita dalla visuale dei presenti, corro a perdifiato per le rampe e per i corridoi mentre il mio corpo è scosso dai singhiozzi.
Mi infilo in una stanza apparentemente vuota, in fondo al corridoio.
C'è un piccolo terrazzino e da lì si può vedere il cielo stellato che sembra sfavillare in occasione di questo evento.
Inspiro ed espiro lentamente, sentendo l'aria gelida trapassarmi le ossa e ghiacciarmi il sangue, ma è una sensazione piacevole, dopotutto.
Non so precisamente quanto tempo rimango lì, ma non voglio uscire.

Nel terrazzino poco vicino al mio una porta si apre, ma faccio come se non avessi notato niente.
"Sembra una di quelle notti perfette per fare colazione a mezzanotte e innamorarsi di sconosciuti"
"Se tu fossi uno sconosciuto. Magari lo inizieri meglio questo tanto decantato 2013"
"Devi anche ricordarti che, secondo dei creduloni, noi saremmo dovuto morire 10 giorni fa"
"Eri il primo a crederci"
"Touchè. Ma, sai, in questi due anni ho avuto tempo di scoprire nuovi orizzonti"
"No, non lo so" mi volto per guardare in faccia il mio interlocutore e non ricordavo facesse così male guardare negli occhi la persona che si ama dopo così tanto tempo.
"Mi hai lasciata qui. Da sola. Come pensi che dovrei comportarmi? Far finta di niente come se due anni non fossero nemmeno trascorsi? Come se solo ieri fossi uscito dalla porta di casa mia per trasferirti nella casa di X Factor?" dico frustata, mentre mi passo una mano tra i capelli.
"Non porti più l'elastico arancione che tanto ti ricordava me?"
"Sono andata avanti. Ho cercato di eliminare quello che poteva ricondurmi a te in questo periodo"
Mi giro guardando le stelle che, di colpo, sembrano essere meno luminose.
Un tonfo vicino a me mi fa trasalire e un aria calda mi colpisce il corpo e, di colpo, l'aria fredda è diventata insopportabilmente calda.
Si appoggia accanto a me, mettendo le mani sulla ringhiera, a poco dalle mie.
"Non ti ho mai dimenticata. Ero solo confuso, ho avuto bisogno di tempo"
"Tempo sono 2 mesi, 6 mesi, non 2 anni" replico stizzita
"Avevo paura, ok? Avevo paura di un sentimento più grande di me e mi spaventava, non sapevo come comportarmi"
"Ma tu te ne sei andato" sussurro come per non autocinvincermi che questo non è vero. 
"Ma sono tornato, in ritardo, ma sono qui!"
Ero così appagata da quel percorso fatto, da quel pensiero che ero riuscita a eliminare dalla mia testa.
E ora lui tornava qui, aspettandosi che io accettassila nuova situazione.
"Non posso. Ho lottato così tanto, e non voglio che sia stata una battaglia invana. Mi dispiace Harry, così tanto" sussurrai in preda ai singhiozzi. 
Mi stacco dalla ringhiera lentamente, come a catturare quel momento per riviverlo quando mi sarei sentita troppo sola, troppo poco amata.
"Ciao Harry" sussurro, prima di aprire la porta e piombare nel buio della stanza completamente in legno.
Mi appoggio silenziosamente al vetro e guardo Harry che, come me poco prima, scruta il cielo con aria pensierosa. 
Scuote la testa e si passa una mano sulla pelle diafana come a togliere lacrime amare.
Forse non è troppo tardi.
Ma sono davvero disposta a perdonare?
Apro la porta con un gesto fulmineo e lo posso vedere sobbalzare.
"Magari..."
Si apre in un sorriso di quelli unici, e mi cinge i fianchi con le braccia.
Affonda il suo naso nei miei capelli rossicci e non posso fare altro che sorridere e pensare che anche il mio momento è arrivato.
Prende il mio piccolo viso tra le sue mani e mi bacia, semplicemente, come aspettavo da anni.


Si dice che se baci una persona alla mezzanotte dell'anno nuovo, porti bene. 
E forse, tutta questa diffidenza nel 2013, è sparita nell'istante in cui le labbra di Harry si sono unite alle mie. 
Perchè le ricorrenze servono a commemorare grandi momenti e a rinnovare grandi amicizie.


__________

è stata dura.

con milioni d'interruzioni, ho finito anche questa os che, sinceramente, non mi piace affatto, ma tutte queste ore di lavoro non le butto nello scarico.

la canzone è Barely Breathing, LA CONSIGLIO DI GLEE :') (animo da gleek che si fa sentire)

A titolo informativo, il flashback del 2006 è spudoratamente copiato da pagina 57 di The Hunger Games-La Ragazza Di Fuoco, ma cadeva così alla perfezione :')

ALICE, HAI VISTO CHE L'HO MESSAAA?!


io vado a mangiare, yepp, e niente, oggi sono stata eletta rappresentanete di classe, FEEL LIKE A BOSS! (neanche fossi il capo supremo del mondo lol)

perdonate evenuali errori, ma la mia voglia di rileggere è SOTTO ZERO.


vi lascio il link della mia ff, spero che passerete :3


un bacione, Viola c:

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: shelters