CALL ME MAYBE?
Hey, I just met
you,
and
this is crazy,
but
here’s my number,
so
call me, maybe?
01.03
Dio, perchè non
mi chiama? Voglio dire, un messaggio, uno squillo, un
veloce “ciao”. No. Niente.
01.30
Mi sembrava fosse stato chiaro con quel “ti
chiamo dopo, ora scappo!”
02.07
E se fosse un ragazzo da “una botta e via”?
No, non penso.
02.24
Mi
rivolse un veloce sorriso.
Quando
feci per andarmene, mi trattenne per la mano, costringendomi e girarmi.
«Cosa.. »
Tirò
fuori dalla tasca dei pantaloni una biro, per poi porgermela.
Corrugai
la fronte quando lo vidi posizionare il suo braccio davanti a me. Si portò la
mano all’orecchio, e simulando un cellulare, capii che dovevo scrivere il mio
numero.
332...
Oh,
che pelle morbida...
Com’è
il mio numero?
Sentii
una vampata di calore invadermi il corpo.
496..
Sarà
giusto?
«Ecco
fatto» risposi felice di essere riuscita a ricordarmi tutte le cifre.
Forse
lo capì, dato che si lasciò scappare una leggera risata.
«Ti
chiamo dopo, ora scappo!»
«Cia...
»
Non
feci in tempo a finire la frase che mi sentii le sue labbra sulla mia guancia,
terribilmente vicine alla bocca.
Sorrise,
e scomparve tra la gente.
03.00
Oh, un messaggio. Mi è arrivato un
messaggio.
Con il cuore in gola allungai la mano verso
il comodino, per afferrare il cellulare. Prima di schiacciare un qualsiasi
tasto, rivolsi la testa al soffitto, pregando dio che fosse stato lui a
scrivermi.
“Ehi!
Sono io, Niall :)”
È lui. È Niall.
Quel Niall che poco prima mi ha fatto scoppiare una
bomba nello stomaco, con tanto di fuochi d’artificio.
Ora cosa faccio?
Rispondo? E cosa scrivo? Se scrivessi una
cazzata?
“Ciao”
No, troppo banale.
“Ehi!”
Merda no.
“Ehilaa!” Non sono felice di sentirlo, no.
E non deve saperlo. O forse si? E se
pensasse che non mi interessa?
03.31
Troppo tardi. Avrà sicuramente pensato che
non me ne frega niente.
Complimenti Mel, sei una vera idiota.
08.30
E’ ormai mezz’ora che sono sveglia,
cercando di buttare nel mio stomaco qualcosa di buono. Ma non ci sta niente. E’
ancora occupato dalle farfalle di ieri sera, che non accennano ad andarsene.
Esco per prendere una boccata d’aria; tutti
i cocktail presi la sera precedente si stanno ribellando in un mal di testa
assurdo.
09.15
Quanto amo Glasgow di mattina presto. E’
talmente confortante e calma che ti mette una tranquillità assurda. Il mio male
alla testa è quasi passato, pensavo di rimanere fuori ancora un po’, ma il
cielo si sta annuvolando molto, da qui a poco verrà sicuramente giù il diluvio..
Meglio se mi avvio verso casa, ammalarmi è
l’ultima cosa di cui ho bisogno.
10.00
Svoltai l’angolo.
Oddio. Quello è Niall.
Quel bellissimo ragazzo appoggiato sul muretto di casa mia è Niall. Ma cosa ci fa li? Non posso parlare con lui, se mi
chiede come mai non gli ho risposto per messaggio, cosa dico? Merda.
Oh, mi ha vista. Perfetto. Non posso
neanche scappare, che figura ci farei?
«Ciao Mel!
Tutto bene?»
Mel? Chi è Mel? Oh...
«Ehi! Tu-tutto
a posto... e tu?»
«Si
si, grazie... cosa ci fai in
giro a quest’ora di domenica mattina?»
Ehm, cosa ci faccio in giro a quest’ora?
«Oh, beh io sono..
sono uscita un’oretta per il male alla testa, adesso mi è passato e stavo
rientrando» cercai di far uscire un sorriso, o qualcosa che gli si avvicinasse.
Apprezzò il gesto, dato che sorrise a sua volta.
«E tu? Cosa ci fai qui?» arrossì visibilmente.
«Io,
beh.. ehm, verresti a fare due passi con me?»
Si
o no? Non posso dirgli di no. Perchè dovrei farlo?
«Oh,
si.. si certo!»
Sorrise e mi prese per mano. La sua mano.. Anche prima c’era il sole?
Era piacevole stare con lui. Il silenzio
che ci avvolgeva diceva molte cose, probabilmente tutte quelle che il nostro
imbarazzo non riusciva ad esprimere.
«Ehi, come mai non hai risposto al
messaggio ieri sera? Mi hai fatto preoccupare...» si aprì in un sorriso.
Eccola. E adesso? Ok Mel, avvicinati il più possibile alla verità. Funziona
sempre.
«Ehm,
beh, a dir la verità mi sono addormentata.. Ho visto
il messaggio questa
mattina e non volevo svegliarti.. »
Si,
certo.
«Oh,
tranquilla, tanto non stavo dormendo, non ho chiuso occhio tutta la notte..»
«Come
mai?» mi uscì spontaneamente.
Mi voltai a guardargli il viso, che diventò
ancora più bello quando sorrise debolmente, quasi imbarazzato, guardando la
strada.
Non rispose, ma si limitò a fare spallucce,
sollevando lo sguardo.
Strinse la presa della mia mano, e prese un
respiro.
«Hai
fatto bene a non rispondermi, sai?»
«Oh.. e perché?»
Si bloccò, e mi fece girare verso di lui.
Rabbrividii nel vedere i suoi occhi color ghiaccio. Passavo velocemente da uno
all’altro, e ogni tanto scendevo a guardargli la bocca, socchiusa in un piccolo
sorriso.
«Perché
per messaggio, non avrei potuto fare questo...»
Si abbassò leggermente e cancellò quello
spazio che ci separava, ormai diventato troppo.
Cominciò a piovere. Cosa perfetta, dato che
ci stringemmo ancora di più.
Quindi rimanemmo li, in mezzo alla strada,
uniti da qualcosa destinato a crescere.
*** <3
ok, grazie se hai letto fin qui giù, devi essere molto
coraggioso hsjs
no vabè, ho scritto
questa one shot nel periodo
in cui c'è stato il terremoto in emilia, dove
vivo io, e dato che non ho dormito per un pó di tempo, ogni notte scrivevo qualcosa.
ho deciso di pubblicarle ma capitemi, non sono un
granché ahah
questa è la prima, aspetto un vostro parere
prima di pubblicare le altre
quindi... beh... mi fate tanto felice se mi lasciate
scritte due parole ahah
no davvero, mi fido di voi!
un eenorme bacio,
sara