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Autore: usemeholly    26/10/2012    2 recensioni
Skye prese fiato e iniziò a parlare, un sorriso gioioso apparve sul suo volto. – indovinate chi torna qui dall’ Europa! –
Il più grande, che non aveva parlato per tutto il tempo e si era limitato a guardare gli altri tre, sussultò incredulo.
Incontrò gli occhi scuri del suo migliore amico, ingranditi per lo stupore e forse anche per la paura.
- Jennifer – sussurrò Tom tremando
Enjoy it (?)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mark Hoppus, Scott Raynor, Tom DeLonge
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Past"

Jennifer guardava fuori dall’ oblò con sguardo assorto. Il cielo era sereno e splendeva sul paesaggio che scorreva veloce sotto l’aereo. Una voce femminile annunciò l’arrivo a San Diego. Jennifer sospirò e si allacciò la cintura, facendo sobbalzare la figura al suo fianco. Un ragazzo dai capelli neri, con due gemme verdi incastonate ai lati del piccolo naso – molto spesso le ricordava quello dei bambini- la guardò.
- siamo già arrivati? – domandò il moro con voce assonnata.
- si, Blake – rispose la ragazza nervosa.
Blake se ne accorse e scoccò un bacio a stampo sulle labbra di Jen.
- andrà tutto bene – sussurrò ancora attaccato alle labbra della sua ragazza.
Lei si staccò e sorrise al ragazzo, mostrando una fila di denti piccoli e perfetti.
- grazie- disse, poggiandosi sul petto del moro, che la circondò con le grandi braccia.
 Restarono così per una manciata di minuti, finché l’aereo non fu atterrato. Presero le loro valigie e scesero dall’aereo. L’aeroporto era gremito di gente e Jen dovette aggrapparsi al suo ragazzo per non perdersi. Uscirono e presero un taxi.
- dove vi porto?- chiese il tassista ai due giovani.
Jennifer strinse la mano di Blake, rigido al suo fianco.
- Poway High School – disse Jen facendosi forza e puntando gli occhi, quasi verdi in quel momento, verso l’orizzonte.
Per tutto il tragitto cercò di non pensare cosa, o meglio chi, avrebbe trovato una volta arrivata.
 
 
Skye aspettò trepidante la fine della lezione. Jennifer sarebbe arrivata a momenti e lei non stava più nella pelle. Sorrise  a Scott, che, al suo fianco, aspettava nervoso la fine di quello strazio. Finalmente la campanella suonò, liberando i due ragazzi che subito corsero fuori dall’aula. Per i corridoi incontrarono Mark e lo trascinarono fuori.
- dov’è DeLonge?- chiese Scott non vedendo lo skater.
Mark scrollò le spalle dispiaciuto – è scomparso prima che io potessi trascinarlo fuori –
Skye assunse un’aria accigliata mentre Scott sospirò rassegnato.
- è un idiota – borbottò la ragazza, passando le dita tra i capelli biondi.
Il telefono distolse i tre dai  pensieri omicidi verso l’amico.
- Pronto?-
- Skye,sono Jen – gli occhi della bionda si illuminarono.
- Jennifer! Dove sei? –
- davanti al campus, ma non riesco a vederti –
La bionda fece segno ai ragazzi, che la guardavano inebetiti, di seguirla.
Intanto Jennifer cercava una testa bionda e, quando la vide, lasciò la mano del suo ragazzo per gettarsi, letteralmente, tra le braccia dell’amica.
Jen si  staccò e la osservò come prima non aveva fatto. Anche se di pochi centimetri, Skye era più alta di lei, i capelli biondi erano più lunghi dall’ ultima volta che si erano viste. Gli occhi, invece, erano sempre gli stessi. Azzurri. Profondi e splendenti.
- come mi sei mancata Skye! –
- anche tu! – rispose la bionda, riabbracciando l’amica, tenendola stretta in modo che nessuno la potesse portare via.
- Jennifer? – una voce che la mora riconobbe all’istante.
- Mark! – urlò  abbracciando l’amico.Dio, come erano cresciuti. Mark era diventato proprio un bel ragazzo,con quei capelli  tirati all’insù in stile ‘porcospino’ e gli occhi azzurri che brillavano come zaffiri.
 
L’amico l’abbracciò più stretta e sorrise – mi sei mancata, sorellina – disse usando il suo ‘soprannome’, infatti,anche se non erano fratello e sorella, loro si consideravano tali,visto il loro rapporto stretto.
- anche tu Hoppus –.
- c’è ne un po’ anche per me? – chiese un’altra voce che Jen non poteva dimenticare.
- Scott – abbracciò anche lui – Dio, come mi siete mancati –
 I ragazzi le sorrisero, comprendendola. Non era stata facile per nessuno la separazione, e ora che erano di nuovo tutti uniti, stentavano a crederlo.
Jennifer si voltò per fare cenno a Blake di avvicinarsi. Il ragazzo, un po’ titubante, obbedì.
- ragazzi, dov’è Tom? – domandò la ragazza preoccupata.
I tre si scambiarono un’ occhiata e fu Skye a rispondere – è in  punizione. Ma verrà alla festa di questa sera, tranquilla.-
- uhm, okay – disse Jen accennando un finto sorriso. – amici lui è Blake, il mio ragazzo – annunciò.
Blake andò subito a genio a tutti – anche a Skye che lo aveva guardato con occhio critico fin dal primo momento- e Jennifer si rilassò appena, finché…
- Jen –
Quella voce. La ragazza si paralizzò sul posto, le dita ancora intrecciate a quelle di Blake. La mora sospirò e si girò. Di fronte a lei c’era Tom. Più alto dall’ultima volta che si erano visti, i capelli erano tinti e non più castani e aveva un piercing al labbro. Nonostante tutto sembrava non essere cambiato poi così tanto. Ma Jen notò sul viso del ragazzo un’espressione che non aveva mai visto. Era un misto di freddezza, rabbia e qualcos’altro che la ragazza non riuscì ad identificare.
- ciao Tom – sorrise a disagio Jennifer.
Nessuno dei due ragazzi osò avvicinarsi anche solo per darsi la mano. C’era una lastra di ghiaccio tra loro che non si sarebbe sciolta, non subito almeno.
A rompere il silenzio imbarazzante fu Skye. – Jen,Blake, non dovete andare a posare le vostre valigie nel campus? –
- si, andiamo – disse la mora – ci vediamo questa sera –
I due fidanzati salirono sul taxi e sparirono dalla vista di tutti gli altri.
Tom rimase a guardare Jennifer che si allontanava; i lunghi capelli castani scompigliati dal vento e la figura minuta che scompariva dentro il taxi. Sospirò sentendosi ancora quegli occhi verdi su di sé.
Era stato un idiota. Un grandissimo idiota. Ma non era ancora pronto psicologicamente a riaccoglierla come avrebbe dovuto.
- Sei stato davvero molto accogliente – disse sarcastica Skye
Il biondo si limitò a borbottare a bassa voce, ma sapeva che Skye aveva ragione, solo che era troppo orgoglioso per ammetterlo.
- vado a farmi una doccia – disse e si congedò dagli altri.
- Tom! – gli urlò Mark, ma lui non si fermò.
Aveva un piano in mente, ma il suo stupido orgoglio gli impediva di dirlo anche agli altri.  Prese lo skate e si avviò verso la sua meta con un obbiettivo: doveva farsi perdonare da Jennifer.








Angolo dell'autrice: Buonasera/giorno/pomeriggio!
Eccoci qui con il primo capitolo! Che dire? Sorgono molti dubbi,vero? Sappiate che presto -si,come no- verrete a capo di tutto il mistero, ma per ora dovrete tenervi i vostri dubbi. 
Comunque vorrei chiarire delle cose: questa e la mia prima ff e non so quanto posso essere accettabile, secondo nella storia Mark ha solo un anno in più di Tom e Scott e tutti quanti vivono nel campus della scuola.
Bene, detto questo ringrazio
Layla e DeLonge per aver recensito, mi ha fatto molto piacere:)
Un bacio:*
Usemeholly



  
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