Il moro arrivò in salotto e spalancò gli occhi, forse stava sognando, Jeff lì in carne ed ossa.

“Jeff!”disse e corse verso di lui per abbracciarlo.

“Amore mio”continuò e gli diede un grande bacio sulle labbra.

Elisabeth sorrise, nel sentire suo figlio così felice.

“Nicky, mi sei mancato così tanto.”disse accarezzandogli la guancia.

“Anche tu, avevo bisogno di te.”

 

Il padre di Nick fortunatamente era via per lavoro e non sarebbe tornato per l'intera settimana, quindi lui e Jeff potevano stare tranquilli e coccolarsi quanto volevano.

“Signorino Nicholas, la cena è servita.”disse il maggiordomo.

“Si arrivo”disse dalla porta chiusa.

“Jeff, prima di andare a cena ti voglio far vedere la camera dove dormirai..”

“Perché, non dormo con te?”chiese subito preoccupato l'altro.

“Beh, vedi la camera degli ospiti ha un letto matrimoniale ma avevo paura a chiedertelo subito”disse.

“Non dovevi nemmeno chiedermelo.”

“Vabbè allora andiamo a cena e poi ti faccio vedere la stanza ok?”
“Ok.”
 

I due scesero al piano di sotto e trovarono la madre di Nick che parlava al telefono, aveva una faccia preoccupata.

“Come Richard, no non è possibile.”

“Sì, lo so ma..”

“Certo sono felice. Ciao tesoro a domani.”
Nick spalancò gli occhi.

“Che vuol dire a domani? Non doveva tornare tra una settimana?”
“S-sì vedi.. Tesoro mi dispiace tanto è che è saltata la riunione.”
“Perfetto.”

 

La mattina seguente Nick, si svegliò aveva la testa appoggiata sul petto di Jeff e il biondo era sveglio.

“Jeffie, ma che stai facendo?”
“Sono sveglio da un po' ma tu dormivi così beatamente che mi dispiaceva muovermi.”
Il moro sorrise.

“Buongiorno, comunque.”disse e gli diede un bacio sulle labbra, proprio in quel momento la porta si aprì e i due si staccarono rapidamente.

“Tu!”disse suo padre furioso indicando Jeff.

“Vai, via esci da questa casa.”
“Papà smettila!”disse Nick e si alzò.

“Io sono così e tu e la tua ignoranza non potranno cambiarmi. Lascia stare Jeff!”

“Stai zitto, Nicholas!”

“Papà, io ti voglio bene. Io sono sempre tuo figlio.”
“No, tu non sei mio figlio!”
Nick iniziò a piangere.
“Papà ascoltami ti prego.”
“Che cosa vuoi?”
“Io amo Jeff, lui è l'amore della mia vita.”
Il padre lo guardò con occhi furiosi ma non disse niente.

“Nick, ti prego non dire scemenze!”
“Non sono scemenze! Io lo amo, lo amo tantissimo. E' un ragazzo fantastico, sempre allegro, dolcissimo e tenero.”

Il signor Duvall guardò suo figlio e quasi si commosse, gli stava parlando con il cuore in mano e lui era stato così ignorante di aver detto quelle cose. Così non disse niente e uscì dalla stanza.

Nick continuò a singhiozzare e cadde sulle sue ginocchia per terra, Jeff si precipitò da lui.

“Amore mio va tutto bene ok? Io ci sono, sono qui con te.”disse e gli accarezzò i capelli.

“J-jeffie, che cosa c'è che non va in me?”

“Non c'è assolutamente niente che non vada bene in te.”
“Ora mi prenderai per pazzo lo so.. Ma voglio tornare alla Dalton.”
Jeff sorrise e gli diede un bacio sulle labbra.

“Sai anche io sono pazzo...”disse

Il moro lo guardò e alzò un sopracciglio.

“Sono pazzo di te.”

 

“Elisabeth...”

“Dimmi.”
“Mi sbagliavo per quanto riguarda Nicholas..”
“Che vuol dire?”
“Il, il suo ragazzo vedi cioè io voglio dire.. che può andare per il resto dell'estate a casa di Jeff..”disse

La madre spalancò gli occhi e sorrise.

“Quindi non ti da noia il fatto..”
“No.. cioè certo non sarò l'uomo più felice della terra questo è chiaro. Ma ho visto come si amano quei due. Insomma sepraragli sarebbe un errore.”
 

Poco dopo Jeff e Nick scesero tenendosi per mano, il moro aveva tutti gli occhi arrossati e il biondo aveva un sorriso stampato in faccia.

“Buongiorno.”disse la signora Duvall.

“Buongiorno..”disse il signor Duvall con meno entusiasmo.

“Ciao mamma..”

“Salve..”disse Jeff.

Successivamente si misero a sedere tutti a tavola e iniziarono la colazione in silenzio.

“Dunque.. io e tua madre abbiamo preso una decisione.”
Nick alzò gli occhi dalla sua tazza di cereali per guardare il padre.

“Veramente è stato tuo padre”
“Vabbè, insomma se i genitori di Jeff sono disposti. Ma se soprattutto tu vuoi puoi passare il resto dell'estate a casa di Jeff.”
Il biondo sorrise e Nick spalancò gli occhi.
“Papà davvero? Non lo dici per scherzo?”
“No.”
“Oh mio Dio! Grazie, grazie!”disse e andò ad abbracciare il padre.

“Jeffie hai sentito? Hai sentito?”
“Sì!”disse il biondo con un sorriso da un orecchio all'altro.