Nota: Volevo precisare che in questi capitoli, Alice ha 14 anni, Ethan 6/7 anni.

Blaine stava riparando il rubinetto in cucina. Sapeva di non esserne capace, ma quando Kurt provò a dire “chiamiamo l'idraulico” Blaine si impuntò dicendo che sarebbe stato inutile e che lui, con queste cose, ci sapeva fare.

Così Kurt aveva preso Ethan e il cane ed era andato al parco.

Alice entrò in cucina sedendosi sulla sedia in modo composto con le mani giunte sul tavolo.

“Blaine?” lo chiamò la ragazzina attirando l'attenzione del moro. Blaine si alzò pulendosi le mani e fissando Alice.

“Hai qualche problema?” domandò lui curioso.

“Non esattamente. Volevo chiederti se ti andava di parlarmi di alcune cose.”

“Oh ma certo” disse sbrigativo Blaine sedendosi sulla sedia di fronte ad Alice, “Dimmi tutto”

“Parlami del sesso”

Ci fu un silenzio tomba per circa due minuti buoni, poi Blaine parlò “C-Cosa?”

“Ti ho detto-”

“No, no, no. Ho capito cosa mi hai detto, purtroppo, ma perché?”

Alice sospirò per niente imbarazzata “Blaine l'anno prossimo andrò alle superiori ed io voglio sapere tutto per non trovarmi impreparata sull’argomento”

“Alice” disse Blaine deglutendo “ricordi cosa è successo quando parlammo del ciclo?”

“Blaine, mi parli del ciclo delle donne?”

“KUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUURT!”

“Ma adesso è diverso!” si impuntò Alice “Blaine, voglio sapere tutto! Dai!”

“Alice, non credo che sia adatto parlarne”

“Perché? Non sai nulla sulle donne?” lo provocò la ragazzina.

“I-Io so molto sulle donne! Perché non vai in camera a fare quelle telefonate tra adolescenti che durano ore e parlate di quanto è figo il tipo della pubblicità dello yogurt?”

“Ah, è per questo che mangi lo yogurt allora! Lo dirò a papà”

Blaine cominciò a strozzarsi con la sua stessa saliva “Non è per lui. È buono, lo yogurt intendo. Inoltre sono ancora arrabbiato con tuo padre per aver detto ad Ethan dove li nascondevo. Si è vendicato perché per far addormentare Ethan io gli mettevo il miele nel ciuccio e Kurt lo proibiva sempre. Comunque il punto non è questo. Alice, c'è ancora tempo per parlare di queste cose, vivi questi ultimi anni da bambina adolescente.”

Alice roteò gli occhi “Va bene. Posso andare al centro commerciale? Ci porta la madre di Dalila.”

“Certamente” rispose Blaine, contento che quell'argomento fosse stato chiuso.

Blaine sentì suo marito rientrare e si affrettò a stringere quel tubo che proprio non ne voleva sapere.

“Stai ancora in queste condizioni?” fece Kurt affacciandosi sotto al lavandino.

“Ho avuto un contrattempo, ho quasi finito”

“Alice dov'è?”

“Si sta preparando, la madre di Dalila le porta al centro commerciale”

“Posso andare pure io?” domandò Ethan mentre beveva il suo succo di frutta.

“Tesoro, siamo appena tornati, Alice sta diventando grande, vuole stare con le amiche”

“Kurt, dobbiamo parlare dell'argomento 'diventando grande', dovrei dirti alcune cose” si intromise Blaine che aveva appena finito di riparare il tubo che gocciolava.

“Ma io voglio andare! C'è il negozio di giocattoli lì” si lamentò Ethan.

In quel momento Alice apparve pronta per uscire.

“Tesoro, ti andrebbe di portare con te anche Ethan? Lo sai che è tranquillissimo, vuole stare un po' in compagnia”

Alice sbuffò “Devo proprio?”

Ethan corse verso di lei e si aggrappò alla gamba “Ti prego” si disperò guardandola con i suoi occhioni grandi.

“Okay, ma se solo apre bocca lo lascio nel centro commerciale” disse Alice tirandosi dietro il fratello con una mano.

“Alice, non dire queste cose che si spaventa!” urlò Kurt mentre lei si chiudeva la porta alle spalle.

“Sta crescendo così in fretta” fece Kurt con un tono piuttosto preoccupato.

“A me ha chiesto di parlarle di sesso. Kurt, devi provvedere!” disse allarmato Blaine.

“Te lo ha chiesto davvero? Ma è fantastico. Molto meglio quando vengono a parlarti loro”

Blaine inarcò un sopracciglio “Non sei preoccupato?”

Kurt sorrise e si sedette sulle gambe di suo marito “Sta crescendo, so cosa mi aspetta. Parlerò con lei questa sera”

Alice era nel centro commerciale con Dalila. Ethan era stato buono proprio come aveva promesso, fino a quando non vide il negozio di giocattoli.

“Ethan, siamo venute per prendere dei libri, non possiamo andarci adesso, smettila!”

Il piccolo continuava a saltellarle intorno “Ti prego sorellina andiamo, forza, solo un poco poco promesso.”

“No”

“Io voglio vedere i giocattoli, voglio solo guardare non li tocco, ti prego”

“Smettila Ethan!” urlò arrabbiata Alice.

“Che succede?”

I due si girarono non appena sentirono quella voce.

“Sebastian!” urlò Alice gettandosi tra le braccia dell'uomo.

“Ciao Alice!” cercò di farsi notare Jordan.

“Oh...ciao” rispose poco interessata lei. Quando erano più piccoli Alice e Jordan andavano tranquillamente d'accordo, ma con l'età dello sviluppo entrambi si erano distaccati, Alice, nonostante la sua età, era più matura. Jordan preferiva combinare i soliti guai.

“Papà mi ha chiesto di portare Ethan con me, devo comprare dei libri con Dalila e lui non mi ascolta”

Sebastian roteò gli occhi “Tuo padre è un idiota. Perché non capisce che hai bisogno di libertà?!” Sebastian avrebbe dato sempre ragione ad Alice. Anche se Alice avesse commesso un omicidio, Sebastian l'avrebbe difesa dicendo che probabilmente era stata la vittima a cadere sul coltello.

“Ethan, vieni con noi, ti ci porto io al negozio di giocattoli e stasera ti riaccompagno a casa. Alice chiama tuo padre e digli che il figlio strambo è con me.”

Alice ringraziò Sebastian abbracciandolo forte e poi si volatilizzò con Dalila.

Ethan si aggrappò al braccio di Sebastian e si fece accompagnare nel negozio. Rimase a fissare per circa dieci minuti un Paperino gigante, forse sperando che prendesse vita e che lo seguisse fino a casa. Sebastian notò l'interesse e così glielo acquistò facendolo ridere di gioia.

Arrivarono a casa e trovarono Kyle che stava facendo il bucato.

“La prossima volta mandiamo tutto in lavanderia, io non lavo più” si lamentò mettendo a posto il cesto con i prodotti per la lavatrice.

Sebastian invece mise in ordine la spesa e lasciò che i due maschietti più piccoli si chiudessero in camera.

“Posso giocare con te?” domandò Ethan a Jordan che aveva appena acceso la sua Xbox 360.

“No” rispose secco il ragazzo.

“Faccio il bravo”

“Ethan, questi sono giochi per grandi, resta a guardare”

“ma zio Kyle mi ha fatto giocare una volta” si impuntò il bambino.

“Beh, ma adesso è mia, tu non ci giochi, perché non capisci?”

Ethan sbuffò e si guardò intorno cercando qualcosa da fare.

“Non toccare le mie cose” lo minacciò Jordan avendo già capito le intenzioni dell'altro.

“Io lo dico a papà!” urlò Ethan stanco di sentirsi dire sempre di no. Jordan mise in pausa il gioco e si voltò verso il bambino.

“Veramente? A chi dei due? Lo sai che solo uno è il tuo papà?”

Ethan non riuscì a capire esattamente cosa stesse dicendo l'altro, ma nonostante questo rispose “Non è vero!”

“Si è vero. Me lo ha spiegato papà Sebastian. Solo Blaine è il tuo papà, Kurt no. Io lo so, perché devi avere per forza una femmina per avere un bambino e la tua mamma è Tanya.”

“Non è vero!” urlò di nuovo il piccolo ora che stava cominciando a capire di più.

“È verissimo. Alice non è nemmeno la tua vera sorella. Io sono grande, le so certe cose”

Ethan guardò con occhi spalancati e umidi Jordan, il quale era tornato al suo inseguimento nel videogame. Il suo papà gli diceva sempre che i grandi avevano più ragione dei piccoli, quindi Jordan stava dicendo la verità?

Non volendo ascoltare altre parole, Ethan prese il suo peluche di Paperino e se lo trascinò fuori. Saltò addosso a Sebastian senza dire una parola e nascose la testa nell'incavo del suo braccio. Sebastian lo guardò un po' preoccupato poi semplicemente pensò che il piccolo avesse sonno.

A cena, quando Ethan venne riaccompagnato a casa, non aprì bocca.

“Zio Sebastian ti ha fatto un bel regalo, hai visto?” provò a farlo parlare Kurt sperando che aprisse la bocca per inghiottire la pasta.

“Amore, cosa c'è che non va?” gli domandò, ma il piccolo ancora una volta non rispose. Non parlò quando si fece il bagnetto e non chiese la favola della buonanotte per addormentarsi.

Ethan però non riusciva a dormire, aveva perso uno dei suoi calzini nel letto. I suoi papà gli dicevano che non doveva dormire con i calzini ma lui aveva dato una spiegazione plausibile. Con i calzini lui veniva protetto e se avesse messo un solo piede fuori le lenzuola, il mostro vedendo i calzini non l'avrebbe mangiato il piede.

Ipotesi che aveva subito convinto Blaine e fatto ridere Kurt.

Con un po' di coraggio, Ethan scappò fino ad infilarsi in camera di Alice.

“Alice, svegliati”

La ragazzina mugugnò nel sonno e Ethan salì su di lei per svegliarla.

“No, Ethan, perché sei qui? Voglio dormire”

“Tu non sei la mia sorellina?” domandò subito lui. Alice a quel punto aprì gli occhi.

“Cosa?”

“Papà non è il mio papà e tu non sei la mia sorellina?”

“Ma certo che sono la tua sorellina!” rispose lei decisa, “e se hai fatto un brutto sogno ora è finito, va bene?”

Il piccolo scosse la testa, “Jordan ha detto che tu non sei la mia sorellina e che papà non è il mio papà”

“Jordan è stupido, non pensarci” rispose lei incavolata ma Ethan stava già piangendo.

“Papà!!” urlò alla fine Alice.

“Non ci credo, come fa a essere sveglia?” domandò Blaine cercando i boxer di suo marito.

“Non lo so, ma è incredibile” rispose Kurt aprendo il cassetto per trovare dell'intimo pulito.

Blaine sbuffò prendendo il cuscino dal pavimento e sistemandoselo tra le gambe.

“Io mi addormento” mugugnò già mezzo addormentato.

Kurt entrò in camera della figlia notando la presenza di Ethan.

“Cosa succede?”

“Papà, non lo so, ma ho bisogno di dormire, sta dicendo un sacco di cose”

Ethan era ormai scoppiato in lacrime, i suoi ricci erano bagnati dal sudore e il colletto del pigiama era bagnato perché lo aveva morso dal nervosismo.

Kurt prese il piccolo in braccio e lo cullò cercando di capire cosa stesse succedendo. Ethan non riusciva a parlare a causa delle lacrime, stringeva Kurt al collo non facendo caso alle smorfie che il papà faceva a causa del dolore. Kurt lo portò in cucina e gli diede dell'acqua. Alle grida di Ethan, anche Blaine si alzò per raggiungerli.

“Che succede?” domandò passandosi una mano tra i capelli.

“Non lo so, non la smette di piangere” si lamentò preoccupato Kurt.

Blaine provò a prendere il figlio in braccio ma fu impossibile staccarlo da Kurt. Così, quest'ultimo, tornò in camera da letto e sistemò il figlio tra le lenzuola. Ethan stava singhiozzando lentamente e Kurt prese un panno morbido per asciugargli le lacrime e il sudore.

“Vuoi parlare con me?”

Ethan nascose la testa nel cuscino tornando a piangere più forte. Blaine entrò in camera da letto e si sistemò con gli altri due, ma Ethan gli diede una spinta.

“VAI VIA!” Urlò a Blaine. Quest'ultimo era scioccato.

“Che ho fatto?” domandò incredulo.

Kurt roteò gli occhi “Blaine prendi il cuscino e vai sul divano, adesso”

“Ma posso capire-”

“No, non puoi capire dal momento che nemmeno io ho capito un cavolo”

Blaine sbuffò e si diresse in salotto, ma sul divano ci trovò il cane che dormiva beatamente. Sbuffò ancora una volta e fu costretto a stendersi sul lettino di Ethan con i piedi che penzolavano di fuori.

Blaine provò a trovare una posizione adeguata ma continuava rivoltarsi e a cadere dal letto, poi cadde il cuscino e dopo le lenzuola che gli coprivano o solo il petto o solo le gambe. Sentì uno strappo provenire da dietro e pregò che non si fosse fratturato la schiena. Accese la piccola lampada sul comodino ma dovette spegnerla immediatamente: le lenzuola di Spongebob sorridente lo avevano terrorizzato.

Intanto Kurt era riuscito a calmare Ethan che si era stretto al suo, finto, papà? Lui non capiva.

“Vuoi dirmi cosa è successo?”

Ethan si pulì il naso con la manica del pigiama e Kurt si appuntò mentalmente di cambiargli il pigiama prima che si addormentasse.

“J-Jordan ha detto-lui lo dice, io non ci credo” farfugliò il piccolo.

“Cosa?” domandò Kurt buttando indietro i ricci sulla fronte del figlio.

“Tu non sei il mio papà, solo papino lo è. Ma io voglio anche a te come papà, io ti voglio bene tanto tanto. Non la voglio Tanya, rimani tu ti prego!”

Gli occhi di Kurt si addolcirono “Oh tesoro!” lo strinse forte a sé.

“Io sono il tuo papà al cento per cento”

“Non più di cento?” domandò lui.

Kurt rise baciando il piccolo sulla fronte.

“Amore, io sono il tuo papà e quello che ha detto Jordan non è vero. Io e papino siamo sposati e noi siamo i tuoi papà, questa è la cosa più importante, okay?”

“Allora perché Jordan mi ha detto quelle cose?” domandò Ethan tirando ancora una volta su con il naso.

“Non lo so, ma ti assicuro che io sono e sarò sempre il tuo papà. Ti devi fidare delle parole mie e di papino, va bene? Quando avrai qualche dubbio dovrai sempre venire da noi senza farti prendere dal panico.”

Ethan annuì e si strinse a Kurt “Sei il papà più bello del mondo”

“Anche più di papino?” domandò divertito Kurt.

Ethan annuì sorridendo.

“Però non glielo dire!” provò ad assicurarsi il piccolo.

“Questo è un segreto solo nostro” gli promise Kurt.

Kurt uscì dopo quasi due ore dalla sua camera da letto. Blaine, in uno strano modo, era riuscito comunque ad addormentarsi.

“Amore, svegliati” lo chiamò Kurt.

“Cosa è successo?”

“Ne parliamo domani. Oggi ho dovuto affrontare una lezione di sesso con Alice dopo cena e adesso ho assicurato a nostro figlio che io sono suo padre. Ho bisogno di qualche coccola da mio marito che non è riuscito a riparare il rubinetto.”

“Domani chiamiamo l'idraulico, promesso” gli disse Blaine.

“mmm conosco un idraulico che somiglia parecchio al tipo della pubbicità dello yogurt” lo prese in giro Kurt.

“Sai, tu e Alice sapete bene come farvi odiare da me.”

Blaine sorrise e baciò la guancia di Kurt e insieme andarono in camera da letto, trovando Ethan con braccia e gambe spalancate per tutto il letto e il Paperino gigante che occupava il resto.

Blaine guardò suo marito e disse “Io caccio il cane dal divano, tu prenditi il letto con Spongebob”

Note: Salveeee non vi ho fatto aspettare troppo per questo nuovo aggiornamento,avete visto?!

In realtà non so quanti capitoli possano esserci ancora, forse altri due. Intanto vi chiedo di dirmi un parere su questa OS :)

Volevo dire che da lunedì forse iniziò a pubblicare una nuova long chiamata "The difference between you and me"

Se volete qualche info, leggete qui:http://www.facebook.com/photo.php?fbid=388640034539410&set=a.292006787536069.63232.243771392359609&type=1&theater