27/10/2012
0 recensioniEra primavera, Marzo per l’appunto, uno di quei pomeriggi assolati ma con dei nuvoloni cupi all’orizzonte che non promettevano nulla di
buono.
Era stata una giornata ricca di tensioni per Haruna.
Aveva saputo che suo fratello sarebbe stato adottato dai Kidou, certo era felice ma avrebbe preferito che fosse stato lui a dirglielo invece
quel giorno era stato intrattabile e non avevano parlato molto.
Era scappata, se ne era andata nel boschetto lì vicino e aveva iniziato a piangere, era confusa, si sentiva sola.
Prese un sassolino e lo scagliò lontano. “Perché?” Prese un altro sassolino e lo scagliò ancora più lontano.
-Ahi!- Disse una voce dal fondo della boscaglia.
La povera Haruna guardò davanti a se e notando il fogliame muoversi fu presa dal panico, un’ombra si stava avvicinando a lei.
Si alzò di scatto iniziando a correre nella direzione opposta da quel rumore e dall’istituto. Si girò a malapena per vedere che la minacciosa
figura continuava a inseguirla. L’aria si faceva fredda, segno che il sole stava tramontando, e le pungevano gli occhi. Due lacrime le
solcarono il volto, voleva che suo fratello fosse lì con lei, per aiutarla, per darle coraggio. Decise di girare, di lasciare il sentiero per
inoltrarsi nella boscaglia, nonostante sapesse che aveva una grande probabilità di perdersi la cosa più importante era seminare il suo
inseguitore.
Chissà cosa faceva suo fratello, forse se ne era già andato, forse la stava cercando o forse se ne infischiava altamente della sua assenza.
Cancello dalla mente l’ultima, non era così insensibile, no, non riusciva a immaginarselo li, freddo, a fare le valigie senza rivolgere
nemmeno un pensiero alla propria sorellina.
I suoi pensieri furono interrotti da un rombo che squarciò quel silenzio che aveva regnato fin allora interrotto dai loro passi e dai respiri
ansimanti della bambina.
Haruna alzò lo sguardo e una goccia d’acqua le cadde sul volto. Prima qualche goccia rada, poi la pioggia si fece più fitta, cadeva
incessantemente oscurando qualsiasi rumore nei dintorni così, ora, non sapeva se la losca figura continuava a inseguirla. La corsa si fermò
quando una stupida radice la fece inciampare lasciandola cadere sul terreno umido e fangoso. Si girò a malapena per vedere l’ombra che
continuava a inseguirla.
Le sembrava di essere in uno di quei film horror, uno di quelli trasmessi la sera tarda, quelli che ti facevano tremare dalla paura.
Deglutì e si alzò da terra per continuare a correre, i palmi delle mani e le ginocchia le pulsavano e la caviglia le doleva, le lacrime le
solcavano il volto assieme alla pioggia. Ormai la corsa era quasi giunta al termine e il distacco che c’era tra lei e il suo inseguitore era quasi inesistente.
Una stretta bloccò il suo polso, la povera Haruna si girò lentamente, il suo inseguitore era poco più alto di lei, poteva essere di due anni più
grande al massimo, era incappucciato e dalla figura risaltavano due occhi color cremisi.
La pioggia scrosciante coprì un sospiro di sollievo della bimba che si gettò tra le braccia del fratello.
–Ani-san.- mormorò singhiozzando.
-Shhh è tutto okay.-Disse Yuuto abbracciandola mentre le asciugava le lacrime che le scendevano lungo le guance.
-Ma tu… i Kidou… te ne andrai.- L’ultima frase riuscì a pronunciarla per intero prima di scoppiare in lacrime. L’abbraccio si fece più
stretto, in quell’instante si sentiva solo la pioggia, che cadeva incessantemente su loro due.
–Forse bisogna ritornare.- Disse il fratello, e insieme si avviarono verso l’istituto.
Angolo dei LOL
*emerge dalla piscina*
Ora mi sorge un dubbio, ma c'è sul serio qualcuno che ha letto tutta sta sbobba?!
Ed ora si deve pure subire le chiacchiere di una pazza isterica...
Io avrei smesso alle prime righe ^O^
Come ho scritto prima, questa è la mia prima FF...
*Saltella felice*
E ora ho perso tutta l'ispirazione, dato che mi tocca fare matematica...
*si deprime e cade nella fossa della disperazione*
Penso di aver impiegato più ha scrivere l'angolo che la storia o.O
* si rimmerge nella piscina entrando in simbiosi con il cloro*
≈Laughing Out Loud, LOL