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Autore: sweet fairy    27/10/2012    2 recensioni
Hope Logan, conosciuta come attrice di Beautiful, è la più grande amica del nostro amatissimo Paul Wesley. Ma qualcosa tra i due, dopo il divorzio di Paul con Torrey, cambierà.
Si completeranno a vicenda, proprio come dice il titolo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Paul Wesley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Complete me!!

 
Ogni sera, da circa un mese e mezzo, mi recavo a casa di Paul.  Si, proprio lui, il bellissimo e fighissimo Paul Wesley.  Eravamo amici ormai da troppo tempo, anzi tantissimo tempo, più o meno 10 anni.

Un amicizia durata anni, con allontanamenti e avvicinamenti da parte di entrambi.

Ebbene si, Hope Logan era amica di Paul Wesley.  Quel Paul Wesley!

A volte ci sono stati momenti in cui la gente pensava di noi come se fossimo fidanzati. Ma la nostra era solo semplice e pura amicizia.
 
Eppure, vederlo sposato con quella “donna” di Torrey DeVitto mi dava su i nervi. Eh si, potevo definirmi “gelosa” di quell’esserino insinuoso che era entrata nella vita del mio e solo mio amico PAUL.

Infatti nulla era andato nei versi giusti.
 
Mi ritrovo ormai da tempo a stargli accanto perché la sua “ex” moglie, l’aveva lasciato così su due piedi!.

 Come si può lasciare un uomo come il signor Wasilewsky?? Un uomo bello, sexy, divertente e così tanto bambino nel suo animo. Un bambino che come solo io chiamavo: Peter Pan!
 
Quella sera però, qualcosa cambiò!
 
Ero intenta a guardare fuori dalla finestra l’ennesima gocciolina di pioggia posarsi sulla grande vetrata del più grande grattacielo di Atlanta. E io, con le gambe ormai incrociate da tempo, aspettavo il mio amico che rincasasse dalla giornata faticosa di lavoro, che l’ aveva tenuto occupato tutta la giornata.

Faceva freddo, dopotutto eravamo agli inizi di Gennaio! E qui, ad Atlanta, faceva alquanto freddo, anche se sembrava impossibile.

A distogliere i miei pensieri fu la serratura della porta, che solo una chiave poteva aprire, nonché quella di Paul, visto che io ero già all’interno.
 
-buonasera… - disse un Paul alquanto stressato. –già qui?? – mi chiese poggiando le chiavi nel piccolo porta cenere vicino all’entrata.
 
-Mhmh…si…ho pensato di venire prima, in modo da poterti cucinare e lavare i tuoi abiti- mi limitai a dirgli solo quello, visto che la faccia di Paul tutto mi diceva, tranne che stava bene mentalmente.
 
-grazie…non dovevi! Sei sempre così gentile!- disse questa volta in modo rilassato, salutandomi con un bacio sulla fronte.
 
-per te…sono sempre gentile- dissi ammiccando un piccolo ghigno soddisfatto.
 
Paul mi sorrise, come per farmi capire, che io di dolcezza ne avevo tanta, ma che agli altri mostravo solo la “cattiveria” che negli anni avevo accumulato.
 
Eh si… le vicende amorose mi hanno portata ad essere una donna, senza cuore, anzi un cuore ce l’avevo, ma era di ghiaccio!!
 
In quell’istante,  il mio cuore di ghiaccio, perse un battito. Paul aveva appeno posato una birra sul tavolino poco distante da me, i suoi muscoli, così perfetti, che anche attraverso la maglia  riuscivano a dare senso a quella sensualità di cui il mio amico possedeva.

Quel suo fascino da statunitense, aveva fatto colpo anche su di me???
 
-oh No!- imprecai tra me e me, non accorgendomi di averlo detto ad alta voce.
 
-Cosa! Oh No??- mi chiese un Paul preoccupato.
 
-Nulla, stavo pensando ad occhi aperti- Dissi senza troppi giri di parole.
 
-Ma guarda….- si avvicinò a me, con velocità… -non l’avevo capito, sai?- mi disse accarezzandomi la testa e guardandomi dritto nelle pupille.
 
I suoi grandi occhi verdi si scontrarono con i miei occhioni blu. L’elettricità di quella sera era percettibile anche a 30.000 km di distanza. Sentivo dei brividi percorrermi dietro la schiena,  che in quel momento Paul stava accarezzando.
 
-ehm…Paul vado a prendere un po’ d’acqua- mi alzai velocemente, “scappando” da quella situazione, che di sicuro mi aveva resa rossa in viso.
 
-Hope!- mi chiamò lui. –cosa ci succede?- mi chiese subito dopo, senza guardarmi.
 
Riuscivo a sentire quell’aria pesante che stava attraversando la stanza. Quel gran salone, era diventato più piccolo di un ripostiglio. In quel momento, nemmeno la grande cucina a penisola ci divideva. Ero in trappola. Ero nella trappola dell’attore Wesley.
 
-Paul, che dici?- risposi io, evitando di guardarlo.
 
-lo sai benissimo Hope!- si alzò lentamente dal divano…-sai benissimo di cosa parlo…- si avvicinava a me come un falco. Un falco in agguato!
 
Con lentezza ma altrettanta fretta, Paul era a pochi centimetri da me.
 
-Paul…credo che tu debba andare a dormire- dissi, mentre tra le mie mani scivolava la tazza di acqua che avevo appena preso.
 
Subito mi fu accanto, arrivando in mio soccorso, tenendomi le mani… -non vado a dormire, se tu…non sei con me!-
 
Sentivo il suo sguardo sul mio corpo, così decisi di guardarlo e vedere se le mie speranze che non mi stesse guardando erano vere o solo un lungo sogno.

Con fretta, portai il mio sguardo negli occhi di Paul che a quanto pareva, le mie preghiere non erano servite a nulla, visto che lui stava fissando proprio me!
 
-Paul…- la mia voce rimbombava in quel salone, e i miei sospiri erano affannosi.
 
-Hope…- lo stesso erano i suoi. Fin quando, le sue labbra, non si poggiarono sulle mie. Eliminando quella distanza che tanto ci divideva.
 
Portai le mie mani tra i capelli di Paul, mentre le sue così grandi e calde, si poggiavano sui miei fianchi, avvicinandomi più a lui.
 
-ci succede questo…- mi prese tra le sue braccia come una vera principessa e senza troppi indugi, mi poggiò sul ripiano della cucina, senza allontanare le sue labbra dalle mie.

Anche se, con sincerità, non avrei mai fatto allontanare le sue labbra dalle mie. Mi sentivo protetta in quel momento, come se quel bacio era stato voluto da sempre, forse dal primo momento, ma che mai, nessuno dei due, aveva ostinato a farlo.
 
-non andare via…- mi ripeteva Paul, che con le sue mani percorreva il mio corpo, accarezzandolo in ogni centimetro della mia pelle.
 
-Sono qui Paul, qui con te…- gli risposi, mentre le mie mani percorrevano i suoi fianchi, mentre gli sfilavo quella maglia. Quella maglia che avrei strappato a momenti.
 
I miei occhi erano ormai incatenati con i suoi. Non riuscivo a distoglierli dai suoi così brillanti occhi verdi.

Paul, sembrava avere lo stesso effetto, con la sola differenza: riusciva a spogliare il mio corpo, con maestia.
 
Ormai ero nuda ai suoi occhi, mentre lui, era ancora in intimo. Mi guardava, io guardavo lui. Eravamo due persone, che si desideravano ormai da tempo, forse un tempo indefinito, ma che finalmente avevano dato sfogo ai loro sentimenti.
 
Nella mia mente apparivano tutte le cose belle e brutte passate con lui, anche se quelle belle, superavano di gran lunga quelle brutte.
 
Si con Paul tutto era bello e semplice. E così dannatamente perfetto.
 
Quando riuscii a sfilargli l’ultimo indumento, per pochi istanti ci guardammo, desiderandoci a vicenda, con occhi accesi di voglia, passione, desiderio e forse un pizzico di amore, che ci aveva accomunati in quegli anni.
 
-Hope…- ci fu un lungo silenzio, fino a quando Paul non eliminò le distanze, entrando in me con tutta la dolcezza e l’amore che c era in lui.
 
-Paul…- cominciai a chiamarlo, gemendo come non avevo mai fatto.
 
Lo desideravo, proprio come lui desiderava…ME!
 
Cominciò a muoversi in me, con dolcezza, ma anche con un pizzico di trasgressione, che dava a quel momento, un qualcosa di così romantico e bello, che mai nessuno aveva fatto. Le mie mani percorrevano quel suo corpo perfetto, quei suoi addominali scolpiti e quel suo viso che tanto pareva un Angelo!
 
In quelle stanze prive di specchi, io riuscivo a specchiarmi nei suoi occhi, e vedere una donna, ormai completa.

Paul continuò fino all’esaurimento delle sue forze, poggiandomi più volte sul suo grande letto a baldacchino, un letto che mai avevo descritto come: morbido e caldo.
 
Solo quando Paul irrigidì il suo corpo sul mio, quando i suoi addominali si irrigidirono sul mio petto, capii che lui, era quello che io volevo da sempre…
 
-Hope, mia amata Hope…- mi sussurrava alle orecchie. –non lasciarmi…- le sue parole potevano sembrare una promessa, un giuramento che non aveva trovato nella persona che pochi mesi prima l’aveva lasciato…
 
Ma io, Hope Logan, non avrei mai lasciato Paul Wesley, il mio amato Paul Wesley…da solo.
 
-Ti amo- gli sussurrai, mentre Paul arrivava al piacere in me.
 
-Ti amo, piccola Hope- mi disse, abbracciandomi a lui, facendomi sentire una vera donna.
 
Forse la “speranza” era proprio questa. Forse la mia “speranza” era proprio lui.
 
 
Si! perchè Paul Wesley completava me: Hope Logan!
 

 
 

  
Angolino autrice:

 

mie adorate sweethearts, come va?? ed eccomi di ritorno con una piccola OS su Paul Wesley. Io da mio parere non amo questo attore, ma ho voluto dedicare questa mini moments alla mia adorata AcquilaBianca91 nonchè mia grande amica, anzi sorella, ma che dico morosa!!
che ve ne pare??... spero che qualche anima pia, recensisca questo scricciolo di scrittura.

vi lascio con i link del mio adorato gruppo: 
http://www.facebook.com/#!/groups/382593418427545/
e vi aspetto anche nelle alre storie, che ho abbandonato un pò, ma che sto riprendendo a scrivere, ma soprattutto spero che recensirete la storiella che sto scrivendo a quattro mani con Dark Moon.
A presto...vi adoro
bacini S_F
 


 
 
   
 
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