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Autore: Muse    11/05/2007    5 recensioni
"Ma certo. Lui aveva piena fiducia in te!" il tono usato da Remus era ironico, poi, guardandolo dritto negli occhi, gli disse "E guarda che fine ha fatto! Ma io non ce l'ho Severus, la fiducia in te, non mi limiterò a fare ciò che dici senza una precisa spiegazione!"
Genere: Triste, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Remus Lupin, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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TRUST

Il messaggio lo aveva lasciato perplesso. Non avrebbero dovuto incontrarsi ancora per un mese, la data prefissata da Silente, ma, a quanto pareva, dovevano esserci delle novità importanti per rischiare tanto.
Passeggiò nervoso, chiedendosi il motivo del ritardo, non era nel suo stile. Ci ripensò per la centesima volta, ma il suo patronus aveva solo detto:

"Godric's Hollow, giovedì 29 luglio ore 23.00. Vieni solo."

Per quanto ne sapeva, poteva benissimo essere una trappola. Il fatto di essere a conoscenza dei piani di Silente non gli bastava per fidarsi, poteva comunque aver fatto il doppiogioco.
E guardare le macerie dove una volta avevano abitato i suoi amici non lo aiutava.
Poi un rumore poco distante attrasse la sua attenzione e da una stradina laterale vide sbucare un uomo con un ampio mantello nero.
Lo aspettò in silenzio, all'erta, sempre più sicuro di essere caduto in un'imboscata. Si guardò intorno alla ricerca di qualche altra figura nell'oscurità.
"Se fosse stata una trappola, Lupin, non avrei chiamato qui l'unica persona che può garantire la mia innocenza." rispose  alla sua muta domanda l'uomo appena arrivato.
Remus sorvolò su quella dichiarazione "Sei in ritardo."
"Sono stato trattenuto." rispose l'uomo, poco cordialmente.
 
Aveva davanti l'assassino di Silente, ma nonostante sapesse che erano stati precisi ordini del preside a farlo muovere in quella direzione, ancora un angolo di sfiducia verso l'uomo capeggiava in lui.
Come faceva a sapere che non era stato tutto preparato in precedenza? Far in modo che Silente si sacrificasse volontariamente, in modo da mantenere la copertura!  C'erano troppi perchè, se e ma in quella storia. Poteva essere tutto o niente. Non riusciva a racappezzarsi.
"Perchè mi hai chiamato prima del previsto?" chiese secco.
"Dovete trasferire Potter questa notte. Tu e Moody, non informare nessun'altro."
"Perchè?" il suo tono era fermo, nonostante quello che aveva fatto, non lo temeva.
Severus Piton alzò un sopracciglio. "Non sono tenuto a darti spiegazioni. Traferite Potter stanotte!"
"Come faccio a crederti? Come faccio a sapere che non è una trappola?" insistette il licantropo.
"Ricordi le parole di Silente vero? Obbedisci a Severus su tutto quello che ti chiede." gli rammentò con sufficienza.
"Oh, ma Silente è morto, vero?" disse sottolineando la parola vero. "E per mano tua se non ricordo male ..." obiettò sarcasticamente Remus.
Il volto di Severus si contrasse in una smorfia di disgusto e rabbia.
"Sai benissimo che è stato un suo ordine." gli sibilò contro.
"Ma certo. Lui aveva piena fiducia in te!" il tono usato da Remus era ironico, poi, guardandolo dritto negli occhi, gli disse "E guarda che fine ha fatto! Ma io non ce l'ho Severus, la fiducia in te, non mi limiterò a fare ciò che dici senza una precisa spiegazione!"
Non era vero, aveva un disperato bisogno di potersi fidare di lui. Silente non poteva essere morto per il tradimento di colui di cui più di tutti si fidava. Non potevano essere rimasti soli, senza Severus e senza Silente avevano perso.
Ma aveva bisogno di prove.
"Naturalmente ... non ti sei fidato neanche del tuo caro amico Black..." la frecciata contro Sirius non sfuggì a Remus, che l'aveva creduto un traditore per dodici anni.
Fulmineo, afferrò il braccio di Severus e, facendo leva su di esso, lo torse dietro la schiena obbligandolo a voltarsi. Lo spinse con il viso contro la fredda parete diroccata di fronte a lui. Per completare il quadro, gli puntò la bacchetta alla gola.
Severus non fece il minimo sforzo per liberarsi.
"Parla!" dimmi che posso fidarmi di te!
A Piton sfuggì una risata "Quanta intraprendenza Lupin!"
Severus era più alto di lui e, sebbene apparisse anche lui magro, sapeva che era anche più forte ed era certamente un mago molto potente, se avesse voluto l'avrebbe sopraffatto in un attimo.
"Parla!" gli gridò, schiacciandolo ancora di più contro il muro di pietra. Per l'amore del cielo Severus! Parla!
"Sanno che domani notte trasferirete Potter dai Weasley. Fossi in voi non lo farei trovare lì." si limitò a dire.
"Come fanno a saperlo?"
"Forse dovreste fare più attenzione ai vostri ... membri ..."
"Vuoi dire che c'è una spia?!" gli chiese ansiosamente. Non può essere ... non di nuovo ...
"Voglio solo dire che i poteri del Signore Oscuro sono molti, dovreste cercare di limitare le fughe di notizie."
"Perchè solo io e Alastor?" una valanga di domande gli imperversava nella mente, ma sapeva che Piton non gli avrebbe concesso molto tempo.
"Siete gli unici non a rischio." rispose Piton, come se fosse la cosa più logica al mondo.
"Cosa intendi dire con "non a rischio"?"
Piton trasse un profondo respiro annoiato "Siete gli unici due a mascherare i vostri pensieri istintivamente. Anche un abile occlumante non maschera la mente sempre, ma solo quando sa di essere minacciato. Forse Silente, quando ha deciso di svelare solo a te il nostro piano, lo sapeva."
Non gli bastava, c'era la vita di Harry in gioco.
"Chi mi assicura che non è una trappola Severus?! Domani sera ci sarà l'Ordine al completo a scortare Harry, mentre stanotte saremo solo io ed Alastor! Facili da sopraffare essendo solo in due!"
"Non ti rimane che aspettare domani notte e scoprirlo Lupin. Ora devo andare, la mia assenza non passerà inosservata ancora a lungo."
Il licantropo lasciò andare la presa, da lui non avrebbe avuto altro. Severus si voltò lanciando una gelida occhiata a Remus.
"Ah" aggiunse incamminandosi nello scuro viale da cui era arrivato, "ti consiglio di far venire una gran voglia di partire ai babbani che abitano con Potter ... non sono certo che gradirebbero la sorpresa!"
"Perchè lo fai? Se è vero, stai rischiando la tua copertura."
Severus si fermò senza voltarsi. "Ho ucciso Silente per salvare Potter. Tengo alla mia vita molto meno di quanto tenessi alla sua." poi scomparve nell'oscurità.

Era mattina presto a Grimmauld Place, quando Remus si avvicinò al letto dove dormiva il ragazzo sopravvissuto. La stanza era rischiarata dai primi raggi di sole che filtravano attraverso le spesse tende della finestra.
Moody era appena tornato da Private Drive, portando la notizia che la casa degli zii di Harry era stata distrutta. Fortunatamente i Dursley erano partiti improvvisamente, alla volta dell'Italia, il giorno prima.
"Harry ... Harry sveglia." scosse leggermente il ragazzo cercando di non alzare troppo la voce, per non svegliare Ron nell'altro letto. I Weasley si erano momentaneamente trasferiti lì per sicurezza.
"Hmm ... che c'è?" mugugnò mezzo addormentato Harry Potter.
"Mi spiace svegliarti, ma devo dirti una cosa." gli sussurrò Lupin.
"Hmmm ... cosa ... cosa è successo?!" il ragazzo si svegliò di colpo, tirandosi su a sedere. Guardò Remus un po' in ansia, aspettandosi una brutta notizia o un'attacco improvviso.
Remus gli elargì un largo sorriso "Buon Compleanno Harry!"
Harry lo fissò un'attimo senza capire, poi gli sorrise di rimando.
Remus non resistette e lo abbracciò. Se Harry era lì lo doveva solo ad una persona.

FIN

  
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