Il vento accarezzava il mantello facendolo vibrare nell'aria carica di elettricità, come se si stesse per scatenare un temporale.
In lontananza rimbombavano i tuoni, e nella guferia gli animali sembravano impazziti.
E ora te ne sei andato.
Fermo in cima alla torre scrutava la foresta probita estendersi al di sotto, il Lago nero, e la tomba.
Ora non potrai più proteggermi.
Riluceva quasi di una luce propria, il marmo lucente venato di striature grigiastre, solitaria in mezzo al prato.
Mi hai mostrato la strada, ma ora dovrò andare avanti per conto mio.
Il vento si alzò più forte, scompigliando ancora di più i capelli già arruffati del ragazzo, spingendo via una lacrima solitaria che scendeva lungo le guance.
Anche in nome tuo. Quello che farò sarà anche in nome tuo.
Solo sulla Torre di Astronomia, sembrava che volesse rivivere quei tremendi istanti che non riusciva a canecellare dalla mente.
Hanno detto che non è colpa mia, ma non riesco a capacitarmene.
Gocce leggere scendevano ora, accarezzando il viso e la piccola cicatrice sulla fronte, mischiandosi alle lacrime, e sognava che potessero portare via il suo dolore. Alzò gli occhi al cielo, come se stesse per urlare la sua rabbia, ma poi chinò il capo.
Quando anche il cielo piange, allora è un giorno molto triste.
Grazie a tutti per aver perso tempo a leggere questa Fic, e grazie a chiunque volesse lasciare un commento.
A Kitiara invece, direi che dovresti dare un'occhiata al mio nick, mi chiedo quanti Draghi di Platino conosci...Mmm, diamine com'era? Ce l'ho proprio sulla punta della lingua... Si! Palla di Fuoco!