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Autore: Johnee    27/10/2012    5 recensioni
L'ultimo anno è stato ricco di avvenimenti per il Comandante Shepard. Non è stato semplice abbandonare l'idea di continuare la relazione con Liara ed è stato altrettanto difficile permettere a Garrus di prendere il suo posto.
Ora, i Razziatori sono giunti e la Galassia è impreparata a una minaccia di questo genere. Con la scoperta che esiste un'arma capace di distruggerli e che Shepard è l'unica in grado di recuperare le risorse necessarie per permettere alle varie razze di cooperare, come potrà la nostra eroina pensare di poter affrontare la sua situazione personale in maniera serena?
[IN REVISIONE]
Genere: Malinconico, Science-fiction, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Comandante Shepard Donna, Garrus Vakarian, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lenore'
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4. Main Battery

 

-Può aspettare? Sono nel mezzo di...-

-Alcune calibrature, ho capito- il Comandante si affiancò a Garrus, intento a stringere delle viti sul mirino del suo Mantis.
Fortunatamente, l'Alleanza non aveva alterato di molto l'aspetto classico della Batteria Primaria; sì, erano state apportate delle modifiche adeguate per rendere l'ambiente meno austero: un HUB di ultima generazione ricopriva la parete intera della porta, mentre due piani di lavoro adeguati erano stati sistemati ai lati della stanza. Garrus si trovava seduto ad uno di questi tavoli, sul lato est, un terminale acceso davanti a lui e la scansione delle componenti del M-92 Mantis che appariva nella schermata del monitor.
-Ah, sei tu, Shepard!- il Turian voltò la testa di scatto, il tono di voce leggermente più acuto del solito -La nuova Normandy è eccezionale! I tecnici dell'Alleanza hanno fatto delle modifiche al motore e inserito un software avanzato di calcolo probabilistico per...-
-Qualsiasi dettaglio tecnico mi dirai, per me sarà come se lo dicessi in dialetto Volus...- Shepard poggiò i gomiti sul tavolo e si sporse per vedere meglio l' “operazione chirurgica” -Hai combattuto duramente per giorni, almeno durante il tragitto per le navi diplomatiche cerca di rilassarti...-
-Avrò tempo di rilassarmi quando avremo cacciato i Razziatori da Palaven- replicò bruscamente il Generale, ricambiando lo sguardo perplesso di Shepard.
Il Comandante annuì, l'immagine vivida del pianeta natale di Garrus tartassato dalle forze terrestri dei Razziatori. Sovrappose quel pensiero al volto di Anderson di cui non aveva ancora nessuna notizia... strinse i pugni, Shepard, mentre si ritrovava di nuovo su Vancouver, a prendere al volo la sua dogtag, il sorriso fiero che Anderson le rivolgeva e la mano di Ashley che le comprimeva la spalla...
-Shepard, non mi fraintendere- il Generale fece scivolare il fucile su un supporto e serrò di scatto la mascella, riprendendo il discorso dopo qualche secondo di silenzio -Come ti ho già detto, portare il Primarca lontano da Menae porterà al nostro avamposto decine di perdite, se non centinaia... ma è stata la mossa migliore, e io sono al tuo fianco...- sospirò -Palaven è la mia patria e quello che ho visto su Menae mi accompagnerà per tutto il resto della missione...-
-La Terra è in fiamme- replicò secca lei, dandogli le spalle. Strinse maggiormente i pugni, lo sguardo carico d'ira. Si mosse a piccoli passi verso l'HUB, sollevando il mento -Anderson mi ha permesso la fuga per portare quanto più aiuto possibile...-
Garrus carezzò il Mantis mentre si sollevava in piedi con un sospiro di rassegnazione -Mi pare ovvio...- si mosse verso di lei -Ci sei sempre stata tu a rimediare ai danni dell'Umanità e dell'Alleanza... ora hanno bisogno di un leader, non di un soldato. Sei l'unico barlume di speranza di cui la Galassia dispone...-
Shepard si voltò, rivolgendogli un sorriso triste -Senza di te al mio fianco non avrei fatto un granché...-
-Abbiamo seguito le tue orme per un obiettivo comune. Ci hai guidati sempre nel verso giusto, Shepard- le posò una mano sulla spalla, stringendo appena.
Lo sguardo del Comandante vagò a lungo sul viso di Garrus, come se cercasse di ricordare qualcosa o di trovare una risposta che le sfuggiva. Quando i due incrociarono lo sguardo, Shepard si ritrovò a sorridere istintivamente. E lì finalmente trovò quello che stava cercando: un'occhiata triste, un misto tra la riconoscenza e deferenza... quegli occhi la facevano sentire grande, potente e capace di ogni impresa. E la sua mente venne catapultata immediatamente in uno di quei poemi epici del dodicesimo secolo, dove gli scudi erano ancora di ferro e l'amore vinceva su ogni cosa...
-Piuttosto...- la voce del Generale incrinò la metaforica sinfonia di violini che suonavano di sottofondo -ho sentito dire che tu e Liara avete discusso...-
Shepard chinò lo sguardo, seccata da quell'interruzione -Le notizie corrono in fretta, sulla Normandy...-
-Non vorrei che aveste litigato a causa mia...- mormorò lui, passandosi una mano sulla testa -Sai, dopo quello che è successo tra noi...-
-Mi sembrava di essere stata chiara quando abbiamo avuto quel vis-à-vis, qualche ora fa'...- replicò lei, una nota seccata nella voce -Vorrei continuare la nostra relazione, Garrus... Liara fa parte del passato-
-Non era mia intenzione sfiduciarti, Len...- si corresse lui -Ma con i Razziatori alle porte, litigare fra di noi è la cosa peggiore. Vorrei rimanere in buoni rapporti con T'Soni, nonostante quello che prova per te... è una risorsa indispensabile per le sorti della Guerra-
-Concordo. Vorrei che ne avessimo parlato prima, senza rimandare... ma non ce n'è stato modo- Shepard si grattò una tempia -La situazione si è avventata su di noi e non ho potuto far altro che trovare delle altre priorità...-
Garrus avanzò di un passo e le posò una mano sulla guancia, carezzandola dolcemente -Avrei fatto lo stesso... Siamo militari, le questioni personali sono per forza da rimandare quando avviene un'invasione galattica in vasta scala...-
-La nostra vita è fatta di scelte- sospirò Shepard, socchiudendo gli occhi, cullata da quel contatto -Dobbiamo affrontarle e poi accantonarle, sennò non avrebbe alcun senso proseguire nella battaglia...- sorrise di nuovo -A proposito di scelte... ho comprato un nuovo copriletto e rifornito la mia scorta di scotch... Sai, in onore dei vecchi tempi...- gli fece l'occhiolino.
-Non sai quanto la proposta mi alletti.- gemette lui, ritraendosi -In realtà, pensavo di resettare le impostazioni del Thanix, l'Alleanza ha un pessimo modo di fare manutenzione, nonostante tutta questa tecnologia all'avanguardia di cui dispone...- fece un ampio gesto con il braccio -Ho persino steso un tappeto per poter dormire tranquillo almeno un paio d'ore-
-Un tappeto?- Shepard poggiò entrambe le mani sugli avambracci del Generale -Non ti sembra di esagerare con le comodità?- ironizzò.
Garrus scoppiò a ridere -Non scherzare, lo faccio per la Causa...-
Shepard sospirò sommessamente -Lieta di vedere che la permanenza su Palaven non ti ha cambiato...- e gli prese il viso tra le mani, avvicinandolo al suo -Te l'ho già detto che mi sei mancato?-
-Un'infinità di volte- replicò lui, poggiando la sua fronte su quella di Shepard e sfiorando le sue labbra con il pollice -Ma non mi stancherò mai di sentirtelo ripetere...-
-Vakarian, a proposito di quel rapporto... oh!- il Primarca Victus si immobilizzò sull'uscio, il datapad sospeso a mezz'aria e la mascella che gli toccava terra.
Shepard si distanziò di qualche passo, idem per Garrus che si mise subito sull'attenti.
Victus, ancora fermo come una pietra, passava lo sguardo dall'una all'altro, la bocca semiaperta.
-Ahem... diceva, a proposito di quei rapporti?- fortunatamente, Garrus interruppe quel silenzio imbarazzante preferendo evitare spiegazioni inutili sull'accaduto o delucidazioni insensate su come la sua mandibola si fosse incastrata nel naso di Shepard.
-Shepard- la voce di IDA risuonò attraverso l'interfono, facendo sobbalzare i presenti -Traynor vorrebbe parlarti urgentemente-
Il Comandante parve respirasse per la prima volta -Come si suol dire: il tempismo!- allargò le braccia, poi fece un breve inchino -Primarca, Garrus...- e si defilò quanto più velocemente possibile da quella situazione imbarazzante.
Non appena la porta si richiuse, Victus si riebbe e porse il datapad a Garrus, l'espressione corrucciata -Non era mia intenzione interrompere nulla, sia chiaro...- sbuffò -Siete giovani, avete il diritto di...-
-Primarca, la prego...- gemette il Generale.
-Le voci erano vere, dunque...- ridacchiò Victus, cambiando atteggiamento tutto d'un tratto e finendo per battergli una mano sulla spalla -Sono contento per voi-
Garrus si passò una mano sul viso -Ha trovato dei problemi nella lettura dei rapporti? Ho espresso male qualcosa?-
-Niente di particolare, volevo solamente prendermi cinque minuti di pausa per chiacchierare con te... le notizie arrivano l'una dietro l'altra e ho bisogno di sgombrare la mente per poter affrontare in maniera fredda la situazione-
-Scoprire dei dettagli sulla mia vita privata l'aiuterebbe nella sua diversione?- Garrus si lasciò scappare una risatina nervosa.
-Mi incuriosisce- ammise il Primarca, con nonchalanche -Avevi un discreto successo tra le ragazze, Vakarian, perché decidere di intraprendere una relazione proprio con un essere umano?-
Garrus chinò la testa, scrollando le spalle -Shepard è un'eccezione...-
-Ha carisma da vendere e una discreta fama di ficcanaso, per non parlare della sua propensione ad accollarsi le responsabilità altrui!- replicò Victus, portando la testa leggermente in avanti -Ti fidi di lei?-
-Le affiderei la mia stessa vita- Garrus sollevò lo sguardo, deciso, gli occhi dritti in quelli del Primarca -Ha sempre preso decisioni difficili- proseguì -Sarebbe disposta a sacrificarsi per sconfiggere i Razziatori... ha bisogno di validi alleati che la sostengano.-
-Sei consapevole che arriverebbe a sacrificare anche la tua, di vita, per la Causa?-
Garrus replicò con uno sbuffo nervoso -Spero per lei che non le capiti mai più una scelta simile...-
Victus si carezzò il mento -Hai eluso la mia domanda. Te la riformulerò sotto altri termini... hai paura che ti faccia uccidere, Garrus?-
Il Generale trattenne il respiro, colto alla sprovvista da quell'interrogativo -Signore, con tutto il rispetto, temo di non afferrare- esalò, irrigidendo i muscoli della schiena.
-Protrarre una relazione con un proprio superiore... non credi ci sia un conflitto d'interessi?-
-Sì, ma siamo anche militari abbastanza esperti da saper dare la giusta priorità alla missione, Signore...- replicò Garrus, riprendendo all'improvviso la lucidità necessaria per affrontare un discorso simile -Non mi impensieriscono le sue decisioni perché so che sono formulate da una mente lucida e avvezza a situazioni estreme. Sarei il primo a propormi per una missione suicida, se ciò servisse per sconfiggere il nemico.-
Adrien Victus lo squadrò in maniera approfondita, come se cercasse qualcosa a cui appigliarsi per smontare quel discorso appassionato. Sconfitto dall'evidenza, si ritrovò a distogliere lo sguardo -I marine dell'Alleanza sono spietati e implacabili. Forse Shepard è davvero l'unica speranza per salvare la Galassia...-
-Ed è per questo che ho intenzione di sostenerla, Signore- fece Garrus, posando a sua volta lo sguardo altrove.
Stettero in silenzio per un po', immersi entrambi nei propri pensieri con, in sottofondo, il rumore monotono delle vibrazioni della Batteria Primaria.
-Bene- Victus raddrizzò la schiena, rompendo il silenzio -Non metterò più il naso sui tuoi affari, Vakarian- gli rivolse uno sguardo divertito -Grazie per la chiacchierata-
-Signore...- Garrus annuì lentamente, emettendo un profondo respiro. E anche questa volta, era riuscito a eludere i trabocchetti che la mente pragmatica e il carattere ruvido del Primarca gli avevano posto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Noticina:

[capitolo revisionato il 14/05/2014]
Intanto, grazie grazie grazie a chi ha recensito e a chi ha messo la storia tra le seguite! Sono piacevolmente sorpresa dal numero delle letture e spero vivamente di non perdervi...
Victus è un personaggio che adoro. Corinthus, Garrus e Liara lo descrivono come un Generale cazzutissimo, con uno strano range d'azione e una propensione a “interpretare” gli ordini a modo suo... ebbene, dopo questa premessa, mai mi sarei aspettata di trovare un personaggio completamente fuori dallo stereotipo del rinnegato Turian! Ho adorato quell'uomo dal primo momento che l'ho visto e ho sofferto con lui quando suo figlio si è sacrificato su Tuchanka.
Garrus e il Primarca sono due personaggi che interagiscono in maniera strana. Farli dialogare è stato piuttosto divertente, spero di essere riuscita a rendere giustizia a questi due...
Sono entrambi dei ribelli, ma agiscono su due livelli completamente diversi... forse, in passato, un giovane Victus girovagava su Omega fingendosi Batman, chissà... :P 

   
 
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