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Autore: DadaOttantotto    27/10/2012    5 recensioni
Joelle, 24 anni, ha un'idea precisa sul suo principe azzurro: dev'essere più vecchio di lei, economicamente stabile e serio
Un giorno, però, incontra Jay, 21 anni, che inizia a farle la corte. Il problema è che lui è tutto il contrario di quello che lei cerca: è più giovane, lavora ogni tanto in un locale come musicista ed è un idiota patentato.
Jay le prova tutte per far colpo... la sua costanza sarà premiata?
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Jay, Joelle e tutto il mondo intorno.'
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PWP cap 1





- 1 -

"Ciao, io sono Jay."
La ragazza alzò lo sguardo, puntando gli occhi celesti su quello strano tipo che si era appena lasciato cadere sul divanetto di pelle accanto a lei.
"Ciao" azzardò, distogliendo subito lo sguardo. Meglio non dare troppa confidenza agli sconosciuti.
"Posso offrirti da bere?" chiese lui.
Joelle scosse la testa e mostrò il bicchiere che teneva in mano.
"Oh, ok" fece, visibilmente deluso. Poi, improvvisamente, tornò a mostrarle l'enorme sorriso di pochi istanti prima. "Ti stai divertendo? Forse il volume della musica è un po' troppo alto, ma il locale non è male!"
"Già."
Non mise di proposito troppa enfasi in quella risposta, sperando che bastasse a convincerlo a desistere dai suoi tentativi di approccio. Ma dove si era andato a cacciare Thomas?
"Ti va di ballare?"
Quando lei scosse la testa, Jay si strinse nella spalle.
"Poco male" urlò per farsi sentire. "In realtà non so ballare, avrei finito per pestarti i piedi tutto il tempo!"
Matto. Quel tipo doveva essere completamente matto. E incredibilmente ostinato.
"Non ho capito il tuo nome..."
"Non te l'ho detto."
"Giusto."
Fece scorrere lo sguardo per tutto il locale in cerca del suo compagno. Sembravano passate ore da quando era andato a prendere da bere, lasciandola in balia di pazzi come quel Jay. Che, tra l'altro, non sembrava voler mollare la presa.
"Sei qui da sola?"
No. Sono con un armadio di due metri di altezza per centotrenta chili di peso. Tutti muscoli.
"No, c'è il mio fidanzato."
"Jay!"
Una figura in jeans e giacca di pelle apparve alle loro spalle e afferrò lo squilibrato per un braccio, costringendolo ad alzarsi.
"Scusa, Joelle" disse. "Ora lo riporto al manicomio dal quale è scappato."
"Ronnie?"
Il fratello di Daniela? Conosceva il matto?
"Davvero, mi dispiace. Ti faccio le mie scuse... e anche le sue."
Poi se ne andò, trascinando l'amico con sé tra la folla.

"No lo puedo creer" esclamò Ronnie, una volta fuori dal locale. "Te dejo por cinco minutos... mira lo que haces!!"1
Cominciò a camminare avanti e indietro, agitando le mani; quello, Jay lo sapeva, non era mai un buon segno.
"Te he dicho de no hablar con ella, y vos..."2
"Oh, avanti" lo interruppe l'altro, "non credo di aver fatto qualcosa di così grave da meritarmi una predica in quella tua strana lingua incomprensibile."
"Primo, non è colpa mia se non capisci lo spagnolo. Secondo, se tu non fossi così scemo, io non dovrei farti la predica!"
"Sono solo andato a fare due chiacchiere, mica le ho chiesto di sposarmi!"
"Ancora qualche minuto e saresti anche stato capace di farlo!"
Si guardarono negli occhi per una manciata di secondi prima di scoppiare a ridere. Erano fatti così, non riuscivano a rimanere arrabbiati uno con l'altro troppo a lungo.
"Non le avrei chiesto di sposarmi" asserì Jay sorridendo. "Il numero di telefono, quello sì. Tendo a mantenere un basso profilo la prima sera."
"Tu sei pericoloso, ormai ti conosco."
"Ma dico io... l'hai vista?"
"Certo che l'ho vista. I miei occhi funzionano ancora piuttosto bene."
"Allora capirai perché me ne sono innamorato."
Ecco, lo stava facendo un'altra volta. Il cervello del suo migliore amico stava di nuovo partendo per la tangenziale, prendendo una cosa piccola come la conversazione che aveva avuto con Joelle e trasformandola in un disegno contorto e complesso. E come sempre toccava a lui farlo tornare con i piedi per terra.
"Miller, ci avrai parlato sì e no per dieci minuti. Cosa ti fa pensare di esserne innamorato?"
Jay si strinse nelle spalle.
"Lo so e basta" replicò. "Ora bisogna pensare a un piano per farla innamorare di me."
"Ecco, sapevo che le cose si sarebbero complicate."
Quando lo sguardo dell'amico si illuminò, Ronnie cominciò davvero a preoccuparsi. Era uno di quei momenti in cui capiva con certezza che si sarebbero messi nei guai, perché Jay aveva, o stava cercando di avere, 'un piano'.
"Hermano, io non credo che..."
"Ronnie, ricordi cosa ti ho detto il giorno in cui ci siamo conosciuti?"
"Che saremmo stati migliori amici per sempre?"
"Sì, anche quello" ammise Jay dopo qualche istante di silenzio. "Ma ti ho detto anche che un giorno mi avresti aiutato a conquistare la ragazza dei miei sogni. Ebbene, questo giorno è arrivato!"
"Come pensi di fare per conquistarla?" chiese Ronnie preoccupato.
"Hai detto che è un'amica di tua sorella, giusto?"
"Oh, no..."
Avrebbe dovuto capirlo in quel preciso istante come sarebbe andata a finire. Avrebbe dovuto ascoltare quello che gli diceva la testa e bloccare la cosa sul nascere. Invece era rimasto lì a guardare l'amico raggiante che, mentre gli passava un braccio intorno alle spalle, esclamava un 'Oh, sì" decisamente poco incoraggiante.

"Daniela?"
La ragazza borbottò una risposta senza alzare lo sguardo dal libro che stava leggendo. Meglio non dare troppa corda a quei due, lo sapeva bene. L'ultima volta si era trovata con una multa per divieto di sosta e uno dei suoi maglioni preferiti ormai da buttare.
"Dani?"
"No."
"No cosa?"
"No, non ti presenterò una delle mie amiche, e no, non ti presterò dei soldi."
"Non credi che potrei voler chiederti altro?"
"No."
"Tanta fiducia da parte tua mi commuove, sorella."
La ragazza sbuffò, chiudendo il libro e concedendo loro l'attenzione che richiedevano con tanta insistenza.
"Allora che vuoi, Ronnie?"
"Conoscere Joelle" le rispose Jay.
"Joelle?"
Daniela era sempre più confusa. Suo fratello conosceva alcune delle sue ragazze che era solita frequentare - le quali, dopo l'estenuante corteggiamento di Ronnie, avevano persino minacciato di disconoscerla -, ma non credeva che le conoscesse anche Miller. Così il rischio di trovarsi un giorno senza amici aumentava in maniera esponenziale.
Lo invitò a continuare a parlare con un gesto della mano.
"L'abbiamo incontrata ieri sera in un locale. Ci ho parlato per un po' e... insomma, credo di essermene innamorato. E sì, lo so che è troppo presto per dirlo, ma..."
"E' convinto che sia quella giusta" intervenne Ronnie.
Tutto normale. Jay era sempre convinto che ogni ragazza che conosceva fosse 'quella giusta'. Allora perché rischiare di compromettere un'amicizia?
"Ci aiuterai?"
Non lo aveva forse sempre fatto?
"No. Non vi metterò in condizione di tormentare un'altra povera ragazza."
Entrambi si buttarono in ginocchio ai suoi piedi, guardandola con sguardo supplichevole.
"Por favor..."3
"Ti prego..."
Sospirò, chiedendosi quando fosse diventata così accondiscendente con quei due matti.
"Posso organizzare qualcosa" disse infine. "Adesso tiratevi su, siete imbarazzanti."
Ci fu un insieme di "Grazie" urlati dritti nelle orecchie e di abbracci che per poco non la fecero cadere dalla sedia.
Povera Joelle, pensò. Ancora non sa cosa l'aspetta.

1 : "Non posso crederci" [...]  "Ti lascio per cinque minuti... guarda cosa fai!!"
2 : "Ti ho detto di non parlare con lei, e tu..."
3 : "Per favore..."
Sì, ogni volta tradurrò quello che dice Ronnie, che si mette a parlare spagnolo solo quando è nervoso. E Jay lo fa innervosire spesso, quindi...
Vorrei portarvi a conoscenza di una shot dal titolo "L'idiota e quello strano", riguardante la nascita dell'amicizia tra Jay e Ronnie. Se vi va, fateci un salto! :)
Ora fatemi ringraziare
e r a t o, shasha5, Dafne Rheb Ariadne e Pikky91 per le recensioni al prologo; Amy_chan, Dafne Rheb Ariadne, EffieSamadhi e Pikky91 per aver inserito la storia tra le seguite; e, infine, le 24 persone che hanno cliccato su 'Mi piace' nel prologo (anche se sono totalmente convinta sia un errore del sito ^^).
Bon, ci vediamo al prossimo capitolo!
Un baci8 grande!
   
 
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