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Autore: Anime fanatic    27/10/2012    1 recensioni
La storia di Vegeta, da quando è arrivato sulla Terra:) In modo personale ho immaginato come abbia trascorso il suo tempo, e come sia nato l'amore tra lui e Bulma... Spero vi piaccia:) Buona lettura
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tornare dagli altri sarebbe  stato difficile. Era vero che Vegeta aveva contribuito alla sconfitta di Majin Bu, dando un considerevole aiuto a Goku. Ma aveva contribuito anche alla sua nascita, perdendo il lume della ragione, per cola del suo ego. Perciò sarebbe stato complicato rivedere in faccia tutti, in particolare la sua famiglia. E fu per questo motivo che il passo di Vegeta per raggiungere gli amici, fu più esitante.
 
Rimase sorpreso nel vedere il grande affetto che esprimeva quel gruppo: Goku acclamato da tutti, che abbracciava la moglie e i figli, Gohan che scambiava teneri sguardi d’intesa con la giovane Videl, e Mr. Satan, il quale ritrovava la figlia che temeva aver perso. Un vortice di lacrime e felicità, scampato il grande pericolo.
Vegeta stava in disparte. Non aveva nulla da dire, nessuno da abbracciare, e si limitò a guardare la scena da lontano. Ma si sbagliava: qualcuno ad attenderlo c’era, e accortosene, si girò e lì, ritrovò Bulma.
Lo guardava, con occhi inespressivi, ancora chiaramente scossa da tutto. E Vegeta ne era come intimorito: temeva di aver oltrepassato il limite di sopportazione, e di averla persa. Reggeva il suo sguardo, senza sapere cosa poter fare. Bulma, sempre decisa e allegra, stavolta non aveva incassato il colpo, non aveva retto quella giornata infernale.
Ad interrompere questo attonito silenzio tra i due, ci pensò Trunks: il ragazzo, felice di rivedere il padre gli corse incontro, e lo abbracciò. Vegeta, ancora un po’ tramortito, vide il figlio che lo stringeva forte.
Quel giorno era stato per il nostro Saiyan come una rivelazione: aveva imparato molto dalle umiliazioni, aveva capito tanto su sé stesso, sui suoi limiti, ma anche su ciò che per lui veramente contava. E Trunks era chiaramente importante per lui, vederlo combattere gli aveva ricordato il Trunks del Futuro e fu fiero di averlo cresciuto con gli stessi ideali e coraggio del ragazzo. Perciò si inginocchiò davanti al figlio e lo abbracciò anche lui, più forte che poteva. –Sono fiero di te- gli sussurrò in un orecchio, sorridendogli. E il bambino, preso dall’euforia lo strinse ancora di più.
Ma dalle piccole spalle, Vegeta scorse Bulma che nel frattempo era rimasta come impietrita. Non si era mossa di un centimetro. Era orrendo vederla così. Non si aspettava grandi feste, ma questo comportamento lo preoccupava. Perché lei, non aveva mai nascosto i suoi sentimenti, ed era sempre felice di potergli stare accanto. E ora, preferiva guardarlo da lontano?
Così, scostando dolcemente Trunks, dopo avergli regalato un altro sorriso, si diresse verso la moglie. Con aria decisa, ma passo calmo, avrebbe risolto la situazione e avrebbe tranquillizzato Bulma come solo un marito affettuoso poteva fare. In nome del rapporto sacro e unico che li univa.
Era davanti a lei, che non proferiva parola. Vegeta giocava con lo sguardo e sperava si decidesse a dire qualche parola. Ma Bulma non vi riusciva, era immobilizzata e, con grande stupore, scoppiò in lacrime. Lui di impulsò l’abbracciò: capitava raramente che si dimostrasse affettuoso, ma quel momento era particolare, perché la su donna aveva bisogno di lui e della sua sicurezza, doveva proteggerla. Finalmente, Bulma ricambiò, regalando un meraviglioso sorriso al suo Principe,  che fu più tranquillo. Era bella, bellissima, innamorata di lui nonostante i suoi innumerevoli difetti e dopo tutto quello che aveva fatto, era ancora li con lui. Si sentì fortunato e preso dal momento, le prese delicatamente il mento e avvicinò le labbra rosse alle sue, baciandola come mai aveva fatto. Lei gli si aggrappò al collo, mentre lui moriva in quel bacio. Aveva ancora tempo per essere l’uomo che Bulma meritava, e d’ora in poi si sarebbe impegnato per questo.
Davanti agli occhi increduli della Compagnia del Dragone, Vegeta aveva dato prova di un grande amore per Bulma, contrariamente a quella che era la sua indole. Un po’ tutti erano imbarazzati, ma allo stesso tempo, maliziosamente, si godevano la scena. Alla fine di questo appassionato bacio, Bulma rimase ancora accoccolata tra le forti braccia che la stringevano, ma Vegeta si accorse del pubblico dietro di loro, diventando rosso dalla vergogna. –CHE AVETE DA GUARDARE??? FATEVI UN GIRO!!!- sbraitò, ma quelli non poterono che scoppiare a ridere. Il quel momento, il suo brutto carattere non era credibile.
 
A fine lacrimevoli-ritorni, Goku invitò tutti i suoi amici a casa sua, per festeggiare la vittoria ottenuta. Chichi, aiutata dalle altre donne del gruppo, preparò una grande cena per tutti, la quale risultò molto gradita.
Tutti erano stanchi, in un modo  o nell’altro, quella vicenda aveva coinvolto tutti quanti, eppure  la grande amicizia che legava questi personaggi, li teneva ancora insieme dopo quell’esperienza, a ricordare i momenti belli e brutti, passati insieme. Bulma e Vegeta  non partecipavano più di tanto alla discussione, mentre Goku e gli altri si facevano grosse risate, alla faccia dei nemici passati.
-Un attimo vado a prendere un boccata d’aria- fece lei. Vegeta non indagò, e ritornò alla sua cena. Ma ricevette un pugno in testa.
- AHI!! Ma chi si è azzar-…-
-Si può sapere che stai facendo qui??? Vai subito da lei!!- lo rimproverò Chichi. Lui, la guardò.. un po’ spaventato, a dire la verità! Ma forse, avrebbe fatto bene ad ascoltarla, perché Bulma non stava bene. Non aveva più detto nulla, e aveva mangiato poco. Perciò silenziosamente si alzò, e uscì a cercarla.
 
La casa di Goku era un paradiso: lontano dalla città, si immergeva in un verde tranquillo e assolato, il regno della pace.
Bulma era seduto sotto un albero, e Vegeta la raggiunse.
-Posso sedermi qui, vicino a te?-
-… Si, certo…- rispose con filo di voce.
Non aveva mai visto Bulma tanto provata. Lei era la sua roccia: non crollava mai, neanche quando aveva problemi seri con il lavoro. Nei momenti di sconforto, era stata lei a sollevarlo.  E ora…
-Mi dici perché fai così?-
-Così come?-
-Non parli, non mangi… Mi spieghi a cosa pensi?-
-Penso a tante cose…-
-Perfetto dimmi…-
-Ci vorrebbe troppo tempo…-
-Ho tutto il tempo che serve!- disse quasi arrabbiato.
Finalmente Bulma gli concesse la sua attenzione. Si mise più comoda, e cominciò…
-Vuoi la verità? Va bene…
Io…
…penso che tu abbia capito cosa è importante.
E sono fiera di te, come mai lo sono stata in tutta la mia vita.
 Hai salvato il pianeta, hai messo la tua forza e il tuo ingegno al servizio di un popolo alla quale non sei legato per sangue, ma per affetto, e questo ti rende grande, ai miei occhi. Ti amo, come mai ho creduto possibile…
Ma prima che ciò accadesse, hai fatto cose terribili: all’arena, quello che è successo, mi ha… devastata! E’ orribile vedere la persona che ami, fare cose tanto terribili. Ora sono tutti salvi, ma rimane l’atto… Anche se ero lontana da te, vedevo nei tuoi occhi un odio e una rabbia, che non vedevo da tempo… Perché già avevamo visto questo Vegeta… -
“E’ arrabbiata per quello che ho fatto al Torneo, è comprensibile…” rifletté tristemente.
-… Perché credevo di essere riuscita a insegnarti un modo diverso di vivere, senza odio nel cuore. C’ho provato ma a quanto pare non ci sono riuscita. La cosa che mi fa soffrire, è che io ero convinta che tu…- lacrime cominciarono a scenderle sul viso -… fossi felice, qui. Invece soffrivi, ti sentivi un pesce fuor d’acqua  fingevi una vita che non sentivi tua. Non hai mai voluto vivere qui con noi. Sei rimasto perché non avevi scelta! Non nego i sentimenti che provi per me e per tuo figlio, ma avresti voluto vivere con la tua razza sul tuo pianeta, e se ne avessi avuto la possibilità, te ne saresti già andato! Goku, mi ha parlato del discorso che gli hai fatto, e solo ora mi rendo conto… E’ così… lo dimostra il fatto che, il primo pazzoide magico che arriva, non trova difficoltà ad impossessarsi della mente di un infelice in cerca di riscatto personale quale sei!!- le lacrime erano sempre di più. Non riusciva più  a controllarsi.
-…Tutto questo  però… Non è merito tuo. Siamo cresciuti in modo diverso, e io non posso pretendere di cambiare la tua vita, la tua moralità, i tuoi valori, e di farti vivere in un modo diverso, senza pensare a della possibili conseguenze. Tu hai il diritto di sognare una vita più confacente a te, che sia andare in giro per pianeti a uccidere alieni o altro. Ti ho imposto la mia etica e la mia vita. L’ho fatto perché ti amavo, ma sono stata egoista… Avrei dovuto capire che non avresti resistito molto… qui con me…-
Bulma piangeva. Non era da lei, che era sempre forte. Ma stavolta non era riuscita a trattenere i suoi sentimenti. Sentiva di aver sbagliato, in collera con se stessa. Voleva la felicità di Vegeta, ma voleva anche averlo accanto, e si stava rendendo conto che le due cose non erano più compatibili.
 
-Hai un carattere odioso!- Bulma lo guardò stupita- Salti a conclusioni stupide senza capire niente! Adesso parlo io!- gli si sedette davanti, le prese le mani, e dopo un grande respiro:
-…E’ vero, da un po’ di tempo pensavo alla mia vecchia vita. Pensavo a come mi sentivo forte, invincibile e temuto. E mi mancava, perché… solo allora mi sentivo me stesso. E per molto tempo, non ho potuto più esserlo, perché sono andato incontro a diverse umiliazioni, che mi hanno fatto indietreggiare. Non sono più stato sicuro di me come da ragazzo… E avrei fatto qualsiasi cosa, per vendicare le umiliazioni subite, ma…
 A che prezzo?
Quando ero da solo, nell’intero universo, solo una persona mi ha voluto bene, nonostante le mie azioni. Eri tu: hai avuto un gran coraggio a dimostrarti gentile, e io… l’ho sempre apprezzato. Nessuno mi ha mai trattato come hai fatto tu, e al di là del nostro matrimonio, questo è molto importante per me. Mi hai preso con te, e mi rendo conto solo ora che meritavi un marito migliore, una famiglia normale…-
-… Io non ho mai voluto cambiarti, Vegeta!! Io ti ho sempre amato proprio per come sei, non volevo un uomo scemo, ma te!-
-… e io…Ho sbagliato. Tu hai avuto fiducia in me, e non ho soddisfatto le tue aspettative. Tu sei colpevole solo di aver visto qualcosa che non volevo riconoscere. Ma ora… le cose sono cambiate. Non voglio più battere Kakaroth, non voglio più niente. Voglio solo vivere tranquillo con te e Trunks. Mi dispiace, per quello che è successo all’arena, neanche io ne vado fiero, credimi… E non sono neanche l’eroe che credi. Quando mi sono fatto esplodere per eliminare Majin Bu, non l’ho fatto per l’umanità… ma solo per la mia famiglia. A voi tengo tantissimo, e d’ora in poi combatterò solo per voi. Te lo giuro sul mio onore-.
Stentava a crederci. Era Vegeta? Quello che le stava dicendo quelle cose, era proprio lui? Lui, che non si era mai confidato a questo modo, stava veramente chiedendo di continuare a vivere con loro?
Era vero, sul pianeta dei Kaioshin, Vegeta aveva subito un cambiamento totale. Non combatteva più per se stesso, ma per lei.
-… e chi sei adesso? Che ne è del tuo “te stesso”, il Principe dei Saiyan?-
- Non lo sono più, quello è solo un titolo. Ora sono Vegeta. Riuscirai a infastidire ancora Vegeta, come hai fatto in questi meravigliosi sette anni?-
-… Stupido!- Gli si buttò al collo, piena d’amore per lui. Lo baciò e sorrise. Era li, sarebbe rimasto ancora con lei. E lui l’abbracciò tenendosela stretta. L’amava, ed era la sua grande amica. D’ora in poi, lei sarebbe stato il suo grande obbiettivo.
Vegeta propose di tornare dagli altri, e Bulma acconsentì, ma prima che entrassero in casa:
-Per la cronaca, questa è la prima e ultima volta che faccio il mieloso con te, goditi questo momento perché non ne avrai altri!-
-Vedremo, scimmione!-
“L’adoro, diavolo!”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ci avviciniamo alla fine…! Alla prossima settimana!
  
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