La giovane
guerriera
di Starsayan e LORIGETA
Capitolo 2.
Lo sbaglio di Kira
L’
aria era carica di
elettricità, le navicelle erano pronte alla partenza, una
luce lampeggiante avvertiva
dell’imminente apertura del portellone, pochi istanti e
sarebbero state
catapultate nello spazio, gli occhi di Bardak erano ridotti a fessure
per
nascondere l’ammirazione provata, Kira lo aveva affascinato e
il sayan non
riusciva ad ammetterlo, “Prendi posto, stiamo per
partire” le aveva proferito
freddamente girandole le spalle “Agli ordini”
rispose lei scattando verso la
propria monoposto.
Sei sfere sfrecciavano
veloci nello
spazio, incrociando meteore
e frammenti di pianeti distrutti in passato, puntavano verso la nuova
conquista
pronti ad un nuovo massacro.
La voce di Toma rimbombò
nella navicella di Bardak “Mancano pochi minuti ormai, sei
pronto?” Chiese “Prontissimo
non vedo l’ora” confermò il comandante, il sangue
circolava veloce
nelle vene irrorando ogni muscolo, la voglia di combattere e di
sopprimere
stava prendendo il sopravvento dentro di lui, “Come ti sembra
la ragazza?” Continuò
Toma con tono sarcastico “Niente di speciale”
rispose distaccato, “Intendo
metterla alla prova,” il volto della guerriera gli era
apparso incessantemente
durante il viaggio e il sayan non riusciva a capacitarsene.
Si incominciava ad
intravedere la luce emanata dal piccolo pianeta, mancava una manciata
di minuti
all’atterraggio, sei sfere infuocate entrarono
nell’atmosfera andando ad urtare
il suolo violentemente producendo ampi crateri.
Il portellone di Bardak si
sollevò per primo e poi al seguito tutti gli altri si
aprirono, Kira stava in
disparte e osservava attenta l’arida terra, sembrava che
nessuno si trovasse
nei paraggi “Toma, tu e Seripa andate in quella direzione,
mentre voi due proseguirete
dall’altra parte” disse Bardak rivolto
agli altri compagni dopo di ché lanciò
un occhiata a Kira “Tu verrai con me, cercheremo di fare un
buon lavoro, sei
pronta?”Chiese freddamente e la giovane annuì, lo
sguardo sorpreso di Toma si
fece avanti “Non ti sarà
d’intralcio?” Domandò, ma Bardak gli
impedì di
proseguire “Così ho deciso, sono sicuro che non mi
deluderà il suo livello di
combattimento è notevole trattandosi di una
donna!” Detto questo fece un cenno
ai compagni, la missione era cominciata.
Kira diventò la
sua ombra, senza fiatare eseguì tutti i
comandi, si inoltrarono tra le rocce fino a raggiungere il punto
più impervio,
il rilevatore
poggiato sull’occhio
sinistro segnalò delle presenze e Bardak si
sollevò, sotto di lui vi erano una
decina di costruzioni metalliche dalla forma circolare e un gruppo di
alieni
ignari di quanto stava per accadere, il sayan ghignò
soddisfatto, sarebbero state
le prime vittime, la mano si sollevò impietosa ed
emanò una potente energia che
si abbatté al suolo causando un’esplosione
violenta, grida, fumo e polvere,
l’aria diventò cupa e irrespirabile “Gli
scimmioni presto al riparo” gridarono
gli abitanti cercando scampo tra le rocce “Kira
colpisci” ordinò imperioso e la
guerriera obbedì all’istante, Bardak la
osservò soddisfatto, le doti della
ragazza erano notevoli, non si accorse però del tremore che
le attraversava la
mano.
La ferocia continuò
incessantemente il pianeta venne avvolto dalla morte e dal dolore, i
sayan
dimostrarono la loro forza distruggendo ogni cosa, malgrado gli sforzi
degli
abitanti che opposero un ardimentosa resistenza in poco tempo ebbero la
meglio.
Toma sghignazzava scrutando
il degrado e le macerie, “Non pensavo che avremmo finito
così velocemente peccato
mi stavo divertendo” anche Seripa si mostrò
delusa, il macabro gioco era
terminato prima del previsto “Beh, potremo impiegare il
tempoin altra maniera!”Disse
il sayan afferrando la vita della compagna con
la lunga coda e
questa lo guardò compiaciuta, non era la prima volta che
dopo l’esito positivo
di una missione sfogavano sul terreno conquistato il loro istinto
animalesco, nel mentre udirono dei passi, Bardak avanzava
verso di loro
ed era solo.
“Toma, Seripa, avete visto
Kira? L’ho persa di vista mentre attaccavamo gli ultimi
abitanti e non riesco a
localizzarla!”Disse con voce irata “Lo sapevo
quella principiante, accidenti a
lei!” Toma lasciò la presa allontanando la donna,
il suo divertimento era
sfumato, lui e Bardak partirono alla ricerca della ragazza.
Kira camminava con lo
sguardo assente in mezzo alla desolazione causata dalla sua razza,
sangue e
corpi inermi giacevano ovunque, i suoi passi incerti la portarono
davanti ad
una costruzione che ancora si reggeva in piedi, udì un
flebile lamento e sgranando
gli occhi vide una creatura venirle incontro, un bambino unico
sopravvissuto di
tutto il pianeta, la osservava coraggioso con i suoi occhi violacei e
aspettava
il compiersi del suo destino.
Kira fece qualche passò e si
accovacciò davanti al piccolo e questi chiuse gli occhi
mentre lei gli sfiorò
la guancia, “Vattene corri, corri lontano, senza fermarti
nasconditi, tra poco
andremo via e tu
sarai salvo” il bambino
la guardò incredulo e dalle labbra sottili uscì
una parola incomprensibile, poi
cominciò a correre veloce diventando un puntino, alfine
scomparve.
Kira si voltò soddisfatta,
ma rimase agghiacciata non era sola, dietro di lei qualcuno aveva
assistito a quanto
era accaduto.
Bardak sembrava di pietra,
immobile e incredulo, Toma ancora più arcigno, il silenzio
calò come un velo e
Kira si lasciò cadere sul terreno, “Avanti
colpiscila o vuoi che sia io a
farlo!”Toma parlò ad alta voce in modo che lei
potesse udirlo chiaramente “Un
anello debole può spezzare la catena, conosci le regole
chiunque si dimostri indegno
di appartenere alla nostra gloriosa razza deve essere soppresso! Kira
ha avuto
pietà di quell’alieno disonorandoci, deve pagare
con la vita, neanche il padre
si opporrebbe!” Bardak non riuscì a parlare,
dentro di lui stava accadendo
qualcosa di inspiegabile eppure Toma aveva ragione, re Vegeta non
tollerava debolezze
e l’unica soluzione era ucciderla!” Toma si diresse
verso la ragazza,“ Alzati
sgualdrina” le disse afferrandola malamente per i capelli e Kira lo
fissò negli occhi mostrandogli coraggio, un
coraggio
degno di una vera sayan...
Continua....
Starsayan e
LORIGETA*
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