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Autore: LORIGETA    12/05/2007    8 recensioni
Il pianeta Vegeta sei è popolato dagli spietati Sayan...Bardak giovane soldato conoscerà l'amore. QUESTA storia è scritta DA STARSAYAN e LORIGETA.
Genere: Romantico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La giovane guerriera

di Starsayan e LORIGETA

 

Capitolo 2. Lo sbaglio di Kira

 

 

 

L’ aria era carica di elettricità, le navicelle erano pronte alla partenza, una luce lampeggiante avvertiva dell’imminente apertura del portellone, pochi istanti e sarebbero state catapultate nello spazio, gli occhi di Bardak erano ridotti a fessure per nascondere l’ammirazione provata, Kira lo aveva affascinato e il sayan non riusciva ad ammetterlo, “Prendi posto, stiamo per partire” le aveva proferito freddamente girandole le spalle “Agli ordini” rispose lei scattando verso la propria monoposto.
Sei sfere sfrecciavano veloci  nello spazio, incrociando meteore e frammenti di pianeti distrutti in passato, puntavano verso la nuova conquista pronti ad un nuovo massacro.
La voce di Toma rimbombò nella navicella di Bardak “Mancano pochi minuti ormai, sei pronto?” Chiese “Prontissimo non vedo l’ora” confermò  il comandante, il sangue circolava veloce nelle vene irrorando ogni muscolo, la voglia di combattere e di sopprimere stava prendendo il sopravvento dentro di lui, “Come ti sembra la ragazza?” Continuò Toma con tono sarcastico “Niente di speciale” rispose distaccato, “Intendo metterla alla prova,” il volto della guerriera gli era apparso incessantemente durante il viaggio e il sayan non riusciva a capacitarsene.
Si incominciava ad intravedere la luce emanata dal piccolo pianeta, mancava una manciata di minuti all’atterraggio, sei sfere infuocate entrarono nell’atmosfera andando ad urtare il suolo violentemente producendo ampi crateri.
Il portellone di Bardak si sollevò per primo e poi al seguito tutti gli altri si aprirono, Kira stava in disparte e osservava attenta l’arida terra, sembrava che nessuno si trovasse nei paraggi “Toma, tu e Seripa andate in quella direzione, mentre voi due proseguirete dall’altra parte” disse Bardak  rivolto agli altri compagni dopo di ché  lanciò un occhiata a Kira “Tu verrai con me, cercheremo di fare un buon lavoro, sei pronta?”Chiese freddamente e la giovane annuì, lo sguardo sorpreso di Toma si fece avanti “Non ti sarà d’intralcio?” Domandò, ma Bardak gli impedì di proseguire “Così ho deciso, sono sicuro che non mi deluderà il suo livello di combattimento è notevole trattandosi di una donna!” Detto questo fece un cenno ai compagni, la missione era cominciata.
Kira diventò  la sua ombra, senza fiatare eseguì tutti i comandi, si inoltrarono tra le rocce fino a raggiungere il punto più impervio, il  rilevatore poggiato sull’occhio sinistro segnalò delle presenze e Bardak si sollevò, sotto di lui vi erano una decina di costruzioni metalliche dalla forma circolare e un gruppo di alieni ignari di quanto stava per accadere, il sayan ghignò soddisfatto, sarebbero state le prime vittime, la mano si sollevò impietosa ed emanò una potente energia che si abbatté al suolo causando un’esplosione violenta, grida, fumo e polvere, l’aria diventò cupa e irrespirabile “Gli scimmioni presto al riparo” gridarono gli abitanti cercando scampo tra le rocce “Kira colpisci” ordinò imperioso e la guerriera obbedì all’istante, Bardak la osservò soddisfatto, le doti della ragazza erano notevoli, non si accorse però del tremore che le attraversava la mano.
La ferocia continuò incessantemente il pianeta venne avvolto dalla morte e dal dolore, i sayan dimostrarono la loro forza distruggendo ogni cosa, malgrado gli sforzi degli abitanti che opposero un ardimentosa resistenza in poco tempo ebbero la meglio.
Toma sghignazzava scrutando il degrado e le macerie, “Non pensavo che avremmo finito così velocemente peccato mi stavo divertendo” anche Seripa si mostrò delusa, il macabro gioco era terminato prima del previsto “Beh, potremo impiegare il tempoin altra maniera!”Disse il sayan  afferrando  la vita della compagna con la lunga coda e questa lo guardò compiaciuta, non era la prima volta che dopo l’esito positivo di una missione sfogavano sul terreno conquistato il loro  istinto  animalesco, nel mentre udirono dei passi, Bardak avanzava verso di loro ed era solo.
“Toma, Seripa, avete visto Kira? L’ho persa di vista mentre attaccavamo gli ultimi abitanti e non riesco a localizzarla!”Disse con voce irata “Lo sapevo quella principiante, accidenti a lei!” Toma lasciò la presa allontanando la donna, il suo divertimento era sfumato, lui e Bardak partirono alla ricerca della ragazza.
Kira camminava con lo sguardo assente in mezzo alla desolazione causata dalla sua razza, sangue e corpi inermi giacevano ovunque, i suoi passi incerti la portarono davanti ad una costruzione che ancora si reggeva in piedi, udì un flebile lamento e sgranando gli occhi vide una creatura venirle incontro, un bambino unico sopravvissuto di tutto il pianeta, la osservava coraggioso con i suoi occhi violacei e aspettava il compiersi del suo destino.
Kira fece qualche passò e si accovacciò davanti al piccolo e questi chiuse gli occhi mentre lei gli sfiorò la guancia, “Vattene corri, corri lontano, senza fermarti nasconditi, tra poco andremo via e tu sarai salvo” il bambino la guardò incredulo e dalle labbra sottili uscì una parola incomprensibile, poi cominciò a correre veloce diventando un puntino, alfine scomparve.
Kira si voltò soddisfatta, ma rimase agghiacciata non era sola, dietro di lei qualcuno aveva assistito a quanto era accaduto.
Bardak sembrava di pietra, immobile e incredulo, Toma ancora più arcigno, il silenzio calò come un velo e Kira si lasciò cadere sul terreno, “Avanti colpiscila o vuoi che sia io a farlo!”Toma parlò ad alta voce in modo che lei potesse udirlo chiaramente “Un anello debole può spezzare la catena, conosci le regole chiunque si dimostri indegno di appartenere alla nostra gloriosa razza deve essere soppresso! Kira ha avuto pietà di quell’alieno disonorandoci, deve pagare con la vita, neanche il padre si opporrebbe!” Bardak non riuscì a parlare, dentro di lui stava accadendo qualcosa di inspiegabile eppure Toma aveva ragione, re Vegeta non tollerava debolezze e l’unica soluzione era ucciderla!” Toma si diresse verso la ragazza,“ Alzati sgualdrina” le disse afferrandola malamente per i capelli e Kira  lo fissò negli occhi mostrandogli coraggio, un coraggio degno di una vera sayan...

 

Continua....

Starsayan  e LORIGETA*

Se volete sapere il seguito....RECENSITE!

 

 

  
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