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Autore: Daniel Nowak    28/10/2012    0 recensioni
Ombretto blu e vestito rosso e tacchi color terra di Siena.
"Vivi in collegio?"
"Nah".
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Ho due scatoloni pieni zeppi di ricordi. Li svuoto, butto tutto ciò che non è più mio. Diari?, via; candele?, via; vecchi biglietti del cinema?, via.
Se vuoi svuotare la tua mente dal passato, prima svuota la tua camera. 
Gli scatoloni vuoti serviranno a custodire nuovi pensieri. E, quando servirà, verranno di nuovo svuotati. 
Finché non resteranno gli ultimi ricordi.

Mi libero del passato perchè il passato si è liberato di me.
Il passato dovrebbe sempre liberarsi di una persona dicendole: "Perchè sono gay".
Se sei gay, sei gay. Non dipende da nessuno, non è colpa tua o mia. 

Poi ci sono le cinque fasi, sì, quelle: negazione, rabbia, patteggiamento, depressione, accettazione. 
Ti fanno girare la testa e vedere le stelle perchè arrivano tutte assieme e durano poco.
Come un destro ben piazzato.

Farà male, ma guarirò. Il mio medico di famiglia saprà come curarmi. Così:
«Ti prescrivo un antibiotico»
«Non è un'infezione»
«Il passato non è un'infezione? Ma tu non sei infermiera?».

Dipingo con le parole sulla tela della mia mente. I paesaggi sono come piacciono a me e le persone che li abitano hanno facce ingenue e simpatiche. 
L'immaginazione uccide qualsiasi batterio.
Anche il batterio ha una faccia simpatica, di solito.

Mi lavo il viso e mi guardo allo specchio, finchè - «toc toc» - lo sento bussare dall'altra parte.







  
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