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Autore: MissNanna    28/10/2012    2 recensioni
Arianna a dodici anni lo aveva visto per la prima volta ed era già innamorata di lui.
Dopo quattro anni di una cotta non corrisposta e due in cui non l'aveva più visto, la giovane sventurata si ritroverà faccia a faccia con il suo primo amore platonico. Nico. Dopo sei anni se lo ritroverà ancora lì, sotto il suo naso. Che ne sarà di lei?Così normale, noiosa , grassa e totalmente e perdutamente decisa ad evitarlo per il resto dei suoi giorni?
Peccato che non le sarà tanto facile evitare il fratello maggiore del bambino a cui fa da baby sitter...
Peccato che le risulterà difficile non finirci a letto e farsi spezzare il cuore.
Eppure...eppure ...non è tutto perduto,non credete?
ATTENZIONE:Questa storia era stata pubblicata con un altro contatto..
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 7.7

Lo strano Risveglio


Il giorno seguente al risveglio ero a casa di Nico. Mi riportai seduta tra lenzuola che non conoscevo, ma dal profumo più dolce del mondo. Il suo. Sgranai gli occhi quando notai che ero proprio nella sua camera. Strinsi la testa tra le mani.

<<”Sei sveglia. Credevo avessi intenzione di andare in letargo!”>>

Sobbalzai al suono della sua voce.

<<”Che.. che ci faccio qui?”>>

Gli domandai titubante. Non ricordavo un cazzo della sera precedente, se non qualche stralcio .

Mi passò davanti e si inginocchiò alla mia altezza. Lo guardai stordita.

Possibile che sia così bello ? Forse è solo per me così … magari per gli altri un comunissimo ragazzino qualunque.

<<”Sei qui  perché dopo che ti ho svegliata mi hai pregato di non lasciarti da sola.”>>

Sgranai gli occhi e deglutii.

Che figura di  merda!

<<”Mi so -no addormentata?”>>

Cercai di eclissare il particolare terribilmente imbarazzante e lui parve capirlo.

<<”Si!”>> affermò rialzando un sopracciglio. <<”Proprio su questa spalla.”>> terminò battendosi il palmo della mano sul posto incriminato.

Che figura di merda!

Ormai la mia mente aveva un unico pensiero fisso. Le figuracce che avevo fatto , sempre e ancora con lui.

Si rialzò e si sedette accanto a me.

<<”Non ricordi nulla?”>>

Mi morsi un labbro.

<<”Qualcosa si.. ma è tutto confuso.”>>

Rise e si poggiò con i gomiti sulle ginocchia, chinandosi in avanti.

<<”Perché mi hai portata qui? Potevi lasciarmi da Emma!”>>

Scrollò le spalle.

<<”Forse perché volevo essere gentile con te, non era questo che volevi da me?”>>

Un pugno allo stomaco.

<<”Così se fossi gentile con te, ti basterebbe, giusto?”>>

<<”Potrebbe bastarmi!”>>“

Era realmente quello che volevo? Non ne ero poi così certa.

<<”E tu dove hai dormito?”>>

Gli domandai preda di mille sensazioni, tutte diverse,dolorose e inebrianti allo stesso tempo.

<<”Sul divano!”>>

Sgranai lo sguardo.

<<”Tua madre lo sa che sono qui?”>>

Scoppiò a ridere.

<<”Mia madre è fuori città, non ricordi nemmeno che sarebbe partita per il week end?”>>

Mi diedi della stupida da sola.

<<”Giusto!”>>

Sbottai imbarazzata, sistemandomi meglio tra le lenzuola.

<<”Io ora devo uscire, se ti serve qualcosa, sai meglio di me dove trovarlo.”>>

Feci un cenno positivo, soffrendo , contro ogni mia volontà, per il fatto stesso che mi lasciasse da sola e che se ne andasse chissà dove.

<<”Cerca di rimetterti in piedi prima del mio ritorno!”>>

Mi fece un occhiolino e fece per uscire dalla camera.

<<” Nico!”>>

Quasi urlai il suo nome. Si voltò.

<<”Grazie.”>>

Affermai sinceramente grata .

<<”A proposito, ho mandato un messaggio a tuo padre dal tuo cellulare. Gli ho detto che ti saresti fermata a dormire da Emma.”>>

Gli sorrisi  e lui sembrò arrossire.

<<”Sei strana!”>>

Scrollai le spalle.

<<”E tu premuroso.. Grazie!”>>

Scosse la testa e se ne andò lasciandomi tra le sue lenzuola profumate . Mi gettai di schiena e presi il cuscino gettandomelo in faccia.

<<”Perché deve farmi quest’effetto?”>>

Dissi a me stessa. Sbuffai e senza che me ne rendessi conto, mi ritrovai nuovamente addormentata, in quel letto non mio.

***

Era sabato pomeriggio e come al solito non avevo nulla di importante o divertente da fare. Avevo lasciato casa di Nicola da qualche ora. Gli avevo rifatto il letto e pulito la doccia dopo averne usufruito. Inoltre , sorrisi,mentre tiravo fuori dalla tasca un rettangolo di carta, sperai ardentemente che non si rendesse conto dell’assenza di una delle sue foto dalla parete. Corsi in camera mia e la richiusi tra le pagine di “Un giorno..”, il mio libro preferito. Respirai a fondo e poi mi guardai intorno. Ero sola, ancora una volta. Sbuffai e mi gettai di slancio sul lettone.

Chiusi gli occhi e sorrisi  ancora come un ebete.

Forse, dopotutto, la serata non è andata proprio male.

Pensai, ma ancor prima di perdermi tra i miei mille sogni ad occhi aperti, sentii il cellulare vibrare sul mio comodino. Sbuffai allungandomi per prenderlo. Odiavo quell’apparecchio infernale che suonava sempre quando stavo per riposare. Lo afferrai con le dita e ritornando con la schiena sul letto risposi.

<<”Chi rompe le palle mentre cerco di riposare?”>>

Domandai inacidita.

<<”Vedo che il tuo caratterino è vispo anche senza alcuna traccia di alcol, a meno che tu non abbia bevuto qualche drink!”>>

Corrugai la fronte. Conoscevo quella voce, o quanto meno, credevo di averla già sentita.

<<”..Ch-chi parla?”>>

Domandai perplessa.

<<”Sono quello a cui hai affibbiato il titolo di tuo “Migliore amico”! “>>

Rispose l’altro divertito. Un improvviso lampo di genio e subito rividi i suoi occhi scuri fissarmi e provai per un istante il sapore delle sue labbra sulle mie.

<<”Alessio!”>>

Affermai a bassa voce. Una certezza . L’altro rise.

<<”Allora non hai dimenticato anche me. E’ un buon segno questo.”>>

Sorrisi, era carino a non farmi pesare la figuraccia della sera precedente.

<<”Ma come fai ad avere il mio numero?”>>

Cercai di ricordare qualche dettaglio, ma niente di niente.

<<”Abbiamo qualche amico in comune..non è stato molto difficile trovarlo!”>>

Corrugai la fronte e ringraziai il fato che lui non potesse vedere la mia espressione in quel momento.

<<”Con il tuo ragazzo poi ?Come sono andate le cose?”>>

Scoppiai a ridere.

<<”Ma di che parli?”>>

Chiesi credendo che volesse prendermi in giro .

<<”Del ragazzo che ieri ti teneva la testa mentre vomitavi e che per poco non mi bruciava vivo solo perché ti stavo vicino.”>>

Ripensai e scavai nella confusione della mia mente. Poi pensai alle parole di Nico.

Dopo che ti sei addormentata..”

Che fosse lui il misterioso ragazzo?Dopotutto era l’ultimo ricordo che avevo della serata.

<<”Era più o meno un metro e ottanta , capelli scuri, pelle chiara…”>>

Il cuore accelerò di qualche battito ed io cercai di calmarmi. Quanto meno provai ad eliminare il tremore nella mia voce.

<<”Ho capito di chi parli!”>> affermai. <<”..e non è il mio fidanzato.Lui è..”>> Lui cos’era?Il ricordo vivente di tutto ciò che volevo da bambina e che non avrei mai avuto. <<”Lui non è nessuno di importante!”>>

Affermai con un nodo in gola. Probabilmente era così che doveva essere. Così che avrei vissuto per sempre.

<<”Quindi non si arrabbierà se per caso ti invito a cena domani sera,no?”>>

Sobbalzai sul posto.

<<”Un invito a cena?”>> chiesi sbalordita. Non mi era mai capitato. In genere un gelato in piedi, un panino al McDonald’s,ma una cena dove si mangia cibo vero, rendeva tutto molto più adulto.

<<”Si, perché non mangi di sera?”>>

Mi chiese sincero.

<<”Certo che si !”>>

Scoppiò a ridere per la velocità dell’arrivo della mia risposta.

<<”Allora facciamo che ci vediamo alle otto a Via Toledo e poi da lì decidiamo insieme dove andare, che ne pensi?”>>

Ero ancora stranita. Non capivo bene cosa volesse quel tipo da me. Non ero di certo una bellona tutto pepe, quindi poco mi spiegavo tutto questo suo interesse.

<<”O-okay!”>>

Mi limitai a dire,ma lui sembrò più che soddisfatto.

<<”Allora ci si vede domani. Spero di poterti baciare e questa volta senza la paura che tu possa dimenticarlo!”>>

Sgranai gli occhi e la bocca toccò l’asfalto.

Questo tipo di certo non le manda a dire!

Riagganciai perplessa,ma in un certo senso, curiosa, divertita. Forse era vero che le cose accadono quando meno te lo aspetti. Sbuffai e mi gettai di schiena sui cuscini. Presi il cellulare e cominciai a digitare un unico messaggio per tutte le mie comare.

“ A A A cose assurde succedono a me. Positive?Negative?Non lo so. Dobbiamo decretarlo insieme. Ci si vede all’Hazzard Cafè per le cinque?”

Inviai e sperai che fossero tutte libere.

Per prima giunse la risposta di Emma.

“Ieri sera mi hai fatto venire un colpo!Sei sparita.. menomale che Nicola mi ha avvisata. Forse dopotutto se la cosa assurda riguarda lui…non è poi tanto negativa. Come d’accordo ci si vede alle cinque all’Hazzard. BACI&COCCOLE”

Scossi la testa e pensai a Nico e al fatto stesso che si fosse premurato di avvisare sia Emma che i miei genitori. Magari dopotutto un po’ di bene era riuscito a provarlo dopo sei anni. Forse..

Il bip del telefonino interruppe i miei stupidissimi pensieri e lessi le risposte di Fiore, Mela e Nene.

“Se in queste cose assurde non ci fai rientrare un pene ed una vagina, giuro che non ti perdonerò mai il fatto di avermi fatto disdire il mio pomeriggio alla SPA !Ci si vede all’Hazzard Merdina. <3 “

Nene si distingueva sempre ,no?

“Tesoro mio, dimmi che la serata ha dato i suoi frutti. Dimmi che Nicola ha aperto gli occhi e si è reso conto di quanto tu sia speciale… Okay, la smetto. Mai essere così positiva ed ottimista, potresti rompermi un vaso in testa. Ci vediamo alle Cinque, ciao Bellezza! <3”

Mela era già stata avvisata. Mai essere così positive con me. Il cattivo umore poteva spingermi a strozzarla.

“Si che ci vediamo. Voglio proprio sapere cosa ti è successo ieri sera. Io intanto ho usato il completino di pizzo bianco. Il mio amore ha apprezzato molto. Dobbiamo concordare qualche altra uscita per acquisto mutande! Intanto ci vediamo all’Hazzard con la speranza che queste cose assurde possano essere del tutto positive.”

 

Sorrisi e ringraziai Dio , perché avevo proprio bisogno di loro e delle loro stronzate. Mi alleggerivano la vita e probabilmente ne ero troppo dipendente, però ormai erano come delle sorelle . Solo delle sorelle potevano esserti così vicine. 


Angolo Autrice

Salve raga, perdonate il ritardo nell'aggiornamento. Per chi non lo sapesse ho in corso anche altre storie e appunto ieri ho pubblicato un altro capitolo di "Una Limousine per due", se vi va passate pure.

Intanto per il prossimo aggiornamento di"L'amore che aspettavo"vorrei attendere almeno due recensioni , visto che ho già il capitolo pronto.

Che altro dire...

spero che la storia non faccia poi così tanto schifo.

P.s. Per chi fosse interessato ai personaggi che ho pensato come Nico ed Arianna, eccoli serviti.

N.b. fatemi sapere cosa ne pensate!




   
 
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