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Autore: dfighter    28/10/2012    1 recensioni
Christina era da sei mesi che lottava contro il tumore che l’aveva colpito al cervello. I dottori continuavano a ripeterle che tutto sarebbe andato bene, ma sembrava che stesse andando sempre peggio. Peggiorava di giorno in giorno. Era giovane, 22 anni e aveva ancora così tante cose da fare. Aveva ancora una vita davanti che forse sarebbe rimasta solo un sogno. Nonostante il tumore non voleva arrendersi, era disposta a continuare ad andare avanti come se per lei ogni giorno fosse l’ultimo. Era sicura, - non voleva ammetterlo a se stessa, ma ne era terrorizzata, che avrebbe lasciato tutti. Era doloroso da accettare ma quella era la verità. Aveva ancora un po’ di forze per essere autonoma anche se le stavano tutti con il fiato sul collo. Per lei era dura, ma anche per quelli che le stavano accanto lo era e si sentiva sempre come un peso per gli altri, un peso enorme, un peso troppo grande da sopportare.
Genere: Malinconico, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« I’ll be in your heart forever »

 
«Non c’è cosa più preziosa del tempo. Non sprechiamolo per nulla al mondo. Non perdiamo tempo a litigare, a fare stronzate di cui ce ne pentiremo per tutta la vita. Godiamoci il tempo che ci è stato messo a disposizione, non buttiamolo via come se nulla fosse.»
 
Christina era da sei mesi che lottava contro il tumore che l’aveva colpito al cervello. I dottori continuavano a ripeterle che tutto sarebbe andato bene, ma sembrava che stesse andando sempre peggio. Peggiorava di giorno in giorno. Era giovane, 22 anni e aveva ancora così tante cose da fare. Aveva ancora una vita davanti che forse sarebbe rimasta solo un sogno. Nonostante il tumore non voleva arrendersi, era disposta a continuare ad andare avanti come se per lei ogni giorno fosse l’ultimo. Era sicura, - non voleva ammetterlo a se stessa, ma ne era terrorizzata, che avrebbe lasciato tutti. Era doloroso da accettare ma quella era la verità. Aveva ancora un po’ di forze per essere autonoma anche se le stavano tutti con il fiato sul collo. Per lei era dura, ma anche per quelli che le stavano accanto lo era e si sentiva sempre come un peso per gli altri, un peso enorme, un peso troppo grande da sopportare.
 
 
Quel giorno era in casa, era pomeriggio, ed era tornata a casa da poco, dopo la chemio fatta in ospedale. Perse tutti i capelli per via di quella terapia, perciò portava un foulard avvolto in testa, non voleva indossare uno di quei ridicoli parrucchini. Si sentiva orrenda, non riusciva mai a guardarsi allo specchio.. Le sembrava di vedere un mostro, un mostro che lentamente la stava portando via dalle persone che amava. « Hey.. » al suono di quella voce socchiuse gli occhi accennando un piccolo sorriso. Sapeva benissimo di chi era. Si voltò lentamente e quando vide lei, la sua migliore amica, ma che definiva sorella - non le piaceva chiamarla migliore amica - perché per lei era di più, il suo sorriso si espanse da una guancia all'altra. « Ti avevo promesso che sarei venuta.. Ed eccomi qui » disse Marie sorridendo. Si avvicinò piano a lei e si sedette sul letto. Christina si alzò andandosi a sedere al suo fianco. Da quando aveva scoperto il tumore, le era rimasta sempre accanto, nonostante sentisse comunque un po' di distacco da parte di Marie, che le causava un po' di dolore. « Quando.. Quando non ci sarò più, ti ricorderai di me? » chiese Christina con la voce un po’ spezzata, sembrava fosse sul punto di piangere, ma non lo avrebbe fatto. Doveva rimanere forte, non voleva farsi vedere debole, anche se era inevitabile. Marie restò un po’ spiazzata da quella domanda, per lei era inutile, non doveva neanche chiederglielo, era ovvio che si sarebbe ricordata per sempre di lei, non poteva dimenticarla. « Inizi a dire stronzate? » chiese la ragazza guardandola. Christina si lasciò sfuggire una piccola risata che venne rotta dal pianto, che non riuscì più a trattenere. Alzò il viso incontrando lo sguardo di Marie e notò che anche lei aveva gli occhi lucidi. « Tu.. Tu non te ne andrai, hai capito? » Disse abbracciandola. Poggio la testa su quella di Christina e chiuse gli occhi trattenendo le lacrime. « Non mi lascerai. » Continuò. Avrebbe tanto voluto piangere, il solo pensiero di perdere sua sorella la uccideva dentro. « Sai bene che non vivrò a lungo.. » Disse Christina spostandosi, sciogliendo così l’abbraccio. Quelle parole fecero innervosire Marie, odiava quando sua sorella reagiva così, odiava il fatto che non sarebbe comunque riuscita a.. Salvarla, odiava il fatto di non poter fare nulla per aiutarla. « Mi hai promesso che non mi avresti lasciata, ricordi? Saremmo sempre rimaste insieme, non possiamo dividerci adesso.. » disse abbassando lo sguardo sulle sue mani. Sentiva un nodo alla gola che non riusciva a mandare giù, un qualcosa che l’abbatteva sempre di più. « E comunque.. » Aggiunse poco dopo. « Sarai sempre dentro di me.. lo sai? » Disse non riuscendo più a trattenere le lacrime. Si morse le labbra mentre delle lacrime iniziavano a rigarle il volto. Christina afferrò immediatamente una sua mano, come ad infonderle coraggio e forza, quella forza che le restava. « Io non andrò in paradiso.. Resterò dentro il tuo cuore. » Disse stringendo la mano di Marie. Cercò di sorridere ma non ci riuscì del tutto, vedere Marie piangere le procurava un dolore troppo grande, quasi più grande di tutto il dolore che le stava procurando il tumore. « Quando avrai bisogno.. Quando ti sentirai persa.. » Sussurrò con la voce spezzata. Non riusciva a tenere lo sguardo sugli occhi di Marie, sapeva che stava piangendo, non riusciva a guardarla. Osservò le loro mani e le porto al suo petto. « Pensa a me, ci sarò sempre. » Cercò di continuare. Lei sapeva che non le sarebbe rimasto molto tempo da vivere, purtroppo quella era la verità, la chemio non stava portando nessun risultato positivo, il suo era un tumore maligno e per giunta al cervello, non aveva nessuna speranza. Marie si alzò facendo così alzare anche Christina. « Non voglio che resti in questa casa da sola.. » Disse andando ad aprire l’armadio della ragazza. « Verrai a stare da me, passeremo questo tempo insieme. » Era più che convinta di ciò che diceva. Se a sua sorella mancava poco da vivere, allora le sarebbe stata giorno e notte accanto, non avrebbe sprecato più nemmeno un secondo del loro tempo insieme. Christina però era del tutto contraria, non voleva che Marie la vedesse morire, non voleva darle quest’ultimo ricordo orrendo da portarsi dietro per il resto della vita, ma sapeva che non avrebbe potuto fare nulla per farle cambiare idea. Alla fine le si aprì un piccolo sorriso e si decise a fare la valigia, anche se aveva preso in mano la situazione Marie. Passarono il pomeriggio e riempire le valigie, a mettere le cose che per lei erano molto care, cose che però.. Avrebbe dovuto lasciare dopo la sua morte. Non aveva mai avuto così tanta paura della morte come in quel momento. Quando finirono, Marie caricò tutto nella sua auto, e Christina a passo lento percorse tutta la sua casa. Aveva parecchi ricordi che si sarebbe portata dietro per sempre, anche oltre la vita. Uscì di casa chiudendo la porta a chiave dirigendosi poi verso l’auto di Marie, che le rivolse un piccolo sorriso. Gli occhi di Christina lacrimavano ancora, ma cercò di smettere asciugandoseli con i polsi. Salirono in macchina partendo verso casa di Marie, che sarebbe stato l’ultimo luogo che avrebbe visto in vita. « Andrà tutto bene » disse Marie cercando in qualche modo di tranquillizzare comunque Christina. « Andrà bene solo perché sarò con te » Disse lei accennando un piccolo e dolce sorriso. A quelle parole Marie non poté non sorridere. Christina osservò ogni edificio, ogni singola persona che le passava fuori dal finestrino. Persone che vedeva abitualmente ogni pomeriggio quando usciva per la sua passeggiata, persone che conosceva da una vita. « Posso chiederti una favore? » Chiese tornando a guardare Marie e quest’ultima la guardò annuendo. « Vorrei che finissi di scrivere tu la mia biografia.. Non c’è persona che mi conosca meglio di quanto lo faccia tu. » Disse tenendo lo sguardo sulla ragazza. « Ormai non sono più in grado di tenere una penna in mano.. » Sussurrò abbassando lo sguardo. Marie strinse in mano lo sterzo tenendo lo sguardo fisso sulla strada, non avrebbe di certo rifiutato.. Ma tutto ciò continuava a farle un male assurdo. « Lo farò » Si limitò a rispondere. Se avesse pronunciato un'altra sola parola sarebbe di sicuro scoppiata a piangere e non voleva, voleva essere un punto di forza per sua sorella. Christina abbozzò un piccolo sorriso all’angolo della bocca e si appoggiò al sedile socchiudendo gli occhi. La chemio quel giorno era stata parecchio forte e l’aveva resa molto debole. Ogni giorno che passava sentiva sempre le sue forze abbandonarla, era un dolore atroce che non riusciva a colmare con nulla. Solo quando sentì l’auto fermarsi, riaprì gli occhi, vedendo che erano arrivate di fronte a casa di Marie. « D’ora in poi non ti lascerò sola nemmeno un secondo, passeremo i giorni migliori della nostra vita insieme, qui. » disse Marie voltandosi verso di lei. Si sforzò di sorridere e a sua volta Christina sorrise. « Insieme » allungò una mano verso Marie, che la strinse. « Insieme » ripeté a sua volta. Scesero dalla macchina e Marie prese tutti i bagagli di Christina, portandoli dentro casa e vietò severamente alla ragazza di fare qualsiasi cosa, non voleva che si sforzasse. « Ma non sono ancora morta » Protestò ella entrando in casa. « Ma non voglio che tu faccia qualcosa, ci sono! » disse Marie mentre saliva al piano di sopra per sistemare le valigie in camera. Christina sospirò rassegnandosi, sapeva che quando si metteva qualcosa in testa niente e nessuno le avrebbe fatto cambiare idea. La vide scendere e venire verso di se, dopo una manciata di minuti, con un sorriso sulle labbra. « Domani sarà una grande giornata, te lo prometto. » disse Marie afferrando le mani di Christina. Erano in parte contente di stare insieme, e soprattutto Marie lo era, sarebbe rimasta accanto a lei fino a quanto avrebbe potuto, ci sarebbe stata lei a proteggerla d’ora in poi. 

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Yeyy, eccomi ad una mia seconda storia. Ci saranno solo tre capitoli, ed è stata scritta principalmente solo per mandare un messaggio ben preciso. Quale potrebbe essere secondo voi? :D
E' comunque una storia molto triste, maliconica ed è composta da soli tre capitoli, che non saranno molto corti. E' incentrata su queste due ragazze, Christina e Marie, della quale avete letto che Christina è malata di un cancro al cervello. Non voglio dirvi altro, spero solo che vi piaccia e.. Voglio che proviate a cogliere il messaggio che questa storia vuole mandare! Fatemi sapere con una piccola recensione ciò che ne pensate, dicendomi appunto pure se avete capito, già da questo primo capito cosa voglio trasmettere.
I capitoli in oltre sono già pronti, perciò li posterò molto ma molto presto.
Chris

 
ps: Come al solito mi scuso ora per eventuali errori di battitura. 
pps: Ho corretto tutti gli errori e ho cercato di rendere il discorso più scorrevole possibile. Non è una storia recente, perciò prima di postarla non gli ho dato una controllata per sistemarla meglio (cosa da non fare, lo so, perdonatemi).
  
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