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Autore: NicoleNicole    28/10/2012    0 recensioni
Lei non era una ragazza come tutte le altre. Non amava le bambole, non le piacevano i film romantici, non adorava truccarsi e vestirsi bene. Non le importava, dato che non c'era nessuno che le diceva qualcosa. Dopo la morte della madre e della sorella si era trasferita dal Giappone con il padre qui in italia.
Il suo lavoro? Uccidere per trovare l'immortalita'.
Il suo peggior nemico? Atsushi, un ragazzo della sua eta' che odiava a morte gia' dai tempi delle elementari e lavorava nell'organizzazione che era contro la sua.
Contemporaneamente al suo trasferimento anche le organizzazioni si erano trasferite in Italia, portandosi con loro anche Atsushi.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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D "Hai una bruttissima cera."
H "Lo so. Sono stata sveglia tutta la notte per restare con mio padre."
D "Guarda che non siamo piu' d'estate."
H "Lo so."
D "Vado a pranzare in mensa, a dopo."
Se ne ando'.
A "Uhh, lo sapevo che c'eri."
H "Noo, Atsushi vattene."
A "No. Che hai?"
H "Niente che ti interessi."
A "Si che mi interessa."
H "Vattene."
A "No."
H "Vattene."
A "Noo."
H "Guarda c'e' una ragazza che ti sta cercando."
Si giro'.
A "Dove?"
Aprii la finestra ed uscii da li.
Continuai a mangiare e a passeggiare, pero' mi ritrovai davanti Atsushi con il fiatone.
H "Sono stanca, non scocciarmi."
A "Dormi."
H "In un posto dove ci sei tu? Manco per sogno. La prima volta mi hai rapita ed hai chiesto un riscatto al mio ex capo e per colpa tua.."
A "Per colpa mia?"
H "Niente."
A "Ti ha picchiata, vero?"
H "Non sono affari tuoi."
A "Si che sono affari miei."
H "Non rompere le scatole."
A "Avevi ancora qualche livido nella pancia quando siamo andati al mare."
H "Non fa niente. Ora basta parlare di questo. Mi sto scocciando."
A "No."
Rientrai in classe dalla finestra e mi sedetti sulla mia sedia, poi mi affacciai alla finestra.
A "Perche' sorridi?"
H "Sorrido? Ora non piu'."
A "Noo, sei ancora piu' bella quando sorridi."
H "Atsushi.."
A "Cosa?"
H "Muori. Hai gente dietro, guarda."
A "Non ci casco."
  "Emh.. scu-scusa..?" Era di fianco a lui, cosi' lui si giro' verso di lei, ma continuava a guardarmi.
Al "Allora gli piaci davvero.." Mi girai verso l'interno della classe.
H "Eh?"
Al "Ora so perche' non viene mai in mensa."
H "Ma e' solo per perdere tempo che lo fa."
Al "Io non credo."
H "E perche' no? Non sono di certo una ragazza carina e quelle che si confessano sono molto piu' belle di me. L'unica cosa che attira i ragazzi di me sono.. le tette. Ma di certo non mi metto con qualcuno perche' vuole le mie tette."
Al "Su questo hai ragione."
H "Visto? E comunque si diverte soltanto a prendermi in giro."
Al "Mhh.."
H "Cosa c'e'?"
Al "Niente."
Si sedette sopra il banco vuoto affianco al mio.
Al "Allora se per lui sei solo un gioco non dovrebbe essere un problema se qualcun'altro.. mhh.. ti prende?"
H "Mi prende? Ma che dici?"
Al "Ah, niente."
A "Alex stalle lontana."
Mi rigirai verso l'esterno.
H "E la ragazza?"
A "Se n'e' andata."
H "Poverina."
A "Non me ne frega niente, io ho gia' quello che voglio."
Suono' la campanella. "Ora devo rientrare in classe, ciaaaaaaaao."
Se ne ando' e la classe incomincio' a riempirsi.
- Fine lezioni -
A "Haruhiiiiiiiiiii! Oggi esci?"
H "Guarda che ieri non sono uscita per te e comunque no."
A "Perche'? E' stato divertente ieri."
H "Mi hai obbligata a stare li e devo stare con mio padre. Ho paura che abbia l'idea di suicidarsi ed e' gia' molto che vengo a scuola."
A "Se vuoi vengo con te e-"
H "Non fa niente. So occuparmene da sola."
Andai a casa.
H "Papaa' ci sei?"
Nessuna risposta.
Lo cercai in cucina, in bagno, in salotto, in camera mia e non lo trovai. 
Bussai in camera sua.
H "Papa'.. ci sei?"
Si senti' rompere qualcosa e sbattere qualcos'altro.
Papa' "ADDIO HARUHI."
Si senti' un grido e poi un "stump".
H "Cosa cavolo..?"
Buttai giu' la porta, guardai giu' dalla finestra e vidi il corpo di mio padre e.. una chiazza di sangue.
Rimasi per un attimo a fissare quell'orrore, con le lacrime che mi rigavano la faccia, poi urlai il suo nome e mi sedetti a terra.
Dopo un po' si senti' il suono delle sirene della polizia, poi bussare.
Andai ad aprire.
  "Dei cittadini hanno chiamato dicendo che un uomo si e' buttato dalla finestra ed e' morto. Abbiamo gia' preso il corpo e dovremmo fare qualche domanda alla famiglia."
H "Sono.. l'unica. Mia madre e mia sorella sono morte qualche anno fa.. e sono rimasta solo io."
  "Ok. Sei minorenne?"
H "Si.."
  "Puoi lo stesso gentilmente seguirmi in centrale?"
H "Certo.."
Chiusi la casa a chiave ed andai.
Mi fecero alcune domande su dov'ero, cosa stavo facendo, ecc..
Ovviamente avevano due piste: omicidio, ed io ero l'unica sospettata e suicidio, cio' che era successo.
Raccontai di essere tornata a casa e di non averlo trovato da nessuna parte, poi di aver bussato alla sua camera, sentirlo dire "Addio Haruhi" e un urlo.
H "I-io..."
  "Va bene, va bene, basta cosi'. Ci va benissimo grazie. Puoi tornare a casa."
H "Va bene.."
Mi alzai e tornai a casa.
Mi coricai sul divano ed incominciai a piangere.
Il giorno dopo Atsushi fece irruzione in casa mia.
A "HARUHIHARUHIHARUHI!"
H "Vattene."
A "COME FACCIO AD ANDARMENE!? Ora sei sola."
H "Non me ne frega niente, vattene. E' colpa di tua madre se mio padre si e' suicidato, no?"
A "Cosa? Colpa di mia- Stai scherzando?"
H "No."
A "Non e' di certo colpa di mia madre."
H "Devo anche avvisare nonna e nonno.. pero'.. mhh.."
A "Ehy, sei strana. Hai gli occhi assenti."
H "E se mi uccidessi anche io? Ormai non ho nessuno."
A "Ouhh, cosa stai dicendo?"
H "Voglio morire. Se sarei rientrata qualche minuto prima.. ohh, ma anche questa e' colpa tua."
A "Qua fuori e' pieno di giornalisti."
H "Non me ne frega niente, non parlero', sopratutto perche' sono minorenne."
A "Mh. Anche a me hanno chiesto roba."
H "Ecco, ora vattene."
A "Non voglio lasciarti qui da sola."
H "Non sono sola, ho... il mio pikachu."
Presi il pupazzo e lo avvicinai alla sua faccia.
A "Ma per favore. Sto nella camera.. in cui stavo prima."
H "Non aprire la porta della camera di mio padre."
A "E' un "va bene puoi rimanere"?"
H "Si.."
A "Yahay!"
Si sedette affianco a me.
A "Non essere triste."
H "Mio padre.. e' morto e non devo essere triste? Ma ti sembrano affermazioni da fare?"
A "I tuoi occhi sono ridiventati normali."
H "I miei occhi?"
A "Ogni tanto brillano."
H "Eh?"
A "Niente, niente."
H "Ho sonno.."
A "Coricati e dormi."
Appoggiai la testa sulle sue gembe e chiusi gli occhi.
A "Posso baciarti mentre dormi?"
H "No."
A "Cattiva."
Mi addormentai.
-
Aprii lentamente gli occhi.
C'era un sacco di casino fuori dalla porta.
Mi misi a sedere.
H "Atsushi?"
A "Ti sei svegliata.. scusa per tutto il casino che c'e' fuori."
Era davanti alla porta e la chiudeva.
H "Che e' succ-"
D "Haruhiii, ti sei svegliataa!"
H "Cosa cavolo..?"
A "Mi sentivo solo ed ho invitato Danielle ed Alex."
H "La stanza-"
A "La stanza di tuo padre non e' stata aperta."
H "Oh."
Al "Pero' la tua si ed e' una figata pazzesca!"
H "Ehy!"
D "Io gli ho detto di non entrare, ma lui e' entrato lo stesso."
H "Ma cos'e' il casino li fuori?"
A "I giornalisti vogliono parlare con te."
H "Peggio delle interrogazioni."
Mi raggomitolai su me stessa.
D "Haruhi.."
H "Cosa?"
D "Posso giocare con la tua playstation?"
H "Si, ma non salvare le tue cavolate sopra le mie."
D "Ok."
Al "Sarebbe divertente vivere qui da soli. Cioe'.. mi dispiace per la morte di tuo padre, ma e' ottima per stare soli. Anche se e' piena di stanze."
H "Veramente.."
Al "Si?"
H "No, niente."
Atsushi chiuse a chiave la porta, si sedette affianco a me e mi mise un braccio intorno alle spalle.
A "Stalle lontano."
Al "Non sto facendo niente e non e' di tua proprieta'."
A "Beh, stalle lontano lo stesso."
D "Finitela di litigare, non sta bene."
H "Mi scoppia la testa."
D "Ehy, Haruhi, posso dormire anche io qua?"
H "Si, certo."
A "A me non hai risposto cosi' velocemente."
Mi guardo' cosi' ------> :(
Sorrisi.
A "Sta sorridendo, sta sorridendooo!"
H "Basta. Vado a letto."
Mi alzai ed andai in camera, mi coricai e mi riaddormentai.
-
D "Haruhi.. noi stiamo andando a scuola."
H "Mhh? Non rimane nessuno con me?"
D "Atsushi ha detto che oggi saltera' la scuola. Pero' dorme ancora."
H "Noo, lui no."
D "Ahaha, dai, ci vediamo dopo."
H "Non lasciarmi sola con quel pervertito."
D "Andiamo, ciaaao."
Se ne andarono.
Dopo un po' Atsushi mi raggiunse in camera.
A "Sei una puttana."
H "Grazie, sei simpaticissimo."
A "Non vuoi mai restare con me."
H "Non so il perche', ma non mi fido."
A "Dovresti perche' io ti avro' tutta la vita."
H "Non sei di certo tu a scegliere, sopratutto dopo avermi quasi uccisa."
A "Ti ho quasi uccisa 5 mesi fa."
H "Non e' la stessa cosa? Adesso, prima, il mio odio e' rimasto."
A "Non e' vero, sei carina nei miei confronti."
H "Dici?"
A "Beh, si. Prima alla prima occasione mi avresti ucciso. Invece adesso no."
H "Allora saro' cambiata."
Sali' sul mio letto.
H "Non infettarmi le coperte."
A "Non saranno le coperte ad essere infettate."
Sorrise.
A "Sei buffa quando arrossisci."
H "Non sono arrossita."
Si avvicino' a me e mi guardo' negli occhi.
A "Ti amo."
H "Smettila.. di prendermi in giro."
A "E tu?"
Si avvicino' di piu'.
A "Mi ami?"
Continuo' a guardarmi negli occhi.
Al "Haruhi hai visto il mio.."
Guardai Alex con le lacrime agli occhi.
Al "Che cavolo.."
A "Non le sto facendo niente, tranquillo."
Scese dal letto.
A "La stavo solo.. prendendo in giro. Niente di che."
Al "Si, vieni anche tu a scuola allora. Comunque Haruhi hai visto il mio cellulare?"
H "No."
A "Era in camera mia."
Uscirono dalla mia camera e mi rimisi a dormire.
  
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