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Autore: AxXx    28/10/2012    5 recensioni
Storia che parla di guerra e della sua inutilità.
Spero che faccia rifliettere chi la legge, e che il mio punto di vista, qui esposto, sia condiviso.
A cosa ha portato un secolo di guerra?
Genere: Guerra, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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              GUARDARSI INDIETRO.
 
 
 
 
 
Forse non è ancora giunto il tempo della pace.
Ma sicuramente è giunto quello in cui ci si guarda indietro.
Quanti sono morti per le mire di pochi?
Quanti hanno trovato la morte in una trincea o sotto una bomba?
Quanti non hanno visto tornare, il marito, il padre, il figlio, il fratello o anche solo il fidanzato dal fronte?
Quanti hanno perso la casa, gli amici i parenti a causa della guerra?
Quanti orrori ha dovuto sopportare l’uomo prima di riuscire a guardarsi indietro?
 
 
 
La prima guerra mondiale fu solo il preludio di una secolo di sangue.
 
 
 
L’incredibile quantità di morti per difendere o guadagnare pochi kilometri di terra.
Nessuno si era mai guardato indietro allora?
Era forse così facile dimenticare gli orrori di coloro che tornavano dalla trincea?
Alla fine si cercò solo un nuovo ordine istaurato dalle tirannidi.
 
 
 
Uomini che non erano mai stati in trincea e che non sapevano cosa significasse vedere il proprio compagno morire.
Magari nella trincea avevano conosciuto qualcuno che gli era amico, ma alla fine li vedevano morire in una carica, sapendo che erano i prossimo.
Ancora più forte era il dolore se magari sopravvivevano.
Spesso però, non bisognava nemmeno aspettare il colpo di fucile, perché era il tifo o il tetano a stroncarli con i loro atroci dolori.
E cosa si concluse da quella guerra?
Solo tirannide, paura e morte insensata.
 
 
 
Era tutta della Germania la colpa?
Quanti inglesi, francesi, russi, Italiani avevano ucciso un soldato nemico?
E che differenza c’è tra uccidere un uomo armato ed uno non armato?
Quale ideologia può giustificare un uso così indiscriminato della violenza?
Dicevano che: “La guerra fosse la sola igene del mondo.”
Ma davvero sapevano cosa fosse la guerra?
Nessuno di loro era mai stato veramente in trincea per morire di malattia, di freddo o, se eri fortunato, per un colpo di pistola o di fucile.
 
 
 
Come possono il Nazismo di Hitler, Il Comunismo di Stalin o Il Fascismo di Mussolini essere diverse dalle ideologie passate?
Quante persone sono morte?
Quante anime hanno sulla coscienza?
Quale punizione può essere abbastanza dura da correggere quegli uomini?
Quale inferno è così profondo e orribile da poter ospitare quelle bestie?
Non credo che ci possa essere una vera risposta.
 
 
 
Quanti sono morti nei campi di concentramento Tedeschi, Russi o Statunitensi?
Non crediate che gli Stati Uniti fossero meglio degli altri.
Durante la seconda guerra mondiale anche loro rinchiusero giapponesi e tedeschi statunitensi in campi di concentramento non dissimili da quelli nazisti.
Quante bombe sono state lanciate da ogni aereo?
Quante persone sono morte sotto quella piaggia di fuoco?
Quanti hanno dovuto abbandonare ogni loro certezza sapendo che solo il caso avrebbe decretato la loro fine?
 
 
 
Non c’è differenza tra alleati o asse.
Hanno entrambi ucciso in maniera indiscriminata un numero esorbitante di persone.
Chi fu a non prestare aiuto quando Varsavia, insorta a pochi passi dall’armata Russa,  Non ricevette rinforzi e fu rasa al suolo dai tedeschi?
Chi fu ad uccidere quindicimila innocenti a Katyn dando la colpa alla Germania?
Chi fu a sganciare gli Ordigni su Hiroshima e Nagasaki?
Nessuno disse nulla e nessuno ebbe da ridire.
Dopotutto quando la seconda città fu bombardata il Giappone aveva già dato la sua resa.
Ma a nessuno importò nulla.
 
 
 
Quanti sono morti in un forno crematorio, bruciati vivi, asfissiati nelle camere a gas o semplicemente fucilati sul posto o stroncati dalla fatica e dalla mancanza di cibo ed acqua?
Come si può pensare di sterminare un popolo solo perché è ‘diverso’ dal tuo?
Eppure sono stati uccisi indiscriminatamente donne, anziani e bambini.
 
 
Coloro che compivano quelle stragi non sentivano nulla?
Come può un uomo alzare un fucile su un bambino che piange?
Come puoi chiamare ‘Uomo’ una persona che compie questa scelleratezza?
È Ancora un uomo o è solo un automa o una macchina?
 
 
 
Chi sopravviveva non dimenticava mai ciò che era accaduto.
E come poteva?
 
 
Era davvero possibile pensare che esistesse un dio?
Quale dio permetterebbe che i propri figli si uccidano così senza intervenire.
Poteva ancora esserci una filosofia?
Quale filosofia poteva esserci quando l’uomo aveva raggiunto una tale bestialità e barbarie.
 
 
Negli anni sessanta si arrivò vicina allo scoppio della terza guerra mondiale.
Ma non scoppiò mai.
Forse era giunto il momento per l’uomo di guardarsi indietro.
Poteva ancora combattere vedendo quanti erano morti in battaglia per le mire di pochi?
Quanti ancora dovevano tornare a casa pazzi per gli orrori visti in guerra?
Quanti ancora dovevano morire senza poter riabbracciare il suolo natio?
Quanti ancora dovevano versare lacrime di sangue per il potere?
 
 
Forse il tempo della pace non è ancora arrivato.
Ma è giunto il momento di guardarsi indietro.
Di rendersi conto che non possiamo più prendere in mano le armi per le mire di pochi.
Che non possiamo più ignorare gli avvenimenti del passato.
Che non possiamo più permettere che i diversi soffrano perché sono tali.
Che non possiamo più permetterci di dimenticare il passato.
 
 
Sono passati solo sessant’anni e già la gente non ascolta più i vecchi che raccontano della guerra.
 
 
 
Nel Nord della Francia c’è una pianura dove sono state piantate oltre centomila croci bianche.
Una per ogni soldato morto nel nord.
Avete già dimenticato?
 

 
 
 
 
Allora questa Fic è moooooolto nefativa. Soprattutto perché è una sorta di riassunto di ciò che ho pensato io delle guerre che sono state combattute nel ventesimo secolo.
Non è bello, lo so.
Non mi aspetto un capolavoro, ma spero che faccia riflettere quelli che lo leggeranno.
AxXx

  
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