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Autore: DarkLucifer    28/10/2012    3 recensioni
Una nuova ditta di spedizione, una ciurma di anime perdute,un nuovo implacabile nemico...l'equilibrio di potere a Roanapur sarà messo in pericolo?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dutch fumava nervosamente, quella mattina.
 
Aveva sempre avuto un sesto senso per quanto riguardava il suo lavoro: era a capo della Lagoon proprio per questo motivo.
 
Da giorni ormai, una sensazione di allerta turbava il sonno dell’ormai quasi cinquantenne afroamericano.  Dapprima era stata solo una fastidiosa ma incolore preoccupazione latente, che andava esaurendosi, ma la sera prima, al bar di Bao, erano circolate delle voci che a Dutch non erano per niente piaciute.
Si diceva che stavano per arrivare tempi duri per le società di consegne, e che una grande potenza era scesa in campo; nonostante avesse passato la serata a fare domande ed usare i suoi “metodi persuasivi”, l’afroamericano non aveva cavato un ragno dal buco.
 
Persino Bao, l’onnisciente barman dello Yellow Flag, il bar preferito dalla Lagoon Company, sembrava non sapere o non voler dire niente riguardo a quella faccenda.
 
Tormentato tutta la sera da quel pensiero, Dutch non aveva nemmeno partecipato alla gara di bevute che Revy aveva indetto, la quale si era conclusa con uno sfinito Rock che crollava sul bancone del bar con Benny che cercava di sorreggerlo, mentre la pistolera si strozzava dal ridere.
Mai durante tutta la serata, quei pensieri avevano smesso di tormentarlo, non trovando risposta nella sua mente: quei sussurri e quelle mezze parole captate gli toglievano il sonno.
 
Il giorno dopo, quasi a voler dare una conferma tangibile ai suoi sospetti, il capo della Lagoon si era personalmente recato da quasi tutti i suoi clienti abituali, e quello che ne era venuto fuori non gli era piaciuto per niente.
 
Dagli italiani di Dago, ai colombiani di Manisarela, persino Rowan, il pappone magnate del porno e dello snuff, e gestore del GoofFest, avevano dimezzato o addirittura cancellato i loro ordini presso la Lagoon Company.
 
A nulla erano valse le domande insistenti e la richiesta di motivazioni dell’ex Marine, nessuno sapeva o voleva dire nulla di più del nome della compagnia concorrente che stava minando gli affari della Lagoon Company: La Hell’s Souls Company.
 
Persino il corrotto capo della polizia di Roanapur, il “capo Whatsap”, non era riuscito a riferire molto sul conto della compagnia rivale, la quale sembrava essere davvero molto esperta nel far perdere le tracce di se’, non fornendo dati personali o ubicazioni precise e mantenendo anche una grande impressione di potere alla malavita di quella città.
 
Tre erano i clienti da cui non era ancora andato, i suoi principali acquirenti e fornitori: la Chiesa della Violenza, la Triade di Chang e l’Hotel Moscow.
 
Ora Dutch sul molo attendeva pazientemente l’arrivo del resto della ciurma.
 
Come sempre Benny fu il primo a presentarsi, con la sua camicia arancione a fiori perennemente indosso e quell’aria di tranquilla soddisfazione che Dutch gli vedeva ogni volta che la sua nuova fiamma si doveva presentare in città.
 
“Hey Benny boy, ho sentito che Calamity Jane farà ritorno alla grande Roanapur!” sogghignò il nero “ Speriamo che non sia come l’ultima volta, o ti troverai attaccati al culo i peggiori tagliagole della città!”
 
“Ah, capo, lasciami stare! Per una volta che in questo cesso succede qualcosa di bello anche a me, lasciamelo godere no? Tu piuttosto quant’è che aspetti per trovarti una signora Dutch con cui divertirti un po’?” Il tecnico sorrise sornione, ben sapendo che se c’era una cosa che il prudente Dutch non avrebbe mai fatto era andarsi ad infilare in un affare di cuore.
 
“Finchè avrò una torpediniera coi contro cazzi, tutti i soldi che un uomo d’affari come me può volere e una scorta di birra fresca in frigo, non sento il bisogno di nient’altro che necessiti più fatica di alzare un dito. Piuttosto dove sono i piccioncini? Perché devono sempre fare tardi?”
 
“Eh capo, che vuoi farci, ieri sera Rock ha perso clamorosamente la gara con Revy ed oggi ne vedrai delle belle!”
 
“Bah!” fece il nero, infastidito, “ quei due dovrebbero darsi una svegliata e smetterla di giocare al gatto col topo. TwoHands non è certo una principessa da salvare dal drago cattivo: se la carne di drago valesse abbastanza quella ucciderebbe il drago per venderne la carne e ruberebbe il cavallo del principe azzurro dopo averlo fatto fuori.
Mentre Rock … beh Rock è sempre stato difficile da comprendere. Al ritorno dal Giappone mi è sembrato di scorgere in lui una vena diversa, più simile a noi, ma si comporta ancora come se lottasse per restare a galla... “.
 
“E chi non lo farebbe, Dutch? “ disse Benny “ sai quanto tempo ci ho messo io per abituarmi a tutto...questo?” e fece un gesto circolare comprendendo tutta la città con quel movimento “beh, pensa ad uno come Rock, che la cosa più trasgressiva che può aver fatto prima è timbrare il cartellino in ritardo?”
 
“Non hai torto Benny.”
 
Mentre i due stavano così discutendo, da lontano si sentirono le risa sguaiate di Revy e le proteste accorate di Rock che si avvicinavano,crescendo sempre più d’intensità.
 
“Non è giusto Revy! Non posso andare in giro conciato così, perdo di credibilità!”
“Non me ne frega niente! Una scommessa è una scommessa e tu, mio caro, hai perso! E questa è la tua punizione! Ti ricordo che se avessi perso io,sarei dovuta venire qua in bikini, secondo quanto hai detto ieri sera!”
 
“Sì ma almeno con te non si sarebbe notata la differenza!”
 
“Cosa vorresti insinuare,brutto idiota? Vedi di pensare bene a quello che dici o ti darò un pugno così forte che Dutch ti dovrà imboccare col cucchiaino per mangiare!”
 
 
Revy come sempre procedeva spavalda a grandi passi, le Cutlass assicurate ai fianchi ed un ghigno divertito sul volto.
 
Rock invece aveva un’aria contrita ed imbarazzata, ma la cosa che più spiccava di lui era... la camicia hawaiana che indossava,blu e bianca con dei fiori in rilievo.
 
Benny si strozzava dalle risate e nemmeno Dutch, poté trattenere un singulto divertito: quell’aria da diplomatico colletto bianco giapponese che Rock ispirava sempre con quella sua camicia bianca e quella seriosa cravatta nera che indossava sempre contribuiva non poco ad aumentare il livello di serietà delle transazioni; con la camicia con cui Revy l’aveva costretto ad andare in giro, invece, sembrava più che altro un turista che ha perso la strada; con un gusto orribile nel vestire, per giunta.
 
“Hey Rock, vuoi che ti venda una cartina della città? O vuoi delle informazioni per arrivare all’hotel??” Scherzò Benny, che evidentemente aveva avuto la stessa impressione di Dutch.
 
“Oh vai al diavolo Benny, non ti ci mettere anche tu!” sbottò Rock accendendosi una sigaretta.
 
“Bene, ciurma, torniamo seri per favore!” il capo della Lagoon aveva ripreso il controllo della situazione in un secondo.
 
“La situazione sta degenerando in fretta, e se non ci diamo una mossa a capire chi o cosa ci sta rovinando ci ritroveremo col culo per terra prima di una palla di neve in un forno” disse Dutch con foga “Ho già girato i pesci piccoli ma sembra che questi con cui abbiamo a che fare sappiano il fatto loro: nessun recapito, nessun indizio sulla zona in cui lavorano, nessun biglietto da visita,solo un nome, Hell’s Souls Company.”
 
“Che nome da froci” fu il commento di TwoHands “Non capisco perché ti preoccupi tanto, grande capo, è già successo che tentassero di minare i nostri affari, e come sempre gli faremo capire chi comanda e vedrai che torneranno in riga” concluse la ragazza con leggerezza.
 
“Two Hands, lavori con me da più degli altri, e sai che per quello che riguarda i miei soldi sono più attento di un padre con la figlia sedicenne al primo appuntamento. Come il padre vorrebbe che il fidanzato non si fottesse la ragazza, io non voglio che ci fottano tutto quello per cui abbiamo lavorato, ed il sottovalutare persone così preparate come sembrano essere è il modo migliore per mandare tutto a puttane prima ancora di iniziare.” Concluse Dutch funereo.
 
“Ora faremo così: oggi ci divideremo e visiteremo i nostri pezzi da novanta. Anche se la situazione dovesse essere simile agli altri, non dovete scoraggiarvi, ma è di vitale importanza che facciate il possibile per scoprire quanto di più su questi bastardi. Rock, Revy, voi due andate da mr. Chang, che sembra averti preso in simpatia, Rock, quindi lisciatelo a dovere. Benny, tu va’ all’Hotel Moscow e chiedi a Balalaika informazioni; sei il più anonimo di noi verso di lei, quindi se ti sembra che ti tenga qualcosa nascosto chiedi un incontro con me ed avvisami subito. Io andrò alla chiesa della violenza per chiedere una “confessione privata” con la sorella Yolanda.
 
“Ricevuto capo”  rispose subito Benny e s’incamminò direttamente; a Benny piaceva molto camminare, ed il suo era l’obiettivo più vicino a piedi.
 
“Ok, Dutch, troveremo questi bastardi che ci mettono i bastoni tra le ruote e li rispediremo a calci in culo dal buco schifoso da cui sono venuti!” Disse Revy facendo ruotare le Cutlass sulle dita come se si trovasse in un western, davanti al cattivo di turno.
 
“Certo certo…anche se conciato così non so quanto Mr. Chang mi potrà prendere sul serio!” ribatté Rock piccato, rischiando di riaccendere la discussione, ma fu interrotto dal capo che aveva ripreso a parlare
 
“Piuttosto, prendete l’auto, io alla Chiesa ci vado a piedi perché voglio sentire meglio se ci sono voci per strada che possono essere importanti.” così detto, lanciò le chiavi a Rock e s’incamminò per le strade di Roanapur, tenendo come sempre la mente calma e le orecchie aperte per captare il minimo segno di discussione interessante.
 
 
 
L’angolo dell’autore
Eccoci con il nuovo capitolo, quasi in tempo xD comunque come avrete notato ho dedicato un capitolo un po’ più calmo che mi serviva a dare indicazioni per il proseguo della storia, ma dalla prossima ritorneremo ai ritmi sostenuti ;) spero comunque che apprezziate lo sforzo! Alla prossima!
  
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