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Autore: giuliacullen95    28/10/2012    2 recensioni
"Ero sempre stata la più veloce del branco. Ero stata oggetto di contese ed invidia. Molti beta desideravano avermi ed, allo stesso modo, sfidarmi. Ero la preferita dell’ alpha, ero la migliore amica dell’alpha , ero l’amante dell’alpha. Quella notte l’unica cosa che mi salvò fu la mia dote, correre, correre fino allo sfinimento.
Da quel momento ero un’ omega in cerca di un branco. Non sarei riuscita a rimanere da sola. Non ho mai avuto una famiglia fino al Morso, da allora so cosa vuol dire unità, reciproco rispetto e fedeltà.
L’istinto mi portò in una piccola cittadina, ero così fiaccata che riuscii a vedere il cartello di benvenuto. Beacon Hills… "
una licantropa finisce in casa Stilinski, cosa accadrà?
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Stiles Stilinski
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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ANGOLO DELL'AUTRICE: è tanto che non metto un capitolo, scusatemi. spero che vi piaccia e vorrei davvero sapere cosa ne pensate, magari con una piccola recensione XD 
baci

Quei giorni passarono come una favola. Non c’erano stati avvistamenti del nuovo alpha e Derek ci dava un po’ di respiro.
Annunciare agli altri che io e Stiles stavamo insieme, quella si fu un’impresa.
- Ma se poi Scott ci rimane male?
- Stiles, ti prego, sembri una scolaretta. Chi è lui, il tuo ragazzo?
- Non posso rivelare i miei trascorsi tormentati… Aho, perché mi picchi?
- Perché sei scemo!- dissi con un finto broncio. – Vuoi più lui di me?
Stiles che era seduto sul divano, con me sulle sue gambe, mi strinse forte.
- Noooo…lui non è così sexy!- enfatizzò.
Gli diedi un’altra botta:- Visto che sei scemo.
- Ok,ok oggi glielo diciamo.
- Bene. Se non l’avessi fatto, avrei accettato l’offerta di Isaac.
Mi alzai per andare a dormire. Stavo salendo le scale quando mi bloccò.
- Di che offerta parli.
 Gli sorrisi e lo baciai dolcemente sulle labbra. Si dimenticò subito del licantropo e cominciò a salire le scale con me attaccata a lui. Quella sera non dormii nella mia stanza.
 
Arrivammo a scuola.
Tutti erano vicino le scalinate di pietra.
- Stiles! Cos’è quel megasorriso?- chiese Scott.
Sorrisi sotto i baffi, l’opera di convincimento notturno aveva sortito i suoi effetti.
- Devo darvi una notizia.
- Fai finalmente coming out?
Incenerii Isaac con lo sguardo.
- No, lupastro. Io ed Emma stiamo insieme.- sorrise come un bimbo il giorno di Natale e mi strinse a sé.
- Emma, no dai. Davvero? Condoglianze. – continuò il lupo.
- Taci, Isaac. E comunque sì, è vero.- e baciai dolcemente il mio ragazzo accoccolandomi su di lui.
 Scott si tirò su:- Sono contentissimo!- disse sorridendo a 32 denti.
Suonò la campanella per entrare, andai verso il beta ed appoggiandogli un braccio intorno le spalle dissi:- Meno male, Stiles non avrebbe sopportato il fatto che il suo più grande amore non approvasse la sua ragazza.
- Allora hai visto, lo ammetti tu stessa.- disse Isaac ridendo.
- L’amore è amore!- ammise Allison prendendomi sotto braccio e ridendo con me. Non mi piaceva tantissimo, ma infondo era la ragazza dell’innamorato del mio ragazzo.
 
 
Le settimane passavano una dopo l’altra con una normalità surreale. Scuola, branco, Stiles, week-end di divertimento. Non avevo mai vissuto così tranquillamente.
Infatti una notte in cui eravamo tutti riuniti sentimmo ululare.
- E’ l’alpha.
- Andiamo a prenderlo.
In quel momento la testa iniziò a girare. Un insieme di sensazioni mi invasero, odori di bosco, rumori, flash, e il costante ululato.
- So dove si trova.
Derek diede l’ordine di seguirmi.
- Stiles rimani qui.
- Non se ne parla, Emma. Io vengo.
 
Inizia a correre, il lupo voleva farsi trovare da me. Ma perché?
Arrivai in una radura  vuota. Tutto il branco ora con me e perfino Stiles, che aveva già parcheggiato e era dietro Erika.
Il silenzio, mi rendeva nervosa, ma, all’improvviso, un brivido mi fece voltare verso un punto e lì lo vidi.
Guardai negli occhi il grande lupo e , sotto l’aspetto da belva, riconobbi lui, Marc, il mio ex-alpha ed amante, ma non fu quello a sorprendermi, ma il fatto che era morto, doveva essere morto durante l’attacco al nostro branco.
- Ehi, Emma! – anche dalla voce trasformata riuscivo a cogliere il suo tono suadente.
- Cosa?
Lui tornò nella sua forma umana. Non c’erano più dubbi. I suoi capelli nero ebano e gli occhi color nocciola con qualche striatura di verde, le sue spalle muscolose e quella barba, perfettamente trasandata.
Io ora più avanti rispetto al resto del branco e lui si avvicinò a me.
- Mi sei mancata.
Marc mi sfiorò un braccio ed un milione di flashback assalirono la mia mente, il bacio sotto la luna a tarda notte dietro casa, le coccole sul letto e quel gioco di parole che tanto ci eccitava. Non era amore, almeno da parte mia, ma una così forte attrazione mentale e fisica, che ci portava inesorabilmente l’uno all’altro.
Tutte quelle volte in cui decidevamo che non era salutare, giusto il nostro rapporto, alla fine ci ritrovavamo, ancora più desiderosi, bramando la passione che ci conduceva inesorabilmente all’oblio.
- Tu, tu…
Lo guardavo smarrita, non poteva essere vivo.
- Piccola, sono io, il TUO Marc, se non ci credi, questo, forse,  ci riuscirà.
Velocemente mi strinse fra le sue braccia e mi baciò. Le sue labbra era forti e ruvide come sempre, ma il suo desiderio era più prepotente.
Lo scalzai, lì c’era Stiles, non volevo che vedesse quella scena.
- Che c’è? Non ti piacciono più i miei baci?- disse sorridendo.
Guardai Stiles, era pietrificato.
- Io, ho qualcuno.
- Qualcuno? Chi il bimbo dagli occhioni da bambolina?- disse strafottente indicandolo.
Ringhiai, nessuno poteva insultarlo, e Scott si unì a me, era il suo migliore amico.
- Lo sai piccola che tu hai bisogno di un VERO uomo! Che ami la potenza, la forza, la virilità in ogni situazione.- disse calzando maliziosamente sulle ultime parole.
Stiles serrò i pugni, sentivo il suo desiderio di picchiarlo, ma la ragione di un fallimento totale e di una morte certa lo bloccarono. Tuttavia soffriva, lo sapevo.
- Basta!- urlai – dimmi che cosa ti è successo, ti credevo morto con il branco.
- E’ una storia troppo lunga.
- Credo che avrò la pazienza di ascoltarla.
- Non preferiresti fare altro?  - ancora malizio.
- Sì, ma tu non sei compreso. – risposi spostando lo sguardo sul mio meraviglioso ragazzo.
- Mio Dio, Emma, come hai fatto a cadere così in basso? Eri uno dei membri più potenti del mio branco ed ora fai gli occhi dolci ad uno sbarbatello.
Ringhiai. Non poteva permettersi di parlarmi così.
- Oh, bene… ora ti riconosco…
- Emma, calmati. – la voce di Derek mi bloccò.
- No! Bloccata da un solo ordine. Per farti fermare- e ammiccò – dovevi essere frenata con la forza e non un semplice comando.
Gli artigli mi stavano crescendo. Troppe allusioni sessuali, lì, davanti a Stiles, troppa strafottenza, tanta rabbia.
- Marc, si fermerà da noi, per parlare, mentre tu e Stiles andate. D’accordo Emma?- mi chiese il mio alpha.
- Sì.
Presi il mio ragazzo per un braccio e lo trascinai alla jeep.
- Ma come, dolcezza, non ti piace più farti sbattere da me? Lo sai di essere un tipo aggressivo anche a letto, come potrebbe starti dietro e soddisfarti?
Questo era troppo. Non mi importava più chi fosse, gli avrei staccato la testa punto.
Saltai all’indietro ed atterrai già trasformata. Come un fulmine fui su di Marc stendendolo a terra e puntandogli gli artigli alla gola.
- Emma. – Stiles mi arrestò, bastava che dicesse solo il mio nome, perché tornassi a ragionare con lucidità. Marc ci serviva e da morto sarebbe stato solo di intralcio.
Tornai alla mia forma umana. Lo colpii in pieno viso con un pugno e lui si accasciò di lato per il dolore. Morto no, ma infondo una soddisfazione me la potevo togliere.
 

   
 
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