L’ascensore non arriva. Salgo le scale. È la prima volta. L’odore è quello del macello il lunedì. Il colore, lo stesso. Sangue dovunque. I miei jeans toccano il pavimento ed avidi risucchiano il plasma verso di me. Le mie unghie sono rosso carminio. Ne sento l’acre sapore in gola. Le pupille. Rosse anch’esse. Un vortice di sangue mi risucchia nella fogna del male di cui è fatto il mondo.