<< Finalmente! >> Amy si lasciò cadere sul sedile dell'aereo. Era esausta e non solo perchè era notte fonda, ma anche perchè aveva dovuto subirsi tutti i discorsi sulla sicurezza e sull'essere autonomi dei suoi genitori. Si preoccupavano sempre per la sua incolumità, ma lei aveva l'abitudine di sottovalutare troppo le situazioni, ma in quel caso non avrebbero dovuto preoccuparsi più di tanto dato che ad accompagnarla per il suo viaggio di studi c'era la sua migliore amica Sam, che in quel momento era seduta accanto a lei. />
<< Allora >> disse Sam leggendo un volantino sui posti più interessanti dell'Egitto. << Avremo un bel po' di luoghi da visitare, io incomincerei da... >> />
<< Aspetta, frena. Ricordati che saremo lì per studiare, non per divertirci come se fossimo in vacanza >> la ammonì Amy. />
Sam le rivolse un'occhiata e poi alzò gli occhi al cielo.
<< Prendi un po' troppo sul serio la storia dello studio. Si, ci saranno anche i musei, le piramidi e tutto il resto ma ricordati che saranno poche le occasioni in cui ti troverai a miglia e miglia da casa e senza genitori. Rilassati e goditi il tempo che avremo a disposizione. Chissà che magari non ti troverai qualche bel ragazzo disposto a farti vedere il posto >> disse ridacchiando. Amy le diede una leggera spinta. << Si, ma la trovo una cosa piuttosto improbabile, dato che passerò tutto il tempo a studiare >>
<< Non ti facevo una tanto studiosa >> osservò Sam, sventolandosi il volantino per fare aria. />
<< E io non credevo che non lo fossi >> Amy vide la sua espressione piuttosto eloquente. << Okey, okey ho capito. Se ci tieni uscirò con te qualche sera, in fondo non credo che mi sarei trattenuta a lungo. >> />
<< Ci credo, bastava vedere cosa avevi combinato l'ultimo giorno di scuola. Sei rientrata a casa all'alba >> />
Amy rise al ricordo di quel giorno. << Era l'ultimo giorno di scuola, era naturale che succedesse >> />
<< Si, certo>> commentò l'altra. << Conoscendoti, sospetto che accadrà di nuovo >> />
Amy ignorò la sua frase. Sospirò. << Non vedo l'ora di arrivare. >> Si voltò verso il finestrino e guardò in basso, l'oceano che sembrava più scuro del cielo. Adorava guardare il mare, e anche se era dall'alto, le dava sempre quel senso di infinito. Chissà quali novità la aspettavano in Egitto. Per la prima volta poteva sentirsi completamente autonoma, era fiera del viaggio che stava compiendo e l'avrebbe passato al meglio/>
Lentamente, i suoi occhi si chiusero e si addormentò. La stanchezza aveva avuto la meglio su di lei, dormì per quasi tutto il viaggio. />