28/10/2012
2 recensioniQuel materiale azzurrino che se ti tocca ti gela.
Un materiale che ti si addice alla perfezione:
sei freddo, distaccato e “gelato”.
Eppure non t’interessa, vai avanti per la tua strada, rimanendo impassibile alle domande che ti fanno.
Sei definito il figlio del gelo, del freddo più assoluto, solo perché è quello che dimostri.
Ma nessuno ha mai avuto il coraggio di conoscerti meglio, no, tu per loro rimanevi sempre l’essere privo di emozioni.
Allora tu ti costruisci questa barriera attorno a te, cercando di mostrare il lato con cui ti definiscono, facendo sprofondare il vero te.
Ti stai costruendo una maschera.
Per anni sei andato avanti facendo la parte del solitario.
Nessuno ti ricorda com’eri da piccolo: sorridente e amichevole. Se lo venissero a sapere i tuoi compagni di squadra la crederebbero una barzelletta: “il ghiacciolo vivente, simpatico? Impossibile!”.
Insomma, ormai sei considerato il ragazzo di ghiaccio e di gelo.
Questo ti piace Suzuno?
No, non credo, ma è ciò che vuoi fare vedere alla gente, una persona forte e determinata.
E proprio quando questa maschera stava per completarsi, ecco che appare lui, il fuoco.
Adesso ti verrai a chiedere da dove è venuto fuori, ma la risposta è semplice: c’è sempre stato, solo che tu non te n’eri accorto.
Lui al contrario di te, è caldo e arrogante.
Fuoco ardente, che non si spegne mai.
Un giorno ti è apparso davanti, chiedendoti chi eri, e tu che hai fatto?
Ti sei limitato ad alzare lo sguardo e guardarlo.
Sei rimasto… colpito. Ma come può essere che uno come te sia stato colpito da una persona, non ti era mai successo!
Eppure con lui si, forse sono stati quegli occhi gialli, color ambra da impressionarti, quei capelli particolari, ma allo stesso buffi. Assomigliavano ad un tulipano.
Lui ti richiede chi sei, e tu te ne vai, troppe emozioni strane nascono in te, troppe, ti serve tempo per riflettere.
Ti rintani in un angolo, ti siedi, e incominci a pensare a quello che è successo poco fa.
Ma i tuoi pensieri vengono interrotti dalla sua apparizione, di nuovo.
Ma non se ne può andare?
Sono questi i tuoi pensieri che provi quando lo vedi.
Si abbassa alla tua altezza e ti rifà la domanda di poco fa.
Tu non rispondi e ti limiti a girare la testa dalla parte opposta.
Lui ripete i tuoi movimenti, rifacendoti la domanda.
Ostinato.
Eppure, anche se adesso ti chiedi il perché della tua reazione, non sai darti risposta.
Se pensi a ciò che avevi fatto quella volta, non sai come reagire.
-Come ti chiami?- chiese il rosso.
-Non sono affari tuoi tulipano- disse con tono freddo e piatto Suzuno.
-Ehy, guarda che io un nome ce l’ho… e poi i miei capelli assomigliano a una fiamma!- ribadisce quello rosso
-Qual è di grazia?- chiede allora il ragazzo di ghiaccio.
-Haruya Nagumo, e tu?-
-Suzuno Fuusuke- dice il ragazzo.
Perché gli hai detto il tuo nome? Perché hai accettato di parlare con lui?
Non sai spiegartelo, ma forse per il suo carattere, hai provato a fidarti. Ma fidarsi e bene, non fidarsi è meglio….
Angolo dell'autrice da legare:
Ok, aspetto molte recensioni negative.
So che questa coppia non piace a nessuno ( cade in depressione ), ma ho voluto fare una storiella su di loro.
Spero che almeno a qualcuno sia piaciuta!
Speriamo di si!
Un abbraccio e alla prossima
Immersa tra le nuvole