15 dicembre ormai
mancava davvero poco al termine della gravidanza e Norah non ne poteva
davvero
più, e la cosa peggiore era che in quell’ultima
settimana la neve aveva deciso
di fare la sua comparsa.
Eppure
quand’era piccola aveva sempre collegato la neve
al natale credendo che prima del 24 dicembre non sarebbe scesa, inutile
dire
che ben presto aveva capito che le cose non funzionavano propriamente
così, e
ben presto aveva anche imparato ad odiare la neve, specialmente quando
la neve
le impediva di andare a lezione di recitazione dopo scuola,
perché suo padre si
preoccupava che rimanesse in mezzo alle campagne per ricchi con la
neve, già
per lui Barnes era questo la campagna dei ricchi.
Una
cosa però Norah la sapeva molto bene non aveva
nessunissima intenzione di passare le successive due settimane in casa
ad
attendere che partissero le contrazioni, se non poteva nemmeno uscire a
fare
due passi fuori difficilmente avrebbe retto due settimane in casa ad
aspettare,
specialmente ora che il suo telefono era diventato una specie di
centralino.
Chiamavano
tutti almeno una volta al giorno, Patricia, le
sue amiche, suo padre, la madre di Robert, le sorelle di Robert, ebbene
si
nelle ultime settimane si era un po’ pentita di riunire la
famiglia Pattinson,
visto che ora non facevano che interessarsi a lei,erano passati da
odiarla ad
essere ossessionati con lei e con sua figlia, insomma tutti erano
interessati a
lei, volevano sapere come stava se aveva qualche dolore particolare, se
stava
mangiando abbastanza, se aveva la nausea e questi erano i quesiti dei
comuni
mortali, quando a chiamare era suo padre le domande erano: hai prurito?
Hai
provato la pressione almeno ogni due giorni? Digerisci bene vero? E la
bambina
si muove sempre tanto vero? Ma perché mai con tutte le
specializzazioni proprio
ostetricia e ginecologia doveva scegliere, era troppo pesante per lei,
la
chiamava più di Robert, un attimo ma tutti la chiamavano
più di Robert visto
che non si faceva sentire praticamente mai durante la giornata.
Le
riprese si erano prolungate perché il regista non era
affatto soddisfatto e il punto era che non era soddisfatto di diverse
scene in
cui compariva Robert, il che l’aveva un po’ mandato
in crisi, credeva di non aver
centrato in pieno il personaggio ma su questo il regista
l’aveva assicurato è
che voleva rigirarle perché c’erano delle piccole
sfumature in più che sentiva
di aggiungere, e quindi Robert passava un sacco di tempo sul set, e
tornava
ogni sera sempre più tardi e stanco, spesso non si dicevano
quasi nulla perché
lui crollava addormentato, spesso lei aveva anche già cenato
da sola, insomma
quella situazione non le piaceva molto, certo erano colleghi e poteva
capirlo,
però egoisticamente non poteva non pensare che avrebbe
preferito averlo più
vicino e invece si era anche perso le ultime tre lezioni del corso
preparto e a
lei era toccato andarci da sola.
Era
forse stupido rimanerci male per averlo aspettato
tutto il giorno e sentirsi dire solo “buonanotte
amore”, oltretutto di recente
non riusciva a chiudere occhio, e in genere accadeva solo alle prime
luci
dell’alba, così quando riapriva gli occhi lui non
era già più al suo fianco.
“che
c’è Norah?”chiese Sarah stoppando il
film che
stavano guardando.
“puoi
mandarlo avanti, ho visto questo film già tre
volte”disse Norah sospirando, non l’aveva seguito
affatto aveva altri pensieri
per la testa per riuscire a seguire un film che conosceva
già a memoria.
“Ma
tu adori 500 days of
summer, ti piace un sacco Joseph Gordon Levitt, non hai forse detto che
è molto
simpatico?”chiese Sarah.
“non
lo adoro più, specie da
quando ho realizzato che i 500 giorni stanno per finire, dovrei cercare
l’autunno forse”disse Norah.
“che cosa ha combinato Pattinson?”chiese Sarah
“noi
siamo come loro due,
vedi lui non vuole vedere la realtà e si tiene su quegli
occhiali rosa che
perfino la sorella dodicenne gli critica, se solo se li fosse tolti
prima
avrebbe capito che loro due insieme non andavano da nessuna parte, lei
voleva
solo qualcuno con cui andare da Ikea”disse Norah
“uhm
ok Norah, farò finta di
averti capita”disse Sarah scuotendo la testa.
“mi
sono tolta gli occhiali
rosa e ho capito che va tutto da schifo, il mio ragazzo nemmeno mi
parla più, e
sono stufa, stufa di stare in questa casa da sola, non
mi interessa che nevica non succederà
niente, non sono caduta in 25 anni non cadrò certo
adesso” disse Norah esasperata.
“sei
tu che hai voluto
riappacificare tutti, per il bene di Robert e della bambina, ma dico
tuo padre
come rompiscatole non era sufficiente” disse Sarah
guardandola come tutte le
volte che diceva te l’avevo detto, si perché lei
le aveva detto che sarebbe
stata una pessima idea dare confidenza alla famiglia di Robert,
gliel’aveva
detto.
Forse
avrebbe dovuto darle retta,
o forse no in fondo la madre di Robert era stata carinissima le aveva
perfino
portato il corredo della culla di Robert, teneva tanto al figlio e non
riusciva
a capire come fosse stata in grado di voltargli le spalle nel momento
in cui
più avrebbe avuto bisogno di lei, ma quella ormai era una
storia vecchia.
“si
Sarah hai ragione ok?
Non avevo messo in conto tutto ciò, mi ero perfino
dimenticata di quanto fosse
pesante mio padre, me la farà venire lui qualche patologia
guarda”disse Norah
“Robert
dovrebbe fare da
cuscinetto”disse Sarah
“Robert?
Certo non sa fare
altro che dormire ultimamente”disse Norah
“dai
poveretto però, è dura
con quel regista, ne ho sentite di storie sul suo conto”disse
Sarah.
"mai
stare con un attore, chi me l'aveva
detto?"chiese Norah
"tuo
padre forse?"chiese Sarah
scettica
"no,
mio padre non sopporta soltanto lui,
ci sono Sienna"disse Norah
"beh
effettivamente definire Tom un
attore"disse Sarah perplessa
"no
è stato l'anno scorso quando aveva
rotto per l'ennesima volta con Jude Law e si preparava a distruggere
un'altra
famiglia"disse Norah
"con
Tom però insomma, l'ha messo in riga"disse Sarah
"come dice Rob, Tom single è insopportabile, mentre lui
è insopportabile
nel ruolo di sono un attore impegnato, così impegnato e
calato nella parte che
ho dimenticato di avere qualcuno che mi aspetta a casa, e non sto
parlando di
me lo preciso parlo di Cassie, insomma per me non è un
problema se non si fa
sentire, vivo lo stesso"disse Norah come se nulla fosse sotto lo
sguardo
sempre più scioccato di Sarah.
"cioè fammi capire Norah Barnett sei diventata una di quelle
ragazze che
vogliono che lui chiami durante la giornata tipo per raccontarle che
cosa ha
mangiato per pranzo?"chiese Sarah.
"non mi interessa che cosa fa durante la giornata ok? vorrei che si
interessasse a cosa fa sua figlia"disse Norah
"uhm certo e che cosa fa la piccola Cassie, visto che non è
ancora nata,
Norah sei diventata una di quelle ragazze mi dispiace, ma stai
diventando
appiccicosa"disse Sarah.
"se fossi appiccicosa lo chiamerei io"disse Norah alterandosi.
"sarà colpa di Cassie comunque, probabilmente è
lei a trasmetterti questa
voglia di sentire Rob"disse Sarah fingendosi seria per poi riderle in
faccia.
“ti
sbagli Sarah, io non
sono quel tipo di persona, riesco a stare benissimo senza di
lui”disse Norah
“non
giustificarti Norah, te
l’ho detto magari è Cassie”disse Sarah
“ti
manca papà?”chiese Norah
accarezzandosi la pancia.
“per
favore Cassie dì di si
o tua madre chi la sopporta più, sai
com’è non accetta di essere diventata un
po’ appiccicosa e che vorrebbe il tuo papà tutto
per sé invece di divederlo con
il mondo”disse Sarah avvicinandosi alla pancia di Norah e
parlando lentamente e
a voce bassa, come se non volesse farsi sentire da qualcuno.
“non
è assolutamente vero,
io non sono appiccicosa, vorrei soltanto che mi chiamasse magari una
volta al
giorno, o basterebbe che tornando a casa si ricordasse del fatto che la
sua
ragazza incinta vive con lui”disse Norah sospirando.
“non
ci credo dai, sarà
davvero stanchissimo quando rientra a casa e scommetto che trova
comunque
l’energia per tirarti su di morale”disse Sarah
facendole l’occhiolino.
“si
Sarah evita di fare
battutine con doppi sensi, perché da quel punto di vista il
mio morale è sotto
terra da tre settimane”disse Norah
“tre
settimane?”chise Sarah
scioccata.
“è
colpa mia”disse Norah
“lasciami
indovinare sei
venuta praticamente al solo sentirgli dire Norah con la sua voce
roca?”chiese
Sarah ridacchiando.
“certo,
è andata proprio
così, ma figuriamoci la bambina si muoveva troppo e lui beh
anche lui, ho detto
ahi perché la piccola mi ha tirato un calcio nelle
costole”disse Norah
“ed
è finita la magia, si un
classico”disse Sarah
“già
inutile dire che lui
non centrava niente”disse Norah
“fagli
spiegare dalla vostra
ostetrica che avere rapporti fa partire il travaglio, dico tre
settimane a
secco? Ti farà vedere le stelle”disse Sarah
“quelle
le vedo sempre
Sarah, sai è così che sono rimasta incinta,
può una persona pensare alle
precauzioni quando ha a che fare con lui?”disse Norah
“ti
ha trasformato in una
ninfomane, sono proprio orgogliosa del tuo cambiamento finalmente
abbiamo
qualcosa in comune “disse Sarah annuendo convinta.
“che
scema, comunque è la
gravidanza, e poi diciamo che gli ormoni e avere un uomo sexy che dorme
nel mio
letto in boxer è complicato da gestire, specialmente se ti
si addormenta
accanto prima che tu abbia il tempo di dire o fare nulla e ha scelto di
votarsi
alla castità”disse Norah
“povera
Norah con un uomo
sexy nel proprio letto, che complicazioni, sai credo che molte si
prenderebbero
volentieri le tue complicazioni”disse Sarah
“No,
credo che queste
complicazioni me le terrò volentieri, sai ne ho
già tante in genere devo tenere
la media del caos che alberga nella mia vita”disse Norah
facendole un mezzo
sorriso.
“lo
so che è una noia
mortale restare in casa tutto il giorno ma ormai è questione
di giorni, e poi
Robert è solo molto preso dal lavoro”disse Sarah
“lo
so , ma vorrei
capire che cosa gli passa per la testa,
se ha intenzione di tirarsi indietro, se ha capito che non ne vale la
pena,
magari ha capito che non è pronto per avere un figlio.
Vorrei soltanto
saperlo,e non continuare a tenermi questi occhiali rosa fingendo che
non stia
succedendo niente, perché è chiaro che qualcosa
non va”disse Norah.
“no,
secondo me non c’è
niente che non va è soltanto stanchissimo, non devi
preoccuparti di nulla e
anche se ti togli gli occhiali rosa credo tu possa stare
tranquilla”disse
Sarah.
“forse
hai ragione, forse è
soltanto stanco, è che è davvero strano il suo
comportamento”disse Norah.
“chiedigli
cosa c’è che non
va”disse Sarah
“secondo
te non l’ho fatto?
Mi ha risposto che andava tutto bene, vorrei chiedergli se vuole
tirarsi
indietro, ma la verità è che ho paura della sua
risposta”disse Norah
“lo
sai vero che tutto
questo è assurdo, ti adora Norah ed è pronto a
diventare padre”disse Sarah.
“e
tu come lo sai? Insomma è
vero è sempre stato molto presente, ma ora che tutto sta per
diventare più
reale e lui sembra sempre meno presente inizio a credere che voglia
tirarsi
indietro”disse Norah.
“come
lo so? Lo so e basta,
e tu dovresti fidarti di me perché come dicevi prima io ho
spesso ragione”disse
Sarah che certo non poteva spiegarle perché sapeva che si
sbagliava su quei
pensieri visto che sapeva anche perché il suo ragazzo era
sempre stanco lo
stesso motivo per cui suo marito e il resto dei ragazzi passavano tutte
le sere
della settimana con martelli chiodi e birra in quella che sarebbe
diventata la
loro casa ma di cui naturalmente Norah ancora non sapeva nulla.
“non
ho detto spesso ho
detto che in questo caso avevi ragione”disse Norah scuotendo
la testa.
“dio
ma è già così tardi?
Tesoro devo andare a riprendere Eleaonor dalla madre di Marcus e preparare la
cena”disse Sarah alzandosi dal
divano e infilandosi il cappotto velocemente.
“ma
Jeremy quando
torna?”chiese Norah sbuffando.
“il
nostro migliore amico è
ancora in Irlanda a conoscere i genitori della sua nuova ragazza,
chissà se
l’hanno conosciuto bene forse non lo rivedremo
più”disse Sarah.
“probabile”disse
Norah
alzandosi per salutare l’amica.
“cosa
ordini stasera
Barnett?”chiese Sarah dopo averle dato un abbraccio.
“cinese”disse
Norah con
entusiasmo.
“ma
Rob non
è stufo di mangiare cinese?”chiese Sarah
“qui
sono io la donna
incinta, e poi probabilmente avrò finito di cenare da un
sacco quando
tornerà”disse Norah provando a non mostrarsi
triste.
“finirà
presto dai ancora
qualche giorno di riprese avevi detto che finivano il 18
giusto?”chiese Sarah.
“si”disse
Norah
“scappo
Barnett e stai su
ok?”disse Sarah
“certo”disse
Norah aprendole
la porta e facendole un cenno di saluto mentre usciva di casa
lasciandola di
nuovo sola.
E
mentre faceva avanti e
indietro dal bagno per colpa della gravidanza e della tisana che aveva
bevuto
prima con Sarah ebbe un’idea.
Un’idea
che poteva
dimostrarsi la sua ancora di salvezza, in fondo il week end era vicino
e se
proprio doveva restare da sola, qualche giorno fuori città
era quello che
faceva al caso suo.
Prese
il suo portatile e
cercò un treno per la sua meta, sarebbe partita
l’indomani senza dire niente a
nessuno, così sarebbe stata certa di potersi godere un
po’ di pace e di
riuscire finalmente a respirare un’aria migliore senza che
nessuno le chiedesse
costantemente come stesse.
Dopo
qualche indecisione si
decise a prenotare un biglietto da King Cross per Southampton e poi
compose il
numero di una persona che non sentiva da molto tempo, la madre di sua
madre, la
nonna che aveva visto raramente nella sua infanzia, la nonna che odiava
e incolpava
suo padre per la morte della figlia nonché di sua madre.
Sua
nonna non era stata
molto presente durante la sua infanzia, ma le aveva sempre detto che la
porta
per lei era sempre aperta, e anzi negli ultimi 5-6 anni si faceva
sentire a
tutte le feste, tranne il giorno del suo compleanno, ma probabilmente
per loro
quello era un giorno alquanto doloroso.
Eppure
Norah non riusciva a
capire come potessero non realizzare quello che aveva sofferto suo
padre,
perdere l’amore della sua vita e ritrovarsi con una bambina
piccola da crescere
da solo.
Possibile
che non fossero
stati in grado di capire il suo dolore invece di allontanarlo dalla
famiglia,
insieme alla figlia che era anche figlia della loro figlia purtroppo
scomparsa
così prematuramente e in un momento che avrebbe dovuto
essere per lei di gioia.
Spesso
Norah si era chiesta
specialmente ora che stava per diventare madre anche lei, quanto sua
madre
realmente avesse potuto tenerla tra le sue braccia e vedere il miracolo
che era
stata in grado di compiere insieme all’uomo che amava.
“grazie
nonna ti farò sapere
poi quando arrivo”disse Norah chiudendo la chiamata e non
fece in tempo ad
appoggiare il cellulare sul comodino che vibrò avvertendola
dell’arrivo di un
messaggio, un messaggio da parte di Robert.
“scusa
amore ma dobbiamo
rigirare una scena, farò tardi, non aspettarmi alzata devi
riposare, ti amo
buonanotte”recitava il messaggio.
“fottiti”disse
Norah prese
di nuovo il telefono e avvertì sua nonna che sarebbe
arrivata in tarda serata.
Preparata
la valigia e preso
un taxi raggiunse la stazione di King Cross e con il treno delle 20
partì alla
volta di Southampton.
Non
si era premurata di
avvertire nessuno ne tanto meno di chiamare Robert, gli aveva lasciato
soltanto
un messaggio sul tavolo all’ingresso.
“Non
so se lo leggerai, probabilmente sarai troppo stanco per riuscire
anche solo a vedere il biglietto, però forse ti accorgerai
che non ci sono, non
ne sono sicura ma siccome con la pancia occupo parecchio spazio nel
letto
magari ti accorgerai che manca l’ippopotamo al tuo fianco.
Se
nel caso ti chiedessi dove sono beh ho deciso di partire per il week
end.
In
città tutti non fanno altro che togliermi aria e ho bisogno
di
starmene un po’ per conto mio e rilassarmi, non credo che
sentirai molto la mia
assenza, forse non te ne accorgerai ma ho pensato di fartelo sapere, a
lunedì.
Norah”
“beh
Rob credo tu abbia un
problema”disse Tom
“tu
dici?”chiese Robert
“sento
Sarah magari ha una
vaga idea di dove possa essere”disse Marcus prendendo il
cellulare.
“se
ne è andata, così senza
dirmi niente”disse Robert
“beh
ti ha lasciato un
biglietto”disse Tom
“che
cosa ho combinato,
crede che non me ne freghi niente di lei, e ha ragione sono giorni che
arrivo
in casa e crollo subito, non riesco quasi a darle la buonanotte che mi
addormento”disse Robert
“quando
vedrà questa casa
capirà, magari capisce già insomma fa il tuo
stesso lavoro lo sa a volte quanto
sia faticoso”disse Tom
“ho
saltato gli ultimi tre
incontri del corso preparto, e lei passa tutto il giorno ad annoiarsi
in casa
ed io non ho pensato minimamente che potesse sentirsi sola, non la
chiamo
nemmeno più tra una pausa e l’altra anche
perché non esistono pause per questo
film, sono devastato”disse Robert.
“capirà,
certo bisognerebbe
prima capire dov’è”disse Tom.
Già
solo salire su quel
treno fece sentire Norah leggera per un momento e quel buio fuori dal
finestrino diventò improvvisamente accogliente, in due ore
fu a casa di sua
nonna, ma quando scese dal treno con il suo borsone iniziò a
sentirsi un po’
strana sentiva le solite fitte al basso ventre però
sembravano diverse e fece
piuttosto fatica a raggiungere il taxi che l’avrebbe portata
a casa di sua
nonna.
Avrebbe
dovuto farsi una
bella dormita e tutto sarebbe passato, erano solo contrazioni
preparatorie
continuava a ripetersi ma quando scese dal taxi sentì
qualcosa di bagnato
scenderle lungo le gambe e quello poteva essere una sola cosa.
“cazzo”disse
Norah non
potendo credere ai suoi livelli di sfiga, non era possibile che le
stesse
succedendo una cosa simile.
Che dire nel prossimo capitolo vedremo un pò di più rob XD in questo vaneggiamenti vari di Norah, 500 days of summer è un gran film ve lo consiglio e beh finalmente sapremo qualcosa in più sulla madre di Norah, comunque per loro che sistemano la casa mi è venuto in mente da grey's anatomy, che dire poveri entrambi lui si fa il culo con il lavoro e tenta di sistemare una casa per andare a viverci con lei e lei che è praticamente rinchiusa in casa perchè tutti le sconsigliano di muoversi con quel tempo e oltretutto la tempestano di consigli.. decisamente poveri entrambi anche se Norah che adesso è a Southampton è un pò meno povera certo a parte il finale.
Scusate tantissimo se ci ho messo così tanto tempo, però sono piena di casini e ho iniziato due lavori intanto che non mi laureo ancora XD Spero il capitolo possa piacervi e spero mi facciate sapere la vostra di qualsiasi natura essa sia un abbraccio a tutte <3