Una cabina-armadio alquanto strana.

Salve a tutti !

Io sono Sara ma tutti mi chiamano Esse e ho 16 anni, vivo da sola con mia madre dato che mio padre è morto in un incidente quando io avevo sette anni.
Non ricordo assolutamente niente di ciò che è successo prima dei miei sette anni e, sinceramente, non mi è mai importato.
Sono un Otaku a tutti gli effetti, amo l’anime/manga di Naruto e adoro soprattutto Sasuke Uchiha .
In questo momento ho un bel problema: devo vestirmi da Mikoto Uchiha per il CominCon della mia città e per questo ho deciso di andare a pesca.
Si, avete capito proprio bene, ho deciso di andare a “pesca” di abiti utili per il mio cosplay nella cabina-armadio di mia madre.
E proprio per questo motivo che ora sono davanti alla porta della “famosa” cabina-armadio con la maschera e il boccaglio che uso per fare le immersioni.
Non avete idea di quanti vestiti abbia mia madre, quando avevo nove anni mi ci sono persa per un’ora intera: è stato orribile.
Ecco, adesso è ora di entrare nell’ oceano di abiti. Prendo un bel respiro e mi butto a pesce nell’armadio.
“Nuotando” nella miriade di gonne, pantaloni, vestiti da sera e chi ne ha più ne metta, non mi accorgo che ho raggiunto la fine della cabina-armadio.
-Auch ! Porco Jashin inculato dalla falce di Hidan ! –
Si sono molto fine, ne sono consapevole.
Mi metto seduta e alzo una mano per massaggiarmi il bernoccolo sulla testa, tutto questo con ancora la maschera e il boccaglio.
Alzo la testa per cercare di capire in quale parte dell’ armadio mi trovo, la prossima volta mi porto una mappa, quando scorgo una scatola abbastanza grande a qualche passo da me.
Che strano, non mi ero mai accorta di quella scatola.
Mi avvicino al misterioso oggetto e lo sfilo cautamente cercando di non far cadere la torre Eiffel che si erige sopra, cosa molto difficile, ma miracolosamente ci riesco senza far cadere le scarpe a spillo che sono appoggiate alla punta della torre di vestiti e finire infilzata.
Con questa scatola in mano mi dirigo verso l’uscita e dopo estenuanti minuti di ricerca intravedo uno spiraglio di luce che si fa sempre più grande .
Appena esco dalla cabina-armadio mi scrollo di dosso i vestiti chi mi sono rimasti attaccati e quando finalmente si leva anche la mutanda che si era attaccata alla maschera, vedo una figura poco più bassa di me che mi guarda così: O.O
-   Che cazzo stai facendo testa di culo d’anatra alla Sasuke!-
-   Emh… Ciao Cì-
Ecco, lei è la mia migliore amica dalla prima media, si chiama Caterina ma il nome è troppo faticoso da pronunciare per la sottoscritta e quindi la chiamiamo tutti Cì. Vi starete chiedendo
come lei sia potuta entrare in casa mia, bene io e lei abitiamo sullo stesso pianerottolo all’ultimo piano e abbiamo una le chiavi dell’altra. Lei vive con suo fratello maggiore, i suoi sono morti 
quando era piccola ma a lei non importa più di tanto.
Come avete notato non è proprio un esempio di finezza ma io le voglio bene lo stesso.
-Ecco, stavo cercando dei vestiti adatti nell’ armadio di mia madre per il cosplay e ho trovato questa scatola misteriosa.-
Mentre pronuncio quelle parole appoggio l’oggetto in questione sul letto matrimoniale di mia madre e ci salto sopra seguita a ruota da Cì.
-Figaaataaaa ! Apriamola !-
Faccio cenno di si con il capo e posiziono la misteriosa scatola difronte a me e Cì si mette alla mia sinistra.
-Bene… 1…2…3 !-
Apro la scatola e quello che vedo mi lascia di stucco: ci sono armi ninja, kunai, shuriken, rotoli e abiti ninja.
-Ma cosa cazzo ci fanno ste’ cose qui ?! Sono vere ! Non sono di plastica ! E poi io non ricordo di aver mai comprato cose del genere prima !-
Mentre parlo tolgo tutte le cose che ci sono nella scatola e le metto sul letto, mi fermo solo quando arrivo alla fine dello scatolone dove trovo una maglia nera.
Con lo sguardo cerco quello di Cì e lo trovo, ci guardiamo negli occhi e mi faccio coraggio. Che potrebbe mai succedere di male?
Le ultime fottute parole famose…
Mentre alzo la maglietta mi accorgo che sopra di essa c’è stampato un simbolo che io e Cì conosciamo molto, ma molto bene…
-E…Esse, v…vedi quello che vedo i…io o è s…solo la mia fantasia che vaga come al solito ?-
-N…no Cì, i tuoi due neuroni Tirk e JD funzionano ancora. Q…quello è il simbolo del clan Uchiha. –
E nella stanza piombò un silenzio di tomba … mi sento una poeta.
Ma adesso basta scherzare, questa cosa è decisamente strana.
Io non ho mai comprato una maglia con il simbolo del clan Uchiha, tra l’altro è il mio clan preferito in Naruto, quindi deve per forza averla comprata mia madre… Naahh, impossibile.
Lei non potrebbe mai comprare questa maglia, non sa nemmeno qual è il simbolo del clan Uchiha.
Mi desto dai miei pensieri quando sento il rumore della porta di casa che si chiude, segno che mia madre è tornata. Bene è il momento della verità. Lancio uno sguardo d’ intesa a Cì
e entrambe saltiamo giù dal letto fiondandoci davanti a mia madre con ancora la maglia in mano.
-  Ehi…ciao ragazze, che state facendo ? Che sono quelle facce ?-
La guardo negli occhi, sono alta quanto lei, quindi non mi è difficile. Prendo coraggio e alzo la maglia davanti agli ochhi di mia madre mettendo in bella vista il simbolo del mio clan preferito.
Mia madre a quella vista sbianca e spalanca gli occhi, ma perché?
-Mamma, che significa ?L’abbiamo trovata nella tua
cabina-armadio in uno scatolone insieme ad altri oggetti e armi ninja. E non dire che li hai comprati per farmi una sorpresa perché sono tutti veri e non ci crederei nemmeno se mi pagassero milioni di euro in contanti.-
Lei sospira e si incammina verso la camera da letto, la seguiamo e quando raggiungiamo la stanza ci sediamo tutte e tre sul letto.
E di nuovo nella stanza cala il silenzio, comincio a stufarmi, non ci sono per niente abituata.
-Allora, Sara tu e Caterina ormai avete  16 anni, siete abbastanza grandi da sapere la verità.-
Ok, quando mia madre ci chiama con i nostri veri nomi la situazione si fa seria.
-Quale verità ?-
Sobbalzo sentendo la voce di Cì, non ha parlato,stranamente, fino ad ora. In realtà mi ero completamente dimenticata di lei.
-Allora, in realtà noi tre non veniamo da questo mondo,-
Ma che… ?! Va bene, questa non me l’aspettavo.
-Mamma, di che diavolo stai parlando ?-
-Si, Luciana, non capisco.-
-Caterina, il mio vero nome non è Luciana, ma è Midori e noi facciamo parte dell’ universo di Naruto. E no, non vi sto prendendo per il culo.-
Okkeeeyyy, la faccia mia e di Cì in questo momento è pressoché questa : “ D: ”
-Mamma, n..non può essere vero…-
-Luc…Midori, chi siamo noi veramente ?-
Pubblicatelo in prima pagina ! Cì ha usato bene per la prima volta Tirk e JD !
Bando alle ciance, Cì ha ragione, chi siamo noi ?
Alla domanda stranamente intelligente di Cì mia madre chiude gli occhi e fa un profondo respiro.
-Ragazze fate i bagagli e seguitemi.-
Il tempo di dire “Dattebayo!” e io e Cì siamo davanti a mia madre con le valigie già fatte e urliamo all’unisono:
-PRONTE ! –
Vedo mia madre darsi una sonora manata in faccia, piego la testa di lato, non aveva detto lei di fare i bagagli ?
-Esimie teste di cazzo, non dicevo sul serio. Dove andremo c’è gia tutto ciò che ci serve.-
Giro lo sguardo verso Cì e alziamo le spalle all’unisono, abbiamo 16 anni ma ne dimostriamo molti di meno sotto alcuni aspetti.
-Va bene ragazze, è ora di andare.-
Mia madre si avvicina alla porta della cabina-armadio, la vedo fare dei sigilli, li riconosco anche se va veloce : tigre, cinghiale, scimmia, lepre, tigre.
Appena compie l’ultimo sigillo poggia la mano sinistra sulla porta della cabina-armadio che si apre di botto.
-Bene, Esse entra prima tu. Dopo entri tu Cì e io chiudo la fila.-
Cosa,cosa,cosa ?! Perché prima io ?!
-Non ci penso minimamente ! Per prima non entro !-
Guardo negli occhi mia madre, conosco quello sguardo. Sono gli occhi di chi non ammette repliche.
Rassegnata faccio un bel respiro ed entro, seguita da Cì e mia madre.
In quel posto si può stare in piedi tranquillamente, continuo a camminare fin quando non sento il suolo mancarmi sotto i piedi e precipito nel vuoto seguita sempre dalle altre due.
-AAAAAHHHHHH !!!!-
Io e Cì urliamo, mentre mia madre e tutta tranquilla in posizione verticale con le braccia incrociate, tutto questo mentre precipitiamo nel vuoto.
Fa tanto Narnia mischiato ad Alice nel paese delle meraviglie adesso che ci penso.
La nostra caduta e i miei pensieri fuori luogo vengono fermati dalla botta che prendiamo io e Cì cadendo come pere cotte a terra, mentre mia madre cade in piedi. Ma come cazzo fa !?
Mi alzo massaggiandomi il sedere e aiuto Cì ad alzarsi.
Aspetta un secondo… Da quando cate è ha i capelli così lunghi !
Ci guardiamo entrambe con questa espressione stampata in faccia : O.O
-E..Esse sei proprio tu ?-
-Io si, e..e tu Cì ?-
A questo punto interviene mia madre spingendoci davanti a uno specchio, mi sono appena accorta che siamo in una casa, precisamente all’ingresso.
Io e la mia migliore amica ci scrutiamo allo specchio.
Siamo davvero noi ?!
Cì è totalmente cambiata , come me d'altronde, ha i capelli castani con le punte rosse lunghi fino al sedere e un ciuffo ribelle in testa anche esso con la punta rossa. I suoi occhi sono color nocciola e, evento sensazionale, ha due tette grandi !
Adesso che lo noto anche i vestiti sono cambiati: indossa una maglia a maniche corte azzurra lunga fin sotto il sedere, un paio di leggings neri molto corti e dei guanti azzurri-acquamarina, con ai piedi dei sandali ninja.
Ok, sono sconcertata.
Ora guardo il mio riflesso, anche io sono cambiata parecchio:
ho gli occhi neri e i capelli dello stesso colore lunghi fino a sotto il sedere. Indosso anche io ho i leggings neri che però mi arrivano sopra il ginocchio e una maglia celeste chiaro con da sopra una maglia nera annodata sotto il seno con il simbolo del clan Uchiha sopra … Cheee ?! Il simbolo del clan Uchiha sopra ?!
-Esse, perché hai il simbolo del clan di Sasuke sulla tua maglia ?-
Esimia testa di minchia, che vuoi che ne sappia io ! Avrei voluto rispondere invece mi limitai a un semplice :
-Non ne ho la più pallida idea ,baka.-
-A questo rispondo io…-
Interviene come se niente fosse mia madre.
-… Sara, io mi chiamo Midori Uchiha e anche tuo padre era un Uchiha, di conseguenza lo sei anche tu.-
. . . Ok, respira Esse, respira…
-CHE CAZZO STAI DICENDO ! IO SONO UN UCHIHA ?!-
-Controlla il linguaggio signorina ! Comunque si, lo sei e hai anche sviluppato già lo Sharingan. Devi sapere che quando avevi sette anni io riuscì a scappare creando un varco che ci portò nel mondo in cui abbiamo vissuto fin ora.-
Ok, questo è strano…
-Scappare ? Scappare da chi ?-
-Da chi sterminò il nostro clan , Itachi Uchiha.-
. . . PORCO TOBI INCULATO DA UNA BOMBA DI DEIDARA !
-Ma cosa ? Quindi, papà è stato ucciso anche lui da Itachi e noi siamo riuscite a scappare ?-
-Si proprio così, ma tanto voi sapete perché Itachi ha fatto quel gesto e quindi non lo odiate, giusto ?-
Sbaglio o mia madre sembrava speranzosa ?!
-Ok, io ho capito tutto e non so come hanno fatto Tirk e JD ha rimanere intatti dopo che li ho usati tanto, ma se voi siete Uchiha io chi sono ?-
Domanda più che lecita, per quanto io sia rimasta shockata voglio sapere anche la storia della mia Cì.
-Caterina, tu invece sei stata mandata dai tuoi genitori nel modo dove eravamo prima e sei finita a casa dei tuoi genitori adottivi e tuo fratello sa tutto, gli ho raccontato tutto io.-
OOkkkey… questo non me lo sarei mai aspettato.
-Ma allora chi sono i miei veri genitori ?-
-I tuoi genitori sono morti 16 anni fa, quando ti hanno “teletrasportato” salvandoti la vita e si chiamavano Minato Namikaze e Kushina Uzumaki. Caterina tu sei la sorella gemella di Naruto, Caterina Uzumaki.-
Oh…My…Jashin… Caterina Uzumaki ?! Sorella gemella di Naruto Uzumaki ?!
OK ora le ho sentite tutte, posso morire in pace.
Però sono preoccupata per Cì, giro lo sguardo nella usa direzione e la vedo: è shockata. Mi  avvicino a lei e l’ abbraccio per confortarla e  poi serve anche a me, anche io sono spiazzata.
-Ehi… Cì, tutto a posto ?-
-Mmm… si Esse, tutto ok !-
E alza il pollice all’insù, mi ricorda proprio Naruto ora che ci faccio caso.
Aspetate un secondo, se io sono un’ Uchiha, devo vivere per forza …
MI stacco da Caterina e corro verso la porta , la spalanco e un grande sorriso si apre sul mio volto. Cì mi raggiunge subito dopo.
-Oh Santissimo Jashin ! È il quartiere Uchiha !-
Esclamiamo contemporaneamente io e la mia migliore amica.
Non ci posso credere ! Non resisto, devo vederlo tutto! E devo vedere anche Konoha !
Prendo Cì per mano e comincio a correre scoprendo una velocità e un’ agilità che non sapevamo di avere.
Sentiamo mia madre che ci urla di fermarci ma noi non ci pensiamo minimamente. Vogliamo visitarlo tutto, ogni singolo posto. E così facciamo, giriamo tutto il quartiere fino ad arrivare davanti a una casa che conosciamo molto bene.
Ci fermiamo di botto appena vediamo che stà uscendo da quella casa… Uchiha Sasuke.
-Esse, quello è …-
-Si Cì, è proprio lui.-
Non so perché ma le mie gambe camminano da sole verso quel bellissimo ragazzo che ho sempre visto solo nell’ Anime.
Lui mi guarda ma rimane fermo e serio come sempre , io continuo a camminare, non riesco a fermarmi.
Appena arrivo a pochi metri da lui mi blocco, così di punto in bianco. Senza che io decida nulla.
Avverto un dolore lancinante alla testa, mi porto le mani alle tempie e cado in ginocchio stringendo i denti dal dolore.
-SARAAA !!-
È l’unica cosa che sento è la voce della mia migliore amica che mi chiama e poi più nulla, tutto buio.
Il dolore scompare ma non riesco a vedere niente, sono circondata dal buio.
Poi all’improvviso mi ritrovo in un prato, ci sono due bambini e uno più grande di loro che giocano. Aspetta, li riconosco !
Uno è Sasuke da piccolo e l’altro è Itachi !
L’altra non la riconosco, non so chi sia.
A destarmi dai miei pensieri ci pensano le urla di qui bambini.
-Ehi ! Sasuke! Non correre così veloce ! Non ce la faccio !-
-Dai su, prendimi ! Sei lenta ! Sono più veloce io ! HAhhahha!-
La bambina comincia a correre più veloce ma non vede una radice che spunta dal terreno e cade. Itachi si avvicina a lei e l’aiuta ad alzarsi.
-Ti sei fatta male ?-
-No, grazie Itachi. E tu smettila di ridere !-
Dall’altra parte del prato Sasuke ride a crepa pelle. È strano vederlo così.
-HAHAHAHAHAH! MA SEI TROPPO BUFFA ESSE !!-
Co… Cosa ?! Esse ?!
E di nuovo ripiombo nel buio più totale .
Poi piano piano tutto ritorna come prima.
Sono ancora stesa a terra, così mi alzo sotto gli sguardi allibiti e preoccupati di Cì e mia madre.
Appena mi rimetto in piedi fermo con una mano Cì che sta per saltarmi addosso.
-Ehi! Perché mi fermi ?!-
-Aspetta Cì, prima devo fare una cosa. Adesso ricordo alcune cose.-
Con passo deciso mi avviò verso Sasuke che non si è mosso di un millimetro, sai che novità.
Appena gli sono difronte cci guardiamo negliocchi.
-Perché non mi hai aiutata ad alzarmi ?-
-Era troppo faticoso. E poi era troppo divertente vederti cadere.-
Continuiamo a guardarci negli occhi.
-Tsk! Bastardo…-
E appena vedo un’ obra di sorriso sul suo volto sono sicura di una cosa:
Sono di nuovo a casa.

Angolo Autrice