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Autore: Aven90    29/10/2012    3 recensioni
Seconda minilong della serie Fred/Asteria! Questa volta il nostro occhio indagatore si soffermerà sui turbolenti avvenimenti del quarto libro, con tutto quello che ne è conseguito! Quali saranno le reazioni di asteria a una anno di distanza? E Fred, è un po' cresciuto? Harry sarà meno invadente? Lo saprete leggendo!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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“Il Ballo del Ceppo è un’antica tradizione del Torneo Tremaghi, che è stato pensato proprio per la Cooperazione Magica Internazionale, se avete almeno quattordici anni. Si danza, proprio così, Jordan: e dovrai scegliere una damigella, meglio se di un’altra scuola”

Così la McGranitt, che usava sempre lo stesso tono, che fosse per spiegare un incantesimo oppure come corteggiare.

Il fatto era che Lee non poteva invitare Angelina, per quel motivo era entrato nel panico.

Invece Fred non lo era affatto “George, naturalmente io inviterò Asteria. Poveretta, senza di me non potrà andare al ballo!”

George guardò il suo speculare “Naturalmente, Fred: senti, quando la finirai con questa storia maledetta e mi darai retta nell’affare Bagman?”

Fred scrollò le spalle “Non appena mi sarò messo con Asteria, la spremerò come un limone finché non avremo riottenuto i nostri soldi!”

“Ma in quel caso non si tratterà di un prestito?” obiettò George.

“No, perché farà parte della nostra famiglia!” il piano di Fred era semplice e geniale: perlomeno, aveva una scusa col fratello per frequentare Asteria, ma era appunto solo una scusa: i sentimenti che si scatenavano non appena sentiva anche solo il suo profumo erano indescrivibili. (Indescrivibili non perché non mi vengano le parole, ma perché altrimenti dovrei mettere il quadratino rosso prima del titolo, e non mi va). Sfortunatamente, anche Millicent Bulstrode utilizzava lo stesso profumo, quindi non era stata una buona idea quel giorno abbracciare la prima ragazza che capitava ad occhi chiusi, perché poi si ritrovò col naso gonfio.

Come quella volta.

Fred si auto convinse di saper riconoscere Asteria ad occhi chiusi, così volle scommettere con George e Lee.

George socchiuse gli occhi indagatore: lui era l’unico membro dei Weasley che subiva gli effetti negativi di questa sbandata di Fred, e soffriva, e non ne parlava mai.

Fred disse “Scommettiamo che porterò al ballo Asteria, riconoscendola fra quella fiumana di studenti del secondo anno solo con l’odore?”

Lee, che stava cercando spunti per invitare Angelina senza parlarle, accettò, così anche George.

Così il ragazzo, ad occhi chiusi, batté sulla spalla di una e chiese “Vuoi tu venire al ballo con me?”

Millicent (Word cerca di fare lo spiritoso sostituendo Millicent con millecento, ma fra poco avrà un pugno sul naso anche lui) Bulstrode, la quale purtroppo per lei era bassina tanto da essere considerata ancora del secondo anno, si girò e in preda alla furia diede un pugno sul naso al Grifondoro, esaudendo i desideri di molti Serpeverde.

George commentò “Ben ti sta, fratello”

Lee osservò “Angelina mi colpisce altrettanto forte, ma non nel naso”

Così decise di invitare la ragazza dei suoi sogni in maniera più consona a una persona normale, quantomeno.

Al primo tentativo, Fred era baldanzoso, vedendo Asteria sempre da sola.

George, che era dietro di lui in qualità di suo angelo custode, osservò “Ma perché Asteria non ha nessun amico? Tutte le volte che l’ho vista è sempre stata o con sua sorella o col figlio di Lucius Malfoy. Non ha altri al mondo?”

“Che c’entra” puntualizzò Fred “È perché vuole darmi una possibilità di portarla al ballo. Sai, noi siamo telepatici”

George scosse la testa incredulo “Il tuo naso e il pugno della Bulstrode sono telepatici”

Fred lo ignorò e, tagliando la strada alla Greengrass, esordì “Ciao Asteria”

Asteria salutò cauta “Ciao.”. Quando erano in privato era un conto, ma in pubblico la differenza sociale fra i due era ancora evidente, come era evidente la spilla Potter fa schifo appesa sul suo petto.

Era stato Draco a donargliela, dicendo “Se mi ami, devi metterla”. Categorico.

Fred avrebbe dovuto e voluto continuare la conversazione, ma un groppone nella gola gli salì non invitato, così rimase dieci minuti buoni a fissarla senza dire nulla.

Asteria alla fine chiese “Volevi dirmi qualcosa?”

Fred stava per parlare, ma Daphne trovò la sorella scomparsa e la portò con sé dicendo “Mi dispiace, Weasley, ma mia sorella non è commestibile”

“Non mi stava mica mangiando!” protestò Asteria.

“E tu che ne sai? Questi traditori del loro sangue possono tutto!” osservò Daphne, ancora ferma a quel pregiudizio.

Secondo tentativo.

Fred si appartò in bagno, appena fuori la porta, per poterla cogliere assolutamente da sola.

“Stavolta ce la farò, George: Daphne in questo momento è a lezione”

George scosse la testa “Come se fosse Daphne il problema”

Asteria uscì dal bagno diretta alla sua lezione, ma Fred la bloccò per un braccio “Ehi,. Asteria”

Quest’ultima si girò di scatto e chiese “Ebbene? Devi dirmi qualcosa?”

Fred sorrise in maniera stupida.

“Allora?” incalzò la ragazza, inquietata da quel sorriso.

Fred, se possibile, allargò ancora di più il suo sorriso stupido e rafforzò la presa sul braccio della ragazzina.

“Weasley, mi stai facendo male. Ma che hai contro di me?”

Fred sgranò gli occhi “Che ho? Con te? Ehm…”

George, impietositosi, lo prese e lo portò in Sala Comune.

In Sala, Ron stava dicendo ad Hermione “Hermione, tu sei una ragazza”

Quella rispose “Però, che fulmine”

E allora i gemelli capirono che non erano i soli fra i Grifondoro che avevano difficoltà con il sesso femmineo.

Così Fred sollecitò il fratello minore “Meglio che vi sbrigate, o le migliori saranno tutte occupate”

Ron chiese provocatorio “Perché, tu con chi ci vai?”

Fred rispose tranquillo “Con Asteria”

George da dietro faceva no con la testa.

Ron sogghignò “E lei lo sa? Ti rendi conto che ha dodici anni, vero?”

Fred scrollò le spalle “Beh, allora ci vado con Angelina per confondere le acque”

E così fu, con somma gioia di Lee Jordan, il quale si tolse un peso grosso come un macigno.

Solo che successivamente fu visto con una spada in mano, affermando che si trattava di un regalo di Natale per Fred.

Harry soggiunse “… Perché le donne stanno complottando per uccidermi? Avranno messo loro il mio nome nel Calice?”

Fred si svegliò “Che cavolo dici, Harry?”

Harry spiegò di come aveva abbordato Cho Chang.

Il ragazzo con la cicatrice si lasciò andare nei ricordi:

“Cho! Ehi, Cho!” l’aveva chiamata.

Cho si girò guardandolo con aria sognante.

“Sì? Che c’è, Harry?”

Harry esitò, ma poi disse “jkògbvòihclsv”

Cho lo guardò male.

Harry ritentò “Vuoi venire al ballo con me?”

Cho lo respinse “Mi dispiace, ma ci vado già con un altro. Se tu la smettessi di farti le pippe su di me e su come gli altri vogliano ucciderti e sprecassi il tuo tempo corteggiando le varie figliuole di Hogwarts, forse avresti avuto una possibilità”

Harry s’incupì “Cosa vuoi dire? Che hai messo tu il mio nome nel Calice?”

Cho rispose “No, non le faccio io queste cose”

Harry sospettò “E allora con chi vai al ballo?”

Cho s’illuminò “Con Cedric Diggory… il suo viso e le sue mani si illuminano alla luce del sole, lo sapevi? Cioè, è troppo un figo! È bello e dannato, il genere di ragazzo che tutte noi vogliamo avere!”

Harry capì molte cose “Beh, certo. Io invece sono tutto chiacchiere ed Expelliarmus, lo ammetto. Però dovresti sapere che Cedric non ha abbastanza cervello da riempirci un portauovo!”

Fred interruppe quel flashback “Com’è che Asteria non mi dice mai queste cose?”

Harry non seppe rispondere “Beh, forse perché non hai mai voluto uccidermi”

 

Fine Capitolo! Il Ballo del Ceppo è stato così confusionario che nessuno ha invitato chi voleva davvero: questo perché la Cooperazione Magica Internazionale ha lasciato Percy a dirigere! E succedono queste cose! Beh, ma non doivaghiamo, e lasciatemi una critica pesante!

   
 
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