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Autore: Tamar10    29/10/2012    2 recensioni
Axel viene incaricato da Xemnas di indagare su presunti traditori presenti nell'Organizzazione XIII.
Mentre ammira il tramonto incontra una strana ragazza.
Cosa accadrà? Riuscirà il buon Axel ad adempiere alla sua missione?
La fiction è ambientata in un periodo non ben precisato prima dell'entrata di Roxas nell'Organizzazione.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axel, Nuovo personaggio, Organizzazione XIII
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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-NO!- ripetè per la millesima volta Axel. -Oggi non è il mio compleanno!-

Si trovava seduto suo malgrado su una sedia mezza marcia al centro di un vecchio giardino pieno di erbacce. Il tavolo a cui era seduto era pieno di teiere e piattini mezzi rotti, sparsi disordinatamente lungo tutta la tavola.

-Ah no?! Ah no?! Ah no?! Ne sei sicuro?...Sicurissimo?....Al centocinquanta per cento?- chiese un agitatissimo vecchietto coi capelli bianchi quasi totalmente nascosti da un grande cilindro rattoppato.

Axel stava per rispondergli male, quando un piattino in ceramica gli passò a due centimetri dall'orecchio e andò a schiantarsi contro la parete dietro di lui spezzandosi in mille pezzi.

La Lepre Marzolina seduta dall'altra parte del tavolo rise soddisfatta.

-Ti ho mancato! Ahahahah...Man-cato!-

-Che spasso! Ahahahah! È il miglior non-compleanno di sempre!- esclamò il Cappellaio Matto. -Vuoi un altro po' di tè?-

-No! Voglio solo sapere dov'è la Regina di Cuori.- rispose Axel.

-Non vuole il tè! Male, male, male!- gridò la Lepre.

-Dov'è la Regina?-

-Male, male, male...- continuava la Lepre.

-La Regina è cattiva!- rispose il Cappellaio Matto.

Axel chiamò a raccolta tutta la sua pazienza.

-Ok, ok. Ma dov'è la Regina? DOVE?-

-Al Castello di Cuori naturalmente!-

Il Rosso si mosse a disagio sulla sua sedia barcollante, a quei due mancavano parecchie rotelle! Ma doveva stare al gioco se voleva ottenere qualche informazione.

-Si, certo. E potrei sapere dove si trova il castello?- chiese gentilmente.

-Il castello è dove c'è la regina!-

Impossibile abbassarsi a quei livelli di stupidità. Axel si alzò di scatto facendo cadere numerose teiere.

-Voi siete tutti stupidi! Io me ne vado.-

La testa viola di un gatto gli comparve davanti all'improvviso, la cosa strana era che galleggiava sospesa a mezz'aria come un palloncino.

-AHHHH!- gridò Axel spaventato.

-Non gridarmi nelle orecchie.- disse la testa.

-Ma tu non hai orecchie...- osservò il Nessuno.

Il gatto fece girare un paio di volte la sua testa su se stessa, forse per riuscire a vedersi le orecchie.

Poi ebbe un'illuminazione e fece comparire le orecchie e tutto il resto del corpo con un sonoro POP!

-Dov'eravamo rimasti?- chiese il gatto viola con un sorriso a 86 denti.

-Ehm...mi hai quasi fatto prendere un infarto comparendomi davanti all'improvviso ed hai un sorriso abbastanza inquietante.-

-Il tè?- chiese speranzosa la Lepre Marzolina.

-Sì, grazie.- rispose il gatto. -Così intanto potremmo finire il discorso sul Castello di Cuori.-

Axel avrebbe volentieri dato fuoco all'intera baracca, ma sembrava che quello strambo gatto sapesse qualcosa in più sulla Regina ed il suo castello, quindi trattenne le sue manie piromani.

-Allora, carissimo gatto viola, sai dov'è il castello della Regina?- chiese.

-Io sono lo Stregatto e so tutto di tutti qua nel Paese delle Meraviglie.- disse quello facendogli l'occhiolino. La Lepre continuava a saltellare felice sul tavolo spaccando tazzine e piattini come se niente fosse.

Fu allora che comparvero gli Heartless.

Erano almeno mezza dozzina e avanzavano a gran velocità.

Il Cappellaio Matto e la Lepre continuarono a sorseggiare tè e a dire cavolate come se niente fosse.

Axel fece immediatamente comparire i suoi chackam fiammegianti e li roteò minacciosi verso i suoi avversari.

-Mi stavo giusto annoiando.- esclamò beffardo. -Dei microbi come voi potrebbero essere un passatempo divertente.-

Uccise il primo Heartless con un solo colpo, poi girandosi parò l'attacco di un nemico che si era avvicinato alle spalle.

Rotolò di fianco per schivare un altro attacco.

Anche se aveva fatto lo sbruffone doveva ammettere che erano veramente tanti.

Doveva combattere più seriamente.

Delle fiamme si sprigionarono dal suo corpo e ferirono gli Heartless che scomparvero.

Axel non ebbe neanche il tempo di tirare un sospiro di solievo che altri Heartless più forti spuntarono dal terreno.

La testa dello Stregatto gli comparve vicino.

-Sembra che qualcuno qui sia nei guai.- disse con quel suo sorriso odioso.

Axel non badò alle provocazioni e si lanciò all'attacco.

L'Heartless schivò il colpo e contrattaccò.

Axel si spostò in tempo e l'artiglio dell'Heartless gli sfiorò soltanto la guancia.

Cercò di restare calmo, se la sarebbe cavata anche questa volta doveva solo trovare un modo.

Per un'attimo pensò di darsela a gambe, ma gli Heartless occupavano anche le uscite.

-Sicuro di non aver bisogno d'aiuto?- chiese lo Stregatto.

-Che aiuto potrebbe darmi un gatto viola?-

-Mmmmh...vuoi un biscotto?-

Perfetto! Si era rincitrullito anche lui!

Molto utile mangiare un biscotto, sicuramente gli Heartless si sarebbero spaventati davanti alla sua ferocia e sarebbero scappati.

Axel rabbrividì, forse questa era davvero la sua fine.

Ma cos'era quello strano sentimento che gli bloccava le gambe? Paura, come si fa ad avere paura di morire quando in realtà non si è mai veramente vissuti?

Davvero era affezionato alla sua misera esistenza?

-Suvvia, prendi il biscotto!- lo esortò il gatto volante.

Il Nessuno lo fissò dubbioso.

Se era avvelanato al massimo avrebbe avuto una morte più rapida.

Ormai disperato prese il biscotto e lo ingoiò in un solo boccone.

Immediatamente iniziò a crescere.

Vide la tavola rimpicciolirsi sempre di più.

Superò la casetta del Cappellaio Matto, poi gli alberi intorno, fino a diventare alto qualche decina di metri.

In effetti gli Heartless si spaventarono e fuggirono nel bosco.

Axel si guardò le mani stupefatto.

Avrebbe potuto sradicare facilmente un albero.

Lo Stregatto si materializzò all'altezza dei suoi occhi.

-Cosa ti avevo detto?!-

-Beh si grazie tante...- boffonchiò il numero VIII.

-Adesso puoi anche vedere il Castello di Cuori.-

Axel scrutò il paesaggio.

Guardando a est si notava subito un grande castello in marmo rosa che si innalzava fra gli alberi del bosco.

-Finalmente.- disse con un sorriso.

Poi si rese conto del problema: non poteva certo andare dalla regina così alto.

Non sarebbe neanche entrato nel castello!

-Ehm, come faccio diventare normale?-

-Sai conosco dei bravi chirughi estetici, fanno miracoli!-

Axel cercò di agguantarlo ma il gatto si dissolse nel nulla.

Il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina stavano ancora bevendo tè e lanciandosi biscotti, chiedere aiuto a loro due era impensabile.

Il Nessuno sospirò. Aveva una missione da compiere e per riuscirci avrebbe dovuto trovare la regina.

Così decise di addentrarsi nel bosco, sperando di poter risolvere i suoi problemi.

Non sapeva ancora in quali guai sarebbe finito.

Autrice:
Prima di tutto mi scuso per la mia lentezza. In questo periodo ho molte cose da fare (scuola,calcio,amici, cazzeggio) e poca voglia.
Passando al capitolo, ci ho messo una vita a scriverlo. Non mi soddisfava mai e mi mancava l'ispirazione.
Spero sia venuto bene lo stesso.  Con il prossimo capitolo conto di concludere il Paese delle Meraviglie (almeno per adesso)
Ringrazio tutti quelli che leggono la mia storia e soprattutto quelli che la recensiscono.
Le vostre recensioni sono sempre interessanti e apprezzo i consigli che mi date.
Quindi grazie a Kalea95, Kain Highwind e MaxJovanotti.
Al prossimo capitolo ^^

 

  
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