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Autore: Vampiresroads    29/10/2012    2 recensioni
Quel vuoto ti sta bruciando lo stomaco?
"Non preoccuparti, è una tempesta, ma arriverà l'arcobaleno."
Ne sei così sicuro?
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sei davvero sicuro che dopo il diluvio ci sia l’arcobaleno?

Ti assicuro di no: è un ragionamento che facevo prima, possibile che qualcuno non ci abbia ancora pensato?
Voglio dire, riflettete un attimo: insistete tanto nel consolare gli amici con un bel “dai che dopo la tempesta torna un arcobaleno meraviglioso.” Ne siete tanto sicuri?
Oh no, mi dispiace deludervi, non è così che funziona.
L’arcobaleno viene solo se c’è uno spicchio di sole, quello spicchio di sole che riesce a tenerti su, che prova a sostenerti, che spezza le nuvole, per quanto siano grandi e nere. Che le disintegra, le uccide, le trafigge.
Quel raggio di sole riesce sempre a prevalere, così dopo lo scroscio di pioggia più assoluto, riesci a vedere quell’insieme di colori spettacolare che ti dà quel senso di soddisfazione e lacrime.
Credo non ci sia niente di più stratosferico.
Il problema è che quel raggio ci deve essere, e lo devi rendere più forte che puoi.
Più forte di tutte quelle nuvole, lo devi tenere lontano, devi spingerle via, prendere tutta la tua forza ed attaccare, ma è tremendamente difficile.
Poi c’è la seconda via, quella su cui ti appoggi quando tutto appare perso. Cercare sempre di ricordarsi che non è ancora finita.
Perché anche quando l’arcobaleno non arriva e il cielo resta nero, puoi provare a scavalcare il cielo e sormontare le nuvole e l’angoscia, per quanto possa sembrare difficile.
Tutto questo mette ansia e paura, come il fatto che sono praticamente sicura che morirò di domenica.
Le domeniche sono giornate orrende. Di domenica è tutto più buio e spento.
Le domeniche sono i giorni che mi mettono più nostalgia, che mi fanno sentire a disagio.
Remembering Sunday, she falls to her knees.

Cadrò. Nel vuoto. Sprofonderò. E sarà domenica. Probabilmente una domenica afosa, una domenica pesante. Una domenica insopportabile, in cui la gente sarà più preoccupata per il caldo che per la mia scomparsa.

Ci sono persone più fortunate, forse, di me, perché sono talmente sormontate dalla pioggia che non ci fanno nemmeno più caso, che bruciano le giornate di sole a chi mantiene ancora un po’ di speranza, un po’ di immaginazione.
Per loro io non sono altro che un’ adolescente noiosa, ripetitiva, che vuole fare l’alternativa del cazzo.
Sto parlando da sola, è vero, sto ragionando con me stessa, ma almeno io ci provo… a ragionare.
Ora sembra tanto andare di moda vivere l'oggi perché "carpe diem"
Sì, carpe diem. Penso che nessuno abbia mai colto davvero il significato di questo proverbio, o almeno non come l’ho sempre interpretato io.

Cogli l'attimo non significa vivi alla cazzo e come va, va! Significa non sprecare le opportunità che ricevi, significa pensare a ciò che hai imparato e applicare ciò che hai concretamente ora per renderlo migliore.
Peccato, non ne abbiamo voglia, così come non abbiamo voglia di ascoltare.
Perché appena vediamo un discorso lungo cambiamo pagina, o comunque lo ignoriamo.
La maggior parte delle persone odia le canzoni lente, perché le note calme e attente ti costringono ad ascoltare le parole, e questo ti obbliga a fare un esame di coscienza.

E tu hai paura di affrontare la tua coscienza,
per quanto tu possa negarlo, hai paura.

Sembra che  non ci sia più una percezione reale del mondo. Tanto moriamo tutti, quindi che ti frega?
Okay, sì, crepiamo, è vero, ma cazzo, hai tanto tempo, pensa a costruire qualcosa. C’è così tanto da fare, così tanto da sognare. Tutto questo ignorare tutte le piccole cose mi mette una tristezza assurda, credo che dovrò impararci a convivere.
Anche se, dopotutto, ognuno di noi ha qualcosa in sé stesso che potrebbe sviluppare, far arrivare a modelli diversi, migliori.
Sballarti ti fa felice? Buon per te, ma alla fine è come la "felicità" che hai la prima volta che sali su una moto o un motorino.
E' una bella sensazione, ma quanto dura?

Invece, la sensazione di voler davvero bene a una persona e guardarla negli occhi, sapere che sta bene anche perché tu l'hai aiutata dopo che lei ha aiutato te, la sensazione di soddisfazione che ti prende, vuoi mettere? Quella è una sensazione che manca a tutti.
La sensazione di piacere, ma quel piacere che non si riesce a descrivere.
La soddisfazione di un amico che neanche ti fa parlare, ti capisce al volo, semplicemente.
La sensazione di piacere non solo in senso di attrazione, ma in senso di persona.
Sono queste le piccole cose che rendono la vita speciale
E’ indescrivibile quel punto in cui diventi davvero indispensabile per la vita di qualcuno, perché sai che c'è un'amicizia che ti prende da dentro e ti lega ad una persona magari a ore e ore di distanza,  di solito senza un vero motivo, forse proprio perché le amicizie a distanza sono le più belle.
Non lo sai, ma tu non riesci a farne a meno.
Non riesci a evitare di pensare che alla fine fra un ridere qua e uno là, è tutto concentrato a mantenere tutto questo vivo, ma non è così facile, è un brivido inesistente quanto attraente, al quale correremo dietro per tutta la vita.
Accade troppo spesso che arrivi quel punto in cui non può andare tutto bene, arriva qualcosa che fa crollare tutti i castelli, quel punto in cui le tue ambizioni non sembrano altro che polvere e fatica sprecata, perché non hai più qualcosa in cui credere.
Perché le nuvole sovrastano l’ultimo raggio di sole e non vedi più la possibilità che possa tornare, che quell’ arcobaleno che tanto aspettavi arrivi davvero.

Sembra tutto inutile, è un’angoscia persistente,  ma ricorda che alla fine non è così, perché è questo che ti fa crescere, che ti fa ricordare l'errore e ti permette di ricostruire un castello fatto meglio, che possa durare di più.
Magari non sarà perfetto o nemmeno simile a quello precedente, ma alla fine la vita è fatta di tentativi, o sbaglio?
Ed è quello che ti spinge ad andare avanti:

L'attesa.

Se non aspetti niente, cosa ti tirerà fuori dall'ultima delusione?
Quando sei solo non c’è nessuno su cui puoi appoggiarti.
Avere un qualcosa per cui aspettare, un accostamento di ricordi o esperienze in cui scavare, gli occhi di qualcuno in cui affogare,
questa è la vita.

Ed io,
 io continuo a sprofondare.
 
 



Ci vediamo alla fine del burrone.

  
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