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Autore: fearless13k    29/10/2012    5 recensioni
Un crossover fra Taylor Swift e Liam Payne. Come sarebbe stato se fossero cresciuti insieme, coetanei e nella stessa città, Nashville. Una storia di amore, amicizia e musica.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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I’d Lie
 

Devo premettere che questo capitolo vede come protagonisti Abbie e Harry.Quindi considerate che la parte normale è dal punto di vista di Abs e la parte in corsivo (?) è dal punto di vista di Harry. Taylor c'è solo in minima parte, mi dispiace, Liam c'è ancora meno, ma non vi preoccupate torneranno alla riscossa nei prossimi capitoli :) Ah, poi ho cambiato le strofe della canzone quando parlano di Abbie, lasciare "he" al posto di "she" mi sembrava un po' scortese... So che avevo detto che avrei postato più tardi, ma eccomi qui in ogni caso! :) Dai, ora leggete questo capitolo chilometrico e fatemi sapere cosa ne pensate!!!! a presto!
 

I don't think that passenger seat
Has ever looked this good to me
He tells me about his night
And I count the colors in his eyes

 
Come avrò fatto a farmi ingannare anche questa volta? Io non ho idea di come faccia Taylor a incastrarmi in queste situazioni sgradevoli. È venerdì sera e io sono in centro, con Tay mentre proviamo degli stupidissimi abiti da sera.
- Non mi piace vestirmi elegante, Tay! Lo sai!- esclamo, mentre cerco di capire dove dovrei mettere questa striscia di tulle. Mi guardo scocciata nello specchio del camerino e mi faccio una linguaccia.
- Abbie, esci, dai, ti aiuto io- mi incoraggia Taylor, che al  contrario muore per i vestiti da sera, se potesse andrebbe sempre in giro vestita come una principessina. Tiro la tenda e con la faccia più arrabbiata che possiedo esco incespicando sui tacchi.
- Abbie, ma sei splendida!- esclama la mia migliore amica che non si è levata l’abito che ha scelto da quando lo ha indossato, un’ora e mezzo fa.
- Senti, Tay, non prendiamoci in giro, io non sono fatta per indossare abiti da principessa, non mi piacciono, non mi piaccio io quando li indosso. . . insomma, per me potrei andare al ballo anche con un sacco di iuta!- le dico bisbetica. L’idea di andare a questo stupido ballo di Natale mi da sui nervi, anche perché è tutta colpa di quella sognatrice di Taylor se Harry si è convinto che ci andremo insieme. In realtà il mio piano è un altro: io ci vado per i fatti miei, lui ci va per i fatti suoi e se ci troviamo, bene, se non ci troviamo, meglio.
Però a Taylor non lo posso dire, o perlomeno non esplicitamente, perché c’è il rischio che si metta a piangere, visto che ha un cuore d’oro e le dispiace che io non abbia una storia seria come la sua.
- Allora, Abbie, questa è una sorta di stola, la puoi mettere o no. La devi appoggiare sulle spalle, così- mi insegna Tay, mettendo la striscetta morbida attorno al mio collo.
- Tay, io non mi ci vedo tanto con questo abito. . .- mi guardo inorridita allo specchio, mentre lei ha un’espressione sognante. Che dolce piccola fatina!
Il suo abito è di chiffon rosa molto chiaro, scende leggero fino ai piedi e ha un corpetto carinissimo ricoperto di perline. Il mio, lo ha scelto sempre Taylor, è azzurro, lungo, con dei motivi floreali sul corpetto, molto sbrilluccicante. Sinceramente io non ho mai indossato niente di simile. L’anno scorso al ballo non ci sono andata e nemmeno Tay per quello che ne so, quindi lei è tutta eccitata, mentre io sono piuttosto annoiata.
- Abbie, ti prego, è perfetto! Sarai stupenda domani sera! Ti prego, scegli questo!- mi supplica Taylor con quei suoi occhioni azzurri. Come posso dirle di no? Insomma è la mia migliore amica. . . al massimo darò l’abito a mia sorella e me ne andrò a guardare qualcosa tipo “diario di una nerd superstar” alla tv.
- Va bene, Tay, lo prendo, ma mi devi insegnare a camminare sui tacchi e domani vieni da me e mi trucchi, perché io il massimo che posso fare è mettermi un po’ di mascara!- le dico, scoppiando a ridere quando incontro il suo sguardo ultrafelice.
- Abbie, farò tutto quello che vuoi perché domani sia una serata perfetta!- mi risponde saltandomi addosso per abbracciarmi.
 
Taylor se n’è appena andata e sinceramente non mi fido più di tanto di lei. È stata tutta la sera a sorridere un po’ troppo per i miei gusti. Capisco che questo è il suo primo ballo ufficiale con Payne, ma era davvero sovraeccitata. . . spero solo che non abbia in serbo qualche altra sorpresa strana per me. Mi ha lisciato i capelli e ci ha messo tipo un’ora e mezza, tra l’altro visto che sono ultra ricci stanno tornando ad arricciolarsi sulle punte. . . ma stranamente non creano un effetto trasandato come al solito. Poi si è occupata del trucco e oltre al mascara mi ha convinta a mettermi l’eyeliner e il rossetto, mia madre ha fatto finta di non riconoscermi quando è venuta a controllare che fossimo ancora vive.
Guardo l’orologio e indosso le scarpe da ginnastica, devo andare a prendere Taylor verso le sette e mezzo e di sicuro non posso guidare con i tacchi, sono già un pericolo pubblico anche solo camminandoci, figuriamoci se mi metto alla guida con quelle armi letali ai piedi!
Preparo la borsa con le decolté argentate di mia madre e sento suonare il campanello. Molto strano. I miei sono andati a trovare i miei nonni assieme a mia sorella, quindi sono sola in casa e devo andare ad aprire da me. Apro la porta scocciata e mi prende un colpo.
- Harry! Che ci fai qui? – esclamo quasi inorridita. Lui sorride imbambolato a fissarmi.
- Hai finito di rifarti gli occhi?- gli domando scorbutica. Chissà come mai mi viene così spontaneo trattarlo male?
- Abbie, stai benissimo, davvero.- mi dice mostrandomi il più dolce dei suoi sorrisi. Mi perdo momentaneamente nel fissare i suoi occhi dalle infinite sfumature di verde. Scuoto la testa e gli domando di nuovo, -Che ci fai qui? Non avevamo deciso di trovarci direttamente lì? Al ballo, intendo.-
- Beh, sì, ma non ho resistito, dai ti accompagno io. Insomma teoricamente stiamo insieme.- butta là, cercando di non enfatizzare troppo l’ultima parte del discorso. Lo guardo male.
- Styles, non so se te lo ricordi, ma io e te non stiamo insieme. Siamo due persone che si frequentano occasionalmente.- per non dire frullamici, - E comunque devo andare a prendere Taylor, al massimo accompagno io te.- aggiungo, arraffando la borsetta e le chiavi della macchina.
Lui blocca la porta parandomi davanti il suo braccio muscoloso. Macchecavolo. Proprio oggi si doveva mettere One Million? Il profumo che ipnotizza le ragazze? Il suo viso è a pochissimi centimetri dal mio. Il suo fiato si posa caldo sulla mia pelle e mi fa rabbrividire di piacere.
- Senti, Abbie, ho parlato con Taylor e ha detto che passava Liam a prenderla e non c’era bisogno che tu andassi. Quindi, eccomi qua. – mi dice continuando a fare quel suo sorrisetto sghembo che ammalia tutte le ragazze della scuola. Sbuffo. Non ho proprio via di scampo.
- Va bene. Andiamo.- sentenzio posando a posto le chiavi della macchina e iniziando a levarmi le converse. Harry nota quello che sto facendo e mi ferma. – Lascia stare, se ti metti i tacchi non sarai più la mia piccola Rossa. Mi piaci di più così.- dice, accarezzandomi la spalla. Brividibrividibrividi.
- Ah, d’accordo. Meglio per me.- commento mettendomi in spalla la borsetta e allacciandomi il cappotto.
- Allora andiamo.- dice Harry felice, con quel suo tono di voce basso e ruvido, ma dolce allo stesso tempo.
Mi piace guidare. È una cosa che adoro fare. Mi sento libera da tutto quando guido e quindi stare nel sedile del passeggero mi dà la nausea, ma in questa precisa occasione non mi sembra poi tanto male. Così posso osservare bene Harry che quando guida diventa incredibilmente sexy.
Parte a parlarmi di tutte le cose che ha sognato e anche se a me me frega quanto a un porcospino potrebbe interessare di bigodini, lo ascolto, non ho idea del perché ma non riesco a fare a meno di seguire tutto il corso dei suoi sogni da pazzo.
C’è un semaforo rosso e Harry si volta per guardarmi di nuovo con quei suoi occhi verdissimi e sorridenti. Mi perdo a contarne le sfumature. Lui si piega in avanti e mi dà un bacio sulla guancia. Non me ne da mai, o sono baci sul collo o sulle labbra. . . i baci sulla guancia sono una novità dolce.
- Lo sai, vero, che mi piaci un casino?- mi dice lui, poco prima di ripartire con la luce verde.
 
She'll never fall in love she swears
As she runs her fingers through her hair
I'm laughing 'cause I hope she's wrong
And I don't think it ever crossed her mind
She tells a joke I fake a smile
That I know all her favorite songs

 
Mi pento di quello che ho detto subito dopo avere chiuso la bocca. Tengo lo sguardo fisso sulla strada. Non so che mi prenda quando sono con Abbie. Tutta la mia sicurezza va nel cesso e io rimango imbambolato a dire cose che mai nella vita mi sarei aspettato di blaterare ad una ragazza. Per di più ad una che non dimostra mai di provare quello che provo io. E adesso lei sta zitta e non dice nulla e mi sento più idiota che mai.
- Harry, io non credo che mi innamorerò mai, mi dispiace, non ci rimanere male- mi dice, interrompendo il silenzio che è calato nell’auto. Inghiottisco la tristezza, spero che al ballo ci sia del ponch corretto, non potrò resistere tutta la sera con lei sapendo che ha questi pensieri per la testa. Faccio giusto in tempo a vederla mentre con naturalezza si passa  una mano fra i capelli e mi fa impazzire per quanto è bella.
Non posso fare altro che desiderare che riesca a cambiare idea, prima o poi.
- Lo so Abbie, non ti preoccupare. . .- le rispondo, mantenendo lo sguardo fisso davanti a me. Non ce la farò.
- Insomma, considera che io e te non ci conosciamo per niente! Stiamo insieme per modo di dire, ci baciamo ed è finita lì! Non è una relazione la nostra, ma perché abbiamo deciso così, no? E va bene ad entrambi! No?- continua lei, alzando la voce di un tono, sembra in imbrazzo. Abbie non è mai in imbarazzo. Ma mi si distrugge il cuore a sentire questi discorsi, come può davvero pensare che a me vada bene di non poterla presentare ai ragazzi della squadra come mia ragazza, di non poterla portare a casa per stare insieme e per farla conoscere ai miei?
Noi non ci conosciamo per niente? Ma lo sa che conosco tutte le sue canzoni preferite perché quando ci baciamo e lei ascolta l’ipod origlio la musica per sapere qualcosa in più su di lei? Quanto pazienza ci vuole per stare con la piccola Rossa.
Mi sono rincoglionito per una che non mi vuole! Ma dove cazzo ho la testa? Io sono Harry Styles! Lei sarebbe dovuta cadere ai miei piedi, avrebbe dovuto venerarmi e supplicarmi di stare con lei per sempre! Non dovevo essere io quello a volere qualcosa di stabile e di vero!
- Guarda, ma chi è che concia una casa a quella maniera per Natale?!- esclama all’improvviso Abbie, indicando una casa dove nel giardino sono state montate delle renne finte, con tanto di slitta e sul tetto sono sparse lucine di Natale ed evito di descrivere il pupazzo di neve alto tre metri. Però in un momento come questo non riesco a divertirmi davvero. Fingo un sorriso e svolto per arrivare a scuola.
 
I could tell you her favorite colors green
She loves to argue, born on the seventeenth
Her sister's beautiful, she has her father's eyes
And if you ask me if I love her, I'd lie
 

Entriamo insieme, la prendo per mano e lei non fa scenate o roba del genere. Appena però si rende conto che la vedranno tutti con me, molla la mia mano. Che diamine!
-Harry non è che ti vuoi fare la foto, vero?- mi chiede con aria sofferente. Io la guardo. Devo dare una svolta alla serata.
- E invece sì! Perché tu stasera sei uno schianto e io sono ancora più bello e sarebbe uno spregio per l’annuario scolastico se non ci facessimo fare almeno un foto! Forza, andiamo!- esclamo, spingendola verso il piccolo set che rappresenta un paesaggio invernale.
- Dai, Harry no! Non mi piace il mio vestito! Non la voglio fare la foto!- continua a protestare e a lamentarsi. Le metto una mano sulla bocca e la fisso in quei suoi occhi che so ha preso da suo padre. Sorrido. È stupenda.
- A te non piace, ma a me fa impazzire, quindi, fammi un favore, stai zitta e facciamo questa maledetta foto, ok?- le dico tutto d’un fiato continuando a sorridere visto che lei sta facendo davvero un’espressione incazzata. Le metto un braccio attorno al fianco e le bacio una spalla scoperta, beccandomi un pugno sul braccio. – Ahio!- esclamo massaggiandomi.
- Vedi di tenere le mani apposto!- esclama Abbie, proprio mentre il fotografo scatta la prima fotografia. Il risultato è che io sembro un criminale che dice “Non sono stato io!” con entrambe le mani alzate e lei sembra il poliziotto cattivo, visto che mi punta contro un dito inquisitore.
- Ma non ho fatto niente di male! Erano appostissimo le mie mani!- cerco di difendermi, facendo anche la faccia da cucciolo, ma Abbie ha quest’espressione stupenda e non riesco a portare la tattica “impietosimento”.
- Se, se, tu tienile apposto!- ripete lei, mettendosi in posa con una mano appoggiata al suo fianco e l’altra sul mio petto. Penso che il mio viso trasmetta appieno la mia contentezza.
Sicuramente la amo, ma se chiunque me lo chiedesse, mentirei.
 
He looks around the room
Innocently overlooks the truth
Shouldn't a light go on?
Doesn't he know I've had him memorized for so long?
He sees everything black and white
Never let nobody see him cry
I don't let nobody see me wishing he was mine

 
- E insomma, siamo qui!- commento, visto che dopo esserci fatti le foto siamo entrati in quella che sarebbe dovuta essere la sala da ballo, ma al momento ci saranno sì e no trenta persone e le luci non fanno per niente “ballo”. Harry si guarda intorno, sembra divertito nel sapermi spazientita. Con quella sua aria furbetta. Perché è così maledettamente carino?
- Non ci dovrebbe essere qualche luce figa che flesha nella stanza? O non dovrebbe essere un minimo più buio? Insomma, sembra quando mia sorella fa la discoteca per le Barbie e punta la lampada del comodino nella camera da letto di Stacy!- continuo, appoggiandomi le mani sui fianchi. Poi mi sento sbattere sulla spalla con un tocco incredibilmente leggero. Ovvio che è Tay.
- OH! Finalmente un volto conosciuto!- esclamo, mentre abbraccio Taylor e Harry si scambia uno di quei saluti tutto pacche e strette di mano tipico dei ragazzi con Liam.
- Sì, scusa il ritardo. . . avevo scordato la borsa a casa!- dice Tay ridendo sommessamente. Poi mi guarda meglio.
- Abbie sei stupenda!! Avevo ragione a dirti che era l’abito giusto!- dice entusiasta e Harry si avvicina per unirsi agli elogi, - Allora è te che devo ringraziare per tutto questo ben di Dio? Grazie di cuore, piccola Swift!- dice rivolto a Tay, ma tenendo lo sguardo fisso su di me. Arrossisco, ma spero che l’effetto assurdo di queste luci orrende copra il rossore involontario delle mie guance.
- No, avevo ottima materia prima!- risponde Tay, gentile come sempre e facendo muovere gli occhi di continuo fra me e Harry, così che capisca quello che mi vuole dire, ma da quanto ci conosciamo ancora non ha capito che io non ci arrivo a questi linguaggi in codice.
- Senti, Harry perché non mi vai a prendere da bere?- propongo, poi vedo Liam, - Perché non lo accompagni pure tu, Payne? Io e Tay vogliamo qualsiasi cosa ci sia di corretto! Andate!- dico, facendogli cenno con la mano. Tay aggiunge prima che se ne vadano un cordialissimo – Per favore!- e io faccio segno di disapprovazione con la testa. Aspetto che i ragazzi siano fuori dalla mia visuale per parlare liberamente con Taylor.
- Countrygirl, lo sai che mi ha detto Harry in macchina? Che gli piaccio davvero tanto. . . sono nei guai!- esclamo tutto d’un fiato. Lei sorride entusiasta.
- Ma è perfetto! No? mettetevi insieme e basta!- mi risponde dandomi pure una sberla sul braccio. Poi vede il mio sguardo truce. – Senti, io non ti voglio obbligare a fare niente, ma a parere mio siete fatti l’uno per l’altra! Ma ti sei accorta di come ti guarda? Come fai a non provare la stessa cosa che prova lui? L’amore è così. . .mmh. . . contagioso!- dice guardandomi negli occhi. Scuoto la testa.
- Tay, io non sono te. . . l’amore come questo mi repelle. . . – ammetto. E brutti ricordi ritornano alla mente.
- Abbie, lo so che James ti ha fatto qualcosa di orrendo, ma forse dovresti parlarne con Harry. . . fargli capire quello che provi davvero, anche se non sembra il tipo di ragazzo che capisce queste cose, secondo me potrebbe sorprenderti. Potrebbe sorprenderci tutti.- sembra super sicura di quello che dice e per un attimo prendo davvero in considerazione di raccontargli cosa mi è capitato con James, poi vedo che stanno tornando i ragazzi e mi sto zitta.
- Ecco, piccola Rossa, è ponch, ma TJ mi ha assicurato che ci ha buttato dentro due bottiglie di vodka, quindi dovrebbe essere forte.- mi dice Harry facendomi l’occhiolino. La musica parte a palla e mi salva dalla situazione tragicamente romantica.
- Vieni, Harry, ti renderò felice permettendoti di ballare con me!- esclamo, prendendolo per la giacca e abbandonando i piccioncini al loro destino.
Mi scateno facendo ondeggiare i fianchi e i capelli e sembra che Harry strabocchi di felicità. Non so se fidarmi, non posso permettere che il mio cuore bruci di nuovo. Nessuno dovrebbe sapere quanto mi piace.
 
She stands there then walks away
My God, if I could only say
I'm holding every breathe for you

 
Abbiamo ballato per almeno un’ora come se al mondo ci fossimo solamente io e lei. Sorseggiando vodkaponch e accarezzandoci e saltando insieme e ballando e ridendo. Credo che questa sia una delle serate più belle della mia vita. Quando mi avvicino per darle il primo bacio vero della serata il suo profumo mi investe così come la sua passione, i suoi baci sono profondi e pieni di sentimento. Che in fondo non sia così distaccata quanto dice di essere?
Ad un tratto, quando la musica si interrompe per cambiare canzone, mi prende per mano e mi conduce fuori. Fa freddo, ma mi levo la giacca per appoggiargliela sulle spalle. Non mi ero mai levato la giacca per nessuna, tantomeno quella di Prada, per una ragazza.
Abbie è sfuggente, continua a tenermi stretto la mano, ma non mi guarda e sembra agitata. Ad un tratto, quando mi sembra di impazzire senza vedere i suoi stupendi occhi, le giro il volto e la costringo a guardarmi dritto. E per un attimo mi sembra di vedere una lacrima sulla sua guancia, ma alla luce della luna niente è ciò che sembra.
- Harry, devo dirti una cosa.- inizia con un’espressione crucciata sul viso. Io la abbraccio leggermente.
- Dimmi tutto, sono qui per te.- le dico e non so nemmeno da dove mi siano venute quelle parole. Lei mi scosta.
- Io non riesco a fidarmi di te. Mi dispiace. – dice e mi lascia spiazzato. Devo avere un’espressione sbalordita e confusa allo stesso tempo. Prima che dica qualcosa riprende a parlare, sistemandomi la camicia e il colletto.
- Ma non per colpa tua, cioè un po’ c’è il fatto che la tua fama di donnaiolo del cazzo ti precede, ma non è questo il punto.- pausa. – Sai che quest’estate uscivo con James MacDue?- mi domanda, guardandomi negli occhi. – No, non lo sapevo.- sì, lo so eccome e tutte le volte che lo vedo per i corridoi mi domando come abbia potuto lasciarsi scappare una ragazza stupenda come Abbie.
- Quindi non puoi sapere come ci siamo lasciati. Vedi, erano due mesi e mezzo che uscivamo e lui pretendeva che facessimo sesso.- dice, non ho parole, continuo a guardarla senza avere idea di che cosa dire.
- Beh, una sera ha provato a . . . costringermi-
Ed ecco che la rabbia inizia a montare dentro di me, sembra incontrollabile, respiro profondamente aspettando che aggiunga qualcosa, l’unico movimento che faccio è mormorare “Stronzo” fra i denti, mentre lei continua a guardarmi la camicetta. È così piccola, ora sembra più piccola del solito e così indifesa e spaventata.
- Io sono riuscita a respingerlo, ma è stato orrendo lo stesso. . . insomma, capisci perché mi viene così difficile stare con te in tutti i sensi?- mi domanda con voce fioca. Non sembra la Abbie che conosco, è un’Abbie triste, distrutta. Non ce la posso fare, mi scrocchio il collo. L’ho visto James, arrivare con la tipa di turno, so dov’è e mi sto già dirigendo da lui.
- Harry, dove vai?- mi chiede Abbie, mentre mi allontano a passi lenti da lei. – Harry rispondi! Dove stai andando? Che vuoi fare?- mi urla dietro, ma in pratica sono già dentro e avvisto James accanto al ponch che ride come un idiota con qualche suo amico.
Mi avvicino a lui e gli tiro un pugno.
 
Harry ha un labbro spaccato, ma per fortuna Liam è arrivato prima che potesse scoppiare una vera e propria rissa. Mi è preso un colpo quando mi sono accorta di dove stesse andando Harry. Per fortuna che mi ha convinto a non mettermi i tacchi, così sono potuta corrergli dietro e poi da Liam per vedere di non fare un casino enorme al ballo della scuola. Adesso Harry è all’ospedale e io sono tornata a casa con Liam e Taylor.
Sono in camera e sono spaventata a morte. Harry mi vuole davvero così bene?
Non avrei mai pensato che quel tipo antipatico che mi sembrava essere Harry Styles, si sarebbe innamorato di me e che io avrei anche solo pensato di potere essere innamorata di lui. È la cosa più assurda che c’è sulla terra. E poi ancora non ho mandato giù la cosa del palloncino. Faccio una grande risata, che suona piuttosto isterica, visto che mi sembro una stronza anche da sola. Come posso ancora avercela con Harry, il ragazzo che per me ha smesso di farsele tutte, per una stronzata successa anni fa? Sono veramente una stronza, ha ragione Taylor. Harry mi vuole bene, non è James, non potrebbe mai fare niente del genere, lui ci tiene a me. Mi viene da piangere e non riesco a frenare qualche lacrima da cadere sulla stupida maglietta del pigiama che ho indossato al posto del vestito da sera appena sono arrivata in camera.
Sembro proprio una zitella ora come ora. Ho la maglia del pigiama, sono in mutande davanti alla tv, sdraiata con la schiena appoggiata al divano e con il pacchetto dell’impasto per i biscotti pronto per essere divorato mentre guardo una stagione di “Una mamma per amica”.
Scoppio in lacrime, per fortuna che sono in casa da sola e non c’è nessuno che possa vedermi o prendermi in giro. Mi asciugo le lacrime giusto in tempo per vedere Rory che si fidanza per la prima volta con Dean. Non smetterò mai di dirlo che dovevano rimanere insieme. Altro che Jess, Logan, Pinco e Pallino! Dean è il meglio! Oddio. Sono patetica. E poi sento quel rumore.
Viene dal piano di sopra. Salgo piano le scale, quando arrivo in camera mia accendo la luce e prendo la mazza da baseball che mi ha regalato mio padre a sette anni e mi preparo a picchiare a sangue chiunque sia venuto a spaventarmi a mezzanotte.
E poi ecco che un palloncino gonfiato con l’elio, legato con un filo ad un sassolino sbatte contro la finestra. Apro e il palloncino entra. È verde, il mio colore preferito.
“I know your favourite colour” c’è scritto sopra, poi entra un altro palloncino : “You have your father’s eyes”, annuisco perché in effetti è vero. Palloncino: “ I know all your favourite songs” e sento che da fuori arriva della musica, è Domino, di JessieJ.è davvero una delle mie canzoni preferite! Palloncino: “You’re REALLY sexy and free” rido. Qualche lacrima ritardataria mi riga di nuovo il viso. Palloncino: “I’m sorry for THAT balloon”. Oddio, non può davvero essere Harry che si ricorda tutte queste cose, come può sapere tutto questo su di me?
Palloncino: “But if you ask me if I love you…” Palloncino: “I’d lie”
 
Sento sbattere la porta, mi volto e Abbie con indosso una maglietta orrenda, ma che lei rende sexy, in slip, completamente scalza e struccata mi corre incontro per abbracciarmi facendomi cadere.
- Abbie, mi stai distruggendo- dico sommessamente, visto che mi sta sopra e preme proprio sul livido che mi ha lasciato MacDue sul ventre. Lei si tira su sui gomiti e mi guarda in volto sorridente, non mi ha mai sorriso così.
- Harry, ma tu sai davvero tutte quelle cose?- mi domanda sbalordita. Io annuisco, mettendole le mani sui fianchi, è così morbida. – Non mi prendi per il culo?- domanda, è fine come al solito.
- Piccola Rossa, non vado in giro a scrivere stronzate su palloncini a tutte le ragazze, quindi credo che la risposta sia no. Decisamente non ti sto prendendo per il culo.- le dico, ma lei non risponde, mi bacia appassionatamente.
- Ti ricordavi del palloncino?- mi chiede di nuovo.
- Ma quante cazzo di domande fai?- le dico, lei scoppia a ridere e mi tira una botta.
- Ahia! Mi sono battuto per te valorosamente e poi mi pesti pure tu?!- esclamo indignato. Mi dà un altro bacio e cerco di trattenerla, ma lei si divincola, - Fai poco la femminuccia, Styles. Il mio ragazzo non può essere uno smidollato.
Sorrido e la bacio con più passione di prima. – Adesso sono il tuo ragazzo?- le domando, giusto per esserne certo. Lei annuisce e continua a baciarmi, - Mi sembra ovvio, no?-

 

  
allora, ammetto che m'è presa proprio male conil ROSSO in questo periodo, ma penso possiate capirmi, consideratti glie eventi recenti!!! *u* a parte questo,  spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto... e poi che abbiate notato i riferimenti a due dei miei telefilm preferiti: Diario di una nerd superstar e Una mamma per amica...
ah, se vi interessasse sapere a che abiti mi sono ispirata per scegliere quelli delle ragazze, in pratica Taylor un paio di anni fa, tipo nel 2009, ha partecipato ad un programma che mi sembra si chiami "Once upon a prom" ma non ne sono sicura, comunque in questo programma lei sceglieva uno da una scuola e ci andava al ballo, ma siccome nè lei nè Abbie erano mai andate  ad un ballo insieme, ci va pure Abbie(che a parere mio è una cosa stupida, ma va bene lo stesso, Tay è un angioletto)
e insomma se volete sapere come erano gli abiti su youtube lo trovate tutto l'epicodio di questa serie :)
basta, sennò impiegherete ore a leggere tutte le stupidaggini che ho scritto!!! fatemi sapere tutte le vostre opinioni!! a prestino,
La
 

  
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