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Autore: Hoplessy    29/10/2012    4 recensioni
Molte ragazze si sono innamorate di un ragazzo che faceva la loro scuola, bè io sono una di quelle. Mi chiamo Andrea, e questa è la mia storia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I'm a Loser.

 

La mattinata passò in fretta, come il pomeriggio, mi ritrovai distesa sul divano senza sapere che fare, Justin stava agli allenamenti di calcio, la mia migliore amica a quelli di nuoto, mia sorella stava studiando e mio fratello, bè non so che stesse facendo, ma meglio non disturbarlo. 
Accesi la televisione, e mi imbattei in un film romantico, dove però la coppia non riusciva a stare insieme e dopo vari tentativi ci riuscirono, finì il film con lei che decise di tornare dal suo ex e lui che rimase solo a pensare a come potesse finire una vera storia d'amore, un finale abbastanza deprimente per un film romantico no? 
Ne ebbi abbastanza di quelle soppopere inutili che solo mia nonna riusciva a capire, me ne tornai in camera mia e cominciai a smanettare con il computer, andai su facebook ma ormai l'unica cosa che potevo fare è accettare richieste d'amicizia infinite e poi uscire subito se no una mandria di ragazzi e ragazze mi contattavano, e questo solo perchè? 
Perchè ero la 'quasi' ragazza di Bieber. 
Era piacevole si, ma essere conosciuta solo per questo mi rodeva un pochino, forse ci avrei fatto l'abitudine un giorno, magari un giorno molto lontano. 
-Andrea!- Austin entrò urlando dalla porta facendomi prendere un colpo 
-Ma che modi sono Austin! Mi hai fatto prendere paura!- 
-Devi venire subito a vedere!- 

Mi prese la mano e cominciò a correre giù per le scale trascinandomi con se 
-Austin ma che..- 
Mio fratello aprì la porta e mi ritrovai Justin e Kate, proprio li davanti a me, che si tenevamo per mano, avevano le labbra così vicine, tanto vicine da non poter usare spiegazioni di alcun genere, nessun tipo di scusa plausibile per poter perdonare qualcuno. 
-Io.. io non ci posso credere- Sbattei la porta sedendomi per terra e chiusi gli occhi, vidi quella scena altre milioni di volte nonostante avessi gli chiusi, cercai di non piangere, ma quel nodo alla gola mi stava soffocando, aprii gli occhi e mi ritrovai Austin davanti, non capiva nulla neppure lui, anzi capiva solo una cosa, la sua sorellina stava male e questo lo rendeva nervoso. 
-Andrea, se vuoi ci parlo io- 
Feci segno di no con la testa, quel nodo alla gola mi impediva di parlare o anche solo di accennare una qualche forma di suono,come potevo parlare dopo ciò che avevo visto?
Quel maledetto nodo mi impediva anche di piangere, riusciva solo a farmi pensare a tutto quel dolore e a farmi perdere del tutto il respiro, che forse in quel momento sarebbe stato meglio per il mio cuore, piuttosto di strapparsi in mille pezzi. 

Corsi in camera, spensi il cellulare e lo gettai sotto il cuscino, in pochi minuti tutta la casa sapeva di me e Justin, quella sera avevo i nonni a cena, e sicuramente sapevano già tutto perché mia madre non riesce a stare zitta, e mio fratello neppure. 
Mi preparai cercando di non pensarci troppo, non appena arrivò i nonni ci mettemmo a tavola, io stavo male, infatti non mangiai niente, il nonno mi guardava con occhi dolci poi quando vide che mi alzai dal tavolo senza aver toccato il cibo venne con me fuori sull’amaca. 
-Piccola mia che succede?- 
-Nulla nonno, va tutto bene- strappai un sorriso finto, ma da brava attrice 
-Al tuo nonno non gliela racconti giusta, e lo so perché lo vedo, il ragazzino ti ha fatto stare male?- 
-Ecco bravo nonno, mi ha presa in giro, pensavo fosse qualcosa di serio, insomma lo sembrava davvero- 
-Ah dolcezza- mi mise una mano sulla nuca e poi continuò..
–Sai a volte i ragazzi non sanno cosa fanno, a volte fanno gli stupidi e fanno stare male le ragazze, ma non devi darci molto peso, se ti ha fatto stare male vuol dire che non ti merita piccola- mi baciò la fronte ed io sorrisi, stavolta era vero. 

-Grazie nonno- sorrisi e gli diedi un bacino nella guancia poi ce ne tornammo insieme a tavola,
mangiai qualcosa solo perché per quel poco tempo stetti un po’ meglio grazie alle parole sagge del nonno. 

Passò un ora, e sentii il campanello suonare, guardai la porta come se già sapessi chi mi sarei ritrovata davanti se fossi andata ad aprire io. 
-Andrea vado io- disse Austin 
-No vado io- disse Hope guardando Austin poi riprese –ha ferito mia sorella maggiore,devo parlarci io- 
Si alzò da tavola e andò ad aprire, io lo vidi dalla tavola e mi alzai e corsi in camera scoppiando di nuovo a piangere. 
-Hope, ma che ha Andrea?- disse Justin 
-Che ha Andrea? Magari te lo dirà quando finirà di stare male per un coglione come te!- 
-Che ho fatto?!- 
-Niente Justin, niente. Magari quando hai voglia raccontaci com’è andata oggi con Kate eh- gli fece l’occhiolino e sbattee la porta davanti alla sua faccia, per poi correre in camera da me. 
-Andrea l’ho mandato via- 
-Grazie Hope-sorrisi ancora con il viso rigato da mille lacrime 
-Chiedo a mamma se domani mattina puoi rimanere a casa con me ok?- 
-Si grazie, non ce la farei a vederlo a scuola- 

Hope corse giù, e dopo aver avuto il consenso della mamma venne su in camera mia dandomi la buona notizia, ovvero che domani mattina avrei potuto dormire un po’ di più, dato che stanotte l’avrei passata sicuramente in bianco. Presi velocemente il cellulare e lo accesi, mi trovai 6 messaggi di Justin, lunghi km. 
Sinceramente non mi importava cosa ci fosse scritto in quei messaggi, mi aveva deluso e ciò non cambiava. 
‘’Hope mi ha detto che mi hai visto con Kate oggi, hai ragione non ho nessun alibi, ma non voglio perderti, ho sbagliato, per un momento mi mancava Kate e volevo capire se mi piacesse ancora, per questo non ti ho ancora chiesto di essere la mia ragazza, ma oggi quando tua sorella mi ha detto che ci hai visti, ho cominciato a tremare e da li ho capito che di Kate non mi importa, ma mi importa solo di te. Andrea perdonami se puoi. ‘’ 
Non gli risposi e spensi di nuovo il cellulare, ero stanca, gli occhi mi si chiudevano da soli, lo stomaco si lamentava perché aveva fame ma io sapevo che se avessi mangiato qualcosa l’avrei vomitato subito, così appoggiai il viso sul cuscino e mi addormentai subito. 
Avevo la testa piena di pensieri, pensavo che lui sarebbe stato l’unico a non deludermi, ma forse sono ancora troppo piccola per pensare che la mia vita sarà tutto rose e fiori, la quasi ragazza di Bieber ora sarebbe stata ‘la patetica’. 
Si patetica, perché mi sono fatta illudere per così poco. Sono patetica!

  
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