29/10/2012
11 recensioniNiente di speciale
Dedicata ad Elle, e alla sua giovane età.
Harry guarda il tramonto. È sollevato, dopo anni di oppressioni. Ha la gioia che sprizza dappertutto.
Guarda Louis. Sì, lo guarda bene, perché adesso può guardarlo davanti a tutti.
Si baciano, si prendono per mano, e mentre camminano indisturbati tra i paparazzi, Louis sussurra ad Harry:
"Finalmente è finita."*
Aspetta qualcosa... Aspetta qualcuno.
Ma lui non è ancora arrivato.
Era certo che, almeno in un giorno speciale come questo, sarebbe corso da lui anche a costo di essere inseguito da centinaia di ragazzine urlanti. Ma erano già le sette del pomeriggio, e Louis ancora aspettava sul divano di casa, - la loro casa - il suo ragazzo.
'Nemmeno una telefonata',pensa. 'Neanche s'immagina che strazio sia stare senza di lui.'
Riguarda annoiato la diretta del giorno prima. Sguardi, carezze, segnali. Si chiede se sia possibile che nessuno si sia ancora accorto della loro relazione.
Poi però ripensa a tutte le sue stronzate.
Più o meno un'ora dopo, Louis si stanca di aspettare, e decide di uscire a cercarlo.
S'infila il cappotto, e scende le scale.
E poi lo vede: Harry è lì, davanti il portone, con l'aria impacciata e un pacchetto in mano.
"Harry Edward Styles, cosa diavolo ci fai qui?" gli sussurra incredulo Louis.
Harry non dice niente. Gli porge soltanto il regalo, e mormora "Buon compleanno, Boo Bear."
" Harry, da quanto tempo sei qui?" gli urla Louis. " Io ti aspettavo. Credevo non arrivassi più...
Oggi è il giorno del mio compleanno.".
"Va bene, lo so. Ho avuto da fare." risponde piano Harry, continuando a tendergli il pacchetto.
Louis non riesce a crederci: dovrebbero essere già a coccolarsi sul divano, con le loro cioccolate calde in mano. Invece, lui aveva da fare.
"Con Nick?" domanda.
"Con Nick." ammette l'altro.
Louis rimane zitto.
Si volta, e, incurante delle grida di Harry, risale le scale.
'Louis, abbiamo fatto solo una passeggiata. Mi fai salire?' .
Harry continua a tempestarlo di messaggi.
Louis però, nemmeno li legge.
Non è stupido essere rancorosi?
Dopo qualche giorno però, il cellulare smette di suonare.
Louis è un po' preoccupato. Gli manca Harry.
Fuori è nuvoloso, si sentono piccoli tuoni. 'Piove,' pensa. 'Harry non ha l'ombrello. L'ha scordato qui.' Il suo sguardo passa dalla finestra, alla porta: vuole uscire a cercarlo.
Probabilmente è andato da Zayn. Va sempre da Zayn quando litigano.
Si alza, cammina avanti e indietro. Prende il cellulare, chiama, stacca.
E poi basta, pensa.
Esce e va a cercarlo.
In un piovoso pomeriggio londinese, un ragazzo si aggira fra le case con lo sguardo perso tra le nuvole. Sembra divorato dal senso di colpa.
Non ha l'ombrello.
Una cascata di riccioli castani tutti bagnati gli scende dal viso.
Sussurra solo un nome, anche se sembra gridare.
"Louis". Lo fa in continuazione, quasi a mimare un lamento.
Continua a camminare. E "Louis", ripete.
La pioggia si fa più fitta, è buio. C'è qualche fulmine in cielo.
"Oh, Louis",mormora ancora.
"Eccoti.", una voce interrompe la cantilena.
Harry sente una mano sopra la sua spalla. Si gira.
"Ti prenderai un raffreddore così, cuppycake."
Non c'è ombra di un sorriso nella faccia di Louis. C'è qualcosa che Harry non riesce a interpretare bene, qualcosa che è raro notare in quel visino sempre allegro e divertito.
Odio? Impossibile.
Rabbia? Improbabile.
Risentimento? Impensabile.
"Amore.", sussurra Louis prendendolo per mano. "Andiamo a casa."
Quell'appartamento, il loro appartamento, quando Harry non c'è, è così vuoto. Louis riesce quasi a sentire le fastidiose voci dei vicini del piano di sopra.
Ma quando ci sono entrambi, sembra difficile immaginare qualcosa di più dolce. Bastano i soli sguardi a delineare la loro tenerezza.
Il divano, assaltato da due giovani innamorati, si riempie di magia.
"Buon ventesimo compleanno, Boo." gli mormora Harry all'orecchio, allungando un pacchetto.
Louis agita il pacchetto rotondo, ci picchietta sopra con le dita, ci pensa un po' prima di domandare: "È una bomba ad orologeria, vero?".
Harry sorride, 'forse', mima con le labbra.
"Non è niente di speciale." dice, mentre Louis apre il pacchetto. "Davvero."
Louis sorride, e continua a scartarlo.
Aperta, la scatola, Louis nota una graziosa scatola, e una foto.
Loro due, coi ragazzi. Ma loro due insieme.
Si guardano, nella foto come solo loro sanno fare.
Sono innamorati.
"Hai ragione." concorda Louis. "Non è proprio niente di speciale." e lo bacia.
C'è anche un biglietto, gli fa notare Harry. Louis lo apre.
'Tanti auguri Darling! xxx
Con amore, Harry...' Louis sorride. C'è un'ultima frase.
'e Nick.' Il sorriso si spegne all'istante.
"Ma che cazz..." esclama, ma prima che possa finire la frase, Harry sorride contro le sue labbra.
* questo piccolo sprazzo di gioia, l'ho scritto quando quelle sclerate del #THEGAYS deliravano fantasticando sul Coming Out. Bei momenti *.*
Prendetevi un po' una pausa da questa storia scrausa e leggete qui. *♥*
Lo so, lo so, è un turbine di cazzate.
L'ho pubblicata solo per dare senso alle mie giornate. :((
Anyway.
Vorrei ringraziare tantissimo NuvolaBlu
(http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=82977)
per il bellissimo banner. Sei bravissima!
Dedico alla mia Ludi questa cavolata, che ha fatto il compleanno :3
e che probabilmente non la leggerà mai.
Grazie mille se siete arrivati fin qui.
Io... Io... io vi amo, ecco.
Ora chiudo, se volete lasciate una recensione.
Mi rallegrerete la giornata!
A presto. :D
Breakeven