Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: kyuukai    29/10/2012    4 recensioni
Da dizionario di italiano generico:
Cuscino: taglio di tessuto o pelle, cucito lungo i bordi e imbottito con fiocchi di lana, piume, materiale sintetico o altro, usato come appoggio per il corpo o come ornamento.
A quanto pare, Naruto aveva trovato un nuovo, rivoluzionario utilizzo per questo genere di oggetto. Non si smentiva mai davvero, il nostro caro ninja più sorprendente dell'intera Konoha!
Ora non ci rimane che vedere come reagirà il suo inseparabile nemico alla scoperta della sua genialata.
Genere: Comico, Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Lime | Avvertimenti: PWP | Contesto: Naruto prima serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Hello, sweets! Benvenuti ad un nuovo appuntamento di... di nulla, dato che questa sarà una one-shot! È un esercizio, un esperimento di scrittura, ed un tentativo di scrivere storie meno corte, miseramente fallito. Mi sono appena resa conto che questa sarà la mia prima storia NON AU! Ebbene si, questa avviene durante il manga, o anime. Capirete ben presto da sole quando, ci tenevo a sottolineare il periodo giusto tanto per una volta.
Giusto come comunicazione per le lettrici abituali, signore, 'Camelia' e 'Family' sono work in progress, quindi attendete almeno metà novembre per poter leggere gli aggiornamenti. Al momento sono alle prese con un progetto, che potrei pubblicare la settimana prossima, quindi non vi lascerò a secco, tranquille!
Questa è una parodia, gente, ed anche se a mio avviso i personaggi sono IC potrebbe capitare che in una battuta non lo siano, ma solo col fine di far sorridere.
Dunque spero che sia tutto di vostro gradimento! Ci sentiamo, se vorrete, alla fine della storia!

Disclaimer: I diritti di Naruto non sono miei, e neppure di tutta la roba stupida di cui faccio menzione in questo concentrato di demenza partorita dalla mia mente malata. Ai pazzi e alle fangirl è concesso tutto, vero?

Image and video hosting by TinyPic

Nuvolette di aria tiepida si venivano a creare davanti a lui, impedendogli di vedere oltre il naso.

Sbuffò più forte, scocciato, solo per vederne apparire una ancora più grande, che lo derise per l'infantilità del gesto e poi sparì prima che la potesse dissipare con le mani.

Se lo chiedeva da quella mattina, ma il giovane Naruto, ninja dalla tuta arancio evidenziatore e capelli a raggiera, non aveva ancora trovato risposta.

Perché proprio a lui?

Il biondo sospirò di nuovo, abbacchiato, e accelerò il passo sulla via di casa.

Stava cominciando a pensare che la sua fantomatica fortuna si fosse esaurita davvero, insomma, quel giorno non gliene era andata una bene.

Fin dal mattino, in cui Iruka si era autoinvitato a casa sua alla barbara ora delle dieci per buttarlo giù dal letto e non solo, rimproverarlo fino a mezzogiorno per lo stato del suo appartamento e scarsità di cibo che non consistesse in ramen. Poi, vedendo che la ramanzina non aveva (come sempre) sortito nessun effetto su di lui ancora mezzo addormentato, aveva pulito tutto da cima a fondo bofonchiando senza sosta. Certe volte Naruto si chiedeva davvero perché l'insegnante non lo aveva già adottato o sposato, sembrava su di giri all'idea di servirlo e riverirlo dalla mattina alla sera.

Dato che era ormai sveglio in seguito era andato a trovare quel cretino del suo amico, che si era rimesso da poco dall'ultimo attacco del fratello, e aveva trovato anche Sakura, che stava provando ad imboccarlo. Fantastico insomma, la sua preferita che faceva gli occhi dolci al suo rivale. Come in ogni shojo manga insomma. Ma dato che non era quello il caso (di certo Sasuke non rispondeva ai suoi flirt), e dato che 'Naruto' era uno shonen, di punto in bianco il bastardo aveva mandato all'aria il suo pasto e lo aveva invitato, si, a combattere.

“Che colpo di scena” bofonchiò mentalmente il biondo cercando le chiavi di casa nelle innumerevoli tasche dei suoi pantaloni “Era da una vita che ci minacciavamo. Prima o poi sarebbe accaduto, no? Che razza di vendicatore sarebbe stato altrimenti?”

Era da giorni che Sasuke si comportava in modo bizzarro, fuori dal solito bastardo freddo che era. Da quando però era tornato dalla sua (disperata) ricerca di Tsunade (miss McTette) era peggiorato parecchio, si atteggiava a rabbioso bastardo col ciclo tanto per cambiare, e a Naruto non piaceva affatto il modo con cui lo osservava. Pareva lo stesse studiando per ucciderlo o atterrarlo appena avesse abbassato le difese. Mancava che si inventasse una risata malvagia e una frase marchio del tipo “Naruto, voglio fare un gioco con te” e gli avrebbero potuto dare la parte in qualche film del terrore.

La paga come personaggio di un manga effettivamente non era molto alta. Meglio trovarsi un altro lavoro part-time.

Oggi il moretto si era perfino azzardato a sfidarlo a duello sul tetto dell'ospedale, e quasi ferito Sakura-chan, accorsa per chiedere se volevano fare un menagé a trois.

Ma che aveva avuto per la testa? Pakkun?! Di tutti i posti per combattere proprio l'ospedale dove la gente letteralmente è sul letto di morte.

… Forse voleva aiutare il corpo lavorante a disfarsi di alcuni pesi morti e personale lavativo.

“Santo ramen, Naruto, questa era una battuta pessima anche per una persona come te”

Il biondo entrò a casa nero di rabbia, dato che non era riuscito a fare il culo a Sasuke, nonostante la battaglia, perché come al solito Kakashi aveva ficcato il suo nasone pervertito e li aveva fermati, proprio sul più bello.

-Dannazione- mormorò indispettito. Non aveva neppure fame per il nervoso. Si stese sul letto ed osservò il soffitto cercando di trovare la risposta alle sue preoccupazioni.

Primo tra tutti Sasuke.

Era strano, no, che in uno shonen manga nei pensieri di un ragazzo apparisse sempre la stessa persona? Un maschio poi! Era un po' come uno di quelli romantici, ma al contrario.

Più ci pensava, più sentiva la rabbia crescere, prendere forma, bussare alla sua porta, affacciarsi e chiedergli un paio di carote, quando sapeva benissimo che lui roba da conigli non ce l'aveva, facendolo infuriare ancora di più.

“Sto davvero fuori stasera” realizzò affondando il viso affranto nel suo cuscino. Non ce la faceva più, aveva bisogno di una via di sfogo, o avrebbe fatto il botto uno di questi giorni. Troppo stress per la sua testolina normalmente vuota.

Però lì, accoccolato sul letto finalmente sentiva la pressione e le preoccupazioni non scomparire, ma diminuire di forza sulle tempie. Nessun luogo era meglio di casa propria, del proprio giaciglio e il cusci...

Cuscino?

Rabbia?

Il ragazzo esultò col solito, vivace -Dattebayo!- quando ricevette la risposta celeste alle sue preoccupazioni. Perché non c'aveva pensato prima?!

Naruto saltò sul letto, si sedette a cavalcioni sul povero oggetto e cominciò a prenderlo a pungo, lasciando affondare le mani nel materiale morbido e soffice. Un'ondata di soddisfazione si sparse nel suo corpo quando ne menò un altro, immaginandosi la faccia da stitico cronico tipica del moro.

Ora si sentiva davvero meglio!

-o0o-

Il ninja andò avanti per ore a tirare cazzotti e schiaffi al povero cuscino, che muto e buono si fece maltrattare senza fiatare, accettando la sua furia senza chiedere nulla in cambio.

Lui si che era un amico, altro che quell'orco di Sasuke!

Quando fu troppo stanco ed abbastanza contento, smise di maltrattarlo e gli cadde addosso con delicatezza degna di Choji.

-Eh, ben ti sta, bastardo- ridacchiò abbracciandolo forte, se l'era meritato in fondo. Almeno si era sfogato a sufficienza.

Il suo corpo si era rilassato abbastanza durante lo 'scontro', i muscoli erano caldi e tonici, come dopo un allenamento intenso. Naruto mugolò soddisfatto accucciandosi meglio contro la superficie morbida del guanciale, che si modellò perfettamente lungo la sua forma.

Poi qualcosa accadde. Guardò il lenzuolo ricoprente il cuscino per un lungo minuto, e lo toccò piano esaminandone la trama della stoffa. Gli occhi azzurri si spalancarono in meraviglia.

Il colore, e anche la sensazione sotto i polpastrelli... era davvero simile a Sasuke.

Nella sua visione distorta della realtà, ovviamente.

Poteva quasi vederne il viso, come poco prima, quando lo aveva malmenato. Solo che stavolta non c'era la faccia odiosa e snob del ragazzo, ma una più tranquilla, neutra. Le labbra fine tirate appena in su, quasi a svelare un sorriso.

Un brivido scosse le sue carni riscaldandole in un attimo. Si, era ufficiale, si era impazzito.

Ma ormai il danno era fatto. Era troppo tardi per tirarsi indietro, il pensiero era nato ed era già arrivato alla pubertà a giudicare dalla rigidezza dentro i suoi pantaloni.

E poi Kakashi aveva sempre detto di dare sfogo ai propri istinti giovanili e... no, aspettate, quello era Gai-sensei. Il nasone pervertito gli aveva dato ben poco da ricordare.

Beh, tanto valeva prendere due cuscini con una fa... ahem, piccioni, e darsi ad un altro tipo di sfogo.

-oOo-

Nella notte scura e silenziosa solo una figura lesta e misteriosa si aggirava furtivamente nei vicoli bui, e poi hop! A saltare come un coniglietto infelice su per i tetti delle case già addormentate. Cosa lo aveva spinto a saltare giù dal letto a quell'ora?

Il senso di colpa.

Perché a quanto pareva, si, anche gli Uchiha ne erano provvisti, purtroppo.

Sasuke sapeva che l'incontro con suo fratello lo aveva sconvolto, lasciando scoperte ancora una volta ferite profonde e che non volevano smettere di sanguinare.

Forse aveva avuto ragione Naruto a dire che aveva il ciclo? Lui non sapeva neppure che cavolo era, la mamma si era sempre rifiutata di dirglielo, Sakura gli aveva solo riso in faccia. Non c'era da chiedersi da dove derivasse il suo scarso interesse e considerazione per il genere femminile.

Sta di fatto che Naruto, nonostante la loro evidente rivalità era partito per andare a cercare la tizia dalle balcone fiorito con vista per farlo curare, ed aveva combattuto addirittura contro Orochimaru, che gli aveva imposto quel dannato tatuaggio da metallaro sulla spalla. Ora non poteva neanche andare alle terme per colpa sua, lo avrebbero preso per un membro della yakuza o roba del genere.

Il moro spostò una ciocca ribelle dal viso per evitare di andare a sbattere contro il palo davanti a lui e saltò verso la montagna dei kage, nelle cui vicinanze si trovava casa del perdente. Sarebbe stato duro dirgli che gli dispiaceva averlo ferito, ma per il suo onore lo avrebbe fatto, si.

Naruto non meritava di essere trattato come una pallina anti-stress per via del marchio come-diavolo-si-chiama e le pippe mentali istigate dal fratello. Era un prezioso compagno di squadra... e se non fosse stato un perdente nato, sarebbe potuto essere anche il suo migliore amico.

Se togliamo anche la segreta attrazione che aveva per lui, ma di quello non ne avrebbe parlato con anima viva. Solo il nasone pervertito (ricordate? Kakashi) pareva averlo notato.

Sasuke si fermò in strada per un attimo, ad una via da casa Uzumaki, calciando nervosamente la terra sotto i piedi.

“Ci siamo” si disse cercando di racimolare coraggio “Non fare il pavido, Sasuke. Vai, diglielo, e scappa. Semplice no?”

Era il momento di mettere in pratica l'unico vero insegnamento che Kakashi era riuscito a passargli.

-Ci sono occasioni in cui un uomo non solo deve avere le palle per realizzare un piano di azione perfetto, ma anche tirarle fuori dai calzoni per metterle in pratica e portare a termine la propria missione-

Sasuke annuì mentalmente, tirando giù l'asola dei calzoni da gelataio che s'era messo. Come finiva la sua lezione?

-... E se alla fine qualcuno te le succhia, beh, consideralo un bonus-

Il giovanotto arricciò il naso e si rimise a posto i calzoncini. No, non ne valeva la pena davvero.

Kakashi aveva fallito per la milionesima volta come istruttore.

La sua attenzione di rispostò sulla realtà di quello che aveva intenzione di fare.

Magari aveva avuto fortuna e Naruto era andato a dormire. O aveva bevuto altro latte andato a male e si era rinchiuso in bagno in preda ad una dissenteria di proporzioni leggendarie.

Possibilità.

Comunque non valeva la pena rovinarsi la testolina a forza di pensare ai vari scenari. Si stava facendo tardi, e il giorno dopo aveva promesso (ovvero era stato costretto) a Sakura di aiutarla con la spesa. Aveva bisogno di un buon riposo e una preparazione psicologica adatta per affrontare l'indomani. Ed aggiustarsi i capelli ovviamente, la sua pettinatura all'ultimo urlo non si alzava così al naturale.

Dopo un altro paio di balzi sui tetti vicini si accorse che davvero per sua sfortuna, la luce del monolocale di Naruto era ancora acceso. Il ninja sospirò rassegnato preparandosi al peggio. Atterrò piano sulle tegole scheggiate del tetto e si calò piano in modo da sporgersi, sempre di soppiatto, e spiare il suo nemico e le sue mosse.

E chi si aspettava che non solo Naruto era ancora sveglio a quella porca ora, ma aveva da fare?

Ora, immaginatevi lo shock del moretto nello scoprire che il perdente era davvero molto impegnato, si, ad avere uno dei suoi momenti solitari e felici, steso sul letto ed ansimando il suo nome.

Bene, cancellate l'idea. Ci siete andati vicino, ma non abbastanza. Purtroppo però abbiamo finito i premi di consolazione, quindi continuerò a raccontarvi la scena, dato che il nostro ninja era un po' a corto di parole al momento.

Anche se Sasuke avrebbe voluto tanto, e trovava incredibilmente sexy vedere il biondino masturbarsi pensando a lui, era anche estremamente sbagliato lo stesse facendo usando un cuscino e dire il suo nome mentre lo fotteva.

Figuriamoci pomiciare con lui! I suoi occhi per poco non gli caddero dalle cavità quando il biondo, nudo come sua madre lo aveva fatto, aprì le labbra per leccare lascivamente la parte del guanciale posata davanti alle labbra, mentre i suoi fianchi lavoravano sulla parte inferiore, montandolo con foga.

“Ma figlio di una volpe a nove code in calore!”

Il biondo stava letteralmente schiacciando sotto di sé un cuscino, strusciandovisi sopra come un indemoniato e gemendo profondamente, tanto da fargli rizzare i capelli sulla nuca, ancora di più. Sasuke lo sentiva da fuori la finestra, e si stupiva che i vicini non si fossero ancora lamentati.

Era uno spettacolo agghiacciante, peggio dei film porno di terza categoria, Sasuke era dibattuto tra il fuggire; tirargli uno schiaffo e fuggire: prendere il cuscino, friggerlo, schiaffeggiare il biondo e fuggire o prendere il suo posto.

Perché certo, vedere Naruto baciare così profondamente il pezzo di stoffa e succhiarlo nella sua bocca, e spingere i fianchi verso la morbidezza con tanto ardore lo stava leggermente rendendo... sensibile al piano di sotto.

Sasuke ci vide (letteralmente) rosso, lo sharingan emise bagliori sinistri e destri nel buio della notte, e senza aspettare un altro minuto entrò dalla finestra infrangendo il vetro.

Il biondo alzò il viso dal suo amante di tessuto pigramente, gli occhi annebbiati per la passione si posarono sulla nebulosa forma del compagno arcigno in. Ci mise tre secondi a realizzare quello che era successo, Sasuke giurò di averlo sentito il campanello suonare nella sua testa cava, e trattenne un urlo terrorizzato.

Ding dong, pianeta terra. Situazioni improbabili e figure di merd...

-Cosa cazzo fai qui?!- ululò stringendo forte il cuscino al petto per coprirsi. Il tono della sua voce, caldo e profondo di prima era stato puntualmente rimpiazzato da quello stridulo e dolby surround solito. Il moro si portò le mani alle povere orecchie torturate.

-Cosa faccio io? Cosa fai tu con quella cosa?!-

Naruto spostò lo sguardo al cuscino sotto di lui e poi a Sasuke. Neanche lui sapeva il perché. Il suo cervello stava lì non per pensare, ma bilanciare il peso del suo corpo, ed anche per ornamento.

-Ti stavi sbattendo un cuscino- scandì il moro incrociando le braccia sul petto. Non aveva mai pensato che Naruto fosse così ninfomane. O come cavolo si diceva chi si fotte degli oggetti inanimati.

Insomma, lui sarebbe stato più che contento di rimpiazzarlo!

Naruto avvampò fino alla punta dei capelli. Se il moro si fosse chinato di lato, avrebbe scorto la stessa sfumatura anche sulle natiche ambrate.

-Non sono affaracci tuoi, bastardo! Ero stressato e mi sono liberato! Ora fila via!- sbraitò rossissimo in volto il biondo gesticolando verso la finestra.

E nel farlo si staccò dal caro partner.

Sasuke si strozzò con la propria saliva. Tossicchiò reggendosi alla cornice metallica della finestra, a cercare di ritrovare il suo sangue freddo.

Più facile soffocarsi che farlo!

Naruto aveva fottuto con tanta forza il cuscino da farvi un buco! E delle piume fuoriuscite da lì si erano attaccate alla punta del suo pene ancora eretto, usando il seme come collante.

Non sapeva se morire dalle risate o ucciderlo e risparmiargli quella vergogna.

E non peggio! Accorgendosi della cosa, Naruto corse a coprirsi con la prima cosa che gli capitò sotto mano. Ovvero il cuscino.

-Non guardare!- strillò scacciandolo con il braccio libero -Pervertito!-

Il compagno gonfiò le guance per ridergli in faccia, ma ebbe la buona prontezza di spirito di non farlo. La faccenda già rasentava l'isteria, se non il ridicolo, meglio non peggiorare le cose.

-Tu sei malato- constatò tossendo i residui della sua risata Uchiha, muovendo un passo indietro -Tutti in questo villaggio lo sono. Non se ne salva uno-

-Sasuke?- lo chiamò preoccupato appena notò il cambiamento nel suo tono di voce -Andiamo, non volevo spaventarti-

Lui non avrebbe detto spaventato, quanto più traumatizzato a vita. Per la terza volta in vita sua.

-Ma... perché sei qui?- chiese con aria innocente, chinando la testa dorata di lato. La voce comparabile ad un coro di angeli del paradiso appena emessa dal ragazzo lo fece rabbrividire. Perché a quanto pareva Naruto aveva fatto qualche corso di recitazione, si. Non poteva avere così tante voci nel suo repertorio. Il prossimo probabilmente sarebbe stato scoprire che ne avesse una anche da femmina*.

Dopo tutta quella faccenda ridicola, avrebbe avuto ancora il coraggio di dirgli che gli dispiaceva del piccolo diverbio (o meglio, scontro all'ultimo sangue) di stamattina? Dopo averlo visto fottersi il cuscino (ancora?!) e mostrarsi nudo davanti a lui?

Ok, la parte senza vestiti era davvero pericolosa. Ma purtroppo anche la più interessante. Era la variabile del pezzo di arredamento che non rientrava nel suo quadro idillico. Mancavano anche i pomodori, ma non era quello il punto.

Sasuke si perse nei suoi occhi chiari, inspirando a pieno polmoni l'odore singolare della stanza, di lui. Di ramen fresco di giornata...

“Pensa col cervello, non con le mutande”

-I-io...-

-Si?- incalzò candidamente il biondo facendosi più vicino mentre il compagno era troppo imbarazzato per guardarlo. Le sue orecchie bruciavano per l'imbarazzo.

-Naruto, io...-

L'amico attese trepidante la sua risposta, che non arrivò. Alla fine si ritrasse ridacchiando come una ragazzina (che vi avevo detto?), gli occhi accesi da una strana luce appena nascosti dai ciuffi ribelli biondi.

-Oddio, mi ami-

A Sasuke si seccò la gola. E schizzarono gli occhi fuori dalle orbite, ancora di più di quando lo aveva visto nudo.

-Che?!- strillò lui. Entrambi sentirono un grugnito dall'altra parte del muro.

“Oh, ora si sono svegliati i vicini?!”

-Che?!- sibilò a bassa voce verso il biondo che sorrideva a più non posso.

-Ahh, Uchiha Sasuke ha una cotta per meee!- cantilenò lui ridacchiando allo stesso tempo -Aspetta che lo sappia Sakura! Ahahah!-

Naruto si sgolò letteralmente dalle risate, tanto da abbandonare il cuscino incriminato e rotolarsi sulle lenzuola completamente nudo davanti agli occhi nevrotici di Sasuke, dibattuto tra l'ucciderlo o fotterselo approfittando dell'occasione ghiotta.

E cos'era quella roba che sentiva scendere dal naso? Sangue?

“Sto decisamente pensando troppo con mio cusci... pene, pene” osservò amaramente, pulendoselo alla svelta.

Sasuke era stufo delle sue scenette, e delle prese in giro. Anche se era vero, il suo orgoglio era più forte della sua attrazione, e senza di quella, avrebbe già strozzato il ragazzo da almeno una ventina di minuti.

-Io me ne vado- borbottò infine, dandogli le spalle.

-Cosa?-

-Me ne vado, non voglio più rivederti- disse drammaticamente dandogli le spalle. Naruto si rialzò dal materasso, libero finalmente delle risate fitte che lo avevano posseduto. O almeno così pareva.

-Ohh, ma Sasu-chan, le relazioni a distanza non fanno per me!-

-Sono serio, coglione, mi levo definitivamente dalle palle- disse salendo sula cornice della finestra, fumante di rabbia. Naruto non voleva proprio credere alle sue orecchie.

-No, dai scherzavo- si affrettò a dire seguendolo, afferrò il suo braccio e lo tirò indietro -Ti prego, non avercela a male-

Vedendo che il compagno di squadra non aveva nessuna intenzione di ascoltarlo, e stava facendo la solita scenata da soap opera, Naruto decise di giocare secondo le sue regole.

-Resta, per piacere- sussurrò abbracciandolo da dietro. Poggiò delicatamente la testa dorata contro la maglia scura e lo strinse forte per sentire il suo calore. Anche perché, con la finestra distrutta, il freddo di fuori stava entrando, e se ricordate bene, Naruto era ancora completamente ignudo.

Cosa che effettivamente non mancò di notare Sasuke, fattosi di pietra contro di lui. Il suo corpo, già sull'attenti da ben prima di entrare nella stanza, aveva definitivamente stretto un'alleanza con la sua libido a piede libero. Chi non l'avrebbe fatto, con l'addome di Naruto, modellato e forte premuto contro la propria schiena, e qualcos'altro pressato contro le sue natiche?

Era tutta colpa di quel nasone pervertito di Kakashi e dei suoi consigli osceni, e anche dei libretti scandalosi che aveva trovato in camera di suo fratello dopo la sua fuga. Se il primo trauma, Itachi glielo aveva inferto uccidendo l'intero clan in una sera, il secondo glielo aveva appioppato in via indiretta, tramite quei volumi che parevano fossero appena riaffiorati dagli inferi.

Doujinshi. Yaoi. R-18.

Sasuke si ritrovò a rabbrividire al solo pensare alle vignette spinte che da piccolo aveva letto con orrore. E pensare che all'inizio credeva fossero il materiale segreto lasciato dal clan per ottenere il livello superiore dello sharingan. Quella roba fregava gli occhi, altro che fortificarli!

Però ora come ora non gli sembrava tanto una cattiva idea applicare qualche insegnamento...

Si girò piano, rivolgendo un'occhiata impacciata alla vongola appiccicata al suo petto. Non sembrava proprio intenzionato a lasciarlo andare, si era proprio accoccolato contro di lui, a proprio agio. Il che gli faceva davvero comodo.

Senza dire una parola spinse il ragazzo sorpreso verso il materasso, in modo da averlo direttamente sotto di lui, e si posò interamente contro di lui. Naruto boccheggiò in sorpresa ed aprì gli occhi sorprendentemente brillanti e grandi (Perché si, doveva avere anche un paio di lenti a contatto a portata di mano, il nostro Naruto. Che attore nato!) Non poteva davvero crederci, cosa si era perso? Lui aveva davvero scherzato prima, nel dire che il compagno aveva una cotta per lui, ma come mai si erano messi in quella posizione così provocante?

Perché il suo respiro caldo lo confondeva così tanto?

E per quale ragione le sue labbra socchiuse sembravano così rosse e succose?

(Prima che lo chiediate, si, anche Sasuke aveva preso parte in qualche classe di trucco, e portava sempre nella sua tasca almeno un rossetto rosso e una pompetta per le labbra)

Il biondo si leccò (falsamente) timidamente le labbra a disagio. Non che gli dispiacesse sentire la sua erezione (piumata) premere contro quello che o era un kunai, o la gemella di Sasuke, ma avrebbe preferito superare quella fase di rigidità ed impaccio che il moro stava avendo, e passare alla 'roba buona' subito.

Quasi automaticamente (a causa delle migliaia di volte in cui Sakura lo aveva trascinato al cinema per vedere quelle commedie/tragedie romantiche) le sue braccia ambrate si attorcigliarono intorno al collo del ragazzo e lo portarono più giù, verso il suo viso già chinato di lato.

In perfetta posizione da bacio. Secondo molte rinomate riviste da ragazzine.

Sasuke non si era di certo aspettato una mossa tanto (scontata) audace dal compagno, ma non si lamentò. Era tempo di agire, non di pensare. Quindi, prima di parlare, spense il suo cervello, e poi tornò al ragazzo, pronto a sedurlo come meglio poteva.

Senza notare che ovviamente il biondo lo avesse già preceduto.

-Naruto- sussurrò afferrando il suo mento e tirarlo su. Occhi azzurri si socchiusero in attesa e protese le labbra gonfie ed umide.

Per quanto tempo aveva sognato, immaginato, di poter avere un'occasione del genere? Baciare il suo migliore amico, ben disposto a contraccambiarlo, invece di scappare per il villaggio urlando ai quattro kage che era un pervertito? O magari fotterlo contro un albero dopo un allenamento particolarmente duro e rilasciare la tensione in un modo completamente appagante e divertente?

Eppure mentre si chinava a sfiorare appena quella bocca in dolce attesa, mentre veniva inebriato dal suo respiro all'odore di ramen, con le sue mani che accarezzavano sensualmente la sua nuca, c'era ancora qualcosa che non andava. E che lo aveva fatto andare letteralmente in bestia. La stessa cosa che sbatteva contro il suo piede sinistro, in memore ricordo del tradimento subito. Dell'affronto.

Il Cuscino...

Diede un'ultima occhiata ardimentosa al biondo tra le sue braccia, che stufo di aspettare aveva provato a ridurre la distanza tra le loro labbra tirando fuori la lingua rossa e...

-Fottiti- soffiò sulla sua bocca, lasciandolo con un'espressione da pesce lesso. Naruto spalancò gli occhi fiammeggianti con ancora le labbra in fuori.

-UH?!-

La gelosia aveva preso il sopravvento sulla voglia matta che aveva avuto di farselo. Sasuke era un tipo parecchio orgoglioso e possessivo, non voleva pensare a nessuno in intimità col suo Naruto.

Il cuscino si era frapposto tra il loro amore. L'avrebbe pagata cara.

-Io ti piaccio, e non solo mi prendi per il culo, ma ti fai quello invece di me?!- esplose Uchiha indicando il corpo del reato immobile dietro di lui -Tu stai fuori!-

E lo spinse via, rozzamente. Naruto ruzzolò quasi oltre il ciglio del letto, poi si rialzò e puntò il dito offensivo al moretto.

-Dammi almeno un'occasione, dannazione!-

Il suo piano 'portiamoci al letto Sasuke' stava sfumando proprio sotto il suo naso. Doveva riprendere la situazione tra le gambe, o anche quella sera gli sarebbe toccato intrattenersi con il cuscino. O peggio, in compagnia della familiarissima mano destra.

-Ti ci vorranno anni per crescere Naruto, fino ad allora lasciami in pace-

-IO devo crescere?! Sei stato tu a saltarmi addosso neanche un minuto fa! Sei TU che hai bisogno di controllare i tuoi ormoni, Culo d'anatra!-

Sulla fronte chiara si andò a disegnare una linea scura di indispettimento.

-Ne ho fin sopra la punta dei capelli- borbottò alla fine, inchiodando il ragazzo con un'occhiata arcigna -Me ne vado da Orochimaru, almeno lui ha reso pubblica la sua propensione sessuale e non si scopa le lenzuola-

In fondo, fino a qualche ora fa, i suoi talent scouts (tirapiedi) erano venuti a richiedergli la sua gentile partecipazione a qualche tipo di ritrovo. Gli sfuggiva il significato preciso di 'orgia', ma doveva essere qualcosa di divertente, no?

-Perché si sbatte i coglioni bastardi come te, stronzo!- strillò il biondo riprendendosi il cuscino. Ma Sasuke fu più svelto, glielo cavò dalle braccia e lo frisse con un bel chidori. Di lui rimasero solo qualche piumetta annerita e la polvere che cadde sulle lenzuola già sporche.

Naruto tirò forte col naso. Il suo primo partner era stato appena barbaramente ucciso.

-No...-

Ancora una volta il moro si sentì invadere dalla gelosia feroce. Aveva provato a farlo ingelosire proponendo qualcosa di insensato (andiamo, chi cavolo sarebbe voluto andare ad 'allenarsi' con quella drag queen di Orochimaru), ma Naruto sembrava molto più addolorato per la scomparsa del suo fottuto cuscino.

Ed ora gli toccava pure andarci, o quel fanatico del ramen lo avrebbe preso per il culo per il resto della sua adolescenza!

Così si lanciò fuori dalla finestra distrutta e corse veloce come il vento. Naruto si sporse tendendo il braccio in fuori verso la sua forma che andava a svanire inghiottita dalle tenebre.

-Sasuke, noooo!!!-

Ancora una volta, il bastardo aveva fatto la sua scenata drammatica, e se l'era battuta. E lo aveva lasciato caldo e insoddisfatto. Naruto sbuffò ancora una volta, correndo in bagno, ormai rassegnato al suo destino.

“Se fossi in lui non mi ripresenterei per tre anni. La prossima volta che lo vedo gli stampo un bel cinque in faccia!”

Ed ecco il vero motivo per cui Uchiha Sasuke scappò dal Villaggio della Foglia.

Ci vollero ben tre anni a Naruto per crescere, passare oltre la sua perdita ed allenarsi fino a diventare pronto a trascinarlo a casa. Durante tutto quel tempo, ovviamente, continuò ad usare il cuscino. Uno nuovo fiammante, per riempire il vuoto lasciato dal predecessore.

D'altra parte, anche Sasuke, evitando di essere scoperto, ne usò uno tutto suo personalizzato con tre segni su ogni lato delle sue guanciotte immaginarie. Cercate di capirlo, ragazzi, tre anni passati con Orochimaru e la sua truppe di 'aiutanti', passato volutamente da solo lontano da mani, artigli e propaggini artificiali non desiderate... doveva pur trovare un modo con cui liberarsi delle sue frustrazioni!

Ed è per questa ragione che anche dopo tre anni passati senza l'altro, al loro incontro non si erano riappacificati. Proprio quando le cose sembravano aver preso una buona piega, esattamente nel momento in cui Sasuke aveva 'abbracciato' Naruto (e miserabilmente fallito, troppo sessualmente represso per fare una roba del genere) Sai era apparso ad interrompere il momento portando sotto braccio il cuscino incriminato. Lo aveva mostrato a Naruto, che si era letteralmente pisciato addosso per le risate davanti all'intera squadra, Mignolo e Prof. E per la vergogna, Sasuke era scappato di nuovo.

La fine? E chi può saperlo.

Image and video hosting by TinyPic

*ahah, che battuta di patata! Beh, in teoria l'avrebbe, durante la Oiroke no jutsu. La cosa comunque si riferiva al fatto che la voice actress di Naruto in Giappone (e sorprendentemente anche in America!) è una donna. Junko Takeuchi. Shockante, vero? Assieme a tutti gli altri doppiatori inoltre ha un proprio spettacolo radiofonico, 'Oh, Naruto nippon!' in cui li intervista e si diverte a parlare della serie. Su youtube si dovrebbero anche trovare, vi consiglio caldamente di andarle ad ascoltare, è una donna davvero vivace e divertente.

Bene, la storia finisce qui. Se avete domande, se volete perdere due secondi e fare un atto di carità, o semplicemente urlarmi contro 'Ma come cavolo t'è venuto in mente di scrivere 'sta roba?!' potete lasciare un commentino proprio qui sotto.
O se preferite, contattatemi sul mio personale blog su tumblr.

http://kyuukai.tumblr.com/

Fino a nuovo ordine, ci si sente, dolcezze!
kyuukai

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: kyuukai