Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: Joan Douglas    29/10/2012    3 recensioni
Cosa sarebbe successo se Bella e Alice non fossero arrivati in tempo per salvare Edward? Se lui fosse... morto?
Il tempo non era nulla, solo una banale misura arbitraria inventata per tenere il conto delle cose che passavano. Ma l'unica cosa che scivolò via, in quei momenti, fu la tristezza, che diede spazio a un moto di felicità unico: un paio di occhi verdi, penetranti ed espressivi, mi scrutavano. Gli occhi di Edward da umano.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

together again

 

I miei piedi calpestavano la vegetazione, uno dopo l'altro. Il rumore dei passi rimbombava nella mia testa, come a ricordarmi che il tempo passava troppo velocemente, e che io ero troppo lenta. Troppo umana e terribilmente fragile. Se solo lui mi avesse lasciata trasformare la scorsa primavera, quando ero stata attaccata da James, se solo lui avesse deciso di rendermi immortale, per poter vivere insieme l'eternità. Ma non era successo, lui era rimasto della sua idea e aveva condannato entrambi a una vita di infelicità, prendendo la decisione di andarsene. Lui mi aveva amata per tutto quel tempo, eppure la sua decisione non era cambiata a questa consapevolezza. Mi era sempre sembrato chiaro che la mia vita era nulla senza lui al mio fianco, ma questo lui l'aveva completamente ignorato. E infatti eccomi a correre verso la scogliera di La Push per poterlo raggiungere, per mettere fine ai miei dolori, che dopo la sua morte erano diventati immensi e insopportabili. Prima, quando sapevo che lui esisteva, seppur lontano da me, sarei riuscita a vivere, ma ora che avevo la certezza che lui non stesse più vivendo... no, questo no, non potevo sopravvivere al solo pensiero.
Io e Alice non eravamo riuscite a raggiungere Volterra in tempo. Era stato frantumato dalle guardie dei Volturi e io non avevo fatto altro che soffrire in silenzio sentendo quella notizia. Ma ora no, la decisione ormai era stata presa: l'avrei raggiunto. Era la prima cosa non altruista che facevo nella vita, probabilmente: avrei solo recato dolore ai miei genitori, che avevano creduto che stessi uscendo da quel periodo di depressione. Avrebbero sofferto i Cullen, forse loro più di Renèe e Charlie. Loro che avrebbero potuto salvarmi, ma che ora avevo ingannato con delle decisioni non prese per sviare il potere di Alice. Alice, lei mi sarebbe mancata, ma la consapevolezza che mi stessi avvicinando a un luogo dove c'era anche lui, dove avrei potuto sfiorarlo, carezzarlo senza remore, mi alleviava il dolore fisico e mentale che presto avrei provato.

La voragine che avevo nel petto, quando avevo compreso che non c'erano più speranze per ritrovare la felicità in cui avevo sperato, si era aperta drasticamente, ma da quando avevo progettato quel piano il dolore era lievemente scemato.

Mi sarei buttata giù da quello scoglio. Quello scoglio che era stata la causa, insieme a me e alla mia infinita stupidità, della sua morte. Solo il pensiero mi sollevava: presto l'avrei rivisto. Non mi importava dove o in quali condizioni, la cosa essenziale era che saremmo rimasti insieme come sarebbe dovuto essere. Il suo sguardo dorato, colmo di significato e di amore... presto l'avrei avvertito sulla mia pelle. Presto mi avrebbe fatta arrossire, presto avrei sorriso davvero, avrei respirato davvero, il mio cuore avrebbe battuto davvero, pompando il sangue nelle vene, quelle stesse vene che bruciavano ogni volta che avevo pensato a lui in quei sei mesi.

La scogliera era più alta di quanto mi ricordassi, ma non c'era tempo: se mi fossi trattenuta, sarebbero arrivati i lupi per fermarmi. Le onde si scontravano contro le rocce aguzze, creando schiuma biancastra.

Ma forse la mia morte avrebbe solo determinato un fastidio in meno: Charlie non avrebbe più rischiato la vita per colpa mia, né Jake, né il branco e nemmeno i Cullen. Era una scelta egoista la mia, ma conservava alcune parti nobili, forse.

Inspirai l'aria. Sale, sapeva di sale, e per la prima volta dopo tanto tempo potevo sentirlo. Tutto merito suo. La certezza che mi stessi avvicinando al traguardo, mi fece fare l'ultimo passo verso ciò che desideravo.

Sotto di me c'era solo il vuoto. I capelli sferzavano contro il mio volto, come se lo stessero frustando. Un vuoto allo stomaco, ma un riempimento nel cuore, mano a mano che mi avvicinavo alla superficie livida dell'oceano. Il traguardo, la felicità era vicina. Non mi importava se avessi sofferto prima di raggiungere il mio scopo: il desiderio di rivederlo mi accecava i sensi, il dolore fisico non poteva essere nulla rispetto a quello che avevo provato in quei mesi di lontananza. La sensazione dell'acqua sulla pelle mi distrasse per alcuni istanti, ma subito dopo ritornai a crogiolarmi nei ricordi, quegli stessi ricordi che molto presto avrei rivissuto. Mi lasciai trasportare dalla corrente, come una piuma era trasportata dal vento insistente. Non trattenni il respiro: sarebbe solo servito a prolungare la nostra distanza. Così l'acqua salata dell'oceano si fece spazio nei miei polmoni, scorse lungo le vie respiratorie, facendomi sentire quella spiacevole sensazione che mi avrebbe accompagnata al mio destino.

Il tempo mi sembrò breve, insignificante rispetto a quei sei mesi. Il tempo non era nulla, solo una banale misura arbitraria inventata per tenere il conto delle cose che passavano. Ma l'unica cosa che scivolò via, in quei momenti, fu la tristezza, che diede spazio a un moto di felicità unico: un paio di occhi verdi, penetranti ed espressivi, mi scrutavano. Gli occhi di Edward da umano.



*Spunta dal nascondiglio*
Ehm, salve! Per chi non mi conosce, benvenuto, per chi invece mi conosce, ben tornato!
Questa cosa qui sopra non so esattamente che fine farà. Vedo cosa ne pensate e poi si vedrà.
Penso, anzi, sono sicura che non sia il massimo della felicità, ma purtroppo questa sera mi è venuta quest'idea e sono stata costretta a scriverla, condoglianze.
Cooomunque, che ne dite? :) Fatevi sentire, eh.
Ciao a tutte! :D
Choc


 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Joan Douglas