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Autore: Hikari93    29/10/2012    2 recensioni
Tanti auguri - in ritardo, ovviamente - a Seto! ^.^
“Quando sei nato pioveva, Seto, lo sai?”
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mokuba Kaiba, Nuovo personaggio, Seto Kaiba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It’s raining again

 
 
 




 
 

“Quando sei nato pioveva, Seto, lo sai?”
Lui sorrise birichino come a proclamare un ovvio non è mica colpa mia – perché sapeva che a sua madre la pioggia non piaceva per nulla, lo notava dagli sguardi cupi che dedicava alle vetrate appannate della finestra quando fuori imperversava il maltempo.
Si accucciò contro il petto amorevole della donna, facendo attenzione al pancione un po’ pronunciato che conteneva il suo fratellino – gli vorrò sempre bene, mamma, gli presterò anche i miei giocattoli. Farò di tutto per farlo stare bene!
“Da allora ho amato la pioggia.”
Seto alzò il naso all’insù, scolastico. “Sei sempre triste quando piove” le fece notare.
Sua madre si perse in una risata dolce e divertita. Accarezzò i capelli del suo bambino, stampandogli poi, dopo averlo attirato ancora di più a sé, un bacio sulla fronte. “Questo perché non potrò più rivivere la gioia immensa del primo istante in cui ti ho sentito piangere.”
 
 
Ma potrò riviverla, quella gioia, rivederla in ogni tuo sorriso, in ogni mio gesto da madre affettuosa o severa a seconda delle esigenze. In te e in tuo fratello, quando nascerà.
Le ricordava alla perfezione, come se sua madre gliele avesse dette un giorno prima e non, chissà, sembrava una vita fa da quand’era morta.
Eppure il dolore rimaneva lo stesso. Bruciante, lacerava i tessuti.
Il tempo era stato ostile con loro, aveva odiato la loro felicità, gli aveva sputato sopra.
Adesso, Seto stringeva forte la manina di Mokuba, le porte dell’orfanotrofio che si presentavano ai loro occhi in tutta la loro estraneità.
Sicuramente, là dentro la pioggia avrebbe significato solamente dolore, una tempesta di paure che si mischiavano e li avvolgevano fino a consumarli.
«Nii-san, ho paura.» Era suo fratello.
No, non poteva temere.
«Non ti preoccupare Mokuba, ce la caveremo.» Lo sperava, ma intanto gli mentiva. Doveva diventare abbastanza forte per entrambi, e nel frattempo rassicurarsi e rassicurare suo fratello. Mentiva anche a se stesso.
«Ce la faremo.»
Sarà semplice.
Si premurò di scorgere uno spiraglio di speranza in più negli occhi di Mokuba, e quando lo incrociò si voltò nuovamente alla sua nuova vita.
Di nuovo, l’angoscia di un qualcosa di troppo grande da affrontare lo pervase, lo scosse.
No, non sarà facile. Era ancora un bambino, in fondo.
E intanto che si avviavano lentamente, cominciò a piovere ancora. Mokuba strizzò gli occhi e arricciò il naso quando le prime gocce lo colpirono in viso. Seto, invece, osservava il cielo con occhi ombrati.
Sta piovendo di nuovo.
Aveva piovuto anche il giorno della morte di sua madre e di suo padre; che fossero state lacrime o gocce d’acqua, poi, Seto non le aveva distinte. Non era stato in grado di comprendere cosa gli accadeva intorno, e anche se, a distanza, si voltava indietro, rivedeva solamente il buio di un dolore da cancellare, da spingere a fondo fino a farlo sparire.
E invece quello risaliva sempre a galla.
Scosse la testa, non ci doveva pensare in quel momento.
“Andiamo, Mokuba.”
Hai ragione, mamma. Ti avevo promesso che avrei fatto di tutto per lui.
Lanciò un’ultima occhiata alle sue spalle. La pioggia si infittiva e rendeva tutto più invisibile, più buio, più oscuro.
Ma non poteva piovere per sempre. Un raggio di Sole ci sarebbe sempre stato, prima o poi, anche se soltanto pensare al calore che avrebbe potuto produrre era difficile.
Per esempio, lui era nato in un giorno di pioggia. Mokuba, invece, era stato accolto dal caldo e da un Sole brillante e cocente.
Intanto che l’aspettavano, avrebbero continuato a fissare la pioggia con occhi sempre meno spenti.
Sì, ce la faremo.
 

 
















 
 
FINE.
Cos’è? Ecco, questa è una domanda lecita.
Lo chiamerei un tentativo malriuscito di fare i miei auguri – con ritardo, ma amen – a Seto Kaiba. Ma è malriuscito già perché non c’è Jono (ovvero, non c’è la puppy <3).
Ma amen – di nuovo. =.=
Questo è tutto, non ho note o precisazioni da fare. <3
Tranne che… non vi sforzate di trovare un senso, perché non ce l’ha. ♥
   
 
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