Nick: Melpomene Black
Titolo: Tra morte e vita
Pacchetto: Satyridae
Genere: Introspettivo, Malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: Nessuno
Introduzione: Ti lasci cadere sull'erba soffice.
Le farfalle si librano nel cielo. Bianche, piccole.
Ti dispiace per loro, vivranno solo qualche altra ora, un altro giorno al massimo. Tu hai perso dodici anni della tua vita, ma sei pronto a ricominciare. Vuoi tornare a ridere.
Ridi, Sirius. Le farfalle presto moriranno, ma sono felici. Perchè non puoi esserlo anche tu?
NdA: La flash è ambientata dopo il terzo anno di Harry a Hogwarts- quarto anno. E' l'ennesima storia su Sirius, ma che ci posso fare? Lo adoro! Mi ci sono impegnata fino in fondo, ho cercato di far trasparire i suoi pensieri, i suoi sentimenti, e anche un po' quell'instabilità mentale dovuta ad Azkaban. Ho provato ad immedesimarmi.
Spero di esserci riuscita bene!
TRA MORTE E VITA
Sei stanco. E affamato. Afflitto e sconfitto.
Devi nasconderti. Subito, prima che ti trovino e che ti riportino ad Azkaban.
Ma non hai più forze. E se ti consegnassi e ti lasciassi baciare dai Dissennatori? Pensa a come sarebbe semplice. Niente più dolore, niente più sofferenza. Solo vuoto.
Tutti quei pensieri negativi che attanagliano la tua mente sarebbero sepolti sotto una grossa coperta di fredda indifferenza.
Niente più rancore, niente più disperazione. Solo vuoto.
Ma poi di rendi conto di essere già vuoto.
Guardati, Sirius. Fai pena. Sembri uno spettro. Lo spettro di una vita che non dovresti vivere.
Sei già morto, Sirius. Respiri, è vero, ma dentro sei già morto.
Fierobecco atterra con una grazia sorprendente su un grande prato.
Migliaia di piccole farfalle bianche si alzano in volo nell’infinità della notte nera.
Da dove spuntano fuori? Non te lo chiedi nemmeno. Sei troppo impegnato a osservarle.
Sono esserini minuscoli, insignificanti. Proprio come te.
Le loro ali non hanno i colori dell’arcobaleno. Sono bianche innocenza.
Volano libere e leggere.
Anche tu vorresti essere libero come loro, ma ti accorgi di non poter spiccare il volo. C’è un grosso macigno che ti appesantisce e ti lega a terra. Senso di colpa.
Sarebbe troppo facile volare via incontro alla morte.
Tu sei vivo, Sirius. Sei vivo e sai che qualcuno ha ancora bisogno di te.
Scendi dalla groppa dell’Ippogrifo, ti lasci cadere sull’erba soffice.
Altre farfalle si librano nel cielo. Bianche, piccole.
Ti dispiace per loro, vivranno solo qualche altra ora, un altro giorno al massimo. Tu hai perso dodici anni della tua vita, ma sei pronto a ricominciare. Vuoi tornare a vivere.
Ridi, Sirius. Le farfalle presto moriranno, ma sono felici. Perché non puoi esserlo anche tu?
La notte si fa silenziosa. Niente più allegro svolazzare. Ti metti a sedere e ti accorgi di essere di nuovo solo.
La luna piena sovrasta il prato.
Sali di nuovo in groppa a Fierobecco. Devi nasconderti, devi scappare. Non hai tempo per essere felice.