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Autore: la luna nera    30/10/2012    1 recensioni
A volte le stelle cadenti esaudiscono davvero i dasideri. Non ci credete? Michael cambiò opinione quando la sua vita fu sconvolta da un autentico ciclone di vitalità chiamato Amy......
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Piccola introduzione: in questo capitolo ho inserito alcune espressioni prettamente astronomiche. Se volete delucidazioni in merito, in fondo trovate alcuni semplici spiegazioni.
Grazie a tutti quelli che dedicano un po’ del loro tempo a questa storia!!!!
 
CAP. 8
 
LA COMETA
 
Michael se ne stava semi nascosto dietro la finestra della cucina che dava sul piazzale sottostante l’edificio che ospitava il telescopio e l’abitazione di suo zio. Mancavano un paio di minuti alle 20:00. Finalmente vide arrivare l’auto di Amy. La ragazza parcheggiò e tirò fuori il contenitore in cui aveva riposto l’impasto per la pizza. Michael le andò incontro e la aiutò a portare in cucina tutto quanto. Aveva già preparato tutto l’occorrente, proprio come lei gli aveva chiesto: pomodoro, sale, origano, farina, mozzarella, prosciutto…… Veramente bravo!
Si mise all’opera, mentre lui, dopo alcune occhiate curiose, andò ad aprire la cupola del telescopio. Così avrebbero guadagnato un po’ di tempo.
Dall’appartamento iniziava a provenire un profumino talmente invitante….. Quella pizza doveva essere esageratamente buona… Resistere non era cosa da poco…..
 
*    *    *    *
 
Finalmente la cena era pronta! Amy aveva preparato una serie di pizzette di medie dimensioni con condimenti tradizionali ed alcuni “esperimenti”, come le piaceva definirli.
“Ecco qua! Spero di averti accontentato.”
“L’aspetto è una meraviglia… E l’odore non potrebbe essere più invitante…”
“Beh? Allora che aspetti?!”
“Buon appetito!!”
Iniziarono a mangiare quegli invitanti pezzi di pizza che si esaurirono velocemente uno dopo l’altro. Forse aveva preparato poca pasta…. O forse le era venuta talmente bene che….
“Amy, questa volta sono veramente senza parole……”
“Te l’avevo detto che la pizza è la mia specialità.”
“Ti giuro che non ho mai assaggiato niente di simile. Dovresti aprire una pizzeria…. I clienti non ti mancherebbero.”
“Ti ringrazio….” Sentirselo dire da lui le faceva tutto un altro effetto!” Sai cosa mi disse una volta tuo zio? “Amy, quando sarò abbastanza vecchio da non poter più fare grandi ricerche, trasformeremo la casa e l’area circostante in una sorta di pizzeria all’aperto. Così organizzeremo delle serate di pizza e astronomia”!”
“Mi sembra un’idea niente male…. Così sarà più facile far avvicinare le persone alla scienza e far diminuire l’ignoranza…”
“Non ricominciare con i tuoi soliti discorsi da secchione!!! Ci sono delle credenze che non potranno mai essere estirpate dalla cultura popolare! Vai tu a spiegare al contadino che non deve riempire le botti solo a Luna calante, ma può farlo anche a Luna crescente!!”
“Non ci sono riscontri scientifici che avvalorano questa teoria! Solo per le maree è stata provata l’influenza della Luna!”
“E allora come riesci a spiegare che se metto il mosto a fermentare nelle botti a Luna crescente, rischia di scoppiare tutto?”
“Io non sono un esperto di vini! Ma sicuramente un motivo c’è. E non viene certo dallo spazio.”
“Sei senza speranza….. “
“Amy, non posso credere a certe storielle, non puoi obbligarmi a farlo.”
“Ma almeno rispetta le idee di chi invece ci crede.”
 
Fra loro ci fu silenzio. Che Michael si fosse un po’ ammorbidito era stata solo un’illusione. Possibile che non riuscisse ad accettare che certe persone quando guardano il cielo riescono ancora a sognare? Possibile che per lui una stella cadente era solo una meteora che stava bruciando a causa dell’attrito con l’atmosfera terrestre? Non sarebbe mai stata una piccola scia di luce alla quale affidare un desiderio……
Meglio non insistere oltre in quel campo….
 
“Hai mai sentito tuo zio da quando è partito?”
“Si…Ha telefonato alcune sere fa. Sta bene…. “
“Ti ha detto quando torna?”
“No, ma….”
“Che c’è? Gli è successo qualcosa?”
“Diciamo di si….. Si è fidanzato….”
“Cosa?!”
Amy cominciò a sorridere divertita!!  Il professor Finger, scienziato tutto d’un pezzo…. Innamorato?!
Sorridendo, Michael aggiunse:” Sai che quando me l’ha detto per me è stato come restare schiacciato da un macigno?”
“Lo credo bene! Una cosa del genere da lui non me la sarei mai aspettata!”
“A chi lo dici…”
“Però mi fa piacere. Secondo me in fondo questa persona gli farà bene allo spirito. A volte ho avuto quasi la sensazione che si sentisse solo…. Però è solo una mia supposizione, magari non è così.”
“E chi può dirlo?” Si alzò da tavola.”Forza, cominciamo a togliere questa roba. Le stelle ci attendono!”
“Giusto! Fra cenare e chiacchierare abbiamo già perso troppo tempo!”
Rassettarono velocemente la cucina e, muniti di una buona scorta di caffé, si prepararono ad una notte di osservazione. Il cielo era limpido e le stelle brillavano come diamanti in cielo. Eravamo prossimi alla fase di novilunio, perciò la sfera celeste era quasi totalmente oscura. Un’ottima cosa!
All’improvviso…
“Guarda! Una stella cadente!”
“E’ una meteora.”
“Lo so, ma a me piace chiamarla stella cadente!”
Michael scosse la testa….
“So anche che possono essere definite aeroliti o sideriti a seconda della loro composizione. Ma questo vale solo per meteoriti che cadono a terra ovviamente! Soddisfatto?”
“Si, brava. Qualcosa conosci davvero.”
“….antipatico!”
E pensare che a quella stella cadente aveva chiesto che lui potesse diventare un “essere umano”…. Bah! Pura follia!
 
Entrarono nella torretta di osservazione. I sistemi erano già tutti avviati, la cupola aperta ed il telescopio pronto a scrutare le immensità dello spazio.
“Allora, cerchiamo qualcosa in particolare o puntiamo su una porzione di cielo a caso?”
“Il capo sei tu, spetta a te decidere.”
“Ok… quindi…”Gli venne in mente di metterla ancora alla prova…” Cerchiamo ….M31?”
“La Galassia di Andromeda?! Non è visibile in questo periodo dell’anno!”
“M42? M1?”
“Michael, voglio sperare che tu lo stia facendo di proposito… La Nebulosa di Orione e la Nebulosa del Granchio si vedono in inverno! Ora sono visibili la Nebulosa Laguna, Omega, Aquila…. Anche se un po’ basse sull’orizzonte….”
“Brava! Risposta esatta!” Aveva ottenuto la conferma che sperava: Amy non era una sciocca. Anche se diceva di credere alle stelle cadenti, aveva una buona conoscenza del cielo…. Quello vero!
“Wow, sono lusingata… Ho vinto un premio?”
“Hai vinto…. Una stella!”
“Che?!”
“Scegli una stella e ne catturiamo lo spettro…. Lo sai cos’è,vero?”
“Si. Gli spettri  sono fantasmi!!!”
“Cosa….?!”
“Se controlli, nel dizionario c’è anche questo significato. Comunque tranquillizzati, so cosa sono: quelli stellari ci danno informazioni sulle caratteristiche fisiche e composizione delle stelle…. “
“Mi hai fatto prendere un colpo…. Stavo per ritirare tutto quello che ho detto fin ora su di te…”
Si meritò una linguaccia…Ben gli sta! Così impara a considerarmi una deficiente!
“Allora, dato che ho vinto una stella…. Scelgo Vega, che tu probabilmente conosci meglio come Alfa Lyrae.”
“Ok…. Allora  Alfa Lyrae…. +38°47’03”…”
L’imponente strumento iniziò a muoversi in direzione di Vega della costellazione della Lira, una delle stelle più brillanti del cielo estivo….
“Eccola! Ce l’ho!”
“Si. Anche io la vedo sullo schermo. Teniamola inquadrata, così ne catturo la luce con lo spettroscopio.” Pochi secondi e “Fatto!”
Si mise a studiare con impegno. Aveva già studiato Vega in altre occasioni, lo considerò come un allenamento…. Vedendolo assorto, Amy preferì non disturbarlo… Provò a spostare il telescopio per andare a caccia di qualcosa di potenzialmente interessante… Ad un tratto, poco sopra Alfa Lyrae, notò qualcosa di anomalo. Sembrava una stella sfuocata… quasi un batuffolo di luce. Provò a rendere l’immagine più nitida, ma ogni sforzo fu vano….
“Michael, mi spiace disturbarti mentre studi lo spettro di Vega…ma qui c’è qualcosa che non mi convince…”
“Cosa c’è?”
“Non lo so… Questa stella… non è normale…”
“Forse è un ufo!”
“Non sto scherzando! Per favore, vieni a controllare.”
“Va bene…”
Chissà cosa c’era di così strano adesso! Avvicinò l’occhio all’oculare…. Effettivamente quel corpo celeste si presentava insolito….
“Controllo sulle carte stellari…..” Raggiunse di nuovo il computer.” Dunque…+41°20’49”….. Strano! Non dovrebbe esserci niente di rilevante in quel punto.”
“Cioè?”
“Ci sono delle stelle in quella zona di cielo, ma nessuna della magnitudine paragonabile all’oggetto in questione!”
“Veramente?”Amy ci capiva sempre meno…”E cosa può essere? Forse un ufo, un asteroide… o una cometa?”
“Non ne sono state segnalate….” Michael si bloccò. “Fammi dare un’altra occhiata…”
Si precipitò al telescopio…..
“Ho il fortissimo sospetto che si tratti proprio di una cometa….. E se non è segnalata da nessuna parte forse ….è ancora sconosciuta…..”
“Cosa?!” Amy non credeva alle sue orecchie “Mi stai forse dicendo che potremmo aver scoperto una cometa?!”
“Si.”
La ragazza restò di sasso. Lui prese il telefono e chiamò suo zio per comunicargli la probabile scoperta.
Mentre Michel telefonava, lei osservò di nuovo la presunta cometa… Nessuno sulla Terra, tranne loro due, sapeva della sua esistenza…. Era una sensazione incredibile! Quella poteva diventare la loro cometa.
 
“Ho raccontato tutto a mio zio, dovrebbe farmi sapere qualcosa velocemente….”
“Potresti diventare famoso con questa scoperta…. La cometa porterà il tuo nome….”
“Aspetta a cantar vittoria. Non è ancora detto che sia così.”
“Se non sbaglio, molte comete sono state scoperte da astrofili…. Come la Hyakutake o la Hale-Bopp….”
“E’ vero. Gli astronomi sono spesso impegnati su altri studi, ma il lavoro di chi guarda il cielo per passione si è rivelato estremamente utile in molti casi.”
“E ammettendo che sia una cometa sconosciuta, quando pensi possa essere visibile da Terra?”
“Dipende. A volte impiegano qualche anno ad avvicinarsi a noi. Una volta accertata la natura del corpo celeste, potremo calcolarne l’orbita, definirne la massa anche se in maniera approssimativa…. Adesso probabilmente si trova fra 3 e 10 Unità Astronomiche…. E’ da quella distanza che si inizia a formare la coda ma dipende da una serie di fattori. Ancora è presto per azzardare qualsiasi ipotesi.”
 
Amy osservò nuovamente l’oggetto….  Michael ne aveva già catturato alcune immagini quando il telefono squillò…… Rispose. Era il prof. Finger. La conversazione non durò moltissimo…..
 
“Amy, al 99% abbiamo veramente scoperto una nuova cometa.”
 
Fu un cosa istintiva. Si lanciarono l’uno tra le braccia dell’altra stringendosi forte per la felicità e l’incredulità. Amy sentiva di avere gli occhi lucidi… Non poteva credere di aver scoperto una cometa con Michael.. .. E non poteva credere di trovarsi fra le sue braccia!!!!! Che belle sensazioni… Sentiva il suo calore, il profumo della sua pelle, il suo respiro….
E Michael? Aveva totalmente perso la lucidità! L’euforia della scoperta lo aveva fatto smettere di usare il cervello, lasciando al cuore il compito di guidare le sue emozioni. E quello fu il risultato!
Il ragazzo aprì gli occhi e realizzò. Si allontanarono e l’imbarazzo fra di loro era estremamente tangibile… Nessuno aveva il coraggio di dire una parola. Tentarono di fare gli indifferenti….. Lui sedendosi di nuovo davanti al computer e lei versando del caffé in un bicchiere di carta. Ne bevve un sorso….e si fece coraggio.
 
“Caffè?”
“…Si…. Grazie….”
Gli porse il bicchiere e questa volta badarono bene di evitare il minimo contato fra le loro dita…. Non avevano ancora superato l’emozione di quanto accaduto poco prima. Però erano riusciti a rompere di nuovo il ghiaccio.
“Quella cometa dunque porterà il tuo cognome, non è vero?”
“Normalmente vengono battezzate in quel modo dopo aver dato loro una sorta di codice in cui si indica se è una periodica, l’anno della scoperta e una lettera dell’alfabeto che corrisponde alla quindicina del mese di individuazione….”
“Cometa Finger mi sembra meno complicato che usare tutti ‘sti codici…”
“Secondo me non suona troppo bene….”
“Perché?  Sarebbe un buon biglietto da visita per la tua futura carriera….”
“Vogliamo dirla tutta? Chi ha visto per primo la cometa al telescopio? Tu! Per cui potremmo chiamarla Amy!”
“Non pensarlo neanche! Sei tu che l’hai identificata…. E poi chi è il capo qui? Tu, quindi io non ci voglio entrare!!”
“Hai forse paura di qualcosa? Che male ci sarebbe?”
“Per favore, preferisco restare nell’ombra…. Ce la fai ad assecondarmi?”
Lo guardò con degli occhi quasi supplicanti ai quali non seppe dire di no.
 
La nottata trascorse in maniera alquanto strana.  Cercarono di acquisire più informazioni possibile sulla loro cometa, guardandosi bene dall’intraprendere conversazioni che non riguardassero gli astri. Quell’attimo di euforia era costato molto ad entrambi. Amy non voleva destare in lui il minimo sospetto che nutriva qualcosa di profondi nei suoi confronti…. Michael ora doveva pensare solo ed esclusivamente a terminare gli studi. Non poteva concedersi distrazioni di alcun tipo, anche se ultimamente gli riusciva sempre più difficile. E gli riusciva ugualmente difficile allontanare Amy! Fra di loro esisteva una sorta di amore-odio non meglio dichiarato. L’unica cosa evidente era il grande affiatamento che nasceva quando si trattava di scrutare il cielo. Sapevano entrambi un sacco di cose, conoscevano le stelle, le galassie, le nebulose…. Ora c’era pure di mezzo una cometa!
 
Iniziò ad albeggiare….
“Questa volta ho battuto il mio record di permanenza qui…”
“E’ stata una notte importante. Non capita spesso di fare una scoperta…”
“Già…. Vai a raccontarlo ai miei….E’ l’alba e ancora non sono a casa! Spero solo non se ne siano accorti.”
“Pensi di tornare quando sarà di nuovo buio?”
“Non lo so…. Domani andiamo ad assistere all’ultima partita del campionata di pallavolo. Abbiamo i biglietti… Nella squadra dei J.S.Lightings giocano alcuni nostri amici… fra cui il probabile futuro ragazzo di Vivy…”
“Ah, capisco.”
“Non posso certo addormentarmi in tribuna….”
“Faresti un bella figura!”
“Già….”
“Dove si terrà l’incontro?”
“Al palazzetto dello sport, nel quartiere olimpico.”
“Beh, allora in bocca al lupo e buon divertimento!”
“Grazie!”
 
Amy lasciò l’osservatorio. Era stanca, ma non aveva particolarmente sonno.
Arrivò a casa ed entrò. In giro non c’era nessuno. Bene. Dormivano ancora tutti. Ok, sapevano che in un osservatorio si lavora di notte e spesso era rientrata molto tardi, ma quella volta aveva superato ogni limite! Figuriamoci poi se suo padre scopriva che non era in compagnia del professore, ma del nipote!!! Quella sarebbe stata l’ultima volta che l’avrebbe lasciata andare lassù.
Indossò il pigiama e s’infilò a letto.
Fuori il sole stava sorgendo.
 
 
 
 
NOTE
 
In questo capitolo ho usato alcune espressioni prettamente scientifiche di cui, per chi non lo sa,  do qualche piccola spiegazione:
 
Vega è la stella più brillante della costellazione della Lira ed è visibile dalle nostre latitudini durante i mesi tardo-primaverili ed estivi.
Viene chiamata anche Alfa Lyrae per questo motivo: tutte le stelle vengono denominate con le lettere dell’alfabeto greco in ordine decrescente a seconda della loro magnitudine (cioè luminosità). Quindi la più luminosa sarà alfa, poi avremo beta, gamma e così via, seguita poi dal genitivo del nome latino della costellazione cui appartiene.
 
Le coordinate celesti (ad esempio +38°47’03” che avete trovato nel capitolo) servono per localizzare un oggetto nel cielo.
 
Lo spettro di un corpo celeste permette di acquisirne informazioni sulle caratteristiche e la temperatura. Si ottiene utilizzando lo spettroscopio, uno strumento che cattura la luce di una stella, ad esempio, facendola passare attraverso una piccola fenditura. Tale fascio di luce viene poi scomposto da prismi in modo tale da ottenere la divisione nei sette colori dell’arcobaleno.
Questa è una descrizione molto veloce e sicuramente incompleta, la cosa va ben oltre!
 
M31, M42 e M1 sono rispettivamente la Galassia di Andromeda, la Grande Nebulosa di Orione e la Nebulosa del Granchio (che si trova nella costellazione del Toro). Questi oggetti del profondo cielo, come molti altri, sono stati classificati da Charles Messier, astronomo francese vissuto a cavallo fra il 1700 e il 1800, nell’omonimo catalogo pubblicato nel 1774, in cui galassie, ammassi e nebulose sono catalogati con la lettera “M” seguita da numeri progressivi da 1 a 110.
 
L’Unità Astronomica (abbreviato U.A.) è un’unità di misura utilizzata prevalentemente per calcolare le distanze di oggetti del Sistema Solare o delle immediate vicinanze. Un’Unità Astronomica è pari alla distanza media fra la Terra ed il Sole cioè circa 149,6 milioni di Kilometri. Le chiome delle comete solitamente iniziano a essere visibili quando tali copri celesti si trovano fra  3  e 10 U.A. dal Sole.
 
Hyakutake ed Hale-Bopp sono due comete passate nelle vicinanze della Terra rispettivamente nel 1996 e nel 1997 scoperte proprio da appassionati di astronomia. Forse qualcuno di voi le ha pure viste!
 
 
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Non so se a qualcuno di voi è mai capitata l’occasione di osservare il cielo con un telescopio anche di modeste dimensioni…. E’ uno spettacolo che lascia senza fiato, credetemi!
 
 
 
  
 

  
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