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Autore: FairyFrida    30/10/2012    6 recensioni
George/Hermione | Raccolta di flash-fic
L’aveva visto, non guardato, come era solita fare distrattamente con i gemelli quando le passavano di fianco immersi nelle loro conversazioni. Sapeva che era George perchè sul maglione era cucita una “G” un po’ sbilenca, come un’arancia a cui manca uno spicchio.
« Potrei farci dei Fuochi d’Artificio Freddi con questa neve, che dici? » aveva detto lui, e nonostante stesse guardando proprio lei, Hermione ebbe l’impressione che stesse parlando con Fred, anche se di lui non c’era traccia.

[ Seconda classificata e vincitrice del Premio Lacrima al contest "'Cos Everybody Loves Hermione" indetto da Krixi19 sul forum di EFP ]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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For the very first time










1993, febbraio - High Street, Hogsmeade

La prima volta che Hermione aveva visto George, lui era appoggiato contro la facciata di Mielandia, le spalle contro il muro e lo sguardo assorto dalla neve che volteggiava in spirali serrate.
L’aveva visto, non guardato, come era solita fare distrattamente con i gemelli quando le passavano di fianco immersi nelle loro conversazioni. Sapeva che era George perché sul maglione era cucita una “G” un po’ sbilenca, come un’arancia a cui manca uno spicchio.
« Potrei farci dei Fuochi d’Artificio Freddi con questa neve, che dici? » aveva detto lui, e nonostante stesse guardando proprio lei, Hermione ebbe l’impressione che stesse parlando con Fred, anche se di lui non c’era traccia.
Gli aveva sorriso un po’ imbarazzata e poi aveva proseguito, il naso intirizzito dal freddo di febbraio.





1994, ottobre - Bagni femminili del Sesto Piano, Hogwarts

La prima volta che Hermione era entrata nel bagno del Sesto Piano era ottobre, e lei era in ritardo per la lezione di Rune Antiche. Aveva frettolosamente spalancato la porta del primo cubicolo e subito aveva fatto un salto indietro, trovandosi davanti i gemelli Weasley impegnati a smontare il gabinetto.
« Ehilà, Granger, vai di corsa? » aveva ghignato uno dei due, e mentre parlava aveva lanciato uno strano sguardo obliquo all’altro.
« Che diavolo state combinando voi due? »
« Hermione, che ne diresti di venire al Ballo con me? »
Hermione restò interdetta per qualche secondo, poi sollevò un sopracciglio e ridacchiò forzatamente. « È uno scherzo, vero? »
Ma l'esclamazione esasperata di Fred, « Ti sembra che stia scherzando?», e ancor di più l'espressione indecifrabile di George la convinsero che la richiesta era seria.
« Oh, i-io veramente » aveva balbettato lei, totalmente spiazzata, «ecco, me l’hanno già chiesto, mi spiace »
Ed era corsa via, chiedendosi perché tra tutte le studentesse carine di Hogwarts, tra le giocatrici di Quidditch e le Grifondoro dotate di uno spiccato senso dell'umorismo, George Weasley avesse invitato proprio lei.





1994, aprile - Biblioteca, Hogwarts

La prima volta che Hermione aveva visto George entrare in biblioteca, stava scrivendo un tema per Piton sugli effetti della belladonna.
« Che fai? » le aveva chiesto lui fingendosi - era questo che senza dubbio stava facendo: fingere - interessato.
«I compiti » aveva risposto Hermione, studiandolo scettica. « Ma non credo che tu e il tuo gemello conosciate il significato di questa parola »
« Giusta osservazione; se Fred fosse qui si troverebbe senz’altro d’accordo con te. Mi serve un libro » annunciò quindi George. « Ma non farti illusioni, devo solo controllare una cosa. È per una scommessa »
Hermione sollevò le sopracciglia, chiedendosi che cosa c'entrasse lei in quella faccenda.
« Speravo mi avresti aiutato a trovarlo » si spiegò George. « Sai, non sono molto pratico, mentre tu, beh, sei una specie di guru qui dentro! Una divinità a cui tutti i volumi e le pergam- »
« D’accordo, adulatore » sospirò Hermione, chiudendo l’enciclopedia con un gesto secco, ma reprimendo un sorrisetto.





1995, agosto - Sala da pranzo, Grimmauld Place

La prima volta che George le aveva passato il sale, Hermione gli aveva rivolto uno sguardo sbalordito.
« L’ho capito dalla smorfia che stavi dedicando al piatto » le aveva semplicemente detto lui. E Hermione spostando lo sguardo su Fred si era chiesta che effetto facesse sapere sempre che cosa stesse pensando l’altro. Senza che le parole fossero necessarie. Cosa non avrebbe dato per capirsi tanto profondamente e in modo così naturale con qualcuno.
Gli aveva sorriso a mo’ di ringraziamento, e lui aveva ricambiato; e Hermione si era resa conto che quel sorriso le faceva un certo effetto. Aveva pensato che fosse perché lui l'aveva invitata al Ballo, l'anno prima, e in un certo senso, dopo aver metabolizzato per bene, ne era stata lusingata; però aveva pensato che sarebbe durata poco, quella specie di riguardo che dedicava a George, e invece con il tempo non aveva fatto altro che aumentare.





1995, ottobre - Stanza delle Necessità, Hogwarts

La prima volta che George le aveva chiesto di uscire, Hermione stava cercando di produrre un Patronus con una forma riconoscibile, invece del solito sbuffo di luce. Era la seconda lezione dell’ES, e poco più in là Fred stava insegnando a Dean il celebre colpetto di bacchetta con cui a suo dire aveva steso Malfoy pochi giorni prima.
« Uscire dove? » aveva domandato lei. « Siamo stati ad Hogsmeade la settimana scorsa, non ci sarà una gita ufficiale almeno fin dopo Natale. E io non ho alcuna intenzione di andarci illegalmente »
« Io troverei già gratificante riuscire a farti uscire dalla biblioteca » aveva sorriso furbescamente George. « Possiamo andare a fare una passeggiata nella Foresta, o oltre il lago, che ne dici? »
« D’accordo » aveva accettato Hermione, e la nuvoletta azzurrina aveva assunto il profilo un po’ sbiadito di una lontra.





1995, ottobre - Sponde del Lago Nero, dintorni di Hogwarts

La prima volta che George l’aveva presa per mano erano in riva al Lago Nero, e Hermione era arrossita a tal punto che aveva immediatamente chinato la testa per coprire le guance con i capelli. Non era diventata così rossa nemmeno quando lui poco prima l’aveva baciata, sollevandole il mento con le dita. Aveva delle belle mani, George.
« Sai che esistono almeno trenta specie di libellule? » aveva detto lui, cercando di scacciare il silenzio imbarazzante che era venuto a crearsi.
Hermione aveva sollevato il viso e l'aveva guardato con stupore.
« Ehi, non ti aspettavi che lo sapessi, vero? Tu ci sottovaluti molto, non è così? »
George parlava spesso al plurale, aveva notato Hermione; anche se Fred in quel momento non era presente, o non c’entrava nulla con il discorso. A qualcun altro avrebbe potuto dare fastidio, questo continuo citare una persona che non c’era, invece Hermione lo trovava bello. Era una delle cose che più le piacevano di George, questo suo legame con Fred.





1998, maggio - Sala Grande, Hogwarts

La prima volta che Hermione aveva visto George piangere erano in Sala Grande, e Fred aveva gli occhi chiusi.
Una disperazione così cieca Hermione non credeva di averla mia provata; teneva il braccio aggrappato a quello di George come l'edera che cerca sostegno afferrandosi a un'altra pianta, e lo stringeva con la vana speranza di non vederlo sparire insieme al suo gemello. Pelle, carne, vita dissolti.
Quel giorno tutto andò in mille pezzi, comprese cose che non andavano spezzate e che mai si sarebbero potute aggiustare.
Non tutti gli orologi possono essere riparati, ci sono ingranaggi che non tornano indietro.
Quel giorno, mentre lacrime e sangue si mischiavano e tutto le vorticava attorno, l'unica certezza era il braccio di George.





1999, settembre - Tiri Vispi Weasley, Diagon Alley

La prima volta che Hermione era entrata nell'appartamento sopra i Tiri Vispi Weasley era settembre, e lei era appena stata assunta al Ministero.
« Hai incontrato Percy? » le aveva chiesto George, impegnato a controllare l'inventario del negozio.
« Sì, mi ha offerto un'Acquaviola per congratularsi; è stato molto gentile da parte sua. E Ron? Le Puffole Pigmee l'hanno lasciato in pace o continuano a rivoltarglisi contro? »
« Ha ancora qualche cicatrice, sì » aveva ridacchiato George, « ma sta imparando a farsi rispettare »
Era ormai diventata una sorta di rituale, quello di parlare di ogni componente della famiglia. Per sentirsi meno soli, per sentirsi più uniti nell'affrontare il dolore che ancora riposava nei loro cuori.
Di Fred non parlavano quasi mai apertamente. Forse un giorno avrebbero pronunciato il suo nome abitualmente, ma per il momento si accontentavano di percepire la sua presenza, come avevano sempre fatto anche se lui non c'era fisicamente.
In un modo o nell'altro Fred c'era sempre stato, e avrebbe continuato a farlo ancora, nonostante tutto.
















Frida’s corner
Questa raccolta di brevi flash-fic si è classificata seconda - aggiudicandosi tra l'altro il Premio Lacrima - al contest "'Cos Everybody Loves Hermione" indetto da Krixi19, con un punteggio finale di 48,55/55.
Ho scelto di inserire l'avvertimento What if? secondo consiglio della giudicia perché non essendo presente il personaggio di Ron la mia storia si discosta parecchio dal Canon - soprattutto perchè Hermione si innamora di George e i suoi sentimenti per Ron non sono affatto presenti.
Il titolo è una minuscola citazione da Sloom degli Of Monsters and Men - sì, è vivamente consigliato ascoltare tutte le loro canzoni, perché NON VE NE PENTIRETE. ( E già che stiamo parlando dei Monsters, potreste fare un salto qui ed iscrivervi a questo contest su di loro, ad esempio. ) ( Sì, oggi sono in modalità promoter. )
Sperando che la storia vi sia piaciuta, vi ringrazio come al solito di aver letto e di avermi fatta felice. ♥♥

Frida









   
 
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