"Tate, io ti amo... ma... non posso stare con te”
Sentì il rumore del mio cuore spezzarsi e gli occhi inumidirsi.
Ebbi un miscuglio di flashback che mi oscurarono la mente, non riuscii a mettere a fuoco le sue parole e dopo qualche secondo compresi che quello che Violet aveva appena detto, lo pensava davvero.
In quel preciso istante, immaginai la mia (non-)vita senza di lei e no, non riuscii a capacitarmi.
"No, non farmi questo... Violet, ti prego..." la guardai negli occhi come non facevo da tempo, la guardai negli occhi e in quel momento io a quegli occhi ci parlai. Le lacrime cominciarono a scorrere come fiumi in piena e non riuscì a nascondere i singhiozzi.
"Ti prego, Violet, ascolta: quando l'ho fatto, quando ho... non ero io, Violet. Non ero io. Tate non ti avrebbe mai fatto questo perché io ti amo.” dissi tutto d'un fiato senza pensarci. I singhiozzi si alzarono di tono e le lacrime aumentarono.
"Sei... diventata la mia vita e se dovessi lasciarmi, adesso, mi uccideresti. Mi uccideresti dentro.”
aggiunsi, scandendo lentamente l'ultima parola che rimbombò nella stanza.
Ci furono degli attimi di silenzio che Violet interruppe dicendo: “lo pensi davvero?”
"Lo penso davvero..." ripetei a mo' di pappagallo.
Mi guardò scrutando attentamente il mio volto.
"Quando ci siamo conosciuti ciò che mi colpì di te fu il sorriso...” disse accennando una risata. “ma conoscendoti meglio, capì che quello che regnava sul tuo volto non era un sorriso sincero...” 
"E' sincero, quando sono con te” mi affrettai a dire. E lei mi guardò con un'espressione confusa, che si trasformò subito in un sorriso compiaciuto. “Tutte le volte in cui hai detto che mi ami... eri sincera? Perché se lo eri, se eri sincera come sembrava, ti chiedo per favore, ti prego... dammi una seconda possibilità. Fallo per quel sorriso che fai spuntare solo tu sulla mia faccia ti prego... non c'è felicità in me senza di te. Sei... la luce nell'oscurità della mia vita.”
Mi guardò ancora una volta negli occhi combattuta e giuro che mi sembrò di aver visto una lacrima quando l'unica cosa che riuscì a vedere fu il suo viso sul mio, le sue labbra sulle mie.
Ancora come una volta, ancora pronte a salvarmi.