IN TRAPPOLA
Oltre la porta solo buio e
silenzio.
Erano ore e ore che se ne stava
immobilizzato nel panico più totale. Non sapeva più da quanto. E aveva passato
tutto questo tempo a maledirsi per la sua disattenzione. Come aveva potuto farsi
cogliere impreparato?
Lui -Draco Malfoy, purosangue, di
antichissima casata, ricco, dannatamente bello, possessore di mezza Inghilterra-
che si vantava di essere preparato ad ogni evenienza. Lui, che non si era mai
fatto cogliere in fallo.
Eccolo lì, adesso, senza bacchetta, a
pregare perché qualcuno sentisse le sue urla disperate. I sensi all’erta pronti
a cogliere ogni minimo suono.
Se solo avesse immaginato quello che
sarebbe successo non avrebbe mai permesso alla sua dolce metà di uscire per
recarsi al ministero.
“stupido, stupido, stupido…” continuava a ripetersi senza sosta da un’ora a
quella parte.
D’un tratto un rumore. Una chiave girò
nella toppa. La porta si aprì e si chiuse. Passi lenti sulla morbida mouqette.
Sentì la speranza crescere in lui.
“Draco ci sei? Non sai che confusione al ministero!!
Ho dovuto fare un sacco di fila prima di poter usare
Mai suono fu più dolce!
“HERMIONE!!” urlò disperato
“HERMIONEEEEEEE!!!!!”
“Draco ma cos’hai da url…” sbottò lei, scocciata e preoccupata
insieme.
“Hermione!!” la interruppe il biondo
“Merlino ti ringrazio!! La carta igienica, Hermione! Portami quella dannata
carta igienica!!!”