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Autore: Temari    31/10/2012    1 recensioni
- Un sinistro scricchiolio giunse alle orecchie della giovane che, pur rimanendo assolutamente immobile, non riuscì a fermare un gemito carico di terrore. «No... Ti prego, lasciami in pace...» Sussurrò, ma il rumore di passi inconfondibili che si facevano strada verso la porta diventava più chiaro, e con esso il battito del cuore della ragazza si faceva più udibile... -
Genere: Horror, Parodia, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! =D
La piccola storiella che andrete a leggere è nata per festeggiare sia Halloween che il primo compleanno (*o*) del forum con cui collaboro, lo Yami no Hikari: Scanlation team, anime, manga, Japan&Grafica--un covo di pazze scatenate gruppo molto socievole ed ospitale, chiunque voglia passare è ben accetto! ;)
Dedicata alla fondatrice del forum, Tsuki-sama, a tutte/i coloro con cui lavoro lì e, ovviamente, a tutti gli utenti che ci sostengono!!

Note: nonsense e crack.

Ja ne,
Temari

The Staffer Hunt




        Era una notte buia e tempestosa.
        Il cielo plumbeo era devastato dai lampi di luce accecante che, seguiti a poca distanza da potenti tuoni, illuminavano a giorno la stanza di una ragazza rannicchiata in un grande letto a baldacchino.
        Il vento, ululando fra i rami degli alberi in lontananza, risuonava alle orecchie della povera giovane come il lamento di centinaia di anime, torturate fra le fiamme dell'Inferno.
        Stringendo forte le ginocchia fra le braccia, la nostra protagonista tremava senza sosta. Incapace di dormire e spaventata dalla terribile tempesta che infuriava al di là dei confini sicuri delle mura della casa, ella non staccava gli occhi - spalancati fino all'estremo - dal vetro della finestra dall'altra parte della stanza: era scosso e martellato costantemente da violente gocce di pioggia (miste forse a grandine?).
        Poi, un sinistro scricchiolio giunse alle orecchie della giovane che, pur rimanendo assolutamente immobile, non riuscì a fermare un gemito carico di terrore. «No... Ti prego, lasciami in pace...» Sussurrò, ma il rumore di passi inconfondibili che si facevano strada verso la porta diventava più chiaro, e con esso il battito del cuore della ragazza si faceva più udibile... Le batteva così forte, nella cassa toracica, che quasi temeva di vederlo schizzare fuori.
        «No... Per favore...» Pregò la giovane indifesa, rannicchiandosi di più contro la testiera del letto, mentre il legno intarsiato le si conficcava nella schiena.
        Un improvviso silenzio calò e solo il respiro affannato dal terrore della nostra eroina parve riempire l'aria. Per questo, il tenue cigolio della maniglia d'ottone che veniva abbassata si sentì innaturalmente acuto quando, poco dopo, il proprietario dei passi mise piede nella stanza.
        «Uhuhuhu!» La risata che emerse dalla figura in ombra era raccapricciante, viscida... Fautrice di terribili sciagure.
        «Nonono...! Ti prego lasciami in pace!» Supplicò la giovane ragazza. «Hai già preso così tanti altri—cosa te ne fai anche di me?! Io voglio continuare a vivere!!» Le lacrime avevano preso a scorrerle lungo le guance pallide.
        La figura sinistra si fece avanti, una mano simile ad un artiglio protesa verso il letto. «Non mi bastano. Di più, ne servono di più...!» Disse con una risata, continuando ad avanzare inesorabile, fino a che non si trovò in piedi di fianco alla giovane. «Vieni con me, non te ne pentirai.»
        «NOOOO!!!» La nostra protagonista non poté sottrarsi alla presa ferrea di quella mano che si chiuse attorno al suo polso, trascinandola via di peso incurante della tempesta che imperversava fuori.
        Il frastuono degli elementi coprì le suppliche e le urla della povera ragazza. «PIETÀ, TI PREGO, TSUKI-SAMA!!! CHE NE SARÀ DELLA MIA VITA REALE?!?!»
        «... Noi tutte l'abbiamo sacrificata. Fattene una ragione: tu da ora in poi sarai una nuova staffer. Nessuno verrà a salvarti.»

 
   
 
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