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Autore: EBI_Weasley    31/10/2012    4 recensioni
Una breve storia scritta per Halloween. Harry, Ron e Hermione verranno coinvolti da quei due perditempo di Fred e George in una divertente e spaventosa avventura. Cosa credete che stiano organizzando i gemelli questa volta?
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger, Ron, Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Sentiva il sudore colarle dalla fronte. O forse era acqua? Hermione abbassò lo sguardo e studiò i suoi abiti. Era completamente fradicia. Tra l’adrenalina dell’avventura e la paura di essere ammazzata da un Troll, era stato difficile tenere sotto controllo quell’ulteriore aspetto della situazione. I rubinetti del bagno erano completamente sradicati e l’acqua continuava a fiottare ovunque, bagnando il pavimento e le pareti. Quando il suo sguardo indugiò sul corpo del mostro, un brivido le salì lungo la schiena. Si rese conto che quei due mattacchioni, che si stagliavano di fronte a lei in quel momento, l’avevano appena salvata da una morte orribile. Era proprio a causa del ragazzino dai capelli rossi, Ron Weasley che lei era finita in quella dannata situazione. Lo osservò divertita. Aveva dimenticato il motivo di tanta rabbia nei suoi confronti. Quando si accorse che il ragazzino occhialuto, il famoso e celebre Harry Potter e il suo amico Ron Weasley la stavano fissando curiosi, lei abbassò lo sguardo e arrossì violentemente.
‹‹ Ehm … ›› borbottò Ron avvicinandosi. Hermione non riuscì ad alzare lo sguardo, c’era troppa vergogna nei suoi occhi. Non voleva che quel ragazzino potesse scovarla in fondo alle sue iridi e prendersi nuovamente gioco di lei. ‹‹ Scusami. ›› sussurrò Ron a pochi passi da lei. Hermione sorpresa alzò lo sguardo e vide Ron rivolgerle un sorriso contento. ‹‹ Cosa? ›› domandò Hermione sbigottita.
Ron sobbalzò e arrossì sulla punta delle orecchie: ‹‹ Volevo dire … mi dispiace … io … è colpa mia se eri chiusa in bagno. Volevo chiederti scusa. ››
Quella sua titubanza e quel suo tremare imbarazzato le addolcirono il cuore. Hermione abbassò di nuovo lo sguardo e sorrise soddisfatta. Pochi minuti dopo si ritrovarono tutti e tre a camminare lungo il corridoio. Non c’era quel silenzio teso tra di loro, come lei si era aspettata, anzi Harry e Ron parlavano con frenesia, euforici per quanto era appena accaduto.
‹‹ Quando lo racconterò a Fred e George … m’invidieranno! ›› esclamò Ron con espressione vacua.
Harry lo fissò per un momento e sorridendo divertito, si voltò verso Hermione. ‹‹ Volevo ringraziarti Hermione. Hai mentito alla McGrannit, per noi, ci hai salvato da una bella punizione. ››
Hermione sorrise, ma riprese immediatamente il controllo. ‹‹ Non ne vado particolarmente fiera, ma è stato un piacere ricambiare il favore. ›› sentenziò alla fine con un pizzico di acidità.
‹‹ Non posso credere che per colpa di uno stupido scherzo ci siamo persi la cena di Halloween! ›› esclamò Ron tornando alla realtà. ‹‹ Non ho avuto neanche il tempo di mangiare qualche dolcetto. ››
Hermione gli sorrise. ‹‹ Io non ho mai festeggiato Halloween. I miei genitori sono dei dentisti e non vogliono che rovini i miei denti con caramelle e cioccolatini. ››
‹‹ Dentosti?  E che cosa sono, una specie di custode ? ›› chiese Ron curioso.
‹‹ Sono dei dottori che curano i denti. ›› spiegò Harry che mai in vita sua era andato da un dentista, ma conosceva bene quello di suo cugino. Ogni volta che il giorno sul calendario, segnato da un cerchietto rosso e affiancato da un inquietante disegno che raffigurava un sorriso smagliante, arrivava, a casa Dursley accadeva l’impensabile. Harry si divertiva tanto quando Dudley veniva trascinato con la forza in macchina da suo zio.
‹‹ Mai sentiti nominare. Noi abbiamo solo i guaritori che si occupano di tutto. ›› mormorò Ron.
Tra una chiacchiera e l’altra si trovarono di fronte al quadro della Signora Grassa al settimo piano.
Harry sussurrò la parola d’ordine e quando il ritratto si aprì, furono travolti da una musica assordante e da grida confuse. ‹‹ Presto entrate! ›› Hermione si sentì tirare dentro da qualcuno e in un secondo si ritrovò soffocata nel baccano più totale. I suoi compagni di casata avevano organizzato una festa nella Sala Comune, molti di loro erano intenti a mangiare dolci e tanti altri ballavano in modo frenetico.
‹‹ Che cosa sta succedendo qui? ›› urlò Ron con le mani sulle orecchie. Due figure alte si avvicinarono a lui e Hermione riconobbe i gemelli Weasley. ‹‹ Non fare il guastafeste Ronnie. Siamo riusciti a prendere un po’ di cibo dalle cucine, vai al tavolo ci sono i tuoi dolci preferiti. ›› disse Fred sorridendo. Il suo evidente intento era di allontanare il fratello più piccolo. Ron non si accorse del sorrisetto di Fred e si catapultò sulla tavolata dei dolci. Hermione sospirò e si avvicinò a Harry. ‹‹ Io vado a letto. Questa musica mi sta distruggendo le orecchie! ›› gridò Hermione. Il ragazzo si voltò e annuì concorde. Quando i due arrivarono con non poco difficoltà ai piedi delle scale a chiocciola, trovarono la strada sbarrata dai gemelli.
‹‹ Perché andate già a dormire? ›› domandò George sorridendo. ‹‹ La notte è ancora lunga. ››
‹‹ State facendo qualcosa che va contro le regole della scuola. ›› urlò Hermione. ‹‹ Togliete questa musica e mandate tutti a letto. ››
‹‹ Com’è chiaro che tu non ci conosci. Abbiamo fatto di peggio in questi anni. ›› disse Fred scoccando un’occhiata al fratello. Harry sorrise ai due ma Hermione lo afferrò per un polso e lo trascinò su per le scale. I gemelli fecero spallucce e ritornarono alla festa. Quando finalmente Harry si sedette sul suo letto, tirò un respiro di sollievo. Hermione indugiò sulla soglia e dopo che Harry l’ebbe incitata a entrare, lei s’incamminò. Hermione si avvicinò a Harry e notò come il silenzio di quella camera rendesse meravigliosamente tranquilla la sua mente. ‹‹ C’è sicuramente qualche sorta di magia. Questo silenzio è surreale. ››
‹‹ Sì, hai ragione. ›› mormorò Hermione. Esausta si lasciò cadere sul letto di fronte a quello di Harry. Poi un silenzio imbarazzato cadde sui due. Harry decise di interromperlo con qualche domanda di circostanza. Hermione fu felice di rispondergli e cominciò a raccontare qualche aneddoto della sua vita. Poco dopo un Ron con i capelli drizzati e con il fiatone corse nella stanza. Cadde sul pavimento e si stese completamente, ansimando stanco.
‹‹ Che cosa è successo? ›› domandò Harry preoccupato.
‹‹ Di sotto Fred e George hanno organizzato un gioco e i vincitori possono accompagnarli nel loro viaggio pericoloso. ›› mormorò Ron sorridendo.
‹‹ Viaggio pericoloso? ›› domandò Hermione curiosa.
Udendo la voce di Hermione, Ron sobbalzò e si mise a sedere. ‹‹ Cosa ci fai tu qui?  Questo … questo è il dormitorio maschile. ››
‹‹ Oh Ronald, non fare troppe scene. Allora di quale viaggio pericoloso parli? Cos’hanno in mente quei due? ››
Ron aggrottò le sopracciglia e si voltò verso Harry che alzò le spalle divertito, così Ron cominciò a spiegare.
‹‹ Hanno deciso di inoltrarsi a Hogsmeade e raggiungere il villaggio di Babbani più vicino. Vogliono festeggiare Halloween in grande stile. ››
‹‹ Che cosa vogliono fare? ›› esclamò Hermione adirata alzandosi dal letto minacciosa.
Ron preoccupato la seguì con lo sguardo mentre usciva dal dormitorio. Harry si alzò e tirò Ron per un braccio. ‹‹ Dobbiamo raggiungerla. ›› Ron annuì e insieme si catapultarono di nuovo giù per le scale.
Harry notò che gran parte dei ragazzi era andata a letto, solo i più grandi continuavano a ridere e scherzare.
Ron individuò una chioma crespa vicino a tre ragazzini del secondo anno. I due amici la raggiunsero e ascoltarono un pezzo della loro conversazione. ‹‹ Andate a letto! Non potete davvero credere a quei due. Si stanno inventando tutto. ›› esclamò Hermione furiosa.
‹‹ Cosa vuole questa? ›› mormorò il ragazzo scoccando un’occhiata all’amico che esclamò: ‹‹ Vattene a dormire e non ci rovinare la festa. ››
‹‹ Calmate l’animo miei prodi cavalieri. ›› scherzò Fred avvicinandosi. ‹‹ Vedo con piacere che siete tornati. ›› aggiunse rivolgendosi a Harry e Hermione.  ‹‹ Hai visto George? La nostra idea ha convinto anche la Granger. ››
‹‹ Sì, Fred credo che voglia venire con noi. ›› rispose George con entusiasmo.
‹‹ Smettetela di raccontare balle! ›› esclamò Hermione furiosa.
‹‹ Se la pensi così, non avrai problemi a seguirci. ›› mormorò Fred con aria spavalda.
Hermione titubò un secondo e guardò Ron. Il ragazzo scosse la testa, ma i gemelli lo videro. ‹‹ Ma cosa dici fratellino? Stai convincendo la tua amica a lasciar perdere, non ti preoccupare ti portiamo con noi. Sarà una bella gita di famiglia. ››
‹‹ Perché? Viene anche Percy? ›› domandò Ron sbigottito.
‹‹ Percy è sparito subito dopo aver riaccompagnato i Grifondoro in sala comune.  Credo se la stia spassando con Penelope Light. Una certa Corvonero del suo anno. ››
Ron scoppiò a ridere e si portò una mano allo stomaco. ‹‹ Almeno lui sta festeggiando come si deve. ››
‹‹ Almeno lui? ›› sussurrò Fred. ‹‹ Bene, allora è deciso voi tre verrete con noi. ››
Gli altri ragazzi fermi ancora nelle loro posizioni di gioco cominciarono a lamentarsi.
‹‹ Mi dispiace ragazzi, abbiamo preso la nostra decisione. ›› esclamò George gesticolando animatamente.
Tutti sospirano e sbadigliando cominciarono a raggiungere i loro dormitori.
‹‹ Ma non state dicendo sul serio? ›› domandò Ron preoccupato.
‹‹ Mai stato più serio. ›› rispose Fred.
‹‹ Non è possibile. Non si può uscire dal castello senza un permesso straordinario del preside e non credo voi l’abbiate. Inoltre il castello è protetto da tantissimi incantesimi e non si … ››.
‹‹ Non preoccuparti signorina-so-tutto-io, noi riusciamo sempre a trovare una soluzione. ›› mormorò Fred.
Dopo diversi litigi e discussioni, i cinque Grifondoro si ritrovarono di fronte ad una statua alta e possente del terzo piano. Hermione mise una mano sul petto. ‹‹ Non credevo riuscissimo a eludere la vigilanza dei prefetti. Torniamo indietro per favore. ›› li supplicò la ragazza, ma era troppo tardi. Senza neanche rendersene conto stava gattonando lungo uno stretto passaggio scavato sotto terra. Finalmente dopo quelle che le erano parse ore raggiunsero una luce fioca alla fine del condotto. Fred spostò la botola e i cinque oltrepassarono la soglia. Ron si guardò attorno sorpreso e spalancò la bocca. Tantissimi scatoloni pieni di dolciumi e cioccolatini. ‹‹ Ma dove siamo? ›› domandò Harry con gli occhi sgranati.
‹‹ Benvenuti nella cantina di Mielandia. ›› esclamò George sorridendo. Hermione era pietrificata dalla sorpresa. ‹‹ Mangiate ciò che volete! ›› Ron afferrò subito una cioccorana e una scatola di caramelle Tutti-i-gusti+1, Harry preferì i zuccotti di zucca e Hermione rimase li a fissarli con le braccia incrociate per il disappunto. ‹‹ State rubando. ››
‹‹ Non è rubare. ›› mormorò Fred. ‹‹ Non appena finiamo qui, saliremo e lasceremo le monete nella cassa. ›› Hermione indugiò un secondo cercando di capire se crederci o meno, ma alla fine ascoltando il suo stomaco afferrò anche lei una scatola di caramelle Tutti-i-gusti+1.  Poco dopo salirono furtivamente le scale e dopo essersi accertati della totale sicurezza, Fred si portò avanti e li guidò fuori dal negozio. Hermione però si assicurò che George lasciasse davvero qualcosa sul bancone. Poi i cinque ragazzi camminarono lungo le strade del paesello magico e s’inoltrarono in un piccolo bosco. Hermione aveva afferrato il braccio di Ron e lo stringeva forte dalla paura. A Ron sembrava andar bene quel contatto perché anche lui stava tremando dal terrore. ‹‹ Siete sicuri di quello che state facendo? ›› domandò Harry. ‹‹ Ci siamo già divertiti tantissimo stasera, non c’è alcun bisogno di proseguire. ››
‹‹ Voglio spaventare i Babbani! ›› esclamò George con decisione. ‹‹ Manca poco … non è vero Fred? ››
Fred annuì poco convinto ma continuò a camminare guidando gli altri. Finalmente raggiunsero un complesso di casette illuminate. Le porte erano addobbate con tanti pipistrelli di carta e con disegni colorati male. Davanti ad ogni ingresso c’era una zucca che proiettava ombre inquietanti sull’asfalto.  
Fred e George risero soddisfatti e si avvicinarono alla prima casa. Harry scoccò un’occhiata agli altri due che mostrarono il suo stesso timore. ‹‹ Andiamo con loro o torniamo indietro? ›› domandò Harry.
‹‹ Ormai siamo qui. ›› disse Ron spaventato. ‹‹ Andiamo? ››
Hermione annuì e allentando la presa sul braccio del ragazzo, s’incamminò al fianco dei suoi amici.
La loro decisione fu la migliore anche perché quella sera fu una delle più divertenti della loro vita. George spaventò tantissimi Babbani facendo fluttuare le zucche per aria, Fred si trasfigurò il capo e lo trasformò in un ricettacolo di vermi e insetti. Una ragazzina alla sola vista aveva urlato spaventata ed era corsa dentro, lasciando la porta di casa aperta. Ridendo contenti i cinque giovani tornarono sui loro passi. Ma qualcosa non andava, la simpatica strada illuminata che avevano attraversato, si era trasformata in una buia via rischiarata fiocamente solo dalla luce della luna. Non si erano resi conti di quanto si fosse fatto tardi. Fred sembrava preoccupato e rivolse uno sguardo spaventato a George. I tre più piccoli camminavano l’uno a fianco all’altro con cautela. Poi un ululato improvviso interruppe il silenzio. Fred alzò la testa verso il cielo e cominciò a tremare. Gli altri lo imitarono. La luna piena splendeva imponente nel cielo stellato. ‹‹ Non ci dovrebbero essere lupi mannari da queste parti, giusto? ›› domandò Hermione.
‹‹ Probabilmente vicino alla stamberga strillante ci sono degli spiriti o cose del genere, ma non sapevo nulla di lupi mannari. ›› rispose Fred. Continuarono a camminare, ma più i passi aumentavano più si facevano pesanti e rumorosi, ognuno di loro sentiva gli occhi di qualcuno puntati addosso. ‹‹ Non vi preoccupate. Forse è solo suggestione, dobbiamo solo rimanere insieme e tornare immediatamente al castello. ››.
Non appena George pronunciò quella frase, tutti cominciarono a correre spaventati. Poi una figura alta e ripugnante bloccò loro la strada. Denti aguzzi e artigli pericolosi. Alla loro vista i giovani urlarono e corsero indietro. Hermione sentì che il cuore stava per uscire dal suo petto e non riusciva più a tenere le gambe dritte. Tremavano incontrollate, presa dal panico afferrò la mano di Harry e chiuse gli occhi. Sentiva il suo corpo muoversi meccanicamente, ma aveva troppa paura per ragionare. A un certo punto Harry si fermò e lei gli finì addosso. ‹‹ Che succede? ›› domandò Hermione riaprendo gli occhi.
Fred e George si erano fermati. Hermione si guardò intorno, erano di nuovo nel piccolo bosco.
‹‹ Come mai il lupo non ci ha seguito? ›› chiese Fred sorpreso.
‹‹ E non ringrazi il cielo? ›› esclamò Ron preoccupato per la sanità mentale di suo fratello.
‹‹ Muoviamoci. ››
‹‹ No, Fred ha ragione. È troppo strano. ›› mormorò George che si avvicinò a un albero e scostò lievemente le foglie. Poi scoppiò a ridere. Gli altri quattro sobbalzarono e Fred domandò: ‹‹ Perché ridi? ››
‹‹ Era un ologramma! ›› esclamò George.
‹‹ Cosa? ›› chiese Fred avvicinandosi.
‹‹ Un ologramma dei Babbani. ›› Fred tirò un respiro di sollievo e così fecero anche gli altri.
‹‹ E’ incredibile, siamo venuti per spaventarli e alla fine loro sono riusciti a terrorizzarci. ››
‹‹ Così la prossima volta ci pensate due volte prima di architettare un piano perfido come questo. ›› mormorò Hermione felice.
‹‹ Come se non ti fossi divertita anche tu. ›› disse Fred facendole l’occhiolino.
‹‹ Non ti preoccupare, questo rimarrà tra noi! ›› esclamò George tutto contento. Il gruppetto di amici s’incamminò sulla strada del ritorno, dopo aver festeggiato un Halloween memorabile.
Vorrei precisare a questo punto che i cinque Grifondoro presero uno spavento ancor maggiore quando tornarono al castello e trovarono una Miss. Purr accovacciata dietro la grande statua della strega gobba. Per loro grande fortuna riuscirono a scansarla e a mettersi a letto sani e salvi. Hermione non ammise mai di essersi divertita quella sera e quando dopo molto tempo Rose e Hugo le dissero di aver trascorso la sera di Halloween festeggiando in Sala Comune, lei riuscì solo a borbottare: ‹‹ Sala Comune? Non preoccupatevi ragazzi, siete fin troppo in regola. ›› e scoppiando a ridere scoccò un’occhiata al marito che sorrideva accorato. 



Ciao a tutti miei cari lettori, non scrivo da molto e sopratutto non pubblico da molto. Putroppo la scuola occupa la maggior parte del mio tempo libero. Mi scuso per l'assenza e ho scritto proprio per voi questa nuova one-shot dedicata alla giornata di oggi. Felice Halloween a tutti! ♥
EBI
   
 
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