Crossover
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Autore: GexeTheNemesi    16/05/2007    0 recensioni
Un esperimento che probabilmente non andrà a buon fine…
E se i personaggi di un certo videogioco(Final Fantasy VII Dirge of Cerberus) venissero a complicare ancora di più la vita di un certo ninja con un demone volpe dentro di sé?
E’ la prima fanfic che scrivo, non siate crudeli nei commenti…
Piccoli spoiler per chi non ha visto gli episodi fino al 204.
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Un esperimento che probabilmente non andrà a buon fine…

E se i personaggi di un certo videogioco(Final Fantasy VII Dirge of Cerberus) venissero a complicare ancora di più la vita di un certo ninja con un demone volpe dentro di sé?
E’ la prima fanfic che scrivo, non siate crudeli nei commenti…
Piccoli spoiler per chi non ha visto gli episodi fino al 204.

DIRGE OF DEVIL FOX




Cap 1 La foglia e lo zaffiro.


“Allora, ti vuoi decidere?” Chiese scocciata Ino da dietro il bancone del negozio di fiori dei suoi genitori

“Un attimo!” Tenten stava osservando da quasi mezz’ora dei bellissimi fiori dei quali ignorava il nome, quel giorno era un giorno speciale: era il compleanno del suo compagno di squadra Rock Lee, e come regalo aveva pensato di prendergli qualche fiore.

“Perché non mi dici per chi sono, così magari posso darti una mano”

La ragazza si voltò verso Ino.

“Per Rock Lee, è il suo compleanno” spiegò

“Ah, fagli gli auguri da parte mia appena lo vedi, ti suggerisco io una combinazione carina se vuoi”

Tenten spalancò gli occhi felice.

“Davvero? Grazie, mi faresti un grosso favore”

La konoichi bionda scelse con cura dei fiori dai colori sgargianti, e ne fece un piccolo mazzo.

“Mi hai salvata Ino, quanto ti devo?”

“Ma scherzi? Non faccio pagare le mie amiche! Se lo venisse a sapere mia mamma, mi farebbe una predica sull’amicizia così barbosa da far sembrare spassosi i discorsi di Gai-Sensei sulla giovinezza” scherzò lei.

“Ne dubito fortemente, comunque, grazie ti devo un favore”

Così dicendo, uscì dal negozio dirigendosi a passo veloce verso il dojo del suo amico; ultimamente, non si muoveva mai da lì…


(Nda: ALT! Io seguo gli episodi che trovo su google e per chi non lo sapesse in questi Rock Lee si è costruito un dojo per trovare avversari forti più facilmente)

“Konoha Sempou!” Rock Lee si scagliò contro il suo avversario, ma all’altro bastò solo una mano per bloccare il calcio del genin.

“Fammi indovinare: tu sei l’allievo di Gai che sa usare solo il Taijtsu, vero?”

Lo sconosciuto con velocità incredibile prese Rock Lee per il collo.

“Dovrai portare un messaggio per la mia cara figlia, non ti dispiace vero?”



Tenten era a metà strada per il dojo di Lee, quanto si sentì chiamare.

“Tenten!”

L’interessata si voltò.

“Oh, Neji, stai andando anche tu da Lee?” Chiese.

Neji aveva una strana espressione, come se fosse preoccupato.

“Perché dovrei?”

Tenten scosse la testa, a volte non capiva proprio il suo compagno di squadra.

“Forse per il fatto che oggi sia il suo compleanno?” suggerì ironica lei.

Neji scosse la testa.

“Tenten…”

“Non vorrai ricominciare con il solito ritornello e dirmi di non perdere tempo e di allenarmi?” cominciò Tenten adirandosi subito.

“…il compleanno di Lee…”

“Sai perfettamente che mi alleno quanto te, è troppo chiedere una pausa per svagarsi?”

“…era ieri”

“E non venirmi a dire che…” Tenten sbiancò all’improvviso.

“Ieri?” Esalò.

Neji sospirò.

“Lee ti ha aspettato per due ore fuori dal dojo, ma tu non arrivavi” spiegò semplicemente.

La povera Tenten si senti sprofondare nel terreno; forse supplicando perdono, Lee gli avrebbe ancora rivolto qualche parola durante le missioni, o forse neanche quello…

I pensieri apocalittici della ragazza furono interrotti dalla risata sommessa di Neji, e Tenten capì all’istante perché stava ridendo (intuito femminile… Nda).

“Non farmi mai più una scherzo simile!!!”

La risata del compagno si fece più fragorosa.

“Avresti dovuto vedere la tua faccia! ahahahahah, troppo buffa!”

Un momento… Neji che scherza?… Neji che ride?…Ma in che mondo siamo finiti?

Ci fu uno sbuffo di fumo e Neji si rivelò essere in realtà un Naruto piegato in due dalle risate.

“Ahahahahah, se lo venisse a sapere il Sopracciglione che non sei nemmeno sicura della data del suo compleanno, scommetto che si arrabbierebbe parecchio! Ahahahah! Non ho mai riso tanto in vita mia!”

Il volto della ragazza divenne rosso di rabbia e di vergogna.

“Non oseresti!”

“Vogliamo scommettere?” La sfidò.

All’improvviso un ninja apparve alle spalle di Naruto.

“Naruto” lo chiamò glaciale il nuovo arrivo.

L’interessato si voltò lentamente, riconoscendo al volo la voce.

“ah, c-ciao Neji… bel tempo, vero?”

Gli occhi bianchi e glaciali dello Yuuga si posarono su quelli azzurri di Naruto.

“Non farlo mai più”

Il biondo deglutì a vuoto.

“C-certo… in fondo… era solo uno scherzo innocente” tentò di difendersi

“Di un po’, Naruto” incominciò Neji.

“tu lo sai quand’è il compleanno di Sakura-san, non è vero?”

L’espressione terrorizzata di Naruto a quella domanda fu una risposta sufficiente; nella mente del povero biondino appare una Sakura gigante e mostruosa con gli occhi fiammeggianti che gli gridava contro: “E tu vorresti essere il mio fidanzato?! Come puoi se non sai neanche quando sono nata?!”

“o quello di Kakashi-sensei?”

Naruto si sfregò convulsamente le mani, mentre un Kakashi immaginario infuriato nero gli stava lanciando contro il Chidori urlando: “E io dovrei insegnare delle nuove tecniche a una testa quadra che non sa ricordarsi un paio di numeri!?”

“o quella di Tsunade-sama?”

Questa volta il ragazzo sentì venirgli la tremarella alle gambe: “E tu vorresti diventare Hokage?! Bene, allora dimmi quanti anni ho! Ma bada: sbaglia anche di un solo zero che ti spedisco sulla luna, chiaro?!”

“Vado ad allenarmi!” buttò lì per tirarsi fuori dai guai, e corse via.

Tenten sospirò di sollievo vedendo Naruto allontanarsi.

“Grazie Neji” disse Tenten.

Neji fece un annoiato cenno con la testa.

“Non dire a Rock Lee che non sono sicura sul suo compleanno, per favore”

“Mi pare ovvio” rispose semplicemente.

Per buona parte del tragitto non parlarono, ma verso la fine Tenten prese coraggio.

“Senti Neji, ehm… quand’è il tuo di compleanno?” Chiese titubante.

Lui alzò leggermente un sopracciglio, e la ragazza si sentì nuovamente invadere da un grosso imbarazzo.

“Tre due settimane esatte” rispose.

Tenten si sentì sollevata, aveva risposto subito senza nessun sotterfugio: buon segno, era di buon umore. Ma prima che Tenten potesse fargli un’altra domanda, lui la precedette.

“Non voglio niente per allora, odio quel giorno”

Con quella risposta dubbia che ancora gli rimbombava nella mente, Tenten finalmente intravide il dojo di Lee.

“Finalmente siamo arrivati”

“Ti aspetto qui”

La ragazza aprì allegramente la porta scorrevole e entrò nella palestra del suo amico.

“Lee, sono io, ho por…”

La giovane konoichi si paralizzò, ma non riuscì a trattenere un grido terrorizzato.

Neji arrivò accorse subito.

“Cos’è successo?”

Non era necessario spiegare: Lee era al centro del dojo in una pozza di sangue.

Sulla pareti c’era un messaggio lasciato con il sangue del ragazzo: “Presto la volpe intonerà il suo canto”

Tenten corse verso il corpo di Lee e si chinò su di esso, gli prese una mano e si accorse che era gelida. Sembrava morto.

“Dimmi… dimmi che è ancora vivo” supplicò Tenten

“Byakugan!” attorno agli occhi di Neji apparvero delle vene pulsanti.

“E’ ridotto male, ha bisogno della squadra medica”

Udirono dei passi veloci entrare nella palestra, e Neji scattò subito sulla difensiva.

“Chi sei?” Chiese

“Sono un ninja medico, posso aiutare il vostro amico”

Il ninja appena arrivato non era del villaggio della foglia, aveva un coprifronte senza simbolo

.

Era giovane, con i lunghi capelli d’argento che gli arrivavano fino alla schiena, al fianco portava una masamune, una spada che solo un grande spadaccino avrebbe potuto brandire: era forse uno dei sette ninja spadaccini di cui si sentiva tanto spesso parlare?

Il ninja della nebbia si chinò e mise entrambe le mani sul torace del ragazzo, dove un enorme lacerazione stava facendo sgorgare sangue a fiumi.

“Cos’è successo?” Chiese, mentre dalle sue mani cominciò a fuoriuscire un chakra di colore verde.

Tenten non sembrava essere in grado di proferir parola tanto era sconvolta, così fu Neji a rispondere.

“Non lo sappiamo, lo abbiamo trovato così”

Lee emise un leggere gemito e socchiuse gli occhi.

“Lee!” Tenten strinse più forte la mano del suo compagno.

Dopo qualche minuto, Rock Lee smise di perdere sangue, ma non riprese conoscenza.

“Tra poco dovrebbe svegliarsi” disse rialzandosi il ninja della nebbia. Diede un’occhiata alla pareti del dojo e alla scritta col sangue.

“Immagino che voi non sappiate cosa significhi questa scritta” chiese ai due Genin.

Neji scosse la testa e, dopo aver dato un ultima occhiata al ragazzo a terra, il ninja della nebbia si diresse all’uscita.

“Grazie per aver salvato Lee” disse Tenten.

“E’ stato un piacere” rispose sorridendo.

Neji sembrava preoccupato, gli sembrava di aver già visto quel ninja nella lista dei ricercati.

“Chi sei?” Chiese brusco.

“Mi chiamo Sephiroth, spero di incontrarvi di nuovo giovani ninja”

Così dicendo sparì in uno sbuffo di fumo.




Oltre che alla prima fan fic che scrivo è anche la prima volta che uso html, se notate errori che mi sono sfuggiti o avete consigli sono tutt'orecchi!
  
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