31
ottobre 1981
Harry. La vostra
ragione di vita, il vostro
piccolo tesoro. Lo guardi di sfuggita un’ultima volta, prima
di gridare a Lily
di mettersi in salvo. Vedi i suoi occhi, il suo sorriso innocente,
inconsapevole del pericolo che sta correndo, e non esiti un momento,
perché sai
che combatterai per loro fino alla fine e non c’è
modo migliore per andarsene.
Amore. Amore
infinito, inestinguibile. Amore
unico, folle. Ti scorre nelle vene, ti rende ciò che sei.
Amore irruento,
incosciente. Forse è il tuo più grande pregio, ma
anche la tua più grande
debolezza. Amore impulsivo, impavido. Te ne accorgi James, te ne
accorgi troppo
tardi, quando ormai la porta di casa vostra è andata in
pezzi e la tua
bacchetta è irraggiungibile.
Lacrime.
Traditrici, prepotenti. Cercano di
uscire, di liberarsi dai tuoi occhi che con forza vogliono trattenerle.
Sai già
come andrà a finire e senti il tuo cuore lacerarsi,
perché non potrai più
vederlo crescere, non potrai più sentire quel profumo di
gigli. Tutto questo è
terribilmente ingiusto, ma non ti tirerai indietro. Così vai
incontro al tuo
destino, a testa alta.
Luce. Una luce
abbagliante. Ti viene incontro,
ti avvolge completamente. Verde, come i suoi occhi, come
l’erba appena tagliata
del parco di Hogwarts il giorno del vostro primo bacio. Tutto
ciò a cui riesci
a pensare adesso è lei e sorridi, sorridi perché
di fronte a quella bellezza
disarmante non riesci a fare altro.
Orrore. Riesci a
provare solo questo Lily, ora
che senti i suoi passi fuori dalla porta. Sai cosa significa, sai che
lui non
c’è più. Paura, per il tuo bambino
indifeso. Repulsione, di fronte quella
crudeltà che per te è inconcepibile.
Warbeck. Le note
della canzone di Celestina
risuonano ancora nell’aria, provenienti dalla piccola
radiolina in salotto. Un calderone pieno di
forte amor bollente.
È quasi atroce l’ironia del momento. Lui, sempre
più vicino, spietato,
malvagio. E tu senti ancora l’allegria delle risate di poco
fa rimbombarti
nelle orecchie e rimpiangi la spensieratezza di quell’attimo,
mentre
volteggiavi tra le braccia del tuo James.
Errore. Terribile
e imperdonabile. L’errore di
esservi fidati della persona sbagliata. Avreste potuto fare qualcosa
per
evitarlo? Lo vedi entrare e resti paralizzata di fronte quegli occhi
pieni
d’odio. Così lo capisci: no, voi non avreste mai
dubitato di un vostro amico. È
questo che vi rende così diversi da lui. Un errore che vi ha
portati alla
morte, ma almeno sai che questa guerra infame non è riuscita
a cambiarvi.
Effimera. Breve,
fugace. Quella poca felicità
che vi è stata concessa. Intangibile, come il futuro che
avresti potuto avere e
che ti sta sfuggendo dalle mani. Pensi a come avrebbe potuto essere
invecchiare
con James. Chiudi gli occhi, con quell’immagine ancora
impressa nella mente, e
un sorriso increspa le tue labbra, perché farai tutto
ciò che è in tuo potere
per donare quel futuro a tuo figlio, perché sai che il tuo
sacrificio non sarà
vano.
Nero. Tutto
ciò che i vostri occhi ormai
riescono a vedere. Nero, come l’anima di Voldemort, in grado
di provocare tanta
sofferenza. Nero, come il dolore di Sirius quando sfiora il corpo senza
vita
del suo migliore amico, mentre l’odio si impossessa di lui e
già medita
vendetta.
Angoletto
autrice:
Buon salve
popolo di efp! E Buon Halloween ;)
Ok, lo
so…voi mi direte: “ma quale Buon
Halloween dopo che ci hai fatto deprimere all’inverosimile
con questa cosa
qui?”
Lo so, avete
ragione, ma non potevo proprio
evitare di scriverla. Oggi è l’anniversario della
morte di due dei miei
personaggi preferiti e questa storia è venuta fuori
così, senza averlo
programmato.
Spero che non
faccia così tanto schifo e che
voi mi possiate dare la vostra opinione!
Grazie a
chiunque si fermerà anche soltanto a
leggere e soprattutto a chi recensirà (sempre se ci
sarà qualcuno pronto a
farlo) :)
Baci