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Autore: GiulyHermi96    31/10/2012    17 recensioni
Oggi è il trentuno di ottobre. Giorno pieno di anniversari per noi potteriani.
è il complemorte di Nick-quasi-senza-testa, è l'anniversario del giorno in cui Harry, Ron e Hermione fecero amicizia, è Halloween, ma è anche l'anniversario di morte di James e Lily.
Ho voluto ricordare quest'ultimo avvenimento con questa shot dei vari Halloween passati di Lily e... sì... spero vi piaccia.
Dalla ff:
Quel lontano 31 di ottobre.
Te lo ricordi, vero Lily?
Quando Potter e Black fecero entrare in sala grande uno stormo di folletti della cornovaglia
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'James & Lily are flawless'
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Quel lontano 31 di ottobre. Te lo ricordi, vero Lily?

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Quel lontano 31 di ottobre.

Te lo ricordi, vero Lily?

Quando James Potter, Sirius Black, Remus Lupin e Peter Minus fecero il loro primo serio scherzo al tuo migliore amico.

Te lo ricordi come fosse ieri.

Tu che cerchi di fermarli, loro che al contempo ridono e si divertono.

Remus era il più serio di tutti, quello che più cercava di stare al suo posto. Ma nemmeno a lui Severus stava simpatico, quindi non aveva fermato gli altri.

Te lo ricordi, Lily? Di come stringesti gli occhi e di come urlasti a Potter di togliere l'Impedimenta appena imparata a lezione dal tuo amico?

Certo che te lo ricordi. E ti ricordi anche di come lui ti guardò e continuò a ridere del tuo amico Severus.

Non capivi, Lily, perché qualcuno potesse odiare così tanto Severus. Non lo capivi proprio.

Quel lontano 31 di ottobre.

Te lo ricordi, vero Lily?
Quando Potter e Black fecero entrare in sala grande uno stormo di folletti della cornovaglia che ti si attaccarono ai capelli strappandone delle ciocche.

Te lo ricordi davvero bene, di come ridevano sotto lo stipite del portone, accerchiati da zucche e finti pipistrelli.

Ti ricordi anche di come il professor Silente catturò con uno sventolio di bacchetta tutti i folletti e di come la McGranitt li mise in punizione separati per un mese.

Ti ricordi anche del saporaccio della pozione verdognola che Madama Chips ti diede per farti ricrescere le ciocche di capelli cadute. Te lo ricordi, perché giurasti di farla pagare a quello stupido di Potter.

Quel lontano 31 di ottobre.

Te lo ricordi, vero Lily?
Quando durante la lezione di storia della magia, iniziarono a piovere dal soffitto decine e decine di zucche.

Te lo ricordi, perché la polpa e i semi dei quegli ortaggi arancioni ti sporcarono tutti i quaderni e tutta la borsa.

Ti guardasti intorno e vedesti Potter e Black sghignazzare, seguiti da Peter, che si adeguava e da Remus, che scuoteva la testa esasperato.

Gliel'avresti fatta pagare. Sapevi che era tutta colpa di Potter, e che gli avresti reso pan per focaccia, un giorno.

Quel lontano 31 di ottobre.

Te lo ricordi Lily?
Quando Potter decise di cadere dalla scopa durante l'unica partita di Quidditch che avevi mai visto negli ultimi quattro anni interrompendo tutto dopo nemmeno 10 minuti, perché dovette essere portato in infermeria e tu non potesti rimanere, perché la cosa fu rimandata alla settimana successiva, quando tu non avresti avuto tempo.

Era colpa sua anche quella volta. Era sempre colpa sua. Sapevi che non sarebbe cambiato e che avrebbe sempre rovinato tutto. Anche se era una stupida partita di Quidditch che nemmeno ti piaceva e anche se, in fondo in fondo, eri preoccupata che si fosse fatto molto male.

Quel lontano 31 di ottobre.

Te lo ricordi, vero Lily?

Quando ti svegliasti nel cuore della notte e andasti in sala comune sedendoti su una poltrona e cominciando a dormicchiare lì, sotto una coperta sotto il brillio della luna piena e, improvvisamente, sentisti un ululato forte, che lacerò l'aria dall'esterno.

Ti ricordi, che ti affacciasti alla finestra e vedesti tre sagome strane vicino al platano picchiatore?

Tutta colpa di Potter... pensasti. Perché quella sera, al banchetto di Halloween, aveva messo di sicuro qualche cosa nella brocca di succo di zucca da cui avevi bevuto.

Probabilmente era una pozione allucinogena, che ti aveva fatto avere incubi e svegliare.

L'avrebbe pagata cara, un giorno.

Quel lontano 31 di ottobre.

Te lo ricordi, vero Lily?

Quando ti ritrovasti sola, dopo il maggio precedente, a leggere in biblioteca e a fare i compiti di pozioni senza un compagno, quando, all'improvviso una sedia strisciò davanti a te e qualcuno della tua casa si sedette al tuo stesso tavolo dicendo: “Evans, possiamo ripassare insieme? Non ci capisco niente e Remus non mi vuole aiutare...”

Scopristi, anni e anni dopo, che in realtà, Remus poteva benissimo aiutarlo, ma che James non glielo aveva mai chiesto.

Ad ogni modo, anche allora fu tutta colpa sua, se prendesti una O invece che una E, visto che non eri riuscita a ripassare bene e Potter, in coppia con te, pur avendo fatto del suo meglio, non era stato brillante.

Ti sorprese realizzare, che quella O non ti dispiacque molto, soprattutto quando vedesti il sorriso soddisfatto di Potter per aver preso finalmente un buon voto in Pozioni.

Quel lontano 31 di ottobre.

Te lo ricordi, vero Lily?
Fu il primo bacio tra te e James.

Ricordi ancora le sensazioni che provasti, il profumo della sua pelle, le sue labbra sulle tue, i vostri corpi che combaciavano.

Te lo ricordi come se fosse ieri, quel primo bacio.

Ti ricordi come ti sentivi prima: frustrata, confusa, arrabbiata... e come ti sentisti dopo: frustrata, confusa, arrabbiata e parzialmente euforica, come se, in quell'istante, potessi combattere contro qualunque cosa.

Ti ricordi il sorriso di trionfo, piuttosto seccante, che James aveva sul viso. Ti ricordi dei suoi occhiali un po' appannati dai vostri sospiri, ti ricordi delle tue mani gelide che gli avevano dato i brividi, quando lo avevi toccato sulla nuca.

Te lo ricordi, Lily. Te lo ricordi benissimo.
Quel lontano 31 di ottobre.

Te lo ricordi, vero Lily?

Quando dopo un turno pesantissimo fuori, mentre pioveva, tornasti a casa fradicia e vedesti James aspettarti in salotto con una tavola preparata a lume di candela vicino a lui.

Ti ricordi quel momento, perché a metà cena, gli chiedesti cosa ci fosse che non andava, siccome continuava a battere il piede nervosamente sul pavimento e stava iniziando a darti sui nervi.

Glielo chiedesti e lui si inginocchiò di fronte a te e ti chiese di sposarlo.

Te lo ricordi bene, quel giorno, perché accettasti e lo abbracciasti forte, come se non lo volessi mai più lasciare andare da quella stretta.

Quel lontano 31 di ottobre.

Te lo ricordi, vero Lily?

Eravate sposati da qualche mese e ancora ti sorprendevi a ricordare tutte le litigate fatte fino a tre anni prima, solo perché lo trovavi stupido e arrogante, quando in realtà avevi poi scoperto che James era molto, molto di più.

Era dolce, altruista, leale, generoso... certo, un po' orgoglioso, come tutti i Grifondoro che si rispettino, ma gentile e premuroso con te.

Tutte le sere vi sedevate sul divano, davanti al camino e parlavate, parlavate a non finire.

In realtà, parlavi sempre di più tu, ma lui ti ascoltava e ascoltava, come se la tua voce fosse un piccolo miracolo per le sue orecchie che la udivano.

Quel lontano 31 di ottobre.

Te lo ricordi, vero Lily?
Quando James decise che avrebbe assolutamente dovuto portare Harry a fare dolcetto o scherzetto, benché avesse solo tre mesi, proprio per festeggiare il suo terzo mese di vita.

Perciò lo vestì da pipistrello e lo portò in giro per casa per ore facendolo svolazzare tra le sue braccia, conscio, che fuori non avrebbe potuto portarlo davvero.
Te lo ricordi bene. Ti ricordi una delle prime risate di Harry tra le braccia del padre. Ti ricordi la felicità di James e ti ricordi le ali del costume del tuo bambino battere da una parte all'altra senza sosta, pur essendo finte.

Quel lontano 31 ottobre.

Te lo ricordi, vero Lily?

Certo che te lo ricordi.

Ti ricordi il rimanere chiusi in casa. Senza poter uscire. Ti ricordi della libertà chiamare a gran voce James, che avrebbe voluto uscire e rispondere a pieni polmoni, ma che per il tuo bene e quello di Harry, rimase sempre in casa, benché spesso si lamentasse.

Era di nuovo Halloween. E di nuovo James aveva vestito Harry a festa. Da zucca, questa volta. E dopo aver saltellato per ore per casa, si erano fermati, James gli aveva tolto il costume e aveva lasciato il bimbo seduto sul divano con la sua tutina azzurra.

Te lo ricordi. Ti ricordi di James, che iniziò a fare dei fumi colorati con la bacchetta e ti ricordi di Harry che, tenendosi allo schienale del sofà, si alzò sui piccoli piedini e cercò di afferrare quei colori.

Ti ricordi di averli guardati sorridendo dalla cucina. Ti ricordi di James, quando prese tra le braccia Harry che sbadigliò appoggiando la testa piccola ma troppo pesante sulla spalla del papà- Ti ricordi di esserti mossa e di essere entrata in salotto prendendo tuo figlio dalle braccia di tuo marito per portarlo su a dormire.

Ti ricordi di James. Ti ricordi di lui che lanciò la bacchetta sul divano e ti ricordi che si stiracchiò, facendo scricchiolare le ossa della colonna vertebrale, proprio nel modo che tu odiavi sorridendo alla tua espressione contrariata.

Ti ricordi di aver pensato di dirgli di prendere la bacchetta, ma poi di aver cambiato idea. In fondo, era lì vicina a lui.

Eppure, non ti ricordi del cancello che cigolò. Non lo sentisti.

Però ti ricordi della porta d'ingresso spalancarsi con violenza.

Ti ricordi dello sguardo sorpreso e spaventato di James e ti ricordi del colore, che era sulle guance di tuo marito fino a qualche momento prima, sparire vedendo chi fosse entrato.

Ti ricordi delle sue parole. Delle sue ultime parole: “Lily, prendi Harry e corri! È lui! Vai! Scappa! Io lo trattengo... “ ti ricordi del suo sguardo e ti ricordi di esserti precipitata su per le scale, sentendo altre due parole, letali e fredde dette da una voce altrettanto gelida: “Avada kedavra!” e un tonfo sul pavimento.

In quell'istante, il tonfo non raggiunse le tue orecchie, ma il tuo cuore.

Sentisti una parte di te morire. Sentisti le lacrime salirti agli occhi e tenesti Harry ancora più vicino a te.

Chiudesti la porta, mormorasti qualche incantesimo, pur sapendo che non sarebbe servito a niente.

Te lo ricordi Lily?
Ti ricordi dei passi, così leggeri, ma anche così pesanti raggiungere la camera del tuo bambino, dove ti eri nascosta?
Ricordi quando, prima che la porta si aprisse, pensieri e immagini ti iniziarono a passare per la testa.

James... James... perché... James... continuavi a ripeterti.

Stringevi Harry a te, te lo ricordi? Come se fosse stato la tua ancora di salvezza in quel mondo che, eri sicura, stavi per lasciare.

La porta si spalancò, e questo lo ricordi bene. Ricordi l'aria sferzata dall'arco che fece. Ricordi la presenza dietro di te.

Ricordi di aver preso Harry e di averlo messo con delicatezza dentro la sua culla.

Ricordi di avergli accarezzato una guancia così paffuta prima di girarti il più coraggiosamente possibile.

Ricordi di averlo pregato, con voce rotta: “No! Harry no! Ti prego!”

Il tuo bambino.

Il tuo bambino era tutto ciò che ti era rimasto.

L'unica cosa importante.

Lui aveva riso e ti aveva detto di spostarti.
Come avresti potuto?
Come avresti potuto muoverti da lì?
“Harry no. Prendi me piuttosto, uccidi me, ma non Harry...” dicesti.

Ricordi le esatte parole che dicesti. Ricordi i suoi ulteriori avvertimenti.

Ricordi che Harry si alzò nel lettino.

Ricordi la sua manina stringersi al bordo della culla per tirarsi su dietro la tua schiena.

Ricordi di aver sentito qualcuno tirarti i capelli per gioco e capisti che era tuo figlio, che pensava steste partecipando alla più ilare delle attività.

Ricordi quella sensazione, e ti venne in mente quando dei folletti della cornovaglia ti strapparono i capelli a dodici anni.

In quel momento ti ricordasti tutte le feste di Halloween passate con James.

Ti ricordasti il vostro primo bacio, il suo profumo, e pregasti che Harry si salvasse.

Pregasti anche lui di nuovo, con una voce quasi demoniaca, da quanto fosse disperata: “Non Harry! Ti prego... Per favore... lui no! Harry no! Per favore... farò qualunque cosa...” e l'avresti fatto. L'avresti fatto pur di salvare il tuo piccolo Harry.

Spostati... spostati ragazza!” disse lui.

Ragazza... questo era ciò che eri. Solo una ragazza. Ancora giovane. Te lo ricordi, Lily? Te lo ricordi?
Ti ricordi la tua giovinezza?
Non puoi! Non puoi ricordarla, perché in quel momento, in quell'esatto momento, ti fu portata via.

Angolino autrice:
WAAAAHHHAHAHAHAHA!!!!
Ma perché scrivo queste cose? *sigh*
*Si soffia il naso rumorosamente* No, va bé, fa schifo, perché è scritta di getto, ma volevo fare qualche cosa per due dei miei personaggi preferiti oggi. Sì, so che ho già varie long che devo aggiornare, ma non potevo non scrivere nulla su di loro, oggi... *sigh*
Spero mi direte qualche cosina... anche piccola su questa cosuccia qui ^^
Un saluto,
Giuly

   
 
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