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Autore: Nielle    31/10/2012    3 recensioni
Voi credete nelle maledizioni?
Voi, credete nel Vudų?
E' una tecnica antica, secondo la quale ogni persona puō essere rappresentata da una bambola, e tutto ciō che la bambola subisce, si riflette sulla rispettiva persona.
Ma cosa prova, chi subisce tale maledizione?
{ Leggete e recensite, yah! }
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi avvicino alla finestra, mi sistemo sul cornicione, avvicinando le gambe al petto e cincengole con le mie esili braccia.
Nascondo il viso nell'incavo tra le ginocchia, socchiudendo gli occhi, abbandonandomi ad un semi silenzio interrotto solo dal mio fioco respiro.
Non c'č freddo, eppure tremo.
Mi sembra d'essere percorsa da continui brividi; sembrano fare a gara tra loro. 
Sollevo il viso, quasi ad assicurarmi che non ci sia alcuno spettro a soffiarmi addosso il suo freddo alito, ma no, sono sola nella mia camera da letto.
Mi sento vuota.
Come se avessi perso la vera me, come se di quello che ero non ne fosse rimasta neanche ombra. 
E' una sensazione strana, mi sembra di galleggiare nell'aria, mi sembra di non aver pių un senso, di non esistere pių.
Mi acciglio, visibilmente indispettita, e con la forza che mi rimane scendo dal cornicione.
Traballante mi avvio verso il bagno. 
E' tutta la mattina che sento fitte in tutto il corpo. Nello stomaco, principalmente.
Non capisco cosa mi succede. Ho paura.
Fisso il mio riflesso allo specchio, e mi sembra che questo sbiadisca mano a mano.
Sicuramente la mia mente mi sta giocando un brutto scherzo.
Eppure č reale..mi sento male, davvero, non č la mia mente. 
Mi passo una mano tra i capelli, ma mi sembra di attraversare il vuoto, di carezzare aria compressa.
Ed ecco l'ennesimo colpo, sembra quasi che un pugno d'aria mi penetri il ventre. 
Mi stringo lo stomaco con le braccia, chinandomi per smorzare il dolore. 
Ho paura, son spaventata come non mai. 
Spero solo sia un sogno, ma č troppo reale, per esserlo.
Voglio tornare in camera, ma sembra quasi che il mio corpo non risponda pių ai miei comandi. 
Mi lascio scivolare a terra come fossi nebbia, e strisciante cerco di raggiungere la stanza. 
Sembra il corridoio pių lungo della mia vita.
Cosa succede? Cosa ho? Perchč, perchč non riesco a muovermi?
Ho voglia di piangere, di urlare, ma tutto ciō mi sembra difficile come non mai.
E poi sento un'ultima fitta, pių forte delle altre, pių dolorosa. Punta dritta nel mio petto.
Non faccio in tempo a versare una lacrima, che mi dissolvo nel nulla, scomparsa in un attimo, cosė se mai fossi esistita.
 
 
Da un'altra parte del globo, qualcuno appoggia su un tavolino una bambola di pezza. 
La guarda con disprezzo, e si allontana.
Nel centro della bambola č puntato uno spillo.
Non proprio nel centro..direi pių verso il cuore.
  
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