STORIA
CLASSIFICATA TERZA AL CONTEST "REMEMBER ME" DI sole :)
Nickname:
Draco the best
Titolo: I love watching you
Pacchetto: 7
Genere: Romantico
Avvertimenti: Missing Moment
Introduzione: Mentre Harry, Ron e Hermione sono alla ricerca di
Horcrux, Ginny
è costretta a tornare a Hogwarts, dove ormai Piton e i
Carrow hanno preso il
controllo della scuola. Tra le difficoltà che è
costretta ad affrontare, solo
un ricordo felice potrà farle tornare il sorriso.
Note dell'autore: Ho usato l'immagine inviatami nel pacchetto per
prendere
spunto: http://eltonfernandes.deviantart.com/gallery/?offset=72#/d1mxtxu
Il tema centrale del
ricordo è la gioia.
UIl ritratto della Signora Grassa si richiuse lentamente alle sue spalle. Ginny Weasley sospirò, massaggiandosi la testa, dolorante. Si guardò intorno con occhi stanchi e spossati. Le soffici poltrone della Sala Comune erano occupate da alcuni studenti, che sembravano sull'orlo di arrendersi, sul punto di interrompere la lotta, la loro ribellione. Le ragazze più giovani piangevano, nascoste in un angolo. La Torre di Grifondoro non era più quel posto sicuro e accogliente, che era sempre stato, non da quando Piton era diventato preside e i Carrow si divertivano a torturare chiunque non fosse di loro gradimento. La Casa rosso-oro era naturalmente la più bersagliata, perché era quella che opponeva più resistenza, perché i Grifondoro erano nati per combattere le ingiustizie. Mentre di giorno, si mostravano orgogliosi e forti, di notte, da soli e indifesi, sfiniti, liberavano le loro paure e le loro preoccupazioni, si leccavano le ferite.
- Come va, Gin?- chiese Neville, che stava rassicurando un bambino del primo anno.
- Diciamo che i Carrow non hanno gradito l'ultima scritta sul muro. Me la sono cavata con due Cruciatus, si sono fermati solo perché Piton li ha chiamati a rapporto.- sorrise con amarezza lei, mentre si dirigeva verso il dormitorio femminile. Lei e Neville avevano intrapreso una guerra personale con i due Mangiamorte, che ormai controllavano la scuola. I due ragazzi si divertivano a lasciare graffiti per la scuola, invitando gli studenti a ribellarsi e a iscriversi all'Esercito di Silente.
Ginny salì lentamente le scale a chiocciola, che portavano nel dormitorio femminile. La sua stanza era vuota. Le sue compagne di stanza dovevano essere ancora a cena. Si sedette comodamente sul suo letto a baldacchino, dopo aver aperto con forza la tenda della finestra. Il cielo era sereno e la luna era un piccolo spicchio in quella distesa di stelle.
Prese la bacchetta e cominciò a girarla tra le mani. Sospirò rumorosamente, lasciando che un senso di malinconia la pervadesse. In quel momento suo fratello, la sua amica e l'amore della sua vita erano chissà dove in giro per il mondo, rischiavano la vita ogni giorno.
- Un ricordo felice. Un ricordo felice.- sussurrò Ginny, debolmente, mentre il respiro si faceva affannoso. Ormai aveva bisogno di un ricordo felice ogni giorno, che le chiarisse il motivo per il quale stesse ancora lottando, la ragione che le desse la forza di andare ancora avanti. Subito un momento passato le venne in mente e lei si lasciò andare al ricordo.
-
Ma sei matto? E se
lo scoprisse? Colin è fissato con quell'aggeggio!-
osservò Ginny con un sorriso
radioso, che le illuminava il viso. Gli occhi marroni sembravano
brillare alla
luce del sole.
-
Se mai saprà, non ne
potrà soffrire, non pensi?- chiese Harry, divertito, mentre
giocava con la
macchinetta fotografica di Colin Canon. Per un pelo non la fece cadere
a terra,
scatenando una fragorosa risata della ragazza.
-
T'informo che, nel
mondo magico, questo si chiama furto!- lo prese in giro, dandogli una
piccola
spinta. Lei e Harry si erano messi insieme da poche settimane. Non
trovavano
mai tempo per stare insieme e questo era uno di quei preziosi momenti,
in cui
potevano godersi un attimo di pace da studio e punizioni varie. Erano
seduti
sulla riva del Lago di Hogwarts, sotto l'ombra di un grande albero.
Ginny
colse, distrattamente, un fiore dall'erba, osservandolo con timidezza.
A volte,
ancora non riusciva a credere di essere fidanzata con Harry. Il suo
Harry.
Un
rumore improvviso
la fece trasalire e fu accecata da una luce abbagliante. Un flash. Di
fronte a
lei, Harry le aveva scattato una foto.
-
Cosa… E se Colin
scoprisse che hai scattato una fotografia?- chiese lei, completamente
rossa in
viso. Nel frattempo lui aspettò che l'immagine si
sviluppasse automaticamente,
lasciandola uscire dalla macchinetta poco dopo. Cominciò a
sventolare la foto,
per far asciugare prima i colori.
-
Se dovesse
scoprirlo, non penso che mi direbbe nulla. Lui stravede per me: i pregi
di
essere famoso.- rise lui, mostrandole poi l'istantanea.
-
Eri dolcissima con
quel fiore, non potevo perdere quell'attimo.- aggiunse poi, a mo' di
giustificazione. Ginny sorrise, inclinando appena la testa.
-
Ho paura, Harry.-
confessò lei, abbassando lo sguardo istintivamente. Harry la
guardò, confuso.
-
Perché?- chiese,
incuriosito dalle sue parole.
-
Ho paura che tutto
questo possa finire. Ho paura che tu possa volere affrontare Tu Sai Chi
da
solo. Ho il terrore che tu possa morire, in questo tentativo.-
spiegò lei,
leggermente rattristita.
-
Ginny, non voglio
pensarci. Pensi che io non abbia paura? Sono spaventato persino
all'idea di
affezionarmi a te, perché non voglio metterti in pericolo.
Ora, però, non ci
penso. Ci sarà il momento per preoccuparsi, ma,
fortunatamente, non è ancora
arrivato. Con te sono felice come non lo ero da tempo. Tu…
tu stai diventando
parte di me. E quello che provo, fidati, è in grado di
sfidare qualsiasi paura.
Il futuro lo affronteremo piano piano, insieme.- rispose Harry,
impacciato, accarezzandole
una guancia dolcemente. Il cuore di Ginny batteva fortissimo nel petto.
Sembrava voler scoppiare dall'emozione. Quelle parole l'avevano colmato
di una
gioia, che non pensava avrebbe mai provato. Lei sorrise,
perché sapeva che il
suo ragazzo aveva ragione. Un sentimento del genere, una gioia
così pura e ricca
di amore poteva sfidare e sconfiggere ogni timore.
Ginny
si sporse verso
di lui, prendendogli il volto tra le mani e baciandolo con dolcezza,
cercando
di trasmettergli almeno un briciolo dell'infinito amore che lei
provava. Quando
le loro labbra si separarono, entrambi scoppiarono a ridere
all'unisono, forse
imbarazzati, forse emozionati. Harry riprese lentamente la macchinetta,
mentre
la rossa era distratta, e le fece un'altra foto.
-
Harry, smettila! Mi
metti in imbarazzo.- si lamentò lei, scherzosamente.
-
Scusami. Vedi, non
mi stanco mai di guardarti. La tua foto mi terrà compagnia,
anche quando non ci
sei.- si giustificò il ragazzo, alzando le mani in segno di
resa. Ginny si
sporse verso di lui e cominciò a fargli il solletico per
dispetto.
- Expecto Patronum.- sussurrò Ginny, sfruttando quel ricordo che aveva appena rivissuto. Il respiro era tornato regolare e gli occhi s'incatenarono sulla punta della sua bacchetta, dalla quale uscì un cavallo argentato, che cominciò a cavalcare per tutta la stanza. Sorrise, rimanendo concentrata su quel ricordo. Era per questo che non si era ancora arresa. Era per questo che non lo avrebbe mai fatto: provare ancora quella gioia e quella sensazione di vita che ti fa esplodere il cuore. E questo valeva molto di più di tutti i Cruciatus e le punizioni, che stava sopportando ormai da quasi un anno.
Spazio dell'autrice:
Ciaoooo!!! E' la mia prima Harry/Ginny! :D Mi sono cimentata nei contest per sfidare la mia "creatività", fino ad ora avevo scritto praticamente solo Draco/Hermione.
Beh... che dire... Spero che vi piaccia.
A presto!
Kiss