Crossover
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Autore: katyjolinar    17/05/2007    2 recensioni
Crossover NCIS/X-Men.
Una notizia sconvolgente indurrà Tony DiNozzo a rivelare il suo segreto ai colleghi.
Come reagiranno?
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Fumetti, Telefilm
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Dark Past- L'Oscuro Passato

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Tony: "Come hai detto? Puoi ripetere, per favore?"

Rogue: "Johnny ha detto che il suo compagno di cella, questo Remy Lebeau, ha la fissa delle carte e ha gli occhi ross..." si bloccò, rendendosi conto di quello che aveva appena detto "Oh, mamma! Tony, pensi anche tu quello che penso io?"

Tony: "Le stesse identiche parole, Marie." si alzò dalla sedia e indossò la felpa, facendo attenzione a non toccare troppo le garze "Ora però sorge un altro problema: come verificare le nostre ipotesi?"

Gibbs, che come il resto del gruppo, mutanti compresi, non sapeva di cosa stessero parlando i due, ricordò loro che non erano soli, tirando uno scappellotto a entrambi.

Tony e Rogue: "Ahia!"

Logan: "Si può sapere di che cazzo state parlando, voi due?"

Rogue: "Ahio... ma non potevi fare più piano, Gibbs?"

Tony: "Lui fa sempre così. Comunque credo che dovrei spiegarvi alcune cose, di cui nessuno era a conoscenza, a parte il professor Xavier."

Gibbs: "Parla: siamo tutt'orecchi."

Tony: "E' una cosa che so da quando avevo 13 anni, riguarda mio padre, ed una delle sue tante avventure..."

Temppesta: "Ma tu e tuo padre non vi parlate da quando hai manifestato i poteri, a 12 anni, e sei venuto alla scuola..." lo interruppe.

Tony: "Sì, è vero, ma a sua insaputa, ogni tanto mi connettevo telepaticamente a lui, e sono venuto a conoscenza di parecchie informazioni, in questo modo, compreso quello che sto per dirvi." fece una pausa, tornando a sedersi sulla sedia, accanto a Ducky "Subito dopo la mia partenza per Westchester, mio padre cominciò una relazione con la sua segretaria della sede di New Orleans dell'azienda. Lei, ovviamente, rimase incinta, e so che mio padre, che è sempre stato un accanito sostenitore della legge sulla registrazione, e ho forti sospetti che sia stato anche uno dei sovvenzionatori dei Laboratori Worthington, per lo sviluppo della Cura, sperava che questo bambino non fosse un mutante, per potergli lasciare l'eredità, che, come ben sapete, ha negato a me."

Gibbs: "Ma, scommetto che il bambino, dopo qualche anno ha rivelato la sua vera natura..." continuò.

Tony: "Niente affatto. Questo bambino è uno dei pochi casi di manifestazione precoce della mutazione: alla nascita, i suoi occhi avevano le iridi di un colore rosso acceso. Mio padre non ne ha voluto sapere neanche di lui, e ha licenziato la madre, buttandola in mezzo alla strada insieme al figlio in fasce. Di mio fratello e della madre non ho saputo più nulla, e mio padre se ne è sempre disinteressato, come si è sempre disinteressato di me."

Tempesta: "Allora è questo il motivo per cui hai lasciato gli X-Men, per entrare nell'Accademia di Polizia? Pensavi che restando nel gruppo non saresti riuscito a trovare tuo fratello..."

Tony: "E' stato il Professore a consigliarmi di entrare nel Corpo di Polizia. Io ho solo seguito il suo consiglio."

Gibbs: "Quindi tu pensi che questo Remy Lebeau possa essere il tuo fratellastro?"

Tony: "Se sapessi la sua età, potrei esserne abbastanza sicuro."

McGee prese immediatamente posto davanti al computer dell'obitorio, e aprì il file dei mutanti schedati, cercando la scheda di Remy Lebeau.

McGee: "Remy Lebeau, alias Gambit. 23 anni. Fin dall'infanzia ha passato più tempo in galera che fuori, sempre per reati quali truffa e furto, che compiva su commissione di quello che si pensa sia il padre adottivo, Jean-Luc Lebeau, capo di un'organizzazione criminale chiamata Loggia dei Ladri. L'ultima volta è stato condannato a quattro anni per un furto in un supermercato, compiuto usando come armi delle carte da poker, che sembra che carichi di energia e le faccia esplodere a distanza. In quell'occasione ci sono stati alcuni feriti; la scorsa settimana ha ottenuto la libertà condizionata, per buona condotta."

Tony, che parve interessato al resoconto di Tim, chiese:

Tony: "Chi è il suo agente di custodia?"

McGee: "Danny Messer." scrisse su un foglio il suo indirizzo e lo consegnò a Dinozzo.

Logan: "Certo che è proprio il colmo: uno sbirro che ha un fratello ladro!"

Tony: "Come in Double Impact, con Jean Claude Van Damme."

Gibbs: "Ma in Double Impact sono due gemelli."

Tony: "Sempre fratelli, sono."

Tony fece per alzarsi, tenendo una mano vicino al punto in cui aveva le fasciature, e Gibbs lo aiutò. Vedendo quel gesto, Logan percepì qualcosa sbloccarsi nella sua mente, e un breve ricordo riaffiorò:

Parecchi anni prima, in un campo di battaglia in mezzo a un deserto, Logan si riparava dagli spari, dietro una trincea fatta di sacchi di sabbia, e assieme a lui c'era un uomo sui 40 anni, dall'uniforme riconobbe che era un Marine americano; nonostante i capelli un po' più scuri e la mancanza di alcune rughe, riconobbe l'agente Gibbs.

Logan: "Dobbiamo spostarci, qui siamo troppo sotto tiro!"

Gibbs: "E dove credi che possiamo essere al sicuro, in Iraq?"

Una bomba esplose vicino a loro, e Logan vide che Gibbs era stato ferito. Con una veloce mossa lo fece alzare e se lo caricò in spalla, correndo in un luogo più riparato.

Logan ritornò al presente, e si guardò intorno, spaesato. Tony, che gli aveva letto nel pensiero, gli si avvicinò, poggiandogli una mano sulla spalla.

Tony: "Semper Fidelis, Wolverine!" poi si voltò verso Gibbs, che disse al mutante artigliato:

Gibbs: "Bentornato, Logan."

Dopodicchè Tony uscì e andò a trovare l'agente di custodia di Remy Lebeau, il quale parlò volentieri del ragazzo, e gli diede anche l'indirizzo del posto dove Gambit aveva trovato lavoro: un centro giovanile alla periferia di Washington.

L'uomo andò subito al centro giovanile, ed entrò. Era un edificio simile a una scuola, con un campo da pallavolo e un campo da basket nel cortile. Tony si diresse spedito verso il campetto da basket, dove un gruppo di ragazzini di circa 12 anni si stava allenando, seguito da un giovane sui 23 anni, piuttosto alto, con i capelli castani spettinati, tenuti indietro da una fascia in tela scura; aveva un paio di occhiali da sole a specchio e indossava un paio di pantaloni a mezza gamba verde-militare, con le tasche sulle cosce, e una T-shirt grigia a maniche corte.

Hermes riconobbe subito il ragazzo come suo fratello: aveva i suoi stessi lineamenti, evidentemente anche lui aveva preso dal padre. Si avvicinò ulteriormente al gruppo, poi prese al volo la palla, che era uscita fuori campo. Palleggiò, entrando nelle linee.

Gambit: "Excuse moi, monsieur. Potrebbe passarci la balle, s'ill vouz plais?" chiese, con un forte accento francese.

Dinozzo palleggiò ancora, arrivando a metà campo, poi mirò al canestro e tirò. Era pronto ad usare il suo potere, ma la palla arrivò da sola al canestro, e lo centrò; tutti i ragazzini lo guardarono, meravigliati.

Gambit: "J'ai complimenter avec vous, monsieur! Questo tiro n'est pas simple! Come ha fatto?"

Tony: "Tanta fortuna e una laurea in Educazione fisica!" scherzò "Sto cercando Remy Lebeau."

Gambit: "Remy Lebeau c'est moi. E lei chi sarebbe?"

L'uomo prese il portafoglio e mostrò il distintivo.

Tony: "Agente Speciale Anthony Dinozzo, NCIS."

Il ragazzo divenne sospettoso; diede la palla ai ragazzini e, dopo avergli dato il permesso di giocare da soli, uscì dal campo assieme a Tony, e si sedettero su una panchina.

Gambit: "Quelque chose est, s'assure à eux que je suis nettoye, ora."

Tony: "Lo so. Ho parlato con il tuo agente di custodia. Sono qui per un tuo compagno di cella, John Allerdyce."

Gambit: "Ah, oui. Credeva di essere meilleur que tous, con le sue idées extrémistes sulla supériorité des mutants.E' solo un pyromaniac fou!"

Tony: "Sono d'accordo con te. Credo che tu sappia che pochi giorni fa è fuggito di galera."

Gambit: "Oui."

Tony: "Lui dice che tu gli hai dato delle mappe della prigione, prima di essere liberato."

Gambit: "Questa c'est ne pas la veritè: il le volè à moi mentre preparavo la sac par la sortie!"

Tony: "Quindi non siete mai stati amici, come afferma Allerdyce."

Gambit: "No, nous ne sommes pas amis. Posso farle una demande? Je comprendre l'anglais... comprendre tu à moi, que je parle francais?"

Tony: "Sì, ho studiato il francese alle superiori, ma ti capisco anche perchè ciò che pensiamo, anche se non ce ne rendiamo conto, è detto in una lingua comprensibile a chiunque sia in grado di leggere nel pensiero."

Gambit: "Tu sei un mutant?" chiese sorpreso.

Tony: "Oui, Je suis un mutant, mon amì. Ho i poteri di telepatia, telecinesi e teleporta. So che tu puoi caricare di energia qualunque cosa, ma ti piace usare le carte."

Gambit: "Oui. Le usavo quand j'etais à la Loggia dei ladri, avec mon père. Cioè, non mon vero père: je souis un enfant trouve. Io ho rubato perche avevo faim."

Tony: "Ho letto la tua scheda: l'ultima volta che sei stato arrestato avevi tentato di rubare l'incasso di un supermercato, e hai ferito un po' di persone con le tue carte."

Gambit: "Je ne suis pas fiero par ciò che ho fatto... Mon père as dèshèritè moi quando je suis sorti dalla prison."

Tony: "Ma guarda! Io invece sono stato diseredato da mio padre quando ho manifestato i miei poteri per la prima volta..."

Remy, dopo questa affermazione di Tony, sembrò cominciare a fidarsi di lui, e Dinozzo decise di lasciare che fosse il ragazzo, mosso dalla curiosità, a cercarlo di nuovo, un'altra volta. Si alzò dalla panchina e disse:

Tony: "Io devo andare, ma ti lascio il mio biglietto da visita, nel caso tu abbia bisogno di qualunque cosa. Puoi chiamarmi anche per fare quattro chiacchiere."

Gli diede il biglietto da visita e fece per andarsene, quando Remy disse:

Remy: "Grazie. Ma in lei c'è qualcosa di familier..."

Tony sorrise, e, prima di andarsene, rispose:

Tony: "Credo che presto capirai. Chiama pure quando vuoi, Remy."

CONTINUA...

   
 
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