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Autore: fren    17/05/2007    5 recensioni
Dopo la battaglia contro l'Hellmaster,per volere di L.o.N, Lina e Gourry perdono la memoria arrivando a non ricordare di essersi mai conosciuti.Le loro strade si dividono e passano i mesi..ma cosa succederebbe, se i loro destini li portassero a incrociarsi di nuovo...?
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse, Lord of Nightmares, Personaggio originale
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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capitolo6 Capitolo 5: Il torneo

" Fantastico" Pensò Lina corrucciata, risalendo la lunga scalinata in pietra, che dalle cucine del palazzo riconduceva al cortile.
" Davvero fantastico...idea geniale mandare tutti i cuochi ad allestire il rinfresco...no, fate pure...tanto è scontato che tutti vadano a quello stupido torneo..chi volete che abbia voglia di fare  COLAZIONE  in una giornata come questa????"
Era indispettita.
Dopo quella notte di rimuginamenti, in cui, tra l'altro, aveva perso il suo preziosissimo sonno di bellezza, si apprestava alla partenza.
Ma non verso Seres. Aveva deciso di  rientrare nella penisola.
Era stata ore e ore a valutare i pro e i contro...E alla fine aveva calcolato...che non ne avrebbe ricavato nulla da quell'impresa...
E non si trattava solo di un guadagno materiale, che certo, era un fattore IMPORTANTE!! ma non indispensabile...
Quando accettava un incarico, Lina Inverse, valutava la situazione da tutti i punti di vista. Forse era anche questa scaltrezza che l'aveva portata ad essere tanto famosa per le sue imprese...Sta di fatto che quella situazione le puzzava parecchio..
Tralasciando il fatto che era stata ingannata in partenza da quel veggente farabutto ( Che se gli avesse messo le mani addosso...GRRRR...) E poi...Ferzoc che ne sapeva della biblioteca, dei sigilli, degli incantesimi difensori...?
Per essere il propietario di un negozietto di magia..Se ne intendeva... E la cosa era sospetta.
E se fosse stata tutta una truffa...? E se i due fossero stati complici...? E se il loro unico scopo fosse stato quello di servirsi di lei...? E poi...era ridicolo che, la salvezza dell'umanità, fosse custodita in un regno di cui  lei non aveva nemmeno mai sentito parlare!!...Ok, era un regno del continente inesplorato...Ma lei era Lina Inverse, e sapeva tutto!!!( Modesta...)
Le sembrava tutto troppo...confuso. E dove non c'era chiarezza, c'era poco da ricavarci...e molto da perderci!
Aveva già perso abbastanza  tempo....
Aveva cose più importanti di cui occuparsi...se non altro in un territorio che conosceva meglio delle sue tasche!
Così si apprestava a rientrare, sacca da viaggio in spalla...e un appetito...esagerato!!!
Ma quei maledetti di cuochi e inservienti delle cucine, si erano trasferiti in massa nel luogo del torneo, dove si stavano dando un gran da fare per allestire un memorabile banchetto all'aperto!
Nelle cucine aveva trovato solo una vecchietta, che intenta a pelare patate, le aveva rivolto uno sguardo rassegnato, mormorando:
" Sono rimasta solo io qui in cucina...forse pensano che alla mia età non ci si possa più interessare a certi fustacchioni in armatura...che disdetta signorina...ci tenevo tanto a vedere il capitano Gabriev vincere il torneo!"
Lina era rimasta interdetta, un grosso gocciolone sulla fronte...e lo stomaco irrimediabilmente...VUOTO!
AH...ma non se ne sarebbe di certo andata, senza fare prima un bel rifornimento di provviste...oltre che ad una lauta colazione!!!
Così adesso risaliva dalle cucine imbufalita, dirigendosi al torneo.

Attraversando il cortile si stupì...era praticamente deserto!!!
Ma del resto era ovvio...i cortigiani di Imalg non si sarebbero di certo persi un avvenimento del genere...in fin dei conti..
...si trattava del loro futuro re...
Lina attraversò il ponte levatoio, dove le sue due 'amiche' guardie, le lanciarono la consueta occhiataccia, che le riservavano tutte le volte che passava!
Non appena giunse nel punto da cui era visibile la vallata...rimase senza parole...
Dove il giorno prima sorgevano solamente le palizzate e le tribune, si stagliavano, adesso, numerose tende colorate, sormontate da variopinte bandiere, recanti gli stemmi dei vari cavalieri, che avrebbero gareggiato quel giorno.
Centinaia di persone occupavano il prato intorno all'arena, intente in varie attività...
C'erano scudieri che portavano spade, lance e scudi, entrando e uscendo dalle tende dei loro signori.
Garzoni che conducevano i cavalli per le briglie, alcuni li stavano sellando e bardando, con le gualdrappe in pendant con i colori dello stemma del proprio cavaliere.
Poco più in fuori, si affaccendavano i maniscalchi a ferrare gli zoccoli dei cavalli di riserva, gli armaiuoli ad affilare le spade, e altri artigiani, che potevano essere utili durante il torneo.
E poi, ovviamente, quello che interessava a Lina..
Il banchetto del rinfresco!!!!!!!!
Dovevano essere almeno tre tavoli di lunghezza...e sopra c'era ogni ben di dio! Per non parlare del profumino delizioso che arrivava fin lassù, e che proveniva dai bracieri, su cui già si cuocevano braciole e costolette...
Praticamente era già arrivata, precipitandosi giù per il pendio!
La missione era : Arraffare l'arraffabile...e darsela a gambe, prima che qualcuno la notasse!!
Già, soprattutto prima che la notasse qualcuno come...
" Linaaaaaaaaaaaa!!!!!! Oggi è il grande giorno!!! Oddio...sono così emozionata...non puoi capire, non ho praticamente chiuso occhio stanotte..."
Sofia le si era precipitata incontro, lasciando indietro il corteo di dame che la accompagnavano, e che la stavano raggiungendo, nel tentativo di sollevarle il bordo dell'elegante  vestito, per evitare che si infangasse...
Lina, che aveva fatto in tempo ad intascarsi solamente una coscia di tacchino, e stava tentando di nasconderla nella sacca, era rimasta travolta da quel fiume di parole, e non aveva afferrato l'ultima parte di  discorso...
"...Perciò, ho bisogno di un'amica...non posso starmene lassù da sola...con quest'ansia...Ti prego Lina...dimmi di sì."
" Dirti di si...a cosa??!!"
" Ma Lina...a quello che ti appena chiesto...di stare con me sul palchetto d'onore!!"
COSA???
" Hem...Sofia...vedi il fatto è che io..."
La maga staca per inventarsi qualche scusa...
Ma non ci fù bisogno di spiegazioni, la principessa aveva abbassato lo sguardo sulla sacca da viaggio, e i suoi occhi...si erano riempiti di lacrime!
Lina, che in fondo in fondo....Ok, molto, molto in fondo! aveva un cuore d'oro, si sentì  in colpa...
In fin dei conti, quella ragazza era stata gentile con lei fin dal primo giorno...forse era un po' appiccicosa, ma le si poteva negare conforto in quel momento?
Quindi fece appello a tutta la sua buona volontà ( e alla sua pazienza!!) E disse:
" E va bene...posso anche rimandare di qualche ora la partenza..."
Non ebbe finito la frase che  la principessa la stava già stritolando in un abbraccio travolgente!!
" Oh Lina grazie!!! Sei veramente un'amica!!!!"
" Ok...ok..." Disse Lina sottraendosi a quella dimostrazione d'affetto " Se fossi in te risparmierei l'entusiasmo per il tuo eroe..."
E mentre pronunciava quelle parole...vide la ragazza che le stava dinnanzi, stretta tra le braccia dell'uomo che tutti davano per vincitore....

Le stesse braccia che avevano stretto anche lei, il giorno prima...

Voleva discostarsi da quell'immagine al più presto!!
Voleva allontanarsi...da quella strana sensazione...
...gelosia...
Era veramente una buona idea...assistere a quel torneo?...
Sofia la riportò bruscamente alla realtà
" Andiamo Lina...da lassù la visuale è una favola!! Vedrai...che emozioni!!"
E si incamminarono insieme, seguite dal codazzo di dame.
La maga e la principessa.
Due donne diversissime tra loro.
Due donne, inconsapevolmente accomunate, da una cosa soltanto.

Certo, c'era da dire, che Sofia aveva ragione...la visuale da lì era tutta un'altra cosa, ovviamente per chi si fosse stato seriamente interessato al torneo!!
Era il palco centrale, leggermente rialzato rispetto alle altre tribune. Era abbastanza spazioso, e vi prendevano posto solamente i membri della famiglia reale, e i loro ospiti. Al centro stava un trono regale, affiancato da un'altro seggio, pure  prezioso, ma non così maestoso, erano entrambi sovrastati da un baldacchino, e vi prendevano posto la principessa e il sovrintendente. Ai lati vi erano altri posti, per gli ospiti invitati al palchetto, qui era accomodata Lina, le gambe accavallate, e lo sguardo leggermente annoiato.
 Osservava le gente che prendeva posto sulle tribune intorno all'arena.
 Su quelle più alte si trovava la nobiltà, una miriade di individui, bardati peggio che al più pacchiano dei matrimoni!! In quelle immadiatamente sottostanti, allestimento e vestiario meno sfarzosi, caratterizzavano le classi medie. Mentre la stragrande maggioranza della popolazione, prendeva posto intorno alle staccionate, sul pendio della collinetta, ed alcuni, addirittura tra i rami dei pochi alberi che si trovavano in prossimità dell'arena!!
L'atmosfera di festa che si percepiva nell'aria veniva ampliata anche dalle centinaia di bandiere colorate, recanti gli stemmi dei cavalieri, che sventolavano un po' ovunque, sulle tende, sulle palizzate, tra le mani della gente...
Il cielo era di un limpido azzurro, e la folla era carica di aspettativa. Mentre gli spettatori di tutte le categorie si affrettavano ad occupare gli ultimi posti rimasti liberi, si intravide il corteo che accompagnava il sovrintendente, il quale procedeva, avvolto in una lunga veste color porpora.
Quando arrivò ai piedi del palco, le dame della principessa lasciarono la loro postazione, facendo posto al seguito del sovrintendente, il quale, dopo aver salutato Lina e la nipote, prese posto sul trono di dimensioni più ridotte, lasciando Sofia seduta su quello più imponente, in fin dei conti...
...quella era la sua festa...
" Buongiorno care ragazze!! Signorina Inverse! Vedrà che meraviglia...Si rifarà gli occhi con tutti questi giovanotti!!"
Lina, che non si era ancora abituata alle pessime battute di quell'uomo, sospirò. Di certo non la entusiasmava starsene seduta ore ed ore, ad ammirare uno stuolo di caproni, che, armati fino ai denti,  se le davano di santa ragione pur di mettere le mani su quel regno...
E soprattutto non la entusiasmava starsene su quel cavolo di palchetto, con tutti gli occhi puntati addosso, al fianco di quell'uomo lagnoso, e di quella pazza della nipote, che, seduta accanto a lei, le stringeva compulsivamente la mano ad ogni squillo di tromba, sospirando: " Oddio! Sta per cominciare!!"
Finalmente, dopo che tutti si erano accomodati come meglio potevano, fecero il loro ingresso nell'arena due araldi.
Squilli di tromba e rulli di tamburo. Srotolarono due pergamene, e cominciarono a proclamare le regole ed i partecipanti al torneo.
Quand'ebbero finito si ritirarono. Un attimo di silenzio precedette l'ingresso degli sfidanti.
Entrarono da due aperture, poste ai lati della palizzata.
Erano ventidue cavalieri.
Man mano che entravano, in sella ai propri destrieri, si posizionavano l'uno di fianco all'altro, fronteggiandosi con quelli che stavano sul lato opposto.
Ogni ingersso veniva preceduto dalla proclamazione del nome del cavaliere, e dalle grida entusiasmate della folla!
Ogni combattente  portava una pesante armatura, alcuni avevano l'elmo decorato da un pennacchio, altri un asta con la bandiera della propria casata, tutti portavano un grosso scudo, su cui era raffigurato il proprio stemma.
I cavalieri erano ordinati in due file, immobili, tesi.
Il sole riluceva sulle cotte di maglia, sugli elmi, sulle punte delle lance. La folla patteggiava già per l'uno e per l'altro!
Ma fù l'ultimo cavaliere a fare il suo ingresso, che catalizzò su di sè tutta l'attenzione.
Entrò dal lato nord della palizzata, rumore di zoccoli sul terreno.
Non ci fù una persona, che non si sporse in avanti, per vedere meglio...
Sofia strinse la mano di Lina talmente forte da farle male, ma la maga, stranamente, sembrò non farci caso...
In quel momento il suo stomaco fece una capriola, e aveva come la sensazione...che non fosse per la mancata colazione!
In quel momento, come tutti, guardava l'ultimo sfidante entrare al trotto nell'arena...
In sella ad un bianco destriero, che portava una gualdrappa a scacchi bianca e azzurra.
Un cavaliere dall'armatura lucente. L'elmo nascondeva quel viso noto, ma non riusciva però a nascondere la bionda chioma che sfuggiva da dietro, la lancia in una mano, nell'altra le briglie, e lo scudo, su cui era raffigurato il suo stemma...
...una spada, bianca.
Un pensiero sfuggì a Lina...ed ebbe l'effetto di imporporarle le guance!

...sembra il principe delle favole...

Non era da lei, fare quei pensieri...cretini.  Lina Inverse...non credeva alle favole.
Doveva essere la vicinanza  di quella principessa sdolcinata a renderla così...
Già...così come?
Patetica? Smielata?.........
.....invidiosa?
Questa poi!!!
Ma invidiosa di che????
Forse del fatto che un cavaliere da sogno, leale e coraggioso, si apprestava a combattere per la donna che le sedeva a fianco...?
NO. No...
Era ridicolo, lei sapeva chi si nascondeva dietro a quell'armatura...un idiota.
Uno spadaccino con il cervello di un mollusco.
Un perfetto imbecille...
Cosè, Lina...la storia della volpe e dell'uva...?
NO!!!!
Ahhh...allora forse si tratta del proverbio...chi disprezza compra...?
NO! no, no, no e no! Ma da quando la sua mente era diventata così impicciona e invadente??!!
Era stufa di pensare cose che non voleva pensare....
...desiderare cose che non poteva avere....
Tanto valeva ammetterlo allora...Ok, aveva pensato che Gourry, così bardato, aveva una certa somiglianza con il principe azzurro delle favole...quello che tutte le ragazze sognano di incontrare, prima o poi....
Ma, tanto per essere precisi...Lui NON ERA il principe delle favole!!!...
O almeno...non della sua favola...
E poi, a lei neanche interessava trovarlo questo fantomatico principe da fiaba...
Lei , non dimentichiamocelo, era Lina Inverse, una maga potentissima, e INDIPENDENTE!
Non aveva bisogno di eroi dal cuore impavido che accorressero in suo soccorso.
Non ne aveva mai avuto bisogno...mai...
...nessuno l'aveva mai salvata...
Quindi, era tutto a posto. Ancora qualche ora di pallosi combattimenti, e poi sarebbe stata libera di andarsene.
Certo, di quello che sarebbe successo...non glie ne importava un accidente.
Ma  la bambina che c'era in lei, l'unica che poteva ancora permettersi di sognare, e che riusciva a vedere il mondo senza cinismo...
Beh, quella bambina, senza farsi sentire dalla maga adulta e distaccata, che l'avrebbe sicuramente rimproverata e messa a tacere, se l'avesse sentita...
in quel momento osservava quel biondo cavaliere con occhi incantati, e tra sè e sè pensava...
...salva me, Gourry...perchè io ho davvero bisogno di te...

I tamburi rullarono nuovamente, allorchè anche l'ultimo cavaliere si fù posizionato.
Adesso la folla fremeva, e tutti guardavano col fiato sospeso, attendevano...
Il suono del corno.
Quando il corno suonò, i cavalieri speronarono i cavalli, che partirono al galoppo.
Lo scontro fù violento, frastuono,urla, lance contro gli scudi, intorno ad essi si innalzò una nuvola di polvere.
Quando si dissolse, la folla potè constatare che su ventidue cavalieri solo quindici erano rimasti in sella al proprio destriero, in sette erano stati disarcionati, e giacevano miseramente a terra.
La principessa lanciò un gridolino, quando si accorse, che il suo paladino personale, non recava neanche un graffio, e si apprestava a retrocedere per prepararsi a sferrare un nuovo attacco.
Il secondo scontro fù paragonabile al primo per intensità, i cavalieri si lanciarono nuovamente gli uni contro gli altri, le lancie tese, gli scudi alzati, una cozzaglia di ferro , polvere e sangue.
Ne rimasero nove a cavallo, uno di questi nove portava uno scudo, con una spada bianca raffigurata sopra.
Si scontrarono nuovamente in gruppo. Fino a che non ne rimasero sei.
E il biondo spadaccino era tra quei sei.
Da quel momento il combattimento sarebbe stato a coppie, sei valorosi attendevano il loro destino.

Sul palchetto reale la tensione si poteva tagliare con il coltello. Tra la principessa che non faceva che sospirare, coprirsi il volto con le mani, sbirciare i superstiti ed acclamare di gioia; il sovrintendente che non tralasciava battutine sui poveretti disarcionati; e Lina, che se ne stava silenziosa sulla sua sedia, con il cuore in gola.
Non capiva nemmeno perchè il combattimento l'avesse presa a quel punto...Sapeva solo che dopo il primo il scontro, quando la polvere aveva coperto tutto...l'aveva presa presa l'angoscia...
Aveva provato...una strana sensazione...come di...
...perdere qualcuno a cui teneva tantissimo...
Era orribile, per dire il vero, starsene lì...e attendere.
Lasciò vagare lo sguardo tra le tribune, per distrarsi un po'. E riconobbe un viso noto.
Nella tribuna dei nobili, elegante nella vesta rossa, se ne stava Cedric.
Il volto pallido e tirato. Lo sguardo fisso sull'arena. Non ci voleva un genio della mimica facciale per capire che cosa gli passasse per la testa in quel momento...
Gourry era certamente uno dei favoriti...probabilmente avrebbe vinto...
E Cedric non poteva sopportarlo.
Poi, come se avvertisse lo sguardo della maga su di sè, si voltò verso di lei, e le fece un cenno di saluto con la testa.
Il suo sguardo si posò poi sulla principessa...e il suo volto si rabbuiò. Pochi secondi...e tornò ad osservare l'arena, dove la prima coppia di sfidanti si apprestava a combattere.

Lina non sapeva chi fossero, uno portava un pennacchio verde, l'altro un'armatura nera. Quest'ultimo disarcionò senza problemi l'avversario, e fù il turno dei successivi.
I due che si scontrarono erano entrambi valorosi, dopo lo scontro con la lancia, che fù violentissimo, caddero entrambi da cavallo, e proseguirono con le spade. Volarono colpi micidiali, alla fine ebbe la meglio il cavaliere con il ghepardo sullo scudo, che lasciò l'arena tra gli applausi della folla.
Ed ecco Gourry, che faceva il suo ingresso sul bianco destriero; dalla parte opposta entrava, sul dorso di un sauro, un cavaliere piuttosto tozzo, sullo scudo un drago rosso.
Partirono al galoppo, al primo scontro toccarono entrambi, con la punta della lancia, lo scudo dell'avversario, ma nessuno dei due cadde da cavallo. Rigirarono, scontrandosi di nuovo, e questa volta, il biondo ebbe la meglio, mandando il suo avversario a gambe all'aria!
Dalle tribune partì un grido all'unisono! Sofia più di tutti si sgolava gridando
" Gourry sei il migliore....continua così!!!!!!!!!"
Mentre il sovrintendente, e le sue dame, tentavano di farle assumere un atteggiamento più consono al suo rango!
Lina guardò verso Cedric, il quale, lo sguardo sempre più buio, era l'unico a non gioire della situazione.

Erano rimasti tre cavalieri.
Di quei tre, uno soltanto avrebbe portato all'altare la principessa.

Tensione.
C'era tensione nell'aria. Tensione quando il primo cavaliere, con l'armatura nera, sconfisse quello con lo scudo dal ghepardo.
Tensione. Tensione quando infine rimasero in due.
Il cavaliere nero, e quello bianco.
Per Sofia era giunto il momento del verdetto finale.
Nel più grande silenzio, i due campioni presero posto l'uno dinnanzi all'altro, scrutandosi a distanza, attraverso il ferro dell'elmo.
Entrambi recavano i segni dei precedenti combattimenti. Gli scudi erano segnati dalle lance. Le armature erano ammaccate in alcuni punti. Le gualdrappe dei cavalli erano sgualcite e sporche di sangue.
Era il finale di partita.
La folla tradiva l'emozione dell'attesa con un brusio di sottofondo.

Gourry percepiva gli sguardi della gente su di sè...
Aveva la gola secca, sentiva le mani sudate...
Era ad un passo dalla meta ormai.
Ad  un passo da quello per cui aveva combattuto per tutti quei mesi.
Ad un passo dal suo futuro.
Ad un passo da quella che sarebbe diventata la donna della sua vita....
Il suo sguardo cercò la tribuna regale.
E la vide.
Era bella...bella da toglierli il fiato.
Era nervosa, lo capiva da come si attorcigliava i capelli intorno alle dita...
Quei capelli di fiamma...
Eh già. Il suo sguardo aveva cercato Sofia, e aveva trovato....Lina.
...Lina...
Possibile?
Era ad un passo dalla vittoria.
Vincere significava sposare la principessa.
E lui pensava a Lina.
Lina...dappertutto.
Lina in ogni colpo di lancia,  Lina nella foga dei cavalli imbizzariti,  Lina nella polvere che si  sollevava da terra e che bruciava gli occhi, Lina in ogni fibra del suo essere...
 Lina nel sangue di ogni ferita...
E faceva male. Eccome se faceva male.
Ma non c'era speranza di sfuggire al suo destino.
Aveva promesso.

Colpì di tacco il fianco del cavallo, al rimbombo del corno, e si lanciò contro il suo avversario.
Galoppò con la lancia puntata e sferrò il colpo, premurandosi anche di parare quello che gli venne a sua volta inferto.
L'avversario era ancora in sella. Gourry tirò le briglie, facendo girare il cavallo, e si scagliò nuovamente contro il nero cavaliere, la lancia abbassata, pronto a colpire...
Questa volta il suo rivale  fù strappato dalla sella, e cadde a terra; ma nel trambusto che seguì, anche il cavallo del biondo si era impennato, disarcionandolo.
I due antagonisti, si dovettero quindi sfidare, a colpi di spada.
Gli scudieri fecero il loro ingresso nell'arena, consegnando le spade ai campioni.
I colpi inferti, all'inizio del combattimento, erano di una violenza tale, da disarmare il più valoroso dei soldati...
Ma in questo caso si trattava, evidentemente, di due spadadccini di alto livello. E la cosa si faceva interessante.
Nessuno dei due pareva intanzionato a cedere, ne a lasciare il minimo respiro all'altro.
Si giravano intorno, colpendosi senza tregua, il rumore delle spade che cozzavano, rimbombava limpido, nel silenzio che era sceso sull'arena.
La folla sugli spalti stava con il fiato sospeso.
La principessa, rannicchiata su quel trono tanto imponente, teneva le mani strette al petto, e pregava silenziosa.
La maga era tesa come una corda di violino, senza sapere perchè diavolo, la cosa la dovesse scombussolare così...
Il suo sguardo vagava nervoso, soffermandosi ora su un cavaliere, ora sull'altro, osservandone i movimenti, la tecnica...

E poi lo vide.
In mezzo alla folla.
Grupius.
Ma non seppe dire se fosse stata un'allucinazione, o la realtà...
Il tempo di chiudere e riaprire gli occhi, e del vecchio non c'era già più traccia.
Svanito nel nulla.
 Ma lei avrebbe potuto dire con certezza, che se veramente quello era lui...
Stava fissando proprio lei.

Era tutta intenta a scrutare attentamente tra quella marea di volti, nel tentativo di rintracciare il veggente...
Quando un urlo collettivo la fece sobbalzare, riportando il suo sguardo sul combattimento...
Gourry era a terra.
E una macchia rossa si allargava sul suo fianco.
Sofia per poco non cadde a terra, mentre si lanciava verso il parapetto della tribuna...
Ma proprio mentre il cavaliere nero gli si avvicinava per puntargli la lama alla gola, il biondo con le ultime forze, riuscì a sollevarsi in ginocchio, riafferrando la spada al suo fianco, e con una mossa talmente rapida, che persino gli spettatori dubitarono di vedere, la piantò nella cotta di maglia dell'avversario, perforandola.
Seguirono alcuni secondi, in cui tutto rimase immobile.
Poi, il cavaliere nero cadde a terra, mentre un fiotto di sangue bagnava la lama che l'aveva trafitto.
A quel punto non ci furono più dubbi.
La folla si alzò in piedi strepitando.
Gourry aveva vinto.

Amarezza. Ecco quello che provava.
Provava amarezza mentre la folla si riversava nell'arena acclamandolo festosa.
Mentre la principessa piangeva lacrime di gioia per la realizzazione di un sogno.
Mentre centinaia di mani stringevano la sua.

Era la sua vittoria...
E la sua sconfitta.

Mentre veniva trasportato come un eroe davanti al palchetto reale.
E già vedeva in lontananza la donna che sarebbe diventata sua moglie, sventolare festosa le braccia, pronta ad accoglierlo.
E la ferita sul fianco, che ancora sanguinava, non gli sembrò profonda come quella che sentì aprirsi nel petto, quando incrociò i grandi occhi della rossa, che sedeva silenziosa, accanto a Sofia.
Ma tantè...la vita era anche quella.
Prendere quello che veniva, senza farsi troppe domande, senza avere pretese...

Lo guardò. Lei lo guardò.
Lo guardò, vincere con tenacia.
Lo guardò, mentre veniva acclamato da una folla in delirio.
Lo guardò, giungere davanti a quel palco.
Lò guardò, guardare la principessa che non vedeva l'ora di buttargli le braccia al collo.
Lei lo guardò, anche quando incatenò gli occhi ai suoi, e capì.
Capì che doveva andarsene al più presto.
Prima che fosse troppo tardi...
Anzi, forse era già troppo tardi, sarebbe stato meglio sbrigarsi.

Eppure, nonostante tutto non riusciva a distogliere lo sguardo da quegli occhi
... azzurri come il cielo..
...profondi come il mare...
Guardava lei. Aveva appena vinto, era circondato da una folla festosa, risa, urla, bandiere...
Eppure....
Guardava lei.
Lina non avrebbe saputo dire cosa stesse succedendo, in quel momento...
Pareva che il tempo andasse troppo in fretta per tutti, e si fosse fermato per loro.
Quegli occhi...cos'avevano quegli occhi...?
Perchè sentiva che qualcosa ...le sfuggiva?
Perchè all'improvviso...sentiva quel senso di...
...vuoto...?

Ma fù un attimo.
La folla si riversò a fiumi intorno al  loro campione, trascinandolo via.
E la parte razionale di Lina riprese il sopravvento.
La maga si riscosse, basta con quei deliri, era giunto il momento della partenza.
A maggior ragione che la principessa si stava preparando a ricevere il suo futuro sposo, quello sarebbe stato il momento buono per sgattaiolare via, prima di essere trattenuta anche per la festa di fidanzamento!
Con un balzo scavalcò il parapetto della tribuna, atterrando con agilità.
Si sarebbe mescolata alla folla, e sarebbe sparita da quel regno, sarebbe tornata alla sua vita.
No c'erano principi azzurri nel suo futuro, solo viaggi e avventure...e magie...
A proposito di magie...le venne in mente di aver avvistato quel veggente tra la folla...
Mah...
Stava riflettendo, ma all'improvviso qualcosa disturbò i suoi pensieri...
Si era fatto un improvviso, innaturale, silenzio.
Lina era adesso sotto alla tribuna regale, e vide la folla farsi da parte, mormorando.
Da lì non avrebbe mai visto quello che stava accadendo.
" Levitation"  Mormorò la ragazza, e, praticamente inosservata, risalì sul palco.

La folla si stava disperdendo velocemente dall'arena.
Gourry solo era rimasto, come pietrificato, sotto al palco, mentre dal lato sud, faceva il suo ingresso un cavaliere...
Cavalcava un imponente cavallo, ma non aveva ne lancia, ne scudo
La sua armatura era nera.
Lina rimase senza parole...no...non poteva essere...
Nessuno parlò mentre il cavaliere attraversava il campo di battaglia...
Lo stesso campo, dove, solo pochi minuti prima, era caduto per mano di Gourry.
La ferita ancora visibile, all'altezza del costato.
Frenò il cavallo a qualche metro dalla tribuna, da cui nessuno osava fiatare.
Un unico pensiero aveva preso forma nella mente dei presenti...
...Quell'uomo doveva essere morto...

Fù allora che il fantino parlò, con una innaturale voce metallica. E quello che disse, sorprese tutti...
Meno che una persona.

" Consegnatemi  Lina Inverse"

Quei pochi che sapevano chi fosse la tizia in questione, si girarono verso di lei, con occhi sorpresi...
 Lo sguardo della maga era fisso sul cavaliere, i muscoli già tesi, pronti al combattimento.
Non era una stupida, in fin dei conti se l'aspettava...che non l'avrebbero lasciata andare via senza complicazioni...
Il cavaliere scese da cavallo, e  mosse verso di lei, avvicinandosi al palco. Ma il suo cammino venne bloccato...

" Prima di toccarla dovrai passare sul mio cadavere." Lo sguardo del biondo spadaccino fiammeggiava.
Gli si era parato davanti, estraendo la spada dal fodero, e puntandogliela contro.
Ma quello non fece una piega, estrasse a sua volta la spada, e lo attaccò senza timore, quasi che Gourry fosse stato un fastidioso contrattempo, che gli impediva di portare a termine la sua missione.
Lina voleva intervenire, ma prima voleva capire...come fosse possibile che quell'uomo fosse ancora vivo, dopo che Gourry l'aveva infilzato come uno spiedino..? Che si trattasse di....
" Attento Gourry!! Quell'uomo non è più...vivo...quell'uomo è già morto! Non puoi batterlo..."
La maga si stava precipitando verso il combattimento.
Doveva essere così per forza...Necro Vuud.
Un incantesimo in grado di evocare degli spiriti, capaci poi di impossessarsi di un cadavare, tramutandolo in zombie, agli ordini del mago invocatore.
E lei sospettava anche di sapere chi ci fosse dietro quella faccenda...
Grupius.
Lina arrivò a qualche metro di distanza, cominciando a castare una fireball, ma prima di scagliarla, doveva aspettare che Gourry si levasse di mezzo...
Lo spadaccino però, non pareva intenzionato a far avanzare di un passo l'avversario...
Anche se si rendeva conto che le sue forze erano al limite, soprattutto a causa  della ferita al fianco, mentre invece, l'essere che si trovava dinnanzi, pareva aver triplicato la sua energia...
" Gourry spostati maledizione...così non posso colpirlo" Urlò la maga
Ci fù un attimo di incertezza, che costò caro allo spadaccino. Il cavaliere nero lo colpì tanto forte da scagliarlo lontano.
Gourry ricadde a terra in malo modo, e lì rimase, senza muoversi.
Un urlo lacerante si levò dal palco reale...
Lina restò immobile, sentendo salire l'angoscia...
"Coraggio Lina...colpiscilo adesso..." Pensò, mentre quel mostro si dirigeva verso di lei.
Ma lo zombie, ad un certo punto si bloccò, proprio mentre la maga scagliava l'incantesimo, e si scansò giusto in tempo, rimanendo illeso...
La rossa  rimase spiazzata...ma cosa...?
Il cavaliere adesso si era voltato, e con agilità era risalito a cavallo.
A quanto pareva il suo obbiettivo era cambiato.
Con rapidità cavalcò fin dove Gourry si stava mestamente risollevando, al suo fianco, la principessa Sofia, che era scesa dal palco per soccorrerlo...
Quando Lina si rese conto delle intenzioni di quell'individuo, fù troppo tardi.
Il cavaliere trascinò di peso la ragazza sul cavallo, senza che nessuno potesse fare nulla per impedirlo.
E, con un ultimo sguardo verso la maga, intimò:
" Se Lina Inverse non si presenterà nel regno di Seres...Imalg non rivedrà mai più la sua principessa."
Detto questo speronò il cavallo, e si allontanò al galoppo, mentre Sofia invocava aiuto.





  
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