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Autore: MusicDanceRomance    01/11/2012    15 recensioni
Un incontro. Una madre, un figlio, un incubo onnipresente.
Una donna ride, le parole corrono, girano, vorticano, mentre il ragazzino parla ad una mamma che non riesce più ad ascoltarlo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Paciock, Neville Paciock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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NDA: La fic è composta solo in minima parte da regole grammaticali, per scelta mia. Non ho dimenticato che esistono virgole, punteggiatura, sintassi e via dicendo, ma le ho eliminate di proposito.
Diciamo che ho voluto sperimentare il flusso di coscienza in stile Joyce, ho preso solo spunto dalle sue tecniche e devo dire che, bè, Joyce è un genio. I pensieri del personaggio dovrebbero risultare confusi, storditi,  malati come ormai è malata la sua mente e per questo slegati dalle regole della grammatica, però qualche punto l’ho lasciato per concedere respiro al lettore e a me stessa, certo non sono Joyce e non eguaglierò il suo livello!
Quindi… spero vi piaccia, è un esperimento che mi ha divertita tantissimo, anche se farà schifo! Se volete commentare, anche solo per dirmi che fa schifo, se la tecnica che ho adoperato è stata interessante, messa bene a punto, o è meglio che mi ritiri dal flusso di coscienza... i commenti sono sempre graditi! Almeno capirò cosa ho fatto! Buona lettura e buon mal di testa!  ;-)
 
 
 
Bianco bianco bianco.
Bianco pallido bianco grigio bianco vivo esiste una differenza tra il bianco che è pallido e il bianco che brilla?
Voglio giocare e perché devo giocare?
Non posso muovermi forse sto sbagliando però mi piace stare nel mio letto da quanto tempo sto in questo letto?
Sento profumo di primavera forse abito vicino ai campi di grano ma chi sono io?
Ho voglia di caramelle e di annusare l’erba fresca dov’è mio figlio?
Io non ho figli io non ho figli io non ho figli vorrei stendermi nel prato ci sono tanti fiori bianchi lì i fiori bianchi che brillano sì sì.
Si avvicina qualcuno a me con un viso pallido è bellissima troppo bella davvero bianca pallida ma non immacolata il suo non è un bianco acceso oh no.
 
-Mamma, ciao. Come stai?
 
Avvicino la mia mano percepisco il calore qualcuno mi ama e mi parla però i miei occhi lacrimano grigio non conosco nessuno ma chi mi sta guardando?
 
-Mamma, domani comincerò il mio quarto anno ad Hogwarts. Sono tra i Grifondoro, come te e papà, ricordi?
 
Sorrido senza capire perché lo faccio e c’è una donna di fronte a me quella donna bellissima ha la fronte grande superba e un groviglio di riccioli neri è una bella donna ma pallida bianca pallida ma non immacolata.
 
-Te lo avevo detto che sono amico di Harry, il figlio di Lily, le volevi tanto bene.
 
Non è un bel bianco il suo non è un bianco vivo puro splendente e poi non mi piace come mi ride non mi piace come mi guarda ho paura però lei è bella ma il suo bianco ha qualcosa che non va.
 
-La mia materia preferita è erbologia, so che piaceva tanto anche a te.
 
La donna mi parla sì mi parla la donna che indossa un elegante vestito nero il nero le dona più del suo bianco spento ora mi parla mi mostra la bacchetta le sue labbra sono rosse si muovono che voce deformata.
 
-Mamma...
 
La donna emette un urlo rabbioso poi si trasfigura in leonessa e torna donna e leonessa insieme mi sorride ma è crudele è strana gode se sto male.
 
-Ti voglio bene, mamma.
 
Mi punta contro la bacchetta “CRUCIO”!
E’ un dolore allucinante mi divora mi divora mi brucia mi schiaccia mi stritola perché mi fa così male?
Urlo di dolore urlo come se dovessi togliermi tutto il fiato per asciugarmi il cuore è il cuore che mi fa male.
-VATTENE VIA- mi aggrappo contro la donna demoniaca.
La tortura non passa il dolore aumenta quel dolore mi strozza mi sotterra mi squaglia.
Ancora fa male muoio aiuto sto morendo sto impazzendo aiuto non ce la faccio aiuto mi ammazza aiuto non resisto aiuto basta basta ti prego aiuto basta fermati vai via aiuto muoio mi uccide.
 
-Neville, allontanati!
 
Ti uccido maledetta lasciami lascia stare Frank!
Ti prego smettila muoio mi vuole uccidere lei io muoio dal dolore sento mille mani addosso a me poi un’altra bacchetta mi punge il braccio mi punge è strano non brucia ma fa male.
Ecco il dolore al corpo cessa ma la testa no la testa fa sempre più male.
La donna cattiva e pallida non esiste più c’è un ragazzino davanti a me sta piangendo poverino una signora anziana lo porta via.
Il dolore alla testa non mi passa perché continua a bruciare perché quella donna mi ha fatto male?
Scusami Neville non te ne andare ti prego la prossima volta la testa non mi farà male ma io stavo pensando al colore bianco e alla primavera.
Neville non te ne andare sono qui.
 
 
   
 
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